Mi sembra sia stata inevitabile una sconfitta della Sinistra più che una vittoria della Destra nelle elezioni italiane. La maggioranza di meno dei due terzi degli aventi diritto al voto ha dato fiducia a una persona che meglio ha saputo presentare una forza compatta e non come un esercito di Franceschiello quale si presentava la Sinistra da molte elezioni a questa parte dando spazio ad avventurieri e voltagabbana opportunisti con l’unico obbiettivo di instaurarsi nella ben remunerata politica al di la di una fettina di popolarità.
Credo
sia impensabile un ritorno al fascismo “duro e puro” sebbene il partito della
Meloni sia erede e condivida molte idee di Mussolini del quale la stessa leader
ha recentemente detto che era un “buon politico”. Peccato che abbia fatto
radere al suolo l’Italia.
Indubbiamente
la Destra ha una sua componente “sociale” che potrebbe dare un contributo
positivo sul piano economico anche dei meno abbienti, pur favorendo i grandi
capitali. Credo che sicuramente non cadrà nel populismo forsennato di leggi che
incoraggino lo sfruttamento indecente delle casse pubbliche e questo
sembrerebbe uno dei punti di forza, almeno per la popolazione italiana che è
quella che vota. Il pericolo, spero lontano, potrebbero essere la xenofobia e le
relazioni internazionali che non manchino di rispetto alle differenze fra i
Paesi con “strappi” che sarebbero incomprensibili e inopportuni.
Altro
punto, tutto da vedere, è la politica in seno alla Comunità Europea di cui
l’Italia è Stato fondatore e che è un embrione di vera globalità mondiale.
Non
sono certo amante della Destra, ma la realtà le ha concesso 5 anni di Governo,
difficilmente ribaltabile. Dopo si vedrà.
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