Uno dei pretesti per escludere i residenti a Cuba e di altri Paesi dall’accesso agli Stati Uniti è quello che “non sono protetti con un vaccino riconosciuto” contro il Covid-19. Ma riconosciuto da chi? È vero che l’OMS non ha ancora dato il visto ufficiale ai tre vaccini cubani: Abdala, Soberana 02 e Soberana plus, così come ai “canditati” a vaccino Soberana1 e Mambisa. I tempi, specie quando si è ostacolati o non si è multimilionari come le Case farmaceutiche europee o statunitensi, non sono brevi. Nel frattempo però il Paese, con tutte le difficoltà di un’economia strangolata e asfittica, ha raggiunto praticamente il 90% di vaccinati con un effetto eccezionale di risposta immunitaria.
Dopo il picco registrato
tra luglio e settembre quando i vaccini non erano ancora disponibili o erano
nella fase iniziale di inoculazione, da ottobre in poi c’è stato un crollo
esponenziale dei contagi che è arrivato molto vicino alla scomparsa totale fino
alla fine del 2021. Adesso, con la riapertura massiccia ai voli internazionali
e all’avvento della famigerata variante Omicron, anche qua la tendenza è al
rialzo come ovunque, ma comunque tenuta sotto controllo, pertanto non ancora
preocupante, così come si prevede per il futuro.
Nel frattempo,
sotto il silenzio internzionale, il quotidiano economico “Sole 24 Ore”, ha
pubblicato un articolo elogiando la Sanità cubana con gli aiuti prestati in
tutto il Mondo e i successi pratici riportati dalla campagna di vaccinazione.
Il suo autore ha commesso solamente due piccole inesattezze: ha indicato solo
due vaccini e non tre, non ha tenuto in considerazione gli altri due “candidati”
ad esserlo sul piano nazionale e ha riferito che il 90% della popolazione ha
compiuto il ciclo completo di vaccinazione con due dosi. In realtà il ciclo
completo è di tre dosi a distanza di 14 giorni, si è poi aggiunta una quarta
dose di richiamo dopo 5/6 mesi. Il vaccino è applicato a partire dai 2 anni di
età in poi.
Ma tornando
all’ipocrisia nordamericana in merito all’approvazione (di chi?), i Nostri trascurano
completamente il fatto che nel luglio 2020 l’allora presidente Donald non Duck,
ma Trump, ha fatto uscire gli Stati Uniti anche dall’OMS come aveva fatto anche
da altre Organizzazioni Internazionali.
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