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mercoledì 26 febbraio 2020

Ricevo da Rolling Pandas

I 7 posti più “instagrammabili” dell’Indonesia
Avete intenzione di partire per l’Indonesia, ma ancora non sapete cosa vedere e, soprattutto, cosa fotografare?
Ecco a voi una lista dei posti che non potete proprio perdervi e che renderanno il vostro Instagram degno di esploratori affermati! 


1.    Danau Kaolin

Belitung Island è una località tranquilla, poco battuta e cela un fantastico sito minerario dalle sfumature bianco-blu: il Danau Kaolin!

Le sue acque sono miti e non troppo calde, l’odore non è pungente come quelle del Lago Ciwidey White Kawah o il cratere bianco Raja Tinggi, il che permette lunghe nuotate rinfrescanti e momenti di relax!
I giochi di blu e bianco rendono questa meta la location ideale per uno shooting che renderà il vostro Instagram veramente unico ed inimitabile!

2.  Laghi Kelimutu

Sull’isola di Flores, poco battuta e ancora incontaminata, potrete trovare luoghi del tutto surreali e vi sembrerà di trovarvi in una fiaba.
Tra le meraviglie che potrete ammirare su questo paradiso, vi sono i laghi cangianti Kelimutu: 3 bacini d’acqua di colori diversi e custodi delle anime dei defunti. Tiwu Ata Mbupu, dalle acque blu notte, è sede degli spiriti degli anziani e dei padri di famiglia, Tiwu Nuwa Muri Koo Fai custodisce i giovani nelle sue acque verdi e Tiwu Ata Polo cambia colore in base all’umore delle anime dei dannati che lo popolano.

3.  Monte Bromo

Altra meta imperdibile è il Monte Bromo e, soprattutto, l’alba che si può vedere sulla sua cima!
Davanti a te un tappeto di cenere e fumi di zolfo che si confondono tra le polveri rosse del paesaggio facendoti sentire su Marte per qualche tempo.
A differenza di Danaul Kaolin e dei laghi Kelimutu questa tappa è particolarmente battuta, soprattutto all’alba. Ma noi abbiamo la soluzione: da Seruni Point potrete vedere il sole nascente in tranquillità senza essere attorniati da masse di persone.

4.  Pantai Pegadungan


“Il posto migliore per le foto di paesaggi in Indonesia”. Queste sono le recensioni che questa meta riscuote sul web, ed ecco che subito si guadagna uno spazio nella lista dei luoghi più instagrammabili dell’Indonesia!
Detta anche “Costa dai denti di squalo” per le sue rocce che escono come denti aguzzi dalla bocca del temuto predatore, questo luogo è perfetto per osservare il tramonto tra sfumature di arancio, giallo, rosso e rosa.

5.  Tangsi Beach

A Sud-Est di Lombok si trova una delle 11 spiagge al mondo con la sabbia rosa: Tangsi Beach.
La cosa curiosa è che il colore deriva dai frammenti di coralli depositati sulla riva dalle onde che vi si infrangono contro.
Le isole coralline che la circondano, le attività che offre, come snorkeling, relax sotto al sole, e i paesaggi fantastici che la caratterizzano rendono questa meta un luogo imperdibile da fotografare!

6.  Mount Semeru, Oro-Oro Ombo

Tra Gennaio ed Agosto potrete godere della fioritura dei Verbena Brasiliensis Vell, fiori viola che trasformano il paesaggio del Mount Semeru in campi di lavanda francesi alla vista: Oro-Oro Ombo.
Non perdetevi una sessione di trekking sul vulcano più alto dell’Indonesia con i suoi 3700 metri di altezza e un’attività eruttiva dal 1967.

7.   Jomblang Cave

Questa goa, ossia “caverna” in indonesiano, si trova a Semanu, nel complesso di Gunung Kidul, circa 56 chilometri a sud-est di Yogyakarta. Essa è una meta poco battuta e conosciuta, ma vale davvero la pena di essere visitata per i raggi del sole che vi entrano modulati dalle fronde degli alberi che la celano come fosse una gemma preziosa.
Una volta arrivato, potrai provare l’ebbrezza di essere calato nel foro, munito di casco, tuta e stivali di gomma, direttamente dalle braccia degli operai.

Forza allora, prenotate il vostro viaggio in Indonesia, basta un click! (in tutti i sensi)

Altro consiglio prezioso, nel caso decidi di partire da Milano è di prenotare in anticipo rispetto al giorno della partenza, anche il parcheggio aeroporto Milano Malpensa  esattamente come per i voli infatti in questo modo puoi non solo pagare molto meno sul prezzo della sosta, ma soprattutto scegliere con calma il posto auto che meglio si addice alle tue esigenze, evitando inoltre lo stress di cercare un posteggio poco prima del volo.

In ogni caso ti auguriamo un buon viaggio alla scoperta delle meraviglie dell'Indonesia



mercoledì 5 febbraio 2020

Diplomazia e buon gusto

Rivedendo le immagini trasmesse durante il discorso sullo stato dell’Unione dal successivamente assolto al processo politico Donald Strump, emergono almeno due scortesie e una mancanza del minimo senso di tatto e buon gusto.
Alla consegna della cartella contenente il testo del discorso alla presidentessa della Camera, Nancy Pelosi,
il Nostro gira le spalle senza accettare la mano tesa dalla Pelosi che per ripicca, davanti all’assemblea e alle telecamere ne straccia il testo. 1 a 1 palla al centro.

Durante lo svolgimento del raccapricciante discorso viene estratto, quasi di forza dalla tribuna riservata al pubblico, il padre di una ragazza vittima di una delle tante stragi (quella di Portland) dovute al libero porto d’armi previsto dal Secondo Emendamento della Costituzione che Strump difende a spada tratta nella sua esposizione. 10 a zero e fischio finale.

mercoledì 22 gennaio 2020

Il veneto amco del "Che" Guevara

Probabilmente non tutti i simpatizzanti con la Revolución cubana sanno che fra gli 82 spedizionari del “Granma”, sbarcati a La Colorada il 2 dicembre del 1956, c’era anche un italiano: Gino Donè, San Biagio di Callalta (VE) 18/5/1924 – San Donà di Piave (VE) 22/3/2008 ex partigiano e spirito avventuriero, è arrivato a Cuba nei primi anni del dopoguerra dalla Germania dove si era imbarcato come clandestino su una nave di cui non conosceva il destino. Una vita a dir poco eccezionale, così come eccezionali sono le vicende che lo hanno tenuto come “disperso” per decine di anni.
Un bel documentario nel quale Gino racconta la sua storia è reperibile su Youtube e vale la pena, per chi si interessa di Storia, di guardarlo:

http://youtube.com/watch?v=xFALT5PsPZY

venerdì 3 gennaio 2020

Consiglio gastronomico




Fra le molte possibilità che esistono oggi all’Avana, una che merita senz’altro una visita è un buon pranzo o cena da Biki. Un locale che si apre in un angolo dell’emblematico incrocio tra le calli Infanta e San Lázaro, nel luogo dove sorgeva il ristorante vegetariano e per chi osserva questa dieta non c’è problema nell’assaporare l’ottima cucina che oltre a piatti con elementi contenenti proteine animali può scegliere tra deliziosi piatti vegetariani. Un locale accogliente, decorato con stile moderno e operato da una cooperativa di giovani che non hanno niente da invidiare a locali europei per il buon servizio ed i tempi per niente latino americani. I prezzi sono decisamente abbordabili si esce soddisfatti nello stomaco e nello spirito.






lunedì 23 dicembre 2019

Bau bau, Cane

Cane se n’è andato ieri sera alle 19.30. Ci ha accompagnato per 10 anni e poco più di sette mesi, da quando siamo tornati a risiedere all’Avana. Inutile usare le frasi fatte, di circostanza o i luoghi comuni, chi ha goduto o gode la compagnia di un amico di questa specie sa cosa vuol dire per gli altri, spesso, “è solo un animale”.

Questa mattina lo abbiamo sepolto, sotto una pioggia battente e il caldo umido del tropico. Non sono un credente, ma spero per lui che ci sia un Paradiso degli animali dove la sua anima possa avere un eterna felicità, mentre le sue spoglie giacciono dentro alla Madre Terra.




Si avvicina la riunificazione monetaria

Nel suo discorso davanti all’Assemblea plenaria del Poder Popular, il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz Canel ha annunciato l’imminenza della riforma monetaria con la unificazione della moneta. Il CUC che ha avuto la sua importanza particolarmente nel “periodo especial” sta giungendo alla fine. Secondo quanto riportato dai media locali, con l’entrata in vigore dell’unificazione valutaria, saranno salvaguardati i depositi bancari e il contante in possesso dei cittadini. Non ci sono ancora previsioni certe sull’applicazione di questa misura, ma da quanto espresso dal Presidente si sta lavorando ai ritocchi finali e al perfezionamento delle misure di salvaguardia delle tasche della popolazione e si è arrivati, dopo anni di sforzi, a un punto molto prossimo all’entrata in vigore.

domenica 8 dicembre 2019

Ciro Bianchi, un mito del giornalismo culturale

Ho avuto il piacere di ricevere la visita dell’amico Ciro Bianchi di origine italiana, ma cubano da cinque generazioni, Premio Nazionale di Giornalismo e di recente insignito dell’Ordine per i 500 Anni dell’Avana, fra le numerose onorificenze e premi ricevuti nel corso della sua lunga e prolifica carriera che ha riassunto come invitato nel popolarissimo programma “Entre tú y yo” condotto dalla, pure, popolarissima attrice e conduttrice Irela Bravo, andato in onda proprio ieri. Ciro, oltre ad avere da 15 anni una colonna fissa su “Juventud Rebelde” è autore di soggetti per documentari e programmi televisivi, oltre ad avere scritto una trentina di libri concernenti la Storia e i costumi di Cuba, in modo particolare dell’Avana. Con lui non poteva mancare la sua inseparabile compagna di vita Mayra, a sua volta scrittrice di numerosi libri di ricette e di gastronomia. Con loro abbiamo festeggiato la sua ultima onorificenza e conversato piacevolmente su ricordi e conoscenze che spesso si sono rivelate comuni. All’età di 72 anni, Ciro, non è ancora disposto ad attaccare la penna al chiodo e ha molti progetti in cantiere fra i quali la recentissima proposta di essere autore dei testi di un prossimo programma televisivo dedicato alla Storia. Auguri per una ancora lunga e prolifica traiettoria.




venerdì 15 novembre 2019

500 di questi giorni

Come tutte le signore mature, anche l’Avana si è imbellettata per il suo 500° compleanno che ricorre domani in quanto la documentazione ufficiale indica il 16 novembre del 1519 come data di fondazione della Villa de San Cristóbal de La Habana. L’operazione cosmetica non è solamente superficiale, ma ha visto recuperate decine di strutture cadenti o abbandonate in vista di utilizzazione sociale. A questo fervore urbanistico si sommano molte attività culturali: concerti, spettacoli teatrali e cinematografici.
La parte architettonica ed estetica che più ha visto le opere edili è senz’altro il Paseo del Prado che al suo imbocco dal Malecón ha visto sorgere due dei tre alberghi di lusso della capitale: il Packard Iberostar e il Paseo del Prado che con le loro linee moderne in vetro e acciaio formano un contrasto più che accettabile con il resto di stile coloniale del Paseo.
Più avanti, arrivando al Parque Central vi è il terzo (primo per entrata in servizio) albergo lussuoso: il Manzana Kerpinski sul lato opposto del Gran Teatro dell’Avana Alicia Alonso che pure è stato ristrutturato all’esterno e all’interno, tornando al suo antico splendore. Sul fianco destro del teatro si apre il Boulevard San Rafael anch’esso opera di ristrutturazione capitale con abilitazione di nuovi centri commerciali e di svago.
Proseguendo verso sud e attraversando la strada si arriva al Capitolio Nacional con la sua cupola dorata e oggetto di un trattamento intensivo che lo ha restituito al 100% della sua funzionalità e imponenza. Nei suoi saloni viene ospitata la sede dell’Asamblea Nacional del Poder Popular e dopo anni di chiusura per impraticabilità è stato restituito alle visite del pubblico.

Nel quadro dei festeggiamenti è avvenuta la visita dei reali di Spagna rappresentando la discendenza dei fondatori della città 27 anni dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo, armato dalla regina Isabella di Castiglia e convinto di essere arrivato alle Indie. Nel suo discorso ufficiale, Filppo VI non è stato particolarmente diplomatico lanciando un messaggio riguardo alla “democrazia, libertà e diritti umani”, mentre dovrebbe preoccuparsi per la “sua” democrazia che ha reso la Spagna ingovernabile e trascurando il fatto che visitando, come prima visita ufficiale del suo regno, l’Arabia Saudita e poi altri Paesi arabi non proprio democratici e ignoranti dei diritti umani, particolarmente nei riguardi delle donne, si è guardato bene dal pronunciare qualcosa di simile.

giovedì 7 novembre 2019

Vittoria...

Anche quest’anno una schiacciante “vittoria di Pirro” di Cuba all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il cui parere non è vincolante, ma significativo, dove la risoluzione presentata per l’eliminazione dell’embargo degli Stati Uniti è stata votata con 187 voti a favore 3 contro, manco a dirlo USA, Israele e il Brasile del leccapiedi Somaro Bolso, 2 astenuti: Colombia e Ucraina e 1 non votante: Moldavia.

Come si può vedere anche i Paesi più lontani ideologicamente  e politicamente, nonostante le pressioni ricevute dalla diplomazia nordamericana, in particolare in America Latina e Caraibi, hanno votato contro questa misura assurda, inefficace e che penalizza soprattutto la popolazione cubana come ha brillantemente, ancora una volta, esposto il Ministro degli Esteri Bruno Rodriguez Parrilla citando nomi e fatti che dovrebbero far vergognare chiunque pratichi e appoggi questo “castigo” verso un Paese che vuole solamente aver il diritto di essere indipendente nelle sue scelte e che nonostante i quasi 60 anni di strangolamento continua a resistere.

sabato 26 ottobre 2019

Altro giro di vite...

Ancora una volta Strumpaccio mostra la sua arroganza, prepotenza e disprezzo per ogni norma annunciando la proibizione, dal prossimo 1° dicembre, dei voli commerciali dagli Stati Uniti a Cuba con la sola eccezione dell’Avana, sulla quale potranno operare ancora (non si sa fino a quando) le tre linee attualmente attive: American Airlines, Delta e Jet Blue.