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lunedì 24 settembre 2007

Fidel potrebbe, fra poco, riapparire in pubblico


Dopo essersi accomiatato,nell'aeroporto di Varadero, dal Presidente angolano Jose" Eduardo dos Santos che ha fatto visita a Cuba ed e' stato ricevuto dal Comandante, Raul Castro, in una breve conversazione con la stampa nazionale che chiedeva informazioni sulla salute del fratello ha detto: "Voi sapete che io parlo poco, quando vedrete Fidel per la strada potrete chiedere direttamente a lui."
Nella sua ultima apparizione in video e in foto l'anziano leader e' sembrato essere in una forma che si potrebbe definire buona, rispetto alle precedenti immagini date al pubblico.

sabato 22 settembre 2007

Fidel castro torna a farsi vedere

Dopo tre mesi e mezzo, in seguito a rumori sulla sua possibile morte Fidel Castro è tornato a farsi vedere vivo, anche se non vegeto.

I gatti di vite ne hanno solo 7...poverini

giovedì 20 settembre 2007

Riunione bilaterale tra la C.E.E. e Cuba

Durante la prossima sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U. dovrebbe tenersi una riunione bilaterale fra i rappresentanti del Governo cubano e quelli dell'Unione Europea per analizzare le relazioni bilaterali che si sono raffreddate nel 2004 con l'arresto dei 75 giornalisti e intellettuali per reati di opinione e più in generale per la situazione dei diritti umani. L'Unione Europea, nonostante le differenze politiche sarebbe disponibile ad accordi di cooperazione e di aiuti economici a patto che Cuba faccia qualche "gesto di responsabilità" che però non trova ancora conferma da parte delle Autorità caraibiche che da parte loro auspicano il ripetersi del tradizionale voto di condanna all'embargo degli Stati Uniti durante il dibattito nell'Assemblea Generale.

Continua la moratoria sulla pena di morte

La seconda sentenza a sorpresa nello spazio di poche settimane: i due soldati disertori che lo scorso mese di maggio avevano tentato il sequestro di un aereo di linea all'aeroporto José Martì dell'Avana, uccidendo un soldato e un ufficiale, sono stati condannati all'ergastolo. E' la seconda sentenza di questo tipo per reati gravissimi a danno di appartenenti alle forze dell'ordine e per di più commessi da disertori delle medesime. E' evidente che il Governo di Cuba sta inviando dei segnali che sarebbe opportuno qualcuno cominciasse a raccogliere. Per gli stessi fatti, se giudicati prima dell'avvento al potere interinale (!?) di Raul Castro, ritenuto spesso il "fratello cattivo", gli imputati sarebbero finiti sicuramente davanti al plotone d'esecuzione.

mercoledì 19 settembre 2007

Nazionale di baseball abbandona Cuba


Alexei Ramirez di 25 anni da Pinar del Rìo, primatista nella scorsa stagione per le battute
fuori campo, ha abbandonato Cuba apparendo nella Repubblica Dominicana dove tramite il suo agente portoricano sta prendendo contatti con squadre professionistiche degli Stati Uniti. Ramirez si è ricongiunto con sua moglie che è dominicana e ha studiato medicina all'Avana dove si è laureata recentemente. L'atleta fece parte della squadra che ha vinto l'oro Olimpico ad Atene 2004, in quella che ha vinto i recenti Giochi Panamericani di Rio ed era in predicato per le prossime Olimpiadi di Pechino.

martedì 18 settembre 2007

Polemica a Miami per le dichiarazioni di Gloria Esteffan

Durante la presentazione del suo ultimo disco "90 millas" (che e' la distanza minima tra Cuba e gli U.S.A.), la cantante che fra l'altro e' figlia di un ufficiale batistiano, profuga della prima ora e da sempre su posizioni molto dure rispetto al castrismo, ha dichiarato che sarebbe ora di fare "punto e a capo" (tesualmente: "borron y cuenta nueva") tra gli esiliati o emigrati ed i cubani rimasti nel Paese. La cantante asserisce che dopo 50 anni si tratta di "un'altra Cuba" e che il solco profondo del cambiamento non si puo' disconoscere. Che non si deve dare ulteriore spazio alla propaganda demonizzatrice del regime nei confronti dei fuorusciti che li vorrebbe assetati di riconquista di tutti i beni perduti da loro o addirittura dai propri nonni. La realta' e' che oltre alla situazione interna e' cambiata cosi' come quella dell'emigrazione, la cui maggioranza si e' ormai adeguata alla nuova vita intrapresa, ha conosciuto la democrazia che non esisteva nemmeno "prima" a Cuba e l'unica voglia che ha e' di avere relazioni normali con il proprio Paese di origine con la possibilita' di andarci in qualunque momento e senza restrizioni dando una mano alla definitiva caduta di un regime che non permette nemmeno lo sviluppo economico al di la' della demagogia e della retorica populista. In pratica essere pronti, come molti lo sono, ad investimenti per favorire migliori condizioni di vita ai propri parenti ed amici rimasti nel Paese.
In sostanza dichiarazioni che rappresentano una novita' ed una maturazione dell'artista che fin'ora era considerata la "portavoce" dell'estremismo conservatore, ma che non sono piaciute delle frange piu' reazionarie come i veterani della Brigata 2506, agli "iiriducibili" del gruppo paramilitare Alfa66 o comunque alla omai minoritaria componente nostalgica della "Calle Ocho" dove, tra una partita di domino o una coladita cubana presa al cafe' Versalles, ogni giorno si rovescia virtualmente il governo comunista. Da quasi 50 anni...

lunedì 10 settembre 2007

Critiche alla funzionalita' dei servizi

In un'inchiesta pubblicata da "Juventud Rebelde", su 200 intervistati, oltre 150 hanno espresso le loro perplessità e critiche con relazione ai servizi e alle offerte commerciali indicando la "discontinuità" come causa principale dei disservizi.
Molti hanno citato come esempio il caso del "treno francese", soprannome dovuto alla sua provenienza che unisce l'Avana con Santiago de Cuba, quindi quasi i due estremi dell'isola. Secondo gli intervistati all'epoca della sua messa in esercizio (2001) il treno garantiva puntualità nelle partenze ed arrivi, ma da allora il servizio è andato via via deteriorandosi non garantendo più il rispetto degli orari.
Fra le altre segnalazioni quelle più citate riguardano: l'approssimazione nel restauro degli edifici, la scarsità di bagni pubblici, la poca varietà di prodotti offerti nei mercati agricoli, la sparizione improvvisa di beni che venivano offerti nelle rete commerciale o che formavano parte di progetti specializzati e la scarsità nella distribuzione di schede telefoniche prepagate.
Quasi il 50% degli intervistati imputa queste deficienze al mancato seguito nel controllo dei progetti causato anche da una sproporzione negativa dei salari rispetto alle prestazioni richieste al personale addetto. Questo comporterebbe anche minor controllo ed esigenza da parte degli ispettori incaricati della supervisione.
La maggioranza degli intervistati, inoltre, asserisce che l'embargo non può essere responsabile di mancata attenzione o di villanie da parte degli addetti ad alcuni servizi oppure delle laboriose operazioni burocratiche a cui costringono alcuni uffici pubblici.
Oltre la metà degli intervistati ha osservato che le nuove iniziative, quando vengono intraprese, funzionano bene solo per qualche mese o nel migliore dei casi un paio d'anni per poi precipitare nel caos.
Gli autori dell'inchiesta, dopo aver visitato alcune delle entità segnalate come fonte di cattive prestazioni di servizi, avrebbero verificato che ci sono "situazioni oggettive" che portano al cattivo funzionamento delle medesime.

martedì 4 settembre 2007

Ancora sussurri o speranze? sulla morte di Fidel

In una lettera letta ieri sera da Hugo Chavez, Fidel Castro lamentava di non aver piu' tempo per approfondire le sue "meditazioni" date alla stampa ove riflette sulla corruzione del capitalismo imperialista e sull'egemonia degli Stati Uniti esercitata nel continente. Segno premonitore?
D'altro canto fonti, di solito molto ben informate, seppur non infallibili si dichiarano certe dell'avvenuto decesso del "Leader Maximo", ma che ilregime non voglia ancora dare l'annuncio ufficiale.
Saranno le solite speranze che accompagnano gli esuli da quasi cinquant'anni?

Riprende il dialogo Cuba-Messico

Le relazioni storicamente ottime tra Cuba e Messico hanno avuto una brusca battuta d'arresto nel 2000 con l'elezione di Vicente Fox alla presidenza azteca. Il culmine della crisi si e' avuto nel 2004 con il ritiro dei rispettivi ambasciatori che pero' sono stati riconfermati l'anno seguente pur continuando i loro compiti con la "freddezza" diplomatica dettata dalle posizioni dei rispettivi governi.
E' di ieri la notizia data dal Ministro degli Esteri messicano Patricia Espinosa che i due Paesi hanno deciso di aprire un'agenda bilaterale di conversazioni aperta a tutti i temi, compreso quello sui diritti umani.
Due settimane orsono il Parlamento azteca ha ratificato la nomina dell'ex ambasciatore in Spagna, Gabriel Jimenez Remus, quale rappresentante all'Avana e quindi in breve si attende la nomina del nuovo rappresentante cubano a Citta' del Messico con relativi insediamenti.

lunedì 3 settembre 2007

All'asta cimeli del "Che" o legati alla sua cattura

L'ex agente della CIA Gustavo Villoldo di 71 anni che ha diretto l'operazione congiunta fra l'Agenzia americana e l'esercito boliviano con la quale è stato catturato e assassinato Ernesto Guevara de la Serna nel 1967, ha deciso di mettere all'asta tramite la Heritage Auctions of Dallas, il prossimo 25 e 26 Ottobre, alcune reliquie di cui è in posesso e precisamente: Il ciuffo di capelli arsi dal sole che egli stesso aveva tagliato al "Che", la mappa originale usata da egli stesso per seguire i movimenti dei guerriglieri fino alla loro cattura, il telegramma speditogli dall'allora presidente Barrientos col quale gli chiedeva notizie sull'andamento della missione, foto del "Che" ormai cadavere e senza camicia di quando fu esibito ai giornalisti sul tavolaccio di una lavanderia con le copie esistenti e i diritti d'autore sulle medesime, messaggi del "Che" ai suoi uomini intetrcettati dall'esercito boliviano che alla fine hanno portato alla sua cattura, una delle due serie di impronte digitali che furono prese a Guevara prima di seppellirlo, l'altra serie è arrivata a Cuba per vie misteriose.
Villoldo è stato protagonista di una recente polemica a distanza col Governo cubano che asserisce di non avere dubbi sull'autenticità dei resti sepolti nel mausoleo di Santa Clara e rinvenuti 10 anni orsono in Bolivia. L'ex agente CIA asserisce di aver cominciato a dubitare dell'autenticità del ritrovamento quando si è parlato dei resti del "Che" e di altri sei compagni. Secondo lui, che ha partecipato alla sepoltura, il "Che" è stato inumato con due compagni solamente. Ma l'unica cosa che non ha mai voluto rivelare sono le coordinate dell'effetivo sepolcro di Ernesto Guevara.
Si è dichiarato disponibile a consegnare una parte della ciocca di capelli per una comparazione del DNA con i resti tumulati a Santa Clara.
Dalla vendita delle reliquie, Villoldo, spera di ottenere almeno un milione di dollari.