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mercoledì 27 gennaio 2021

Code oceaniche, perché?

Uno dei motivi per cui si formano code indescrivibili nei centri di distribuzione è che dovuto alla penuria di generi di consumo, questi vengono distribuiti col contagocce e succede che per esempio, quando viene offerto il detersivo prodotto quasi introvabile, si formano assembramenti oceanici. E questo è solo uno dei casi. Lo stesso succede quando si offre la birra, prodotto presente con maggior frequenza, ma di grande richiesta. Tutto ciò a discapito di chi è in cerca di prodotti meno quotati, ma di uso frequente come la pasta o l’acqua minerale. Anche se non sempre si trova quello che si cerca, magari si trova qualche palliativo o prodotto alternativo inaspettato.

Seppure la tecnologia sia ancora a livello di scuola elementare, spero ci sia qualcuno che stia pensando a un sistema distributivo informatico, dal momento che I prodotti in vendita in MLC (Moneta Liberamente Convertibile, leggi dollari USA) si pagano solo con il POS e non in contanti. Certo ci sarebbero altri problemi dovuti al rifornimento, dei prodotti più richiesti e meno presenti sul mercato, ma sicuramente si risolverebbe il problema delle code indescrivibili e anche abbastanza imbarazzanti dal momento che si vedono ad ogni angolo della città e se i prodotti di maggiore domanda andrebbero a ruba velocemente si darebbe spazio a quelli meno ambiti, ma pur sempre utili a qualcuno che non sarebbe costretto a ore o perfino giornate (e notate) di supplizio per comprare una lattina o un vasetto di salsa o sottaceti.

La speranza, non immediata, è che l’Amministrazione Biden torni almeno ai livelli Obama, annullando  i 200 provvedimenti presi da Strunz per inasprire, ancora di più il “bloqueo”. Rimane comunque il problema dei danni, anche economici, provocati dalla Pandemia che colpiscono specialmente il turismo che negli ultimi anni era la prima fonte di sostegno all’economia del Paese. 

sabato 23 gennaio 2021

Chiuso l'Ufficio Consolare dell'Ambasciata italiana

 Per il diffondersi allarmante del Covid-19 anche a Cuba, L'Ambasciata della Rebubblica Italiana chiude gli UfficiConsolari fino a nuovo avviso. 

mercoledì 20 gennaio 2021

Democrazia o libertà di sopraffare?

Ho potuto seguire in diretta tutta la cerimonia di passaggio del potere a favore di Joe Biden con i relativi interventi successivi di opinionisti vari. La fazione Strump continua a ribattere sui 74 (qualcuno di loro ha aumentato a 75) milioni di voti ricevuti dall’ex presidente, ma penso che qualcuno magari ci abbia ripensato, in ogni caso questi signori dimenticano che la Democrazia dice che il 50%+1 abbia il diritto/dovere di governare secondo i suoi parametri che se non piacciono, possono essere rivisti alle successive tornate elettorali. Come è puntualmente avvenuto.

venerdì 15 gennaio 2021

Che a Cuba le code siano una istituzione è risaputo, ma da un po’ di tempo in qua sono diventate veramente bivacchi con gente che “marca” da un giorno all’altro per poter accedere a qualsiasi punto di vendita, sia in CUP che nei pochi che ricevono ancora CUC e ancora più strano nei mercati in MLC dove si paga con il POS in dollari USA. Che ci sia penuria è altrettanto noto, ma che tutti (o quasi) abbiano bisogno quotidiano di rifornirsi è quantomeno strano.

Mi sorge il dubbio che qualcosa non funzioni nel Sistema di controllo e che la maggioranza di questi “coleros” siano accaparratori per rivendere e non avendo altro da fare passano giorni (e notti) formando code interminabili. Probabilmente qualcosa non funziona nel Sistema di controllo o diciamo che è praticamente inesistente.

All’inizio della decade del ’60, si era istituita la “libreta” o tessera annonaria che garantiva un’equa distribuzione dei prodotti alimentari o di prima necessità che è ancora vigente seppure con un gran ridimensionamento dei prodotti acquisibili con prezzo sussidiato. Non si potrebbe stabilire una quota anche per i prodotti non sussidiati? Potrebbe essere un modo di controllo sugli abusi, basta trovare il mccanismo per introdurla, altrimenti godiamoci lo spettacolo deprimente di moltitudini accalcate  nelle strade, alla faccia delle distanze anti virus, oltre che allo squilibrio di gente che riesce a garantirsi l’essenziale e chi no.

   

giovedì 7 gennaio 2021

I buoi, la stalla e un futuro fosco

Lo Strunz (chiamiamo le cose col loro nome), dopo aver aizzato e organizzato un vero e proprio tentative di golpe che non sarebbe comunque mai riuscito, è apparso candidamente in pubblico con la sua faccia da culo, invitando i dementi seguaci a tornare a casa in pace, nonostante ribadisse il “furto” della nomina e dopo aver informato le turbe che il suo era solo un discorso di circostanza a cui non dovevano dare peso. Intanto i responsabili della sicurezza locale e nazionale, dopo aver chiuso la stalla a seguito della fuga dei buoi, hanno dichiarato lo stato di emergenza fino al 20 gennaio. Peccato non averci pensato prima.

La tragedia è che  faccia da culo ha seminato in un terreno molto fertile l’odio, la discriminazione, la violenza che hanno fatto facile presa su una partre importante di popolazione incolta o comunque già violenta, razzista e supremazista di per sé.

Ne riparleremo nel 2024, sperando che la lezione di ieri non sia dimenticata, almeno dalla parte ragionevole degli elettori statunitensi.

giovedì 31 dicembre 2020

Relazioni bilaterali

Il disastroso 2020 non poteva finire con un altro colpo di coda dell’Amministrazione Strump: il suo lacché, paisano Mike Pompeo, ha dichiarato al New York Times di voler reinserire Cuba nella lista dei Paesi patrocinatori del terrorismo. Se non fosse tragica, la notizia farebbe ridere. Chi è più patrocinatore del terrorismo degli Stati Uniti? Se così avvenisse, Joe Biden avrebbe un po’ più di lavoro e qualche mese di tempo per togliere Cuba da questa lista, dal momento che nel caso delle relazioni bilaterali, aveva dichiarato, di tornare ai livelli di Obama e se possibile migliorarli.

Domani è 2021, speriamo!

venerdì 25 dicembre 2020

Un documentario da non perdere su youtube: The war on Cuba

Un documentario dalla chiara impronta giornalistica data dal suo regista, lo statunitense Reed Lindsay, giornalista di professione, uno spaccato della situazione attuale a Cuba che legge in modo non pedissequo le conseguenza dell’embargo o “bloqueo” come lo si definisce qua.

venerdì 11 dicembre 2020

Annunciata l'entrata in vigore dell'unità valutaria

Ieri sera, in un breve servizio special della TV Cubana a reti unificate, sono comparsi il 1° Segretario del PCC Raul Castro Ruz e il Presidente della Repubblica Miguel Díaz Canel Bermudez, il quale ha annunciato che dal 1° gennaio prossimo entrerà in vigore l’attesa e più volte annunciata unificazione monetaria. Non sono stati forniti dettagli che seguiranno, se non che il cambio applicato sarà di 24 Pesos per ogni Peso Cubano Convertibile.

Rimane da sapere, ad esempio, come saranno gestiti i c/c in CUC, come opereranno i bancomat e entro quanto tempo si potrà effettuare il cambio della valuta in possesso una volta esaurita la circolazione. 

giovedì 26 novembre 2020

Fidel, Maradona e la cabala

Chi crede o sa leggere la Kabbalàh potrebbe trovare qualcosa nei numeri di Maradona e del suo amico Fidel Castro. Entrambi sono morti il 25 novembre di un anno bisestile, 2016 e 2020. Fidel a 90 anni e Maradona a 60: 6 e 9, stesso segno grafico capovolto 30/10 è la data di nascita di Diego Armando, 30 anni di differenza tra i due e 10 come il numero della maglia del calciatore n° 1. Ci sarà qualche significato occulto?

A questi numeri si possono aggiungre gli anni di nascita: 1926, dove si ritrovano 9 e 6 e 1960 dove si trovano 6-9-10-60 e 90.

 

venerdì 13 novembre 2020

UNITED BANANA’S STATES

Come nella più infima repubblica delle banane, il peggior presidente degli Stati che dovrebbero essere Uniti manifesta nel suo massimo splendore l’arroganza e la prepotenza che lo caratterizzano, non accettando la sconfitta elettorale e paventando brogli inesistenti che sarebber o la vergogna per un sistema elettorale più che collaudato e che non ha avuto mai di questi problemi nella sua storia. Bisognerebbe fargli ascoltare la vecchia e sempre valida canzone di          , anche se dubito che basti.

Come un leone in gabbia attacca tutto e tutti assicurando di essere lui il vincitore delle elezioni. Purtroppo, come risaputo, il sistema elettorale nordamericano non è dei migliori dal momento che non vince chi prende più voti, ma chi guadagna più voti elettorali a seconda degli Stati che si aggiudica e che variano secondo parametri opinabili e probabilmente, comunque, da aggiornare.

Come nel caso Dihilary Clinton, sconfitta proprio da Strump seppure avesse raccolto più di due milioni di voti popolari a suo favore. Biden ha superato i quattro, ma di per sé questi voti non valgono niente.

Sintomatico e preoccupante è il fatto che i Governi di Russia e Cina non si siano congratulate con Biden per la vittoria. Diplomazia, scaramanzia o altro