Credo che l’umorismo sia un mezzo se non necessario, utile ad alleggerire situazioni difficili e a volte anche drammatiche nella nostra esistenza. Esiste da sempre ed ha avuto auge particolare nel tardo medio evo con i giullari di Corte. Oggi si è evoluto così come la Scienza e la Ricerca, di pari passo alla Tecnología.
Ho pubblicato su FB
una vignetta satirica diretta ai no vax più renitenti ed ho avuto una risposta,
evidentemente piccata, da un amico di gioventù che mi chiedeva se fossi stato
disposto a ridere sulle scoperte del Talidomide, DDT, fertilizzanti nocivi,
plastiche inquinanti, eccetera. Credo che nel suo momento sia esistito qualche
tipo di umorismo, più o meno di buon gusto,ma in ogni caso non credo sia
paragonabile deridere fatti concreti e specifici comprovati e messi al
bando,con ilrifiuto ad accettare un vaccino che ha comprovato la sua utilità,
se non ancora a sconfiggere, quantomeno a contenere una Pandemia come il
Covid-19.
Per tutta risposta
mi ha “invitato” a dare tempo al tempo, sottintendendo che le complicazioni
potrebbero sorgere col tempo.
Al di là del fatto
che come detto, la Ricerca ha vatto passi da gigante rispetto ai tempi del
Talidomide e sopratutto del DDT, rimane il fatto che gli effetti positivi del
principio attivo presente nei vaccini anticovid ha un effetto veramente utile
nell’arco di 5/6 mesi per poi declinare la sua effettivitá che altri effetti
potrebbe lasciare nel tempo?
Oltre ai prodotti
negativi segnalati, quanti al tri prodotti, se non usati con cautela e buon
senso sono potenzialmente negativi? Prendiamone qualcuno ad esempio: il
petrolio con i suoi derivati tra cui le famigerate plastiche, il gas,
l’elettricità, l’automobile, l’alcol e
perfino caffé e tabacco, assieme a chissà quanti altri. Allora dobbiamo azzerare
tutto e tornare all’età della pietra?
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