Non si stava meglio quando si stava peggio?
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lunedì 29 maggio 2023
Il (dis)ordinamento monetario
domenica 21 maggio 2023
Solidarietà con l'Emilia Romagna
"L' Emilia Romagna è quel pezzo di terra voluto da Dio per permettere agli uomini di costruire la Ferrari. Gli Emiliani-Romagnoli sono così.
FORZA BOLOGNA
FORZA ROMAGNA
FORZA EMILIA ROMAGNA
NOI POSSIAMO CADERE MA CI ALZEREMO PIÙ FORTI DI PRIMA
NOI NON MOLLIAMO MAI❤
La carriola per fare acquisti
Indubbiamente
il maggior problema provocato dall'inflazione è il costante aumento dei prezzi
al consumo, ma a Cuba se ne aggiunge un altro che seppure meno grave è senza
dubbio scomodo. Le banconote circolanti sono suddivise in tagli da 5 – 10 – 20
– 50 - 100 – 200 – 500 e 1.000 Pesos, quelle da 1 e da 3 sono ormai un ricordo
e seppure non abbiano perso il loro valore legale sono state da tempo
sostituite dalle monete metalliche. Il problema che si è creato è che c'è una
enorme circolazione di biglietti del taglio di 10 e specialmente di 20 Pesos.
Siccome le spese ordinarie si fanno praticamente nell'ordine delle centinaia,
bisogna circolare con un enorme fascio di biglietti, senza trascurare il tempo
e la scomodità del conteggio. Cuba non ha una Banca Centrale che stampa ed
emette le banconote e questo è un problema oggettivo dato che bisogna dipendere
dall'estero, ma…quanto tempo ci vorrà perché vengano gradatamente e
parzialmente ritirati i biglietti di taglio inferiore ai 200 Pesos per rimpiazzarli
proporzionalmente con quelli da 500 e 1.000 non trascurando di pensare anche a
un 5.000 e magari un 10.000 seppure in quantità limitata?
Inutile
andare in banca perché gli Istituti di Credito sono sprovvisti dei tagli
maggiori che vengono prevalentemente introdotti nei bancomat, ma non sempre e
non in tutti… succede così che se si devono ritirare somme di qualche decina di
migliaia di Pesos bisogna fornirsi di una borsa capiente e di molta pazienza da
compartire con i fornitori o creditori.
martedì 9 maggio 2023
Carneficine istituzionalizzate
Chi segue i notiziari americani vede che negli Stati Uniti si svolge una strage, o più, al giorno. I luoghi maggiormente scelti sono scuole e centri commerciali dove le vittime sommano a diverse unità a volte anche a decine. Nonostante questo i repubblicani trumpisti difendono a spada tratta il "diritto costituzionale" per il quale i cittadini possono detenere armi praticamente senza restrizioni o quasi, trascurando il fatto che quella Costituzione si è fatta ai tempi in cui i bianchi (buoni) lottavano con i pellerossa (cattivi) trascurando il fatto che i veri padroni di casa erano loro.
Le armi predilette dai folli omicidi sono generalmente fucili d'assalto per
la loro potenza e capacità i fuoco che sono alla portata di chiunque abbia più
di 16 o 18 anni a seconda dello Stato. Io mi domando: ma una persona normale che non abbia intenzione di
compiere stragi, cosa se ne fa di un fucile d'assalto? Da qualche parte si sta
muovendo qualcosa per, almeno, regolamentare la vendita di queste armi
acquisibili anche in alcuni supermercati oppure in mercatini privati done non occorre nessuna formalità, ma lo zoccolo duro dei trumpisti fa
un'opposizione dura che ne impedisce l'approvazione,
God bless America,
sabato 6 maggio 2023
Borboni? No grazie
Ci chiediamo sempre perché a Cuba sia tutto complicato al di là delle ingerenze esterne, forse il motivo c'è. Un mio amico deve andare a prendere il suo visto di ingresso Schengen all'Ambasciata di Spagna, il costo del tramite è di 80 Euro. Lui ha un biglietto da 100, ma in Ambasciata gli esigono la cifra contata, non gli danno il resto e se lui non trova da cambiare rimane senza visto almeno in tempi brevi ovvero fino a che non si procura 80 Euro tondi...ma se avesse impegni di lavoro come in effetti ha?
Anche all'Avana canta come Napoli, Avana borbonica.
lunedì 1 maggio 2023
Legalità...illegale
"Ho bisogno un po' di cemento ma non si trova in nessun posto". "Prova su Revolico!"
Questo
è quanto succede quotidianamente. Revolico è una piattaforma Web dove si può
trovare praticamente di tutto. Gli annunci sono pubblicati da privati che hanno
importato oggetti da qualche viaggio all'estero o li hanno ricevuti da parenti
o amici a titolo personale senza fine di lucro e quindi in quantità limitata.
Si
dà il caso, però, che di questo mezzo si siano impadroniti accaparratori che
sono vere e proprie aziende e dove vadano a provvedersi di beni
"scomparsi" resta un mistero.
Ora
alla luce delle disposizioni vigenti questo commercio è illegale, a aiuta a
risolvere problemi. Quello che non si
capisce è perché dopo decenni di fallimento di un sistema utopistico, non si
formulino con coraggio iniziative "cinesi" o "vietnamite"
che potrebbero trovare uno spazio con
le importazioni comunque possibili al di là dell'embargo unilaterale seppure
con risvolti extraterritoriali a carattere economico e finanziario più che
commerciale.
E
qua esce il cane che si morde la coda. Il Paese non è in grado di importare
tutto quanto necessita, i privati potrebbero farlo seppure non in grande scala
almeno per il momento. La causa? L'economia che sarebbe un eufemismo chiamarla
asfittica. La produzione e produttività sono ridotte a zero o quasi? Lasciamola
sopravvivere e magari prosperare con il commercio trasformandolo da clandestino
in legale con imprese aventi una sede fisica con le conseguenti responsabilità
legali ed economiche a partire da un genere scomparso e considerato una
bestemmia: le imposte. Non sarà certo questa economia sommersa a risolvere i
problemi in tempi brevi, ma da qualche parte bisogna pur cominciare e non si
comincia di certo con l'immobilismo.
domenica 30 aprile 2023
1° Maggio sottotono
Il tradizionale raduno per la Festa del Lavoro, quest'anno non si svolgerà nell'altrettanto tradizionale sede della Plaza de la Revoluciòn, ma in altra sede pure emblematica però con meno capienza e "fascino": la spianata de "La Piragua", sul fianco dell'hotel Nacional e con vista sull'Ambasciata degli Stati Uniti luogo, peraltro, dove si sono svolti numerosi raduni. Certo la capienza è di gran lunga inferiore, ma una delle necessità di questa scelta è la mancanza di mezzi di trasporto, pubblici e privati, per poter accorere in massa coe succedeva negli anni scorsi. Per questo nei centri di lavoro e nelle scuole, si è svolto un appello a partecipare comunque raggiungendo A PIEDI la località della manifestazione. Per non parlare del clima che non invita certo, sopratutto, a un ritorno a casa sotto un soile massacrante in casi di percorrenza di decine di chilometri da oltiplicare per due...Risponderanno positivamente le "masse" spronate dai CDR (Comitati per la Difesa della Rivoluzione)? Vederemo.
Intanto, la crisi del carburante automotore e del gas liquido per la cucina si fa sempre più acuta e senza mostrare una luce in fondo al tunnel.
sabato 22 aprile 2023
Si stava meglio quando si stava peggio
La crisi del carburante a Cuba non lascia intravvedere una via d'uscita. Le code sono immense e vengono dati i cartoncini con i numeri progressivi per l'attesa di "quando ci sarà". Intanto come era prevedibile, spunta il mercato nero con prezzi di 500 Pesos al litro contro quello ufficiale 30 della "especial" e 25 della "regular". Ma dove vanno a prendere questo carburante? Ovviamente chi ha scoperto che può guadagnare molto di più che andando a lavorare si "sacrifica" nelle code e poi succhia dal serbatoio la quantità che vuole rivendere. E' assolutamente vietato riempire recipienti extra al serbatoio del veicolo.
Per la serie si stava meglio quando si stava peggio, ricordo che fino
all'avvento del Periodo Especial, parlo degli anni '80, la benzina veniva
razionata e io avevo i buoni per l'acquisto di 120 litri al mese per la mia
Lada 2105 di allora.
Perché, quindi, non si torna al razionamento? Poco o tanto carburante si abbia
a disposizione almeno ci si regola e le code sarebbero molto più
"umane". Misteri cubani.
giovedì 13 aprile 2023
ETECSA, il gigante nano
Ogni mese la compagnia telefonica di Stato, Etecsa, lancia promozioni allettantiper chi riceve una ricarica telefonica all'estero che comprende anche il srvizio di internet nella modalità "Nauta Hogar" che è il sistema di navigazione su Internet con modalità ADSL. Peccato che con gli spropositati prezzi normali di attivazione e navigazione e una "garanzia" solo che si rivela solo virtuale, non si occupi di fornire il mercato, senza obbligo di gratuità che comunque dovrebbe essere compreso per il periodo di garanzia, di ricambi per accessori necessari e sembra, di frequente danneggiamento come gli "splitter" per la separazione dati/voce, costringendo alla scelta di navigazione o uso del telefono alternativamente ovvero senza il vantaggio ADSL che comunque il cliente continua a pagare se non vuole la disconnessione.
martedì 11 aprile 2023
Meditate gente, meditate
Questo articolo è apparso su un quotidiano della località toscana.ualcosa però non torna: o l'interessato non si è interessato, passi il gioco di parole, a suo tempo debito. Se come si dice è sposato (legalmente) ha sbagliato a non trascrivere tempestivamente il matrimonio ove la signora avrebbe automaticamente ricevuto la cittadinanza italiana e quindi non necissitava di visto. Queste cose le conosce perfettamente chi frequenta o risiede a Cuba. Se invece il matrimonio è "di fatto" e non legalizzato, la procedura per i cittadini cubani è sempre stata irta di ostacoli. Altro discorso è comunque l'attenzione umanitaria in caso di effettiva gravità.
Poggibonsese è bloccato a Cuba, la moglie necessita di cure urgenti. Negato il visto d’ingresso in Italia
Collegandosi con il sito
ufficiale dell’Ambasciata Italiana non è stato possibile fissare l’appuntamento
Poggibonsi (Siena), 11
aprile 2023 – Odissea burocratica di un poggibonsese a Cuba. "Per un cittadino che si trova all’estero,
l’Ambasciata del proprio Paese rappresenta un punto fondamentale nel caso abbia
bisogno di aiuto - scrive - ma spesso accade che i servizi non siano
accessibili, a meno che non si decida di sottostare a pratiche non del tutto
lecite". La storia arriva da L’Avana, città nella quale Mario, nome di
fantasia, originario della Valdelsa, si trova alle prese con ostacoli difficili
da superare. Vive quasi stabilmente a Cuba, è sposato con una cittadina cubana,
e per necessità di cure urgenti nel nostro Paese si è recato presso gli uffici
consolari per richiedere il visto di ingresso per la moglie in Italia, in
quanto ha bisogno di assistenza sia durante il viaggio che nella permanenza sul
nostro territorio. Ha raccontato di essersi recato presso il Consolato in preda
alla disperazione, perché "collegandosi al sito ufficiale dell’Ambasciata
italiana a Cuba, il sistema continuava a fornirgli il messaggio che non erano
disponibili al momento appuntamenti".
Non potendo ottenere un appuntamento via
internet, ha tentato più volte di contattare per telefono il Consolato a
L’Avana. Risultato? "Una linea sempre occupata o un risponditore
automatico che invita a riprovare più tardi". Non sapendo cosa fare,
considerata l’urgenza del caso, ha deciso di andare presso gli uffici consolari
sperando di essere ricevuto oppure di avere un appuntamento. Il personale gli
ha ripetuto che non era possibile e che per l’assistenza doveva continuare la
procedura online. Nessuna sua richiesta è stata esaudita e così ha desistito.
Allontanatosi di pochi metri dall’ingresso del Consolato, è stato avvicinato da
un giovane. Mario ha spiegato la sua necessità e l’interlocutore candidamente
ha risposto che "per 600 euro gli avrebbe procurato un appuntamento in
Ambasciata in pochi giorni".
Il giovane che ha consigliato Mario aveva al petto un
cartellino di una delle agenzie che a L’Avana si occupano di pratiche
migratorie. "Non sappiamo come il tizio possa procurare dietro pagamento
di 600 euro un appuntamento in Ambasciata. Ma soprattutto: è legale tale
procedura?". Il poggibonsese chiude con un auspicio: "Speriamo che
qualcuno dei funzionari italiani presso l’Ambasciata a L’Avana, oppure un
funzionario del Ministero degli Esteri, possa dare spiegazioni".