Ogni mattina nel primo notiziario della
Televisione Cubana, appare o meglio appariva dato che in giorni come questi non
si possono ricevere notizie, un alto funzionario del settore “Energia e
Miniere” dando i dati dei deficit quotidiani di energia che mediamente erano, o
sono, intorno ai 1300/1400 megabyte con punte da poco meno di 1000 a quasi
2000. Dopo il catastrofico black out del mese scorso, ma anche prima, le
notizie fornite, erano sempre ottimistiche dicendo che “da domani” la
situazione sarà migliore per l’entrata in servizio delle Centrali Tizio, Caio e
Sempronio mentre si sta facendo manutenzione alla Giacomino. Che la colonna
vertebrale del sistema è perfettamente sotto controllo, che è arrivato il
combustibile necessario e che non si sarebbe più ripetuto un disastro come
quello di fine ottobre. Certo questa volta le cause sono diverse perché
l’uragano Rafael avrebbe abbattuto due torri di alta tensione lungo
l’autostrada Habana/Artemisa, ma fatti come questo devono essere prevedibili e
previsti con l’adeguata scorta di uomini e materiali per il ripristino che non
può e non deve ritardare giorni e giorni. Secondo fonti attendibili, in
mancanza di poter vedere e ascoltare i media ufficiali, hanno dato uno stimato
di 4 giorni, ma francamente per ripristinare due torri e riagganciare i cavi mi
sembra un po’ troppo e puzza di alibi, senza contare che l’uragano ha toccato
terra alle 16 mentre la corrente è stata tolta circa due ore prima…qual è la
verità?
Ma perché si deve vivere nella menzogna? Perché
non si parla chiaro? O forse i responsabili sono incapaci di mantenere, pur
zoppicante, il sistema energetico nazionale? In questo caso devono essere
allontanati. Se invece il vero problema è il risparmio di petrolio, non sarebbe
meglio arrivare, se proprio necessario, anche a un razionamento di 12 ore al
giorno programmato, ad esempio, con due turni alternati: dalle 0.00 alle 12.00
e dalle 12.00 alle 24.00? Almeno si darebbe respiro a frigoriferi, apparecchi
ricaricabili e quant’altro.
Queste interminabili ore, giorni e notti senza
energia elettrica, oltre a creare disagio e frustrazione, comportano danni
economici ingentissimi specialmente nel settore, molto delicato, alimentare.
Tonnellate di derrate vanno buttate per putrefazione in un Paese che non soffre
certo di opulenza. Senza contare l’assenza di comunicazione, in pieno 21°
secolo e il settore dei trasporti, oltre alle scuole e centri produttivi che
devono rimanere chiusi per non parlare degli ospedali. Comincia a scarseggiare
l’acqua che viene ricavata da pozzi, vene sotterranee o bacini, ma che le pompe
non hanno energia per metterla in rete.
Credo che sia quantomeno una mancanza di
rispetto ai cittadini, il susseguirsi di informazioni menzognere. Oltre il
danno anche la beffa.
In merito alla gestione della distribuzione
energetica, non ho mai capito perché, in anni meno difficili, non si è
provveduto a interrare i sistemi cablati di luce e telefoni. In un Paese
soggetto abitualmente a fenomeni atmosferici estremi dovrebbe essere una
priorità, senza contare che anche in situazioni normali la copiosa vegetazione
di alto fusto contribuisce al danneggiamento delle linee per caduta o
aggrovigliamento di rami a danno dei cavi tesi Così facendo si eliminerebbero
anche tralicci antiestetici e pericolosi oltre a proteggere le linee anche dal
normale maltempo. Solamente nella parte vecchia della Capitale si è effettuato,
già da anni, questo lavoro e paradossalmente è quella che soffre meno pericoli per
le ragioni descritte, ma lo si è fatto puramente per motivi estetici.
Si dà anche giustamente, almeno in parte, la
colpa al “bloqueo” degli Stati Uniti che colpisce duramente l’economia e le
finanze cubane anche con effetti extraterritoriali da oltre sessant’anni, ma
per risolvere un contenzioso fra due o più parti bisogna sedersi a dialogare e
scendere a compromessi che potrebbero anche essere dolorosi, ma necessari. Il braccio
di ferro non fa bene a nessuno, specialmente ai più deboli.
Fino a quando questo “armiamoci e partite”?
Pubblicato appena possibile. La corrente
arrivata da noi alle 22.15 di oggi 10/11 ed era mancata alle 14.30 circa del
6/11. Ristabilita anche l'acqua, ma...contaminata.
P.S.: Vengo a conoscenza adesso, il 9/9 alle
15.30 che le torri cadute sono diverse e in diversi punti della Zona
Occidentale e anche della città dove, in alcuni punti la corrente è stata
ristabilita. Questo è doveroso a parziale discolpa di altre responsabilità,
rimane sempre il perché delle linee aeree.