Nonostante le rassicuranti dichiarazioni quotidiane degli alti dirigenti responsabili del sistema energetico nazionale gli oscuramenti prolungati, al di fuori di quelli programmati settimanalmente, si ripetono. Secondo quanto andavano e vanno dicendo tramite i mezzi d’informazione e cioè che cadute del SEN (Sistema Energetico Nazionale) non sarebbero più potuti succedere. Proprio la settimana scorsa correvano voci incontrollate, ma evidentemente bene informate, che in questa si sarebbe verificato un black-out prolungato (come è accaduto). Cosa prontamente smentita da questi signori con grande enfasi. Viene da pensare che i casi sono due: o sono dei bugiardi che non tengono conto delle gambe corte delle loro menzogne, o sono degli incapaci che non sanno valutare le vere condizioni del sistema che non è un mistero, è gravemente malato a causa dell’anzianità, la mancanza di manutenzione, di ricambi e la scarsezza di alimentazione col petrolio.
A questo
proposito sembra che Cuba stia esportando il relativamente poco petrolio che
produce, per poi elemosinare a Paesi amici come Venezuela, Messico e Russia il
carburante a condizioni favorevoli. Tra questi, fra l’altro, il Venezuela che è
grande produttore ha i suoi problemi interni ed economici per cui le quote si sono
ridotte di molto rispetto a tempi migliori, seppure adesso si prevede un
aumento della quota. Restando in questo campo, l’Iran, grande produttore che
gode di un appoggio politico incondizionato da parte di Cuba, non mi consta
abbia inviato un solo barile di petrolio. Se sbaglio correggetemi.
Indubbiamente
a tutto questo contribuisce l’embargo nordamericano che dura da oltre 60 anni e
che limita fortemente la liquidità di Cuba non più assistita in tutto e per
tutto dall’estinta Unione Sovietica. Ma stando così le cose, fino a quando si
potrà andare avanti? La gente è esasperata e al tempo stesso rassegnata perché non
vede via d’uscita. Nei giorni, sempre più frequenti di mancanza del fluido
elettrico e stante la mancanza anche del GPL non è possibile cucinar, qualcuno
si è inventato un barbecue alimentato con carbone vegetale e gli altri, se
hanno fatto scorta di pane, quando c’è…devono accontentarsi di quello con
qualche companatico comprato a caro prezzo nelle fiorenti botteghe private o
altrimenti riempire le pagnottelle con amore e fantasia come diceva il grande
Principe De Curtis.
Due dei
maggiori introiti ormai non esistono più o quasi: la produzione di zucchero di
cui Cuba era uno dei maggiori produttori per quantità e qualità è ridotta
praticamente a zero, ed è costretta a importare il prodotto finito…L’altra
fonte che dagli anni ’80 del secolo scorso era andata in crescendo, fino alla
Pandemia del Covid, si sta sempre più riducendo anche per l’arrivo sempre meno
frequente di visitatori tradizionali con in testa i canadesi che non possono essere sostituiti per numero e potere
d’acquisto dall’innesto nel mercato dei russi e per contro si continuano a
costruire alberghi faraonici che rimangono vuoti dopo aver succhiato capitali
che potevano essere investiti altrove.
Personalmente
magari sbaglio anche qua, l’assenza di un personaggio carismatico e di livello
mondiale che volente o nolente era una fonte di propaganda, come Fidel Castro,
ha avuto il suo piccolo ruolo nella contrazione turistica. Chissà, molti tra
quelli che visitavano Cuba avevano anche la speranza, per quanto remota, di
poter vedere il grande leader scomparso. Fatto sta che al di là che potesse o
meno essere una involontaria fonte di promozione turistica, la sua mancanza si
sente anche nella vita di tutti i giorni e il carisma internazionale e
soprattutto interno che aveva non è più di aiuto nella risoluzione dei
problemi.
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