Pubblico oggi, per ragioni pratiche e di connettività il ricordo di quella data indimenticabile. Sono passati 28 anni da quel tragico, prossimo, 3 di settembre, ma il ricordo drammatico e la solidarietà con le famiglie rimane.
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giovedì 31 agosto 2017
Riaperto un altro locale storico dell'Avana
Dopo un intenso lavoro di
ristrutturazione, da qualche giorno, ha riaperto i battenti un altro storico
locale del’Avana: il bar ristorante Monsegneur nella sua strategica posizione
di calle N e 21, di fronte all’hotel Nacional de Cuba. Questo locale, oltre che
per la sua alta tradizione gastronomica e di servizi è stato la culla del mitico
cantante “Bola de Nieve”, così soprannominato scherzosamente per il suo colore
nero come la pece, al secolo Ignacio Villa che intratteneva i clienti con ler
sue composizioni e il suo modo assolutamente tipico e personale di nterpretarle.
martedì 22 agosto 2017
Hasta siempre Roberto Gottardi
Purtroppo la notizia era attesa da
un giorno al’altro, anche data l’età avanzata di 90 anni, ai quali era giunto
nei pressi, in una buona forma fisica che ha avuto il suo tracollo solo
ultimamente. Ieri (lunedì, 21 agosto), ci ha lasciato Roberto Gottardi. Di lui
ho scritto in più occasioni in questo blog. Non eravamo intimi amici, ma ci conoscevamo
da quasi 40 anni e ci si vedeva di tanto in tanto. Ricordo i miei primi viaggi
a Cuba in cui lo aiutavo a mantenere i contatti epistolari con la famiglia, a
Venezia.
Con l’argentino Riccardo Porro,
anche lui scomparso e il fraterno amico Vittorio Garatti, è stato uno dei
progettisti di uno dei più emblematici complessi dell’Avana, costruito sui
terreni dell’antico Country Club: la Scuola Nazionale d’Arte (ENA per la sua
sigla in spagnolo) che comprende anche l’Istituto Superiore d’Arte (ISA). Hasta
siempre Roberto e un abbraccio alla compagna di tanti anni Luz María Collazo,
coreografa ed ex prima ballerina della Danza Moderna di Cuba.
venerdì 18 agosto 2017
La madre degli imbecilli è sempre incinta
Il famoso detto, oltre a terroristi e assassini di gente inerme e innocente, trova conferma nelle
madri dei vari Kim Il, imperatori eterni della Corea del Nord che fino a poco
fa non minacciava nessuno, se non giocando coi suoi missili ed esperimenti
atomici. Adesso, anche grazie alle continue provocazioni del Trumpone, il Kim
Il non so quale di turno, dimostra di essere suonato almeno come suo nonno e
suo padre e minaccia di invadere l’isola di Guam, possedimento statunitense nel
Pacifico e importante base militare strategica. Sarebbe veramente l’inizio
della fine.
Per inciso e per chi non lo sapesse,
l’isola di Guam era uno dei tanti possedimenti spagnoli in giro per il mondo e
venne ceduto dalla Spagna agli Stati Uniti, assieme alla Florida, Portorico e
le Filippine quando venne firmato il trattato che poneva fine alla guerra
Hispano-Nordamericana, a Parigi nel 1901.
Quello che non tutti sanno è che questa guerra fu
dichiarata alla Spagna dagli Stati Uniti quando la potenza iberica era allo
stremo delle forze per la guerra di Indipendenza di Cuba e il pretesto fu l’autoaffondamento,
da parte degli americani della corazzata “Maine”, alla fonda nel porto
dell’Avana.
In realtà, quindi, la guerra fu Cubano-Hispano-Americana, ma guarda caso,
alla firma del trattato di Parigi il nuovo Governo repubblicano e indipendente
di Cuba non fu invitato. Questo Governo, “riconoscente” di essere passato da
colonia a neo colonia, oltre al diritto di intervento militare a Cuba, dette in
concessione, chi dice per 100 anni e chi dice senza una scadenza. Ovviamente la
concessione poteva essere ritirata da Governi successivi, al di la che avesse
una scadenza o meno ed è quello che è successo. I nerboruti statunitensi però
non ci pensano nemmeno. Che democratici e rispettosi dei diritti altrui che
sono. Siamo nelle mani di Kim Il Trump.
mercoledì 16 agosto 2017
Come le mezze stagioni, anche i premi Nobel non sono più quelli di una
volta. A Milano potrebbero chiamarsi Sibrût. Dopo quello regalato a Obama
alcuni anni fa, ancora prima che entrasse pienamente in carica continuando la
distruzione del Nord Africa e Medio Oriente e altri esempi abbastanza
discutibili, specie per la letteratura, è toccato al Presidente della Colombia
Santos, premiato per la sua opera di pacificazione tra il Governo e la FARC,
non certo cosa da poco, seppure costellata da violazioni e inadempienze da
parte governativa. Nei suoi discorsi ufficiali di celebrazione dello storico
accordo il Nostro, con tanta retorica e pseudo populismo, ha
dichiarato,testualmente, a grandi lettere che “l’America Latina è territorio di
pace”. Probabilmente per l’anima delle tante vittime della violenza criminale o
politica. Forse appagato per il riconoscimento e relativo appannaggio, adesso
appoggia apertamente le intenzioni di Trumpone dichiarando a destra e a manca
che ci vorrebbe un intervento militare
statunitense in Venezuela. Un vero spirito democratico e pacifista di
affrontare situazioni che non piacciono anche se riguardano altri Paesi che
sono sovrani di governarsi o sgovernarsi come gli pare.
mercoledì 2 agosto 2017
Opinione di una lettrice del libro sul turismo a Cuba
Ricevo e pubblico la mail della figlia di un mio caro amico, purtroppo scomparso in età ancora giovane. Al di la dell'amicizia sono soddisfatto della "recensione" e della segnalazione che sull'edizione di Amazon (almeno in Italia) le foto siano in B/N, quando la quasi totalità è a colori.
Hola !!!
Escribo por todas las direcciones emails, Aldo gracias por responderme ... y de paso felicitaciones me ha gustado mucho el libro sea como cubana a la cual le ilustra la evolución del turismo en su país que como italiana con tanto de historia sobre los inicios y vicisitudes de un mercado que todavía hoy es meta de curiosos italianos y espero continúe así ... amén de los lazos que con el pasar de los años unen ambos países ... fruto del cual hay tantos "media sangre " como dijese un gran amigo ... se las dificultades que tenéis para bajar las Fotos pero doveroso enviarte algunas páginas así puedes constatar lo ilegible de algunas de ellas , no pocas, al ser estampadas en blanco y negro ; aunque porque personalmente tuve la ocasión de ver muchas de ellas a color en vuestra casa en Milano . Mi copia en estos momentos está prestada pero la página repetida recuerdo sea entre la 27-29 las descripciones de los hoteles en Cuba según provincias . Comunque, ripeto, a mio modesto e affetuoso parere ... niente di ciò impedisce di assaporare il contenuto. Grazie personalmente per tutte le referenze su mio padre; sono felice che qualcuno abbia riferito quanto fece per il turismo cubano. Grazie infinite . Se da qualche parte fosse possibile avere il Libro con le fotografíe a colore ... fammi sapere perché vorrei aquistarlo.
Un abrazo desde Viareggio (segue firma).
domenica 30 luglio 2017
Per chi non lo sapesse o gli sia sfuggito...
Come già annunciato la Editorial
Circulorojo ha pubblicato nella sua
Collana “Storia”, su diverse piattaforme web, il mio libro “Rinascita
del turismo a Cuba ì Visto da un italiano” nella sua collana di Storia, sia
nella versione italiana che spagnola.
Una raccolta di memorie nella quale
non tutto è tutti sono stati menzionati o ricordati il tempo, si sa, è tiranno e i ricordi
affiorano e svaniscono.
Penso che comunque sia una
testimonianza di prima mano di chi ha visto rinascere e fiorire il “nuovo”
turismo a Cuba anche se spesso, purtroppo, nasconde aspetti poco edificanti o è
stato fonte di matrimoni misti in molti casi, per fortuna non tutti, naufragati
miseramente.
Oggi il turismo è una voce
importantissima nell’economia cubana, forse la prima o lo sta per diventare.
Strutture e servizi, statali, cooperativi e privati, aumentano giorno dopo
giorno aumentando per capacità e qualità.
Direi che è importante sottolineare
anche la presenza di un turismo nazionale che fino a pochi anni fa era
praticamente inesistente o di nicchia. Oggi i cubani possono usufruire di tutte
le strutture, senza limitazioni e anche di acquisire, se vogliono e possono,
“pacchetti” di viaggio all’estero.
Con la presidenza di Obama negli
Stati Uniti, si annunciava una nuova era negli interscambi fra i due Paesi, al
di la delle intenzioni reali, oggi Trump ha messo un freno particolarmente
nella mobilità dei cittadini statunitensi intenzionati a visitare Cuba. Per
fortuna i Trump passano e speriamo magari prima del previsto.
Ad ogni modo il turismo continua ad
aumentare con visitatori da ogni parte del mondo. Le linee aeree aprono nuove
rotte e si sommano alla destinazione Cuba. Sono cadute molte barriere
ideologiche e strutturali che impedivano di ampliare questo settore, vitale per
i Paesi dei Caraibi. Quello che mi meraviglia, o non sono informato, è
l’assenza di programmi multi destino, crociere a parte. Chissà se qualche
operatore turistico con la vista un po’ più lunga del normale ci provi.
L'Avana de Jaimanitas, alba e tardo pomeriggio con Kite surf
Due viste del litorale di Miramar e del Vedado ovest, all'alba e nel tardo pomeriggio con Kite surf. Nella prima foto, un sistema nuvoloso che richiama abbastanza la silohuette dell'Isola.
giovedì 6 luglio 2017
Turismo: presente e futuro per Cuba
Come già annunciato la Editorial
Circulorojo ha pubblicato, su diverse piattaforme web, il mio libro “Rinascita
del turismo a Cuba ì Visto da un italiano” nella sua collana di Storia.
Una raccolta di memorie nella quale
non tutto è tutti sono stati menzionati o ricordati il tempo, si sa, è tiranno e i ricordi
affiorano e svaniscono.
Penso che comunque sia una
testimonianza di prima mano di chi ha visto rinascere e fiorire il “nuovo”
turismo a Cuba anche se spesso, purtroppo, nasconde aspetti poco edificanti o è
stato fonte di matrimoni misti in molti casi, per fortuna non tutti, naufragati
miseramente.
Oggi il turismo è una voce
importantissima nell’economia cubana, forse la prima o lo sta per diventare.
Strutture e servizi, statali, cooperativi e privati, aumentano giorno dopo
giorno aumentando per capacità e qualità.
Direi che è importante sottolineare
ancje la presenza di un turismo nazionale che fino a pochi anni fa era
praticamente inesistente o di nicchia. Oggi i cubani possono usufruire di tutte
le strutture, senza limitazioni e anche di acquisire, se vogliono e possono,
“pacchetti” di viaggio all’estero.
Con la presidenza di Obama negli
Stati Uniti, si annunciava una nuova era negli intercambi fra i due Paesi, al
di la delle intenzioni reali, oggi Trump ha messo un freno particolarmente
nella mobilità dei cittadini statunitensi intenzionati a visitare Cuba. Per
fortuna i Trump passano e speriamo magari prima del previsto.
Ad ogni modo il turismo continua ad
aumentare con visitatori da ogni parte del mondo. Le linee aeree aprono nuove
rotte e si sommano alla destinazione Cuba. Sono cadute molte barriere
ideologiche e strutturali che impedivano di ampliare questo settore, vitale per
i Paesi dei Caraibi. Quello che mi meraviglia, o non sono informato, è
l’assenza di programmi multidestino, crociere a parte. Chissà se qualche
operatore turistico con la vista un po’ più lunga del normale ci provi.
lunedì 3 luglio 2017
Rinascita del turismo a Cuba
È on line l’e-book “La rinascita del
turismo a Cuba (vista da un italiano)” con la corrispondente edizione in lingua
spagnola “El renacimiento del turismo en Cuba” (visto por un italiano),
pubblicato dalla Editorial Circulo Rojo de El Ejido (Almería), Spagna. Si può
avere il libro in forma digitale o in cartacea.
I link sono:
visto rinascere e fiorire il turismo
a Cuba, dopo i primi anni difficili della ricostruzione e che prosegue a gonfie
vele nonostante le difficoltà create dall’esterno all’economia del Paese.
I testi sono accompagnati, con la
stessa versione grafica, da oltre 200 fotografie per chi volesse ricordare un
eventuale soggiorno cubano o volesse avere qualche imagine inedita della
maggiore delle Antille.
Il libro ha un finale “rosa” in
quanto scritto quando nessuno avrebbe scommesso 1 centesimo sull’avvento di Sua
Prepotenza Trump alla presidenza degli Stati Uniti e al momento delle sue
dichiarazioni sull’applicazione di misure diverse, non certo nuove nei riguardi
di Cuba, era già in fase di stampa e distribuzione alle piattaforme e librerie,
non è stato possibile aggiungere un’appendice. Resta il fatto che i Trump,
prima o poi, passano mentre Cuba rimane.
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