Non so se si tratta di un effetto collaterale ed extraterritoriale dell’Embargo, ma spedire per i canali ufficiali, ovvero delle Poste Italiane, un pacchetto o della semplice corrispondenza a Cuba, dall’Italia, è un’impresa colossale. Faccio un esempio, ma è nella norma: il giorno 11/10 l’amico Luca Lombroso mi ha inviato un pacchetto al modico prezzo di spedizione di 27.80 Euro e a tutt’oggi 10/11il, pacchetto non è ancora arrivato. Si trova fermo in un fantomatico deposito di smistamento come da ultima notizia ricevuta il 15/10.
Altro esempio è quando arrivano le cartoline di
convocazione alle elezioni, comodamente, dopo 4 o 5 mesi che si sono svolte.
Faccio notare che ogni giorno arrivano,
dall’Europa, almeno 4 o 5 voli. Le premiate Poste Italiane non possono spedire
con normali voli commerciali? Se è così, devono aspettare di avere materiale
sufficiente per riempire un aereo adatto all’uopo? Una via migliore, almeno per
spedizioni normali, c’è: l’azienda privata DHL che in pochissimi giorni fa
arrivare a Cuba pacchi e pacchetti anche con la sicurezza contro “dirottamenti”
del loro contenuto dato che non arrivano in possesso della corrispondente delle
PT, Correos de Cuba, dalla sicurezza non eccelsa, ma…il problema si presenta
quando si tratta di medicine, seppure normalissimi prodotti da banco come
Aspirina, vitamine, antinfiammatori eccetera, i solerti funzionari della
teutonica azienda richiedono la ricetta medica. Niente di insuperabile, ma
soltanto una molestia e perdita di tempo oltre che di denaro, senza contare che
il medico interpellato si scompiscerebbe dalle risate pensando ad uno scherzo.
Grazie
RispondiElimina