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martedì 17 luglio 2012

Curiosità sull'Avana 2

Fino al 1952 gli autobus interprovinciali iniziavano e concludevano le loro percorrenze nei pressi del Paseo del Prado e questo spiega come mai erano sorti tanti alberghi nella zona. Strutture che più che "stelle", di cui non si fregiavano nella maggior parte di casi, erano identificati come alberghi "decenti" e alcuni di essi avevano anche il "lusso" di una staza da bagno. Fra di loro vi era l'Hotel Monserrate.


Lo scrittore Alejo Carpentier lo criticava per la sua architettura da "torta nuziale", ma qualunque città del mondo sarebbe orgogliosa di possedere un edificio come El Centro Gallego, sede del Gran Teatro dell'Avana. Gli studiosi parlano di ecletticismo per i suoi elementi neobarocchi, neoclassici, del rinascimento francese, del rococò spagnolo...miscela che regala, dal 1915 un'immagine grandiosa e monumentale in una zona privilegiata della città.


Una delle espressioni e meglio terminate dell'art decò habanera è l'edificio Bacardí, costruito nel 1924 nella calle Monserrate. I dirigenti della casa produttrice del rum dal medesimo nome vi installarono la direzione dell'azienda che, per il numero dei lavoratori (1416 e 546 impiegati) era, nel 1958, nel ramo non strettamente zuccheriero, la terza industria del Paese. Molto accogliente, in loco, la cosiddetta "Barrita Bacardí".


E' una fabbrica e sembra un palazzo residenziale. Esprime l'opulenza e il buon gusto costruttivo. Però attenzione! Ci abita il fantasma del suo primo proprietario, il catalano Jaime Partagás, assassinato nelle sue propie piantagioni da un contadino che scoprí che l'arzillo vecchietto si..."fumava" sua moglie. L'anima di don Jaime non trova riposo e molti dei lavoratori avvertono la sua "presenza" nella Reál Fábrica de Tabacos che porta il suo nome.


Il telefono è arrivato a Cuba nel 1879. Fino all'inizio del XX° secolo la reteb telefonica dell'Avana contava con 1775 apparecchi con sistema manuale. Nel 1910 si installò la telefonia automatica nell'Isola che sarebbe stato il primo paese al mondo a godere di questa meraviglia tecnologica. Nel 1927 la Compañia Cubana de Teléfonos, filiale della ITT, edificò la propria sede in Aguila y Dragones, dove tutt'ota c' la sede centrale dell'ETECSA e la cui torre è una delle più belle decorazioni della città.


La gelateria Coppelia ha iniziato la sua attività il 4 di giugno del 1966 con l'offerta di 26 sapori diversi che sono arrivati fino a 54. La curiosità è che questo esercizio pubblico non è mai stato inaugurato ufficialmente.


Il cimitero di Colón è ritenuto come la terza necròpoli del mondo per il contenuto dei suoi valori artistici. In questo museo a cielo aperto si contano circa dieci mila opere d'arte con un valore stimato di 100 milioni di dollari. C'è unita l'arroganza all'umiltà in questo camposanto, a partire dal suo ingresso principale con il trittico scultoreo che lo adorna. La salma del suo architetto progettista, Calixto de Loira è stata la prima ad esservi inumata. Ironia della vita e della morte.


Quando si inaugurò, nel 1946, lo Stadio del Cerro poteva ospitare 35000 spettatori. All'epoca lo superavano per capacità solo 5 installazioni statunitensi, fra le quali lo Yankee Stadium. Dopo il 1959 è stato ampliato notevolmente ospitando grandi manifestazioni non solo sportive.


Nel luogo ove esisteva la "casona" del Conde de Villanueva minuta e schiacciata nonostante fosse dimora di conti e della cui "ospitalità" beneficiò il cinema Valentino adesso esiste un edificio di 20 piani, il bar "Moral" è divenuto una caffetteria e non esiste più l'arena per le lotte dei galli o la panetteria dal "pan caliente en 15 minutos". E' rimasto solo il ricordo e il nome...Esquina de Tejas.


In quasi 100 anni il café Colón, all'entrata di Arroyo Naranjo è stato punto di riferimento per la strada verso il sud. Si trova all'altezza della linea ferroviaria e la Calzada de Diez de Octubre. Un km più in la, a La Palma, la strada si biforca: verso sinistra la Calzada de Managua e verso destra quella di Bejucal.

Italo Calvino, un ponte tra Castiglione della Pescaia e Santiago de Las Vegas

Ricevo la notizia di un'altra interessante iniziativa del'architetto Marco Marini che riguarda lo scrittore Italo Calvino, un italiano nato a Cuba.


Cari amici e conoscenti,
vi scrivo per informarvi su di un'iniziativa che insieme all'amico Stefano Donati, che ci legge in copia, abbiamo immaginato, valutato ed infine proposto al Comune di Castiglione della Pescaia. Come ben sapete la scorso anno abbiamo ideato, curato e realizzato la mostra " Cuba, una storia anche italiana" che ha fatto registrare più di 10.000 presenze presso il museo di Roma in Trastevere. Da qui l'idea di implementare il "format" già collaudato, incentrando l'attenzione sulla figura di Italo Calvino, intellettuale di statura sovranazionale, che il caso vuole sia nato a Cuba e che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita proprio a Castiglione della Pescaia, dove tra l'altro è sepolto. L'anno prossimo ricorrerà anche il noventesimo anno dalla nascita, ed ecco quindi che collegando il tutto abbiamo pensato di proporre al comune toscano una rassegna che per caratteristiche avrà sicuramente una portata internazionale, coinvolgendo le parti cubane ed italiane oltre a tutte le istituzioni del caso.
Questa breve introduzione per rendervi noto quanto fin qui ottenuto e che, per motivi anche scaramantici, abbiamo ritenuto giusto non palesare fin tanto quanto non ci fosse stato qualcosa di concreto su cui ragionare.
Abbiamo finalmente ottenuto formale mandato dall'amministrazione locale e ci fa quindi piacere condividere con gli amici questo piccolo successo, certi che avremo modo di parlarne a voce e valutarne i possibili sviluppi.

Abbiamo quindi il piacere di portare alla vostra conoscenza i passi più importanti della delibera approvata la scorsa settimana dal Comune di Castiglione della Pescaia:
- .......Vista la proposta inviata nel mese di giugno c.a. dal signor Stefano Donati, esperto di comunicazione e dall’Architetto Marco Marini, promotore di iniziative di interscambio culturale tra l’Italia ed i paesi Latino-americani,relativa ad una rassegna dal titolo CALVINO –da Santiago del Las Vegas a Castiglione della Pescaia, consistente in una mostra ed in una serie di iniziative collaterali (conferenze, incontri, presentazioni ecc.), da realizzarsi nel periodo maggio/ottobre 2013........
- ........Atteso che, da una lettura della proposta arrivata, si ritiene che la stessa possa essere considerata valida e pienamente rispondente alle esigenze dell’Amministrazione Comunale, sia perché mette a confronto due realtà, quella italiana e quella cubana che, in qualche modo, sono state fortemente influenzate, dal punto di vista culturale, dalla figura di Italo Calvino, sia perché i proponenti risultano essere esperti nel proprio settore ed hanno già realizzato iniziative similari........
- .......Considerato che il signor Donati e l’Architetto Marini, grazie alle loro precedenti esperienze in tale campo ed alla loro pregressa attività professionale, sono sicuramente le persone più indicate a valutare la fattibilità del progetto, a garantire i necessari raccordi con Cuba ed acercare di reperire i fondi necessari alla realizzazione della rassegna medesima.......
il Comune di Castiglione della Pescaia delibera
- il suo parere favorevole ad una rassegna dal titolo CALVINO – da Santiago de Las Vegas a Castiglione della Pescaia,consistente in una mostra ed in una serie di iniziative collaterali (conferenze, incontri, presentazioni ecc.), da realizzarsi nel periodo maggio/ottobre 2013, in occasione del 90° anniversario della nascita di Italo Calvino
- di dare mandato al signor Stefano Donati ed all’architetto Marco Marini a presentarsi in nome e per conto del Comune di Castiglione della Pescaia, in qualità di curatori della rassegna proposta, per poter effettuare le ricognizioni necessarie per garantire al progetto l'adeguata certezza istituzionale, culturale e finanziaria

Ci auguriamo quindi di trovare con alcuni di voi un comune interesse per sviluppare questa iniziativa e cogliamo l'occasione per farvi gli auguri per le prossime vacanze, anche se in forma un pò più autarchica del solito

Marco Marini e Stefano Donati



lunedì 16 luglio 2012

Curiosità sull'Avana 1

Nel suo consueto articolo domenicale su Juventud Rebelde, il giornalista e investigatore storico Ciro Bianchi Ross (cognome che rivela indiscutibilmente l'origine italiana) pubblica queste "pillole" sull'Avana con il titolo "La Habana a vuelo de pajaro".


Il Castillo de la Real Fuerza è la prima fortezza costruita a Cuba e la seconda per antichità in America. Non è la originale, andata distrutta, ma una seconda il cui inizio data dal 1558 e che col tempo ha lasciato priorità ad altre più grandi e miglio ubicate per la difesa della cità e del porto (Morro, Cabaña). E' stata sede dei governatori dell'Isola e in una delle torri si trova la replica della "Giraldilla" che è il simbolo della città.

Il primo avviso dell'approssimarsi di un uragano è stato emesso, all'Avana, nel 1875 ad opera del Padre Viñes dell'osservatorio del Collegio di Belén. mancavano ancora diversi anni alla creazione dell'Observatorio Nacional (oggi Instituto de Meteorología) che è quello che ci informa al giorno d'oggi.

Il tunnel della Bahía è l'opera d'ingegneria maggiore del xx° secolo, Una meraviglia per l'ingegneria cubana ed è compreso fra le grandi opere dell'umanità per l'epoca e il sistema utilizzato per la sua realizzazione che ha rivoluzionato il mondo.

Il Convento di San Francesco di Assisi si è iniziato a costruire nel 1584 e fu terminato nel 1738. E' un edificio molto vasto e bello nella sua semplicità, con i suoi tre claustri e cortili. La sua torre di circa 25 metri fu la più alta ottenuta a Cuba nell'epoca coloniale. Vi riposano i resti della antica nobiltà habanera dei secoli XVII e XVIII, nelle sue celle visse un frate virtuosissimo che in seguito venne canonizzato dalla Chiesa: San Francisco Solano.

La lonja del Comercio, con i suoi 6 piani ha sorpreso gli habaneri nel 1909, non solo per essre il primo "grattacielo", ma anche perché era dotato di ascensori, invenzione conosciuta nell'Avana dell'epoca, ma non disegnati e costruiti per percorrere un tratto così lungo. L'edificio occupò lo spazio ove esiteva la Casa de Armona, sede dei governatori spagnoli prima della costruzione del Palazzo dei capitani Generali.

La casa dei Conti Jaruco è l'edificio più lussuoso della Plaza Vieja. Il terzo Conte che visse qui (1769-1807) fu l'uomo più ricco di Cuba, però era sognatore e poco pratico. Sognava grandi investimenti che fallirono tutti, quando morì lasciò a suo figlio l'immensa fortuna (per l'epoca) di 9 milioni di pesos che però erano gravati da sette di debiti che il testamento obbligava ad onorare.

La Alameda de Paula fu la prima "passeggiata" della città (1770) in un'epoca in cui ci si preoccupava solamente della difesa e i creoli trovavano distrazione solo nelle feste religiose e le parate militari. All'inizio era un terrapieno con olmi e qualche panchina, ma già da allora si distinse come luogo gradevole, esposto all'ria fresca e con splendide viste, cosa che colpì subito l'attenzione degli habaneri.

la stazione centrale ferroviaria attrae per la sua architettura eclettica, i suoi balconi e le 77 finestre e finestroni. Nelle sue torri campeggia lo scudo della città. venne inaugurata il 30 novembre del 1912 e la cerimonia iniziò alle 2.45 del pomeriggio quando l'ultimo treno in partenza dalla vecchia stazione di Villanueva partì diretto al nuovo terminal, facendo chiudere per sempre la vecchia installazione.

Nel 1853 aprì le sue porte nella calle Teniente Rey la farmacia "la Reunion". Il suo successo fu rapido e in pochi decenni era già considerato il secondo "Drug store" del mondo. Nell'ereditare la proprietà, il nipote del fondatore non tardò nell'ampliare ulteriormante l'oggetto economico e sociale creato dal nonno. Oggi la maggiore e più antica Farmacia cubana continua funzionando senza aver perso le carattersitiche di ieri.

Cuba e il Colera 3 - citazione

Ricevo dal lettore Roberto Dalzoppo




A TUTTI GLI AMICI A CUBA - ref: colera.

Carissimi tutti,
sabato scorso ho contattato con una telefonata di cortesia, doverosa dopo tanto tempo, Isabella Corinna - tre anni passati assieme alla Facoltà di Medicina - che fa parte della equipe del reparto malattie infettive, all' Ospedale Niguarda.
Bene, state più che tranquilli seguendo con buon senso le norme igieniche che si adottano per la prevenzione delle malattie infettive del tratto intestinale.
Da indiscrezioni "entre los medicos" non esiste alcuna pandemia e la situazione via via sarà sempre più controllata e ristabilita.
Non fatevi circonlocuzioni mentali da esaurimento.
Al limite, per precauzione, tenete in casa "polvere di riso" ed aggiungetene circa 30 grammi ogni litro d'acqua, nel caso di scariche diarroiche, dopo una visita appropriata in ospedale.
Si è soliti usare un concentrato farmacologico di citrato - cloro - sodio - potassio - glucosio e vitamine del gruppo B per ripristinare l'equilibrio elettrolitico alterato. [ In Italia c'è il Salinum Hydra della Menarini].
E come antibiotici l'eritromicina e/o il cloramfenicolo.
Siete in una botte di ferro: godetevi la bellezza di Cuba.
Cordialmente, R.D.

sabato 14 luglio 2012

Cuba e il colera 2 (spero fine)

In data odierna i media cubani hanno pubblicato e/o dato lettura di un comunicato del Minsap, del quale qualcuno può anche legittimamente dubitare, ma che risponde delle proprie affermazioni all'OMS.
Secondo il comunicato si è scoperto il focolare di colera nella città di Manzanillo lo scorso due luglio, ci sono stati casi isolati in altre province di persone che avevano contratto il germe a Manzanillo, ma non ci sono altri focolari diffusi. I casi accertati di colera sono 158 con tre decessi. la situazione è sotto controllo e le acque risultate infette sono state sottoposte a bonifica. Le autorità sanitarie, comunque consigliano di curare attentamente la igiene personale con un buon lavaggio delle mani e attenzione agli alimenti e bevande ingeriti. Sottolinea inoltre l'importanza della bollitura dell'acqua domestica. Non risultano casi positivi all'Avana e invita a non confondere casi isolati di malesseri inetstinali propri del clima con casi accertati di colera. Attenzione, si, allarmismo no.

giovedì 12 luglio 2012

Cuba e il colera

Non è un tema che avrei voluto affrontare, perché ne parlano (fuori da Cuba) mezzi ben più potenti del mio, però credo di dover anche dire il mio modesto parere. Il colera è una malattia, purtroppo, endemica e diffusa nei paesi del terzo Mondo, ma non solo...Di tutto quello che si dice, una cosa è vera: a Cuba il sistema mediatico non ne parla o ne parla il minimo indispensabile. Secondo me è un errore perché lascia spazio ANCHE a esagerazioni del fenomeno.
Come sempre accetto di buon grado eventuali correzioni se dico qualcosa di sbagliato. Il colera è una malattia infettiva, ma non contagiosa, nel senso che non si trasmette in maniera diretta, ma solo per ingestione di sostanze infette. Credo che in ogni caso, se fosse vero quello che scrivono da "fuori" e l'epidemia si sta espandendo, si tratta sempre di un numero di casi assolutamente controllabili e non certo di una situazione peggiore di quella di altri Paesi dell'Africa o dell'Asia dove il colera è una cosa "normale". I nostri turisti o uomini di affari ci vanno normalmente e i media non lo strombazzano come se fosse un'ecatombe. Una normale igiene personale e la cura nel mangiare e sopratutto bere, consentono di essere completamente al sicuro dall'infezione a meno che...non si vada a cercarla in luoghi ove manchino le norme più elementari di salvaguardia. Credo quindi, che il martellamento mediatico sia più rivolto ai "silenzi" dei media nazionali che alla reale portata dell'epidemia. Che poi i Paesi terzi predispongano una serie di controlli sanitari è normale e dovuto per rispetto alle norme dell'OMS. I viaggiatori italiani di cui accennavo sopra sanno bene che al rientro da certi Paesi devono sottoporsi a un controllo sanitario.

mercoledì 11 luglio 2012

Luca Lombroso a Cuba

Come già visto nel post riguardante l'incontro con il collega Rubiera, ho ricevuto la gradita visita di Luca Lombroso, divenuto popolare per aver iniziato la fortunata serie di trasmissioni televisive, su RAI tre, condotta da Fabio Fazio: "Che tempo che fa". Il curriculum del Dottor Lombroso però non è certo tutto li. Tutt'ora metereologo dell'Osservatorio Geofisico di Modena e Reggio Emilia partecipa a molte trasmissioni radiofoniche e conduce il programma "Lombroso Variabile" sul canale digitale di Class TV Msnbc, ha scritto tre libri nonché la sceneggiatura di documentari e filmati a carttere ambientalista. Ha preso parte ai vertici delle Nazioni Unite sul clima e medio ambiente di Copenhagen e Cancún, oltre a tenere conferenze di divulgazione e approfondimento sui temi ecologici e della metereologia.


Video delle mostre a Cuba

Chi volesse vedere alcuni dei filmati realizzati dai servizi informativi della TV cubana, riguardanti la esposizione permanente di Leonardo e la mostra di José Rubiera, li può trovare a questo link: http://cubaalmicroscopio.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10292463

lunedì 9 luglio 2012

Incontro...metereologico

Ho ricevuto con piacere la visita del Dottor Luca Lombroso, noto metereologo e professore della materia all'Università di Modena che mi pregio di avere tra i "pochissimi" (secondo qualcuno), ma fortunatamente buoni lettori. Luca è a Cuba per una vacanza ed ha aprofittato dell'occasione per incontrare il suo collega cubano e direttore del Centro Nazionale di Metereologia di Cuba, José Rubiera.
Dopo una visita al Centro di Casablanca dove si è incontrato con altri colleghi, ta cui la popolare Miriam Teresita Llanes e ha intercambiato esperienze professionali con Rubiera. Dopo aver ammirato la vista dell'Avana dal terrazzo del Centro, il gruppo si è trasferito alla recentemente inaugurata mostra-museo del Genio di Leonardo che è stata aperta per l'occasione in quanto giorno di chiusura. Il loro interesse, naturalmente si è soffermato sulle invenzioni relative alla meteorolgia come l'igrometro a cera, l'anemometro e l'antenato della "manica a vento". In serata, appuntamento al Gato Tuerto per la visita all'esposizione fotografica di José Rubiera.







mercoledì 4 luglio 2012

Carlos Ruiz de la Tejera: il monologo in persona

Rivedo, dopo molti anni, Carlos Ruiz de la Tejera, l'uomo che, a Cuba, ha fatto del monologo un capolavoro della risata. Travolgente nella vita come sulle scene, con la parola irrefrenabile e rapidissima. Carlos è nato a Matanzas, non a caso soprannominata "l'Atene di Cuba" per le sue profonde radici culturali e per aver dato i natali a molti artisti, intellettuali e scienziati cubani. La sua vocazione per il palcoscenico è stata precoce, fin dalla più tenera età gli piaceva recitare e far ridere il prossimo. Il padre, di famiglia borghese, avrebbe voluto che si dedicasse all'ingegneria e Carlos non volle deluderlo completamente, prese la laurea di giorno, ma frequentava i teatri la sera. Arrivarono ad offrirgli il posto di Direttore delle Risorse Idrauliche di Cuba, ma lui rinunciò per dedicarsi a tempo pieno all'arte scenica. Il suo curriculum è impressionante, le sue prime esibizioni "professionali" furono come cantante di coro, appassionatissimo e competente della musica lirica, adora l'operistica italiana. Passò dal canto alla recitazione durante una tournèe in Spagna dove interperatava personaggi del folklore negro cubano, al ritorno si mise a studiare recitazione con i migliori insegnati della materia, professori dell'Actor's Studio ed esordì nella prosa con "Il cappello di paglia di Firenze". Nella sua lunga carriera carriera artistica ha avuto la possibilità di incontrare personaggi del calibro di Maria Callas, Pavarotti, De Niro, Di Caprio e un'infinità di altre stelle di prima grandezza. Conosce l'Italia e la ama, il suo luogo preferito è Piazza del Popolo a Roma dove, quando ci si reca, non manca di soffermarsi nelle due chiese gemelle.
Raffinato amante dell'Arte in ogni sua espressione, Carlos è conosciuto dai più in maniera "riduttiva" per i suoi monologhi, comunque geniali, che guardano con occhio critico e attento alla vita quotidiana dell'uomo, in particolare cubano. Pur non essendo più nel fiore degli anni, da "animale di scena" qual'è continua il suo lavoro e attualmente intrattiene il pubblico con la sua "peña" del sabato pomeriggio nella Calle Oficios, giusto di fronte all'ingresso della Basilica Minore del Convento di San Francesco.