Dopo un lungo “mumble mumble” disneyano, sono arrivato alla conclusione, senza tema di esagerare, che il comportamento delle banche cubane (leggi Governo) in relazione agli ingressi in valuta dei pensionati di Paesi stranieri entra nel campo di violazione dei diritti umani e perdonate se mi esprimo in prima persona, ma il discorso è valido per centinaia o forse migliaia di stranieri residenti a Cuba dei quali, alcuni anche più di me, hanno contribuito alla difesa e sviluppo d’accordo alle possibilità individuali, di questo Paese. Che ci siano difficoltà nella liquidità nelle casse statali è fuori di dubbio, ma che si peschi nelle tasche dei pensionati è indecente oltre che di dubbia o nessuna legittimità internazionale. Pongo il mio esempio che come detto vale per tutti: avrei intenzione di effettuare un viaggio in Italia a fine anno per vedere i pochi famigliari rimasti oltre che amici e conoscenti, ebbene, stando così le cose non potrò farlo perché i MIEI soldi che arrivano a MIO nome, vengono trasformati in valuta virtuale cubana che serve sempre meno per gli acquisti quotidiani.
Teoricamente si potrebbero ottenere, a distanza di diversi
mesi e non magari nella quantità richiesta, facendo domanda agli Istituti
Bancari, ma come si fa a pianificare un viaggio in questo senso?
Infatti, con questa moneta virtuale e men che meno con
quella nazionale non posso comprarmi un biglietto aereo, le agenzie e linee
aeree non l’accettano esigendo (giustamente) il pagamento in Dollari, Euro o
altre valute convertibili. Mi sembra che questo “divieto” di viaggiare possa
tranquillamente essere inserito come violazione dei diritti umani. Non potendo
nemmeno chiedere ad amici e parenti di comprarmi il biglietto per poi
rimborsarli. In che modo? Essendo residenti a Cuba non si possono avere conti correnti
all’estero per poter usare le carte di credito, escluse quelle appoggiate su
banche americane che non sono comunque utilizzabili anche da chi venga da
fuori.
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