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lunedì 9 giugno 2025

Milàn l'è un gran Milàn e i Referendum

 Sono tornato a Milano dopo pochi mesi e forse per la stagione più favorevole, mi sono reso conto dei miglioramenti urbanistici, estetici e dei servizi pubblici di trasporto. È aumentato il verde e l'edilizia è meno aggressiva e più adeguata all'ambiente circostante.

Con grande dispiacere di Salvini e i suoi alleati ho notato, impossibile non farlo, la grande presenza straniera specialmente nelle zone più esterne o periferiche. Se effettivamente un po' dispiace veder scomparire l'anima meneghina della città col suo dialetto, usi e costumi, bisogna riconoscere che il progresso e la civiltà umana hanno i loro diritti e il Mondo, nella sua totalità appartiene all'uomo e non dovrebbe avere differenze di lingue e religioni, così come non dovrebbero esistere confini.

In occasione del mio soggiorno ho usufruito del diritto di votare per i 5 referendum sulle Leggi del lavoro e per l'acquisizione della cittadinanza.

Mi ha meravigliato, fino a un certo punto, la scarsa affluenza alle urne e mi viene spontaneo chiedermi se il voto sia solo un diritto o anche un dovere. Mi sono anche chiesto perché resiste una norma prevista, credo, dalla Costituzione per cui deve esistere un "quorum" per cui si deve raggiungere la metà più uno degli aventi diritto al voto perché il risultato abbia valore.

Mi sembra ingiusto che chi non vada a votar abbia più o almeno altrettanto valore di chi lo fa e che automaticamente la richiesta fatta al Popolo venga annullata. Non è detto che la maggioranza chi non si presenta sia favorevole al "no" e comunque chi è di questo parere si scomodi e vada a votare come da suo diritto e dovere. Più giusto ed equo sarebbe che sia ascoltata la voce dei cittadini che svolgono questo compito con coscienza e che si tenga conto della maggioranza dei voti validi, siano quanti siano.

Indubbiamente questa situazione è stata creata dalla disaffezione alla politica che è andata aumentando, particolarmente negli ultimi anni, iniziata con l'Era Craxi/Berlusconi, dovuta anche alla mancanza di leader capaci e credibili. Un vero peccato per la Democrazia.

 

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