In una sala Taganana dell’Hotel Nacional de Cuba, affollata fino all’inverosimile, è stato presentato il libro “De historietas y animaciones: a vida de Juan Padrón” di Aramis Acosta Caulineau. Il libro riassume tutta la vita di Juan dalla nascita e i suoi primi anni vissuti con la famiglia nella provincia di Matanzas, dove già precocemente, con suo fratello Ernesto, si dedicava a tentativi da cineasta con una cinepresa 8mm Kodak. Poi gli studi e l’arrivo all’Avana con l’ingresso all’ICAIC (Instituto Cubano de Arte e Industria Cinematografica) dove in breve divenne il n° 1 del cinema di animazione.
Ebbi
la fortuna di conoscerlo all’apice della sua carriera e i colpì il suo
carattere naturalmente positivo sempre di buon umore e con la battuta
folgorante. Con la sua conoscenza ebbi la fortuna di fare amicizia con un altro
genio dell’umorismo grafico che era Juaquin Lavado, in arte Quino, che gli
affidò il compito di portare la sua Mafalda sugli schermi e poi di animare una
serie di strisce umoristiche che presero il nome di “Quinoscopio”.
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