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venerdì 15 giugno 2007

Cuba riduce i costi di scalo aereo

Con la risoluzione 21/07 firmata dal Presidente dell'Istituto dell'Aeronautica Civile, Gen. Rogelio Acevedo, e pubblicata nella Gazzeta Ufficiale è stata stabilita una riduzione del 20% sulle tariffe di atterraggio e stazionamento degli aeromobili, al fine di stimolare la ripresa del turismo internazionale che nel 2006 ha avuto una flessione del 3.6% dopo 15 anni di crescita continua. L'obbiettivo, fallito, del 2006 era quello di un incremento dell'8% rispetto all'anno anteriore per arrivare alla cifra di 2.500.000 visitatori che invece si sono fermati a 2.235.000.
Nel trascorso di questo 2007 il turismo proveniente dall'Europa ha subìto una flessione durante il periodo di alta stagione (Dicembre/Aprile) mentre i canadesi, tradizionalmente clienti del dolce inverno caraibico sono "cresciuti" solo di un 1,6% considerato insufficiente. La risorsa turistica è ormai il motore dell'economia cubana e il rincaro dei servizi, dovuti a una penalizzazione del 10% del dollaro è ritenuto una delle cause di questo ribasso.
Con le nuove tariffe, Cuba, si è allineata a quelle applicate dagli altri Paesi dell'area e spera, così, di attirare l'interesse di Compagnie che in questo momento non si servono dei suoi scali.

Prosegue la polemica

Continuano le polemiche nei confronti di Angela Nocioni, "colpevole" di aver pubblicato alcune verità che non piacciono ad alcuni compagni estremisti, disposti a giustificare qualunque cosa e a rimuovere le verità scomode. Questi paladini del "pacifismo" che si riempiono le bocche con i grandi temi della "libertà" e "democrazia" non hanno la minima tolleranza "libera" e "democratica" non solo per le opinioni altrui, ma non sono nemmeno disposti ad accettare i fatti che a loro non piacciono. Nel caso di Cuba non si deve buttare l'acqua sporca col bambino dentro, ma non è nemmeno tollerabile ritenere che sia tutto perfetto, intoccabile e non criticabile.

Vorrei che tenessero presente una frase del "Che", di cui peraltro molti non conoscono nulla o quasi della vita e delle opere, se non quelle universalmente conosciute attraverso il mito: "dietro ogni estremista si nasconde un opportunista".
Ebbene, cosa ne pensate "signori" estremisti?

Ernesto Guevara de la Serna





E' trascorso in sordina il 79* anniversario della nascita del "Che" (Rosario - Argentina, 14 Giugno 1928). Come temeva suo padre, Ernesto Guevara Lynch, l'immagine del "Guerillero Eroico" è diventata perlopiù merce e nel migliore dei casi emblema di un presunto "pacifismo" che non rientrava certo fra le doti di Ernesto, come indica il doppio aggettivo attribuitogli dalla Rivoluzione cubana.

Il "compagno" Evo Morales, presidente della Bolivia sta incoraggiando il pellegrinaggio turistico nei luoghi che lo videro protagonista del fallito progetto che avrebbe dovuto essere la scintilla per la "liberazione" di tutta l'America Latina. Naturalmente al turismo si accompagna l'indotto con tutta la sua paccottiglia di "immaginette" stampate su qualunque cosa. Sicuramente Ernesto (figlio) apprezzerebbe, se potesse, ancora meno di Ernesto (padre) questa mercificazione della sua immagine.

A quasi 40 anni dalla sua cattura e successivo assassinio rimane aperta la polemica su "dove" realmente siano i suoi resti. Fidel Castro ha ottenuto una decina di anni orsono di ottenere le ossa rinvenute nei pressi dell'aeroporto di Vallegrande e che certamente appartengono ad alcuni dei componenti della guerriglia Guevarista, ma c'è chi dice che fra questi non ci fosse lo scheletro del "Che" e che quindi ciò che è sepolto nel Mausoleo di Santa Clara sarebbe un "falso di regime". Uno dei testimoni più attendibili sarebbe il cubano "controrivoluzionario" Gustavo Villoldo che all'epoca lavorava per la CIA e fu incaricato proprio di "far sparire" il cadavere del "Che". Secondo lui i resti si troverebbero in un altro punto perché non furono sepolti nella fossa comune con gli altri.




Cultura e sviluppo

Con la presenza di 700 delegati si è svolto all'Avana il V* Congresso Internazionale sulla Cultura e lo Sviluppo. Di particolare rilevanza la presenza e gli interventi dei rappresentanti delle etnie native e minoritarie degli Stati Uniti che hanno esposto emotive testimonianze, racconti e poemi, riguardanti particolarmente la vita e la Cultura dei nativi americani.

giovedì 14 giugno 2007

Il tempo all'Avana












Giovedì 14 min. 22 mass. 28 parzialmente nuvoloso con temporali pomeridiani


Venerdì 15 min. 23 mass. 28 idem


Sabato 16 min. 23 mass. 30 idem


Domenica 17 min. 23 mass. 31 idem

mercoledì 13 giugno 2007

Lungo colloquio Castro-Chavez


In questa sua "visita di lavoro" (la sesta in meno di un anno) il Presidente venezuelano ha avuto un incontro durato circa sei ore con Fidel Castro durane il quale hanno conversato, come di consueto, su temi di interesse generale con particolare interesse all'America Latina.
Durante la conversazione Fidel ha ricordato i momenti successivi alla cattura di Saddam Hussein ricordando al suo ospite che mai e poi mai egli si sarebbe fatto catturare in un pozzo, ma che avrebbe combattuto fino alla morte come farebbe in caso di un'invasione nemica di Cuba e come è certo farebbe Chavez nel caso del Venezuela. "Noi non siamo di quel tipo di gente". Ha ricordato

Relatrice sui diritti umani critica il Governo

L'esperta inviata dalle Nazioni Unite per investigare sulla situazione dei diritti umani a Cuba, la francese Christine Chanet ha dichiarato di non poter proseguire il suo lavoro per il continuo rifiuto di collaborare del governo cubano. La giurista francese ha chiesto la liberazione di quelle persone, fra i 59 ancora detenuti dalla "primavera nera" del 2003 che non abbiano commesso atti di violenza. Inoltre ha chiesto la revisione delle leggi che portano a condanne penali per coloro che vogliano esercitare la libertà di espressione, di manifestazione, di riunione e di associazione dimostrandosi speranzosa nel mantenimento della moratoria sulle esecuzioni capitali. riguardo al suo lavoro ha dichiarato che "non è stato possibile, in nessun momento, avere un contatto con le autorità cubane ed è ora di constatare che si è giunti a un punto morto". La relatrice ha ricordato che il Consiglio per i diritti Umani applica un controllo universale sui Paesi membri delle Nazioni Unite e che nel caso di Cuba il mandato scadrebbe nel 2009.
Il rappresentante di Cuba, Juan Antonio Fernàndez Palacios, da parte sua ha dichiarato dichiarato che "la farsa sta per finire" ricevendo l'appoggio di una quindicina di Paesi su 47 membri della commissione dell'ONU incaricata di indagare sulle presunte violazioni in alcuni Paesi. Fra le Nazioni che hanno appoggiato la posizione cubana figurano: Cina, Algeria, Corea del Nord, Iran, Sudan, Venezuela e Viet Nam, fra gli altri. Una bella compagnia.....

La C.E. mantiene le sanzioni

Nella riunione di ieri dei rappresentanti dei Governi della Comunità Europea non si è giunti ad un accordo per eliminare le sanzioni diplomatiche applicate a Cuba dal giugno del 2003 anche se in pratica sono sospese dal 2005. Tali sanzioni furono applicate a causa dell'incarcerzione di 75 disidenti condannati a pene severissime per reati d'opinione. Fra i Paesi più disponibili al ristabilimento di normali relazioni diplomatiche vi sono la Spagna e la Germania (attuale Presidente di turno), mentre fra gli oppositori vi sono: Regno Unito, Svezia, Repubblica Ceca, Irlanda e Belgio.
Gli altri Paesi, Italia compresa, hanno posizioni più sfumate e possibiliste. In ogni caso alla luce di quest'ultima riunione del Comitato per l'America Latina si è deciso di mantenere lo "status quo".
Nel marco delle "sanzioni diplomatiche" vi è la riduzione di visite ufficiali a Cuba e il sistematico invito di dissidenti cubani ai ricevimenti offerti dalle ambasciate europee in occasione di festività e ricorrenze delle varie Nazioni dell'Unione.

martedì 12 giugno 2007

Visita a sorpresa di Chavez

E' arrivato all'Avana, di sorpresa, il presidente del Venezuela Hugo Chavez che pur essendo ormai di casa nell'Isola ha spiazzato gli osservatori internazionali che non lo attendevano. Giunto all'aeroporto José Martì indossando una camicia verde è salito su un'auto al grido di "Viva Cuba, viva Fidel" e si è diretto all'incontro con il suo anfitrione che lo ha invitato per una "visita di lavoro".

Obesità, sembra una contraddizione

Sembra una contraddizione, in un Paese dove ci sono difficoltà nell'approvvigionamento dei generi alimentari, ma a Cuba il fenomeno dell'obesità è preoccupante: il 30% degli uomini e oltre il 31 delle donne presentano caratteristiche da obesi. Ovviamente il problema non è solo rappresentato da "quanto" si mangia, ma da "cosa" e dallo stile di vita. Siccome i cibi proteici ed a basso contenuto di calorie sono i più difficili e costosi da reperire, perlopiù si consumano carboidrati e la popolazione, in generale, sta diventando oltremodo sedentaria: molti passano le loro giornate seduti davanti alla televisione o al computer. Un allarme è dato anche dalla relazione tra il regime alimentare e l'apparizione di alcune patologie come l'ipertensione, la cardiopatia ischemica, il diabete mellito e alcuni tipi di tumori, fra le altre.
L'analisi condotta dall'Istituto della Nutrizione e Igiene degli Alimenti e quello di Igiene ed Epidemiologia e curata dall'endocrinolga Malicela Barcelò ha rilevato che a Cuba ci sono tassi di obesità, fra le donne superiori a Paesi come Olanda, Brasile o Spagna.