Elenco: di personaggi italiani che, nei loro pellegrinaggi per il Mondo, hanno lasciato traccia del loro passaggio a Cuba nei secoli, dalla fine del XV° (Cristoforo Colombo) al XX°
(Fonte: mostra “Cuba, una Storia anche italiana")
1400/1500
Cristoforo Colombo (1492 e seg.)
Pietro Martire d'Angheria
Michele da Cuneo
Sebastiano Caboto
Girolamo Benzoni
Giovanni da Verrazzano
Visconte Maggiolo
1600
Battista Antonelli
Cristoforo Roda Antonelli
Francesco Garavelli
Antonelli
Gian Battista Antonelli
Giovanni Francesco Gemelli Carreri
Juan Bautista Spotorno
Oreste Ferrara
1700/1800
Giuseppe Perovani
Giuseppe Gaggini
Antonio Meucci
Daniele dall'Aglio
Giovanni Cucchiari
Amalia Simoni
Adelaide Ristori
1900
Salvatore Buemi
Dino Pogolotti
Domenico Boni
Adolfo Dollero
Mario Calvino
Aldo Gamba
Giovanni Nicolini
Enrico Caruso
Tito Schipa
Mimi Aguglia
Eleonora Duse
Antonio Zanelli
Gianni Remuzzi
Aurelio Boza Masvidal
Francesco de Pineido
Mario Appelius
Beniamino Gigli
Enrique Gonzalez Mantici
Marcello Pogolotti
Alberto Rabagliati
Gustavo Pittaluga
Gino Doné
Giovanni Ardizzone
Sergio Baroni
Fabio di Celmo
Vittorio Garatti
Wanda Garatti
Roberto Gottardi
Graziella Pogolotti
Roberto Rossellini
Cesare Zavattini
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lunedì 26 dicembre 2011
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strano, non c'è Italo Calvino
RispondiEliminahttp://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Calvino
Egregio Bert, noto con piacere che continui a "spulciare" il mio blog. Hai "quasi" ragione, nel senso che non ho specificato che si tratta di italiani che "sono andati" (o venuti) a Cuba nel corso dei secoli. Nella lista c'è Mario Calvino che ha lasciato una traccia...: Italo che è nato a Santiago de Las Vegas. Quindi non ci è "venuto", ma ci è nato.
RispondiEliminaci è ritornato e si è pure sposato a Cuba, riporto da Wikipedia:
RispondiElimina"Sempre nel 1964, il 19 febbraio, lo scrittore torna all’Avana per sposarsi con la sua compagna argentina-parigina Esther Judith Singer (detta "Chichita") in un ufficio notarile di Calle Obispo e con brindisi finale nel bar della piscina del loro "Hotel Avana Libre". In quella occasione egli fu chiamato a fare parte della giuria del Premio Casa Las Americas, e qui conobbe il comandante Ernesto Che Guevara, al quale poi dedicò due pagine dopo la sua morte in Bolivia, le quali furono pubblicate sul numero speciale dedicato al "Che" della rivista culturale avanera Casa de Las Americas. Quando a fine 1964 Calvino tornò in Italia"
essendoci, nella lista, anche Fabio Di Celmo, il cui unico merito è stato beccarsi un frammento di posacenere in testa(veramente sfigato il ragazzo, lo scrivo senza alcuna ironia) pensavo che meritasse un accenno anche lui che "è stato forse il narratore italiano più importante del secondo novecento"(fonte Wikipedia).
Ci sarebbe poi un altro italiano originario mantovano, passato alle cronache per... ma forse non merita tanto onore ;)
Come vedi, Italo Calvino, é "tornato" a Cuba dove è nato, quindi non rientra fra coloro che l'hanno "scoperta", come suo padre.
RispondiEliminaPer l'inclusione di Fabio di Celmo è stata scelta del redattore della lista (che non sono io), in ogni caso mi sembra che lasciarci la pelle è abbastanza come "traccia"...certo è che secondo questa logica ce ne dovrebbero essere inclusi molti altri, fra cui i passeggeri del famoso charter del 3 Settembre 1989.., ma come ripeto la scelta non è mia, ho solo riportato.
P.S.: di originari della provincia di Mantova e degni di menzione ho conosciuto solo Sergio Baroni che al di la di come la si possa pensare era veramente una persona eccezionale. L'"altro" lo conosco solo per scritti e dichiarazioni deliranti o con poco senso. In effetti credo non meriti menzioni. Almeno in elenchi "positivi".
RispondiEliminaTornando all'inserimento di Di Celmo penso sia stata una scelta di "convenienza" politica, visto che lamodstra è stata seguita e patrocinata anche dall'ambasciata di Cuba in Italia, così come quella di Gino Doné. Ma sono mie supposizioni e non vincolano gli estensori.
Guarda che il mantovano in questione, è un eroe della rivoluzione a suo dire.... Mica uno diventa Maggiore del ministero del interno tanto facilmente.....
RispondiEliminaBert Vedo che sei uno dei pochi che conosce veramente la fine del povero Di Celmo. La Bomba- poco più di un petardo- ha fatto crepare per il rimbombo la vetrata che dava sulla piscina, e una scheggia di vetro, per sua sfortuna gli ha preso la giugulare. Cadendo poi ha rotto il portacenere con la testa. Questo non vuol dire che l' attentato non sia stato fatto, e che è colpevole chi lo ha commesso, ma la sfortuna è stata tanta.....
OLIO
Ho l'impressione che gli "eroi della rivoluzione" siano ben altri che quelli che si vanagloriano sui forum di incarichi altisonanti per fare colpo su qualche infelice che è capitato a Cuba per sbaglio e si è preso un'"imbarcata" per la prima jnetera che ha trovato uscendo dall'aeroporto, convinto di essere il suo primo, vero e grande amore della vita. Con queste premesse possono credere anche che gli asini volino o chiunque possa diventare maggiore del MININt, ma non vorrei proseguire questo discorso. Nel mio piccolo, cerco di dire qualcosa di meno idiota in queste pagine. Magari un giorno si potrà fare anche una lista di italiani, a Cuba, di cui vergognarsi. Probabilmente molto più lunga e attuale, dell'altra.
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