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Lunedì, 24 Maggio
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venerdì 3 gennaio 2020

Consiglio gastronomico




Fra le molte possibilità che esistono oggi all’Avana, una che merita senz’altro una visita è un buon pranzo o cena da Biki. Un locale che si apre in un angolo dell’emblematico incrocio tra le calli Infanta e San Lázaro, nel luogo dove sorgeva il ristorante vegetariano e per chi osserva questa dieta non c’è problema nell’assaporare l’ottima cucina che oltre a piatti con elementi contenenti proteine animali può scegliere tra deliziosi piatti vegetariani. Un locale accogliente, decorato con stile moderno e operato da una cooperativa di giovani che non hanno niente da invidiare a locali europei per il buon servizio ed i tempi per niente latino americani. I prezzi sono decisamente abbordabili si esce soddisfatti nello stomaco e nello spirito.






lunedì 23 dicembre 2019

Bau bau, Cane

Cane se n’è andato ieri sera alle 19.30. Ci ha accompagnato per 10 anni e poco più di sette mesi, da quando siamo tornati a risiedere all’Avana. Inutile usare le frasi fatte, di circostanza o i luoghi comuni, chi ha goduto o gode la compagnia di un amico di questa specie sa cosa vuol dire per gli altri, spesso, “è solo un animale”.

Questa mattina lo abbiamo sepolto, sotto una pioggia battente e il caldo umido del tropico. Non sono un credente, ma spero per lui che ci sia un Paradiso degli animali dove la sua anima possa avere un eterna felicità, mentre le sue spoglie giacciono dentro alla Madre Terra.




Si avvicina la riunificazione monetaria

Nel suo discorso davanti all’Assemblea plenaria del Poder Popular, il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz Canel ha annunciato l’imminenza della riforma monetaria con la unificazione della moneta. Il CUC che ha avuto la sua importanza particolarmente nel “periodo especial” sta giungendo alla fine. Secondo quanto riportato dai media locali, con l’entrata in vigore dell’unificazione valutaria, saranno salvaguardati i depositi bancari e il contante in possesso dei cittadini. Non ci sono ancora previsioni certe sull’applicazione di questa misura, ma da quanto espresso dal Presidente si sta lavorando ai ritocchi finali e al perfezionamento delle misure di salvaguardia delle tasche della popolazione e si è arrivati, dopo anni di sforzi, a un punto molto prossimo all’entrata in vigore.

domenica 8 dicembre 2019

Ciro Bianchi, un mito del giornalismo culturale

Ho avuto il piacere di ricevere la visita dell’amico Ciro Bianchi di origine italiana, ma cubano da cinque generazioni, Premio Nazionale di Giornalismo e di recente insignito dell’Ordine per i 500 Anni dell’Avana, fra le numerose onorificenze e premi ricevuti nel corso della sua lunga e prolifica carriera che ha riassunto come invitato nel popolarissimo programma “Entre tú y yo” condotto dalla, pure, popolarissima attrice e conduttrice Irela Bravo, andato in onda proprio ieri. Ciro, oltre ad avere da 15 anni una colonna fissa su “Juventud Rebelde” è autore di soggetti per documentari e programmi televisivi, oltre ad avere scritto una trentina di libri concernenti la Storia e i costumi di Cuba, in modo particolare dell’Avana. Con lui non poteva mancare la sua inseparabile compagna di vita Mayra, a sua volta scrittrice di numerosi libri di ricette e di gastronomia. Con loro abbiamo festeggiato la sua ultima onorificenza e conversato piacevolmente su ricordi e conoscenze che spesso si sono rivelate comuni. All’età di 72 anni, Ciro, non è ancora disposto ad attaccare la penna al chiodo e ha molti progetti in cantiere fra i quali la recentissima proposta di essere autore dei testi di un prossimo programma televisivo dedicato alla Storia. Auguri per una ancora lunga e prolifica traiettoria.




venerdì 15 novembre 2019

500 di questi giorni

Come tutte le signore mature, anche l’Avana si è imbellettata per il suo 500° compleanno che ricorre domani in quanto la documentazione ufficiale indica il 16 novembre del 1519 come data di fondazione della Villa de San Cristóbal de La Habana. L’operazione cosmetica non è solamente superficiale, ma ha visto recuperate decine di strutture cadenti o abbandonate in vista di utilizzazione sociale. A questo fervore urbanistico si sommano molte attività culturali: concerti, spettacoli teatrali e cinematografici.
La parte architettonica ed estetica che più ha visto le opere edili è senz’altro il Paseo del Prado che al suo imbocco dal Malecón ha visto sorgere due dei tre alberghi di lusso della capitale: il Packard Iberostar e il Paseo del Prado che con le loro linee moderne in vetro e acciaio formano un contrasto più che accettabile con il resto di stile coloniale del Paseo.
Più avanti, arrivando al Parque Central vi è il terzo (primo per entrata in servizio) albergo lussuoso: il Manzana Kerpinski sul lato opposto del Gran Teatro dell’Avana Alicia Alonso che pure è stato ristrutturato all’esterno e all’interno, tornando al suo antico splendore. Sul fianco destro del teatro si apre il Boulevard San Rafael anch’esso opera di ristrutturazione capitale con abilitazione di nuovi centri commerciali e di svago.
Proseguendo verso sud e attraversando la strada si arriva al Capitolio Nacional con la sua cupola dorata e oggetto di un trattamento intensivo che lo ha restituito al 100% della sua funzionalità e imponenza. Nei suoi saloni viene ospitata la sede dell’Asamblea Nacional del Poder Popular e dopo anni di chiusura per impraticabilità è stato restituito alle visite del pubblico.

Nel quadro dei festeggiamenti è avvenuta la visita dei reali di Spagna rappresentando la discendenza dei fondatori della città 27 anni dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo, armato dalla regina Isabella di Castiglia e convinto di essere arrivato alle Indie. Nel suo discorso ufficiale, Filppo VI non è stato particolarmente diplomatico lanciando un messaggio riguardo alla “democrazia, libertà e diritti umani”, mentre dovrebbe preoccuparsi per la “sua” democrazia che ha reso la Spagna ingovernabile e trascurando il fatto che visitando, come prima visita ufficiale del suo regno, l’Arabia Saudita e poi altri Paesi arabi non proprio democratici e ignoranti dei diritti umani, particolarmente nei riguardi delle donne, si è guardato bene dal pronunciare qualcosa di simile.

giovedì 7 novembre 2019

Vittoria...

Anche quest’anno una schiacciante “vittoria di Pirro” di Cuba all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il cui parere non è vincolante, ma significativo, dove la risoluzione presentata per l’eliminazione dell’embargo degli Stati Uniti è stata votata con 187 voti a favore 3 contro, manco a dirlo USA, Israele e il Brasile del leccapiedi Somaro Bolso, 2 astenuti: Colombia e Ucraina e 1 non votante: Moldavia.

Come si può vedere anche i Paesi più lontani ideologicamente  e politicamente, nonostante le pressioni ricevute dalla diplomazia nordamericana, in particolare in America Latina e Caraibi, hanno votato contro questa misura assurda, inefficace e che penalizza soprattutto la popolazione cubana come ha brillantemente, ancora una volta, esposto il Ministro degli Esteri Bruno Rodriguez Parrilla citando nomi e fatti che dovrebbero far vergognare chiunque pratichi e appoggi questo “castigo” verso un Paese che vuole solamente aver il diritto di essere indipendente nelle sue scelte e che nonostante i quasi 60 anni di strangolamento continua a resistere.

sabato 26 ottobre 2019

Altro giro di vite...

Ancora una volta Strumpaccio mostra la sua arroganza, prepotenza e disprezzo per ogni norma annunciando la proibizione, dal prossimo 1° dicembre, dei voli commerciali dagli Stati Uniti a Cuba con la sola eccezione dell’Avana, sulla quale potranno operare ancora (non si sa fino a quando) le tre linee attualmente attive: American Airlines, Delta e Jet Blue.

giovedì 24 ottobre 2019

Bye bye Francisco

Un fatto che doveva essere compiuto da tempo e che solo dopo 44 anni, il Governo socialista di Pedro Sánchez ha reso compiuto, si sta trasformando in un boomerang in termini elettorali. L’esumazione della mummia di Francisco Franco dalla Valle dei Caduti dove era sepolto in un mausoleo costruito al centro di fosse comuni dove giacciono oltre 33.800 mila, tra vittime (la stragrande maggioranza) e falangisti, da “cerimonia discreta” come aveva annunciato la Ministra di Giustizia si è trasformata in show diretto e interpretato dalla famiglia Franco che gode ancora di privilegi fra i quali la gestione di una Fondazione Francisco Franco, numerose aziende e proprietà, alcune delle quali con entrate di dubbia provenienza e di valore incalcolabile.
Una delegazione di 22 discendenti del dittatore accompagnati da Luís Alfonso di Borbone, cugino di Juan al mausoleo per l’esumazione per proseguire quindi al cimitero dove è stata predisposta l’inumazione definitiva e dove aspettava Antonio Tejero, l’ex colonnello autore di un tentato colpo di Stato nel 1981 quando aveva preso con le armi il controllo del Parlamento.
Corone di fiori, bandiere falangiste, inni e invocazioni di “viva Franco” hanno accompagnato le operazioni di esumazione e sepoltura. Il nipote maggiore, Francis Franco si è impadronito, sotto gli occhi della rappresentante del Governo, della bandiera in cui era avvolto il feretro al momento della sepoltura nel 1975 e che fa parte del patrimonio del Regno di Spagna, non della famiglia.

Dopo il colpo ricevuto coi moti della Catalogna, il PSOE sta ricevendo un’altra bastonata con questa cerimonia che poteva essere evitata, almeno nei termini in cui si è svolta. Anzi, non doveva proprio esserci una cerimonia nella quale la famiglia Franco ha sfruttato una vota di più dei beni e privilegi del Regno e Governo di Spagna. 









Foto: da TV Canal Vasco

venerdì 18 ottobre 2019

Alicia

Gli “spot” degli scenari di tutto il mondo si son spenti per lei. La sua lunga vita biologica e artistica è finita per sempre. Rimane il Gran Teatro dell’Avana che l’ha vista un’infinità di volte protagonista e che porta il suo nome perché i posteri non si dimentichino di lei.
Ricordo di averla conosciuta a Milano negli anni ’70 quando, nonostante avesse passato i 50 anni ed avesse già problemi alla vista, era in tournée con il Balletto Nazionale di Cuba, una sua creatura. Mi ha impressionato la sua apparente fragilità, com’era minuta, al contrario di come appariva sulle scene: grande nella sua Arte e in apparenza nel suo fisico. Grande e forte anche il suo carattere, non poteva essere diversamente per essere diventata una delle icone mondiali della danza classica. Addio, Alicia Alonso.



giovedì 17 ottobre 2019

Al via il commercio in valuta convertibile

Dal prossimo lunedì, 21, inizierà il commercio in valuta liberamente convertibile, ma non in moneta effettiva. Gli Istituti bancari cubani sono già stati abilitati per l’apertura di conti in valuta estera a tutti i cittadini cubani, stranieri residenti o persone giuridiche che lo desiderino. A questi conti verrà abbinata una scheda magnetica (tipo bancomat) che permette l’acquisto, a prezzi ragionevoli, di beni generalmente più richiesti in alcuni esercizi abilitati e con (si dice) un discreto assortimento di elettrodomestici e ricambi per auto di qualità superiore agli standard degli acquisti in CUC e si pagheranno via POS.
Questi “bancomat”, permettono l’estrazione di CUC, facendo la conversione del valore richiesto al momento dell’operazione, così come accadrà nei POS dei punti di vendita.
Il titolare del conto in valuta potrà comunque accedere al contante nella moneta prescelta (o altre secondo il cambio) nel caso di necessità che maggiormente si presenta per eventuali viaggi all’estero, col permesso di esportazione del controvalore di 5 mila dollari USA per persona. Questi conti, se aperti appunto in questa valuta, non saranno gravati dell’imposta del 10% che rimane per l’uso del biglietto di banca che era stato determinato per alleggerire i danni prodotti dall’embargo statunitense contro Cuba.
Parallelamente verranno aperti uffici importatori che sono destinati a richieste particolari di beni che non sono normalmente disponibili sul mercato interno e anche questi sono accessibili a tutte le categorie di residenti.
Misure indubbiamente interessanti e importanti fatte anche per limitare l’uscita di valuta per effettuare acquisti all’estero che poi comportano costi e disagi disagi per il trasporto e le pratiche doganali al rientro a Cuba.

Anche in questo caso…meglio tardi che mai.