Mentre altre tre brigate di personale della salute cubane sono partite per Granada, Surinam e Giamaica, a tutto ieri, 20 di marzo, i casi positivi di Covid-19 accertati a Cuba sono 25 e tutti d’importazione, non si sono verificati
casi di trasmissione interna.
I
due atleti provenienti dall’estero non sono risultati positivi come avevo
erroneamente segnalato, ma sono in osservazione come casi sospetti.
Il
Governo cubano ha stabilito diverse misure di fronteggiare la pandemia, non
solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico e sociale. Sono sospese
le manifestazioni culturali e sportive e si raccomandano le precauzioni in
vigore nel resto del mondo.
Da
martedì prossimo saranno ricevuti solo cittadini cubani residenti all’estero o
cittadini stranieri con residenza temporanea o permanente a Cuba. Le frontiere
seppure tecnicamente aperte, lo saranno solo per le attività commerciali o per
l’uscita dal Paese di eventuali turisti ancora presenti o di cittadini cubani
diretti all’estero dove sollecitati. Anche gli spazi aerei resteranno aperti
alla navigazione internazionale.
Nel
frattempo è arrivata a Milano la brigata composta da 53 tra medici e altro
personale della salute, così come sono arrivati a destinazione i croceristi
inglesi, mentre la nave Breamar ha ripreso la navigazione e il suo equipaggio
affronterà la quarantena in mare.
Un
cittadino statunitense presente tra i casi positivi, su richiesta dello stesso
e con i relativi interventi della sua Ambasciata, è stato rimpatriato a bordo
di una eliambulanza venuta dalla Florida.
Immagini riprese dalla TV cubana dell'imbarco dei crocieristi:
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