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giovedì 20 febbraio 2025

Volare con Iberia oggi che tristezza

 Dopo lo sventurato viaggio di ritorno, ho presentato un reclamo alla Compagnia Aerea Iberia per il trattamento ricevuto e con mio gran dispiacere, il reclamo è stato respinto perché “bisogna presentarsi all’imbarco con tutti i documenti richiesti” trascurando il fatto che ogni regola ha le sue eccezioni. Non importa se il “documento” lo avevo, ma per motivi tecnici non si apriva che non fosse necessario per l’ingresso a Cuba o che si potesse recuperare durante il viaggio oppure che l’addetta al check-in non avesse mosso un’unghia per darmi assistenza e aiutarmi indicandomi dove e come avessi potuto recuperare detto “documento” che non è altro una semplice dichiarazione doganale che non osta l’ingresso a Cuba, dove si sarebbe potuta compilare. La cosa ancora più triste è che a Milano Linate non c’è personale Iberia a sovrintendere i voli e gli imbarchi sono delegati a una società contrattata.

Non solo questo, ma credo che ormai in questo Mondo sia comune a tutte le Compagnie aeree e no: i reclami vanno fatti via web, nemmeno per e-mail, ma in uno spazio tipo questionario dove non ci sono possibilità di una spiegazione articolata che possa mettere completamente in chiaro fatti e conseguenze.

Ho iniziato a volare a Cuba nel 1978 con un DC10 Iberia che allora aveva due voli settimanali, uno con proseguimento a Panama e l’altro a San Josè di Costarica. Sono passati 47 anni e ne ho fatti di viaggi nei due sensi, sempre cercando di privilegiare Iberia che era la mia Compagnia preferita per questa tratta. Visto e considerato come stanno le cose, da parte mia nei futuri viaggi cercherò di fare la massima attenzione ai punti e virgole richiesti, ma credo che Iberia non mi vedrà più, così come la sconsiglierò a tutti gli amici e conoscenti, tenendo presente che esiste anche un volo diretto, più economico per e da Milano.

lunedì 17 febbraio 2025

Casa, dolce casa

 Finalmente a casa. Nel tardo pomeriggio di ieri siamo felicemente atterrati all’aeroporto José Martí dell’Avana felici del rientro nonostante le difficoltà che ci aspettano nel prossimo futuro, in particolare la sempre più frequente e prolungata mancanza di fluido elettrico che ci ha colpito subito e comporta la paralisi pressoché totale delle zone colpite con buona pace della produttività, dell’economia e delle comunicazioni ivi compreso Internet. La crisi del gas liquido e del carburante. L’impatto, come sempre è stato violento e credo che questo non piaccia molto ai turisti. Dopo un abbastanza veloce controllo dei passaporti altra coda consegnare il famoso modulo D’viajeros che è una cosa abbastanza inutile che ha funzioni statistiche e di dichiarazione doganale, ma non certo di divieto di accesso dato che si presenta essendo già in territorio cubano e che nel caso si può compilare al momento e che a noi è costata la perdita del volo da Milano con tutte le conseguenze del caso, per la ristrettezza cerebrale e un abuso delle sue funzioni di una addetta al check in Iberia di Milano Linate. Dopo di che in un salone delle dimensioni di quello di una villa patrizia, ci siamo ammucchiati, in oltre 300 passeggeri, per il controllo di sicurezza dov' erano operativi solo due canali…A cosa serva, poi, questo “controllo di sicurezza” dal momento che si sbarca da un aereo sul quale si era montati dopo un rigoroso controllo di sicurezza nei luoghi di partenza? Cosa si può portare? Armi, bombe o droga? Assurda perdita di tempo e pesante disagio, sempre per la delizia dei turisti, specie per chi ci viene per la prima volta. Dulcis in fundo la lunga attesa, specie per gli ultimi, del ritiro bagagli per il quale ho sentito che ci sono miglioramenti in vista…speriamo. E’ un vero peccato che un viaggio si trasformi in un incubo perfettamente evitabile, speriamo che chi di dovere ci pensi. Ma…Cuba que linda es Cuba!

domenica 16 febbraio 2025

Partiti, finalmente, fuori da un incubo

 Finalmente in viaggio dopo aver subito il danno e la prevaricazione di una addetta all’imbarco per il volo Iberia che non ha voluto mettere in funzione i neuroni vedendo che mia moglie era in possesso della statistica, nessun documento rilevante, richiesto per l’ingresso a Cuba e non fidandosi della mia parola che l’avevo, ma era bloccato nel PC che non prendeva la connessione dell’aeroporto. Una posizione che mi ha impedito di tornare A CASA MIA, dal momento che ho dimostrato la mi residenza all’Avana e che non ci andavo per puro piacere. Questo ha comportato la perdita di un volo con una comoda connessione a Madrid, il prolungamento di tre giorni del soggiorno a Milano, la ricerca e ottenuta di comprensione da parte della operatrice, signora Serena del Call Center dell’Iberia di Milano (sito in Portogallo, sic!!!), la quale dopo avermi detto che avrei dovuto comprare dei biglietti nuovi ha ascoltato il mio problema e si è operata per potermi aiutare per quello che potesse fare e dopo oltre un’ora di colloquio telefonico mi ha dato la soluzione migliore che ha potuto trovare dietro il pagamento online di 497 Euro che ho potuto effettuare grazie all’intervento di mio nipote Renato e la possibilità di imbarcarmi dopo due giorni che in pratica erano tre dato che dalle 07.55 di mattina del giovedì ho avuto la possibilità di partire alle 20,25 del sabato con una sosta a Madrid di quasi 13 ore per la maggior parte notturne, cosa che comportava l’arrivo all’Avana la domenica, rispetto a quello previsto che era nella stessa giornata di partenza, grazie al fuso orario e la rapidità della coincidenza per il cambio di volo. Ho potuto attenuare questo disagio grazie all’intervento, da Orlando in Florida, di mia figlia che potuto prenotarmi un albergo dentro l’Aeroporto di Madrid che pure andava pagato online.

La disavventura che mi è capitata, per fortuna (sic!) ha potuto risolversi per l’assistenza dei miei parenti. Cosa sarebbe capitato se non avessi avuto queste presenze? Grazie all’Embargo americano a Cuba non possono operare Istituti di Credito stranieri e non è possibile avere carte di credito internazionali, ma solo nazionali. Se non avessi avuto la possibilità di pagare 497 Euro online non avrei potuto tornare mai più a casa mia?

Mi sembra che un minimo di intelligenza, potere decisionale, flessibilità e umanità, dovrebbero far parte delle doti di chi opera in un settore così semplice e allo stesso tanto delicato come quello degli imbarchi sugli aerei, particolarmente con tratte intercontinentali. Tanto è vero che al check in di sabato sera, l’addetto, sentendo la mia storia non mancava di stupirsi e alla domanda diretta se lui ci avesse imbarcato ha risposto positivamente sapendo che eravamo residenti.

giovedì 13 febbraio 2025

Risolto, a caro prezzo e grande disagio il rientro a casa

 Dopo una telefonata di oltre un'ora con un'operatrice del call center di Iberia (in portogallo) e con l'aiuto dell'operatrice Serena che si è dimostrata molto più disponibile della cretina trovata al check in, sono riuscito a risolvere il ritorno per sabato sera, con notte in aeroporto a Madrid e la "penale" di 497 euro. Una fatica incredibile quasi inutile se non avessi trovato chi mi faceva il pagamento con Carta di Credito perché il Call Center si poteva pagare solo così e non sarebbe stato possibile il contante in aeroporto e purtroppo a Cuba, grazie all'embargo USA, non ci sono Banche straniere operative per poter aprire un conto ed ottenere la relativa carta di credito. Non si finisce mai di imparare.

 

 

Quando manca la flessibilità, la logica e anche il sentimento

 Incredibile: siamo rimasti a terra per l'ottusità di una operatrice del check in Iberia. Io avevo compilato il mio modulo d'viajeros, come richiesto, ma arrivato al check in non si apriva sul PC in quanto non si connetteva alla rete. Provato col telefono e nemmeno li si apriva, non per mancanza di connessione, ma per non accesso lle mail. Provato a ricompilarlo col telefono, ma 6 tentativi sono rimasti vani: alla conclusione dove diceva che era stato inviato via mail il codice per convalidarlo, nnon avevo ricevuta nessuna

mail. A poco sono servite le suppliche e la dimostrazione che ero residente a
Cuba. La addetta era rimasta inflessibile e disinteressata per i problemi
conseguenti all'averci lasciato a terra.

domenica 9 febbraio 2025

Milano (e Italia) oh cara!

Arrivato a Milano per una breve rimpatriata ho trovato, come peraltro previsto data la stagione, freddo e pioggia oltre ai naturali e inevitabili interventi di urbanizzazione, una incredibile lista di canali televisivi che mi fanno chiedere se tutti loro hanno un minimo di seguitori per poter sopravvivere e un’opulenza inimmaginabile a Cuba, ma normale nel Mondo sviluppato.

Ho trovato, inoltre, una situazione politica disastrosa retta da rapporti clientelari e affettivi più che da capacità specifiche di affrontare e risolvere i problemi. Un Ministro indagato per presunti delitti economici e finanziari a danno della Comunità e un Governo che si è invischiato, evidentemente per poca capacità di gestione, in un serio problema internazionale dal quale non riesce ad uscire in maniera decorosa: la triste vicenda dell’arresto, rilascio ed “espulsione” o riaccompagno di un noto torturatore, stupratore e assassino libico con gradi da Generale. Una vicenda condotta veramente in modo peggio che dilettantesco che dei politici seri e preparati avrebbero condotto sicuramente in altro modo al di là del risultato finale: espulsione o arresto definitivo.

Ricordo come ci si lamentava dei politici di “una volta” fra i quali ne è sopravvissuto uno solo grazie all’aiuto dello sbandato elettorato italiano che ha dimenticato, o non conosciuto, che questa Repubblica è nata dalla Resistenza e vittoria sul fascismo che ha condotto l’Italia in una Guerra disastrosa dopo averla sottoposta a una crudele dittatura. Il politico sopravvissuto è uscito dalle metaforiche cantine in cui era stato rinchiuso il fascismo e ricopre tranquillamente la seconda Carica del Governo, mentre la prima è ricoperta da colei che lo ha insediato ed è a sua volta proveniente da una Fede politica vergognosa che non accenna minimamente ad abiurare, nonostante contraddizioni e giravolte rispetto alle origini, non sempre graditi dai nostalgici del manganello e olio di ricino.

Il sopravvissuto è l’ex Segretario dello scomparso MSI, Ignazio Larussa che a modo suo, una volta si misurava con politici veramente preparati e rimpianti come De Gasperi, Fanfani e Moro, per fare alcuni nomi della Democrazia Cristiana, o Togliatti e Berlinguer per il Partito Comunista, La Malfa per i Repubblicani, Malagodi per il Partito Liberale, Saragat per i Socialdemocratici, Nenni e perfino Craxi del PSI che pur essendo un birbantello per usare il potere pro domo sua ed aver spianato la strada della Politica a Berlusconi che ha dato il via alla decadenza del ceto politico, sapeva fare Politica e anche governare. Sono solo i nomi più di spicco dei parlamentari e uomini politici di un tempo in cui rappresentare il popolo era una cosa seria e non una passerella sulle reti sociali che peraltro, forse per fortuna, non esistevano.