Oggi ricorrono 45 anni da quel 6 ottobre 1976 quando nei cieli delle Barbados esplose l’aereo della Cubana de Aviación, con sigla CU455 che trasportava 73 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio tra i quali i membri della squadra giovanile di scherma.
Questo
e tanti altri attentati con matrice della CIAhanno portato a un saldo, fino ad
oggi, di 3400 cittadini cubani morti in attentati terroristici con decine di
migliaia di feriti più o meno gravi. Il bilancio vede 0 (zero) morti o feriti
statunitensi in atti simili. Nonostante questo l’attuale amministrazione
nordamericana ha inserito Cuba nella (sua) lista dei Paesi patrocinatori del
terrorismo, giustificando così il recrudescimiento del “bloqueo” con relative
risvolti economici e finanziari ad effetto extraterritoriale, tanto da ridurre
al lumicino le aspirazioni creditizie del Governo cubano per dare una
vitamigliore al suo popolo “tanto amato” daiGoverni che si sono succeduti negli
States e dei quali solamente sottola Presidenza di Barack Obama si era capito
l’inutilità (dopo 60 anni) di tali misure.
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