Il popolare attore 65enne Danny Glover, Ambasciatore della Buona Volontà per l'UNICEF, si trova a Cuba per partecipare al seminario: Cuba e i popoli afrodiscendenti delle Americhe.
L'interprete di film di successo come la serie "Arma letale" è un assiduo frequentatore dell'Isola da circa 10 anni ove segue con interesse la cura dei bambini e adolescenti.
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martedì 14 giugno 2011
lunedì 13 giugno 2011
Ricordi: il "Mago" H.H. in visita a Cuba
Uno degli aneddoti che Omar non conosceva e chissà inserisca nelle prossime edizioni del suo libro, è di quando il “Mago” Helenio Herrera è stato a Cuba in viaggio di piacere assieme a sua moglie Fiora Gandolfi nella seconda metà degli anni '80.
H:H: era già stato all'Avana e un giorno come oggi: il 13 Giugno del 1952 debuttò alla guida dell'Atletico Madrid che vinse 1 a 0, davanti a 15 mila spettatori, con la squadra di Marianao.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, specie quelli di Venezia dove il tecnico si era ritirato a vita privata dopo la sua lunga carriera culminata in Italia con i grandi successi ottenuti dalla “sua” Inter e quelli un po' meno roboanti della Roma dove terminò la sua vita attiva da tecnico calcistico.
Seppi dell'arrivo del “Mago” da un amico collaboratore della Federazione cubana e che il mattino seguente sarebbe stato salutato dal Presidente, José Francisco Reinoso, in via informale dal momento che non era un viaggio di lavoro. L'amico mi invitò ad essere presente all'incontro che si tenne nella hall dell'Hotel Habana Libre.
Helenio era già avanti con gli anni, ma in buona forma fisica, coi capelli ondulati freschi di tinta nera. Il suo spirito inquieto gli suggeriva che avrebbe potuto ancora rendersi utile ed avere una parte nel mondo del Calcio anche senza dover scendere in una panchina.
Così, tra una chiacchiera e l'altra si propose per dare un seminario ai tecnici e allenatori cubani. Disse che non avrebbe voluto essere pagato, ma che gli era sufficiente l'ospitalità per se e per sua moglie per la durata del corso.
Superfluo dire che la proposta cadde nel vuoto anche perché l'allora Presidente era specializzato nel NON fare piuttosto che nel fare. Così come rinunciò alla possibilità, eventuale, di portare la squadra in Italia durante la preparazione precampionato delle squadre di A e B che cercavano sempre avversari “leggeri” per il rodaggio. Erano altri tempi...
La scusa fu quella che andando in Italia avrebbe dovuto ritardare l'inizio del campionato nazionale con il pericolo di...concorrenza del baseball per l'afflusso di pubblico.
Accettò solo un invito che gli feci ottenere dall'Associazione di Amicizia Italia-Cuba che gli consentì di viaggiare a campionato nazionale sospeso ed avere due o tre incontri amichevoli con squadre di serie “C”.
domenica 12 giugno 2011
Passione per la sfera di cuoio
Omar Claro è un vecchio (lui molto meno) amico, fino dai tempi dei Giochi Panamericani del '91 quando con la scalcinata banda del “resto del Mondo” abbiamo sonoramente battuto (3 a1) l'agguerrita Nazionale dei Giornalisti argentina, scesa in campo con sfavillanti uniformi e scarpe ultimo modello.
Da allora la nostra è diventata anche una unione di lavoro dal momento che mi ha invitato a condividere con lui lo spazio della neonata CHTV (Canal Habana TV) dove conduceva un segmento dedicato al calcio nazionale che contava su una élite di seguaci simile a quella che da noi potrebbe essere l'interesse per l'Atletica Leggera o altri sport minori: pochi, ma agguerriti e preparatissimi, nei limiti del possibile, tifosi. A me toccava il commento sul Calcio internazionale basandomi sulle notizie ricevute via "telex" o, se ero fortunato, prendendole da qualche giornale fornitomi da turisti in arrivo: allora, erano le uniche maniere di sapere cosa succedeva "fuori".
Dopo un certo numero di trasmissioni (rigorosamente registrate e mandate in differita), abbiamo deciso di muovere critiche all'allora “Comisionado” dell'Associazione Calcistica Cubana (in pratica Presidente della Federazione), José Francisco Reinoso, che era stato un grande portiere della Nazionale. La trasmissione non andò in onda all'ora prevista e io detti le dimissioni, non dovendo vivere di quello non mi interessava, ma raccomandai a Omar di proseguire nel suo lavoro e di addossare a me tutte le “responsabilità”. E così fu.
Dopo qualche anno, tornai in Italia e poco dopo Omar scelse gli Stati Uniti dove crebbe molto anche professionalmente, in modo particolare lavorando per la maggior emittente in lingua spagnola che è la Univision, Canale 23 a Miami, ma che trasmette su altre frequenze in tutto il territorio nazionale.
Oltre al lavoro quotidiano tra tv, radio e carta stampata, Omar ha scritto due libri, uno dei quali è “Pasiòn por el cuero” (Passione per il cuoio), dove riassume la storia non certo ricchissima, ma inaspettatamente lunga del “futbòl” cubano, dalla sua nascita nei primi anni del secolo scorso, fino quasi ai giorni nostri. Oltre a episodi storici e aneddoti ci sono i “ritratti” di alcuni fra i giocatori più prestigiosi che ha avuto il calcio cubano, compreso quello del “nemico” Reinoso che se era criticabile come dirigente, lo era molto meno come atleta.
Il lettore scopre così che specialmente tra gli anni '20 e '50 il calcio ha avuto una buona parte di interesse fra gli appassionati di sport e che squadre come Il Real Madrid e l'Atletico sono state all'Avana per disputare incontri amichevoli, che alcuni giocatori cubani hanno militato nelle file dei “Merengues” e che Cuba ebbe una partecipazione ai Mondiali di Parigi nel 1938.
Un libro unico nel suo genere e che racconta, senza censure, anche gli episodi più criticabili delle varie gestioni della “cosa” calcistica. Ma ci voleva Omar a Miami per scrivere un libro sul calcio cubano?
Il testo è in spagnolo e chi fosse interessato lo può richiedere a: dreams.innovators@hotmail.com
sabato 11 giugno 2011
Cuba, una storia anche italiana
Se è vero che gli architetti uniscono la creatività alla tecnica, una prova la fornisce L'Architetto Marco Marini con la "creazione" di questa mostra dedicata ai poco più di 500 anni di Cuba, come l'abbiamo conosciuta noi, dove si distingue anche la presenza italiana nell'arte, cultura e scienza.
Una manifestazione grande e ambiziosa, ricca di contenuti sempre nuovi che sarà seguita sicuramente con interesse dagli amanti di Cuba, ma anche da molti che si trovino a Roma in questa prosima estate ed abbiano il desiderio di conoscere la storia di un Paese lontano geograficamente, ma vicino nell'anima e nel carattere all'Italia.
Una manifestazione grande e ambiziosa, ricca di contenuti sempre nuovi che sarà seguita sicuramente con interesse dagli amanti di Cuba, ma anche da molti che si trovino a Roma in questa prosima estate ed abbiano il desiderio di conoscere la storia di un Paese lontano geograficamente, ma vicino nell'anima e nel carattere all'Italia.
mercoledì 8 giugno 2011
Il Trapattoni dei "poveri": Rafael Rodrìguez Arguellez
Non vorrei offendere nessuno dei due campioni con questo accostamento, ma entrambi hanno una cosa in comune: hanno marcato Edson Arantes do Nascimiento in arte “Pelé”.
Il Giovanni nazionale è passato alla storia perché è stato, se non l'unico, il primo e uno dei pochi che non hanno fatto toccare palla a “O rey”, mentre Rafael è stato l'unico calciatore cubano che abbia avuto il privilegio di affrontare sul campo la stella brasiliana.
L'occasione è venuta durante un incontro amichevole tra la squadra dei “Toros” di Miami e il “Santos” il 6 Giugno del 1973, quindi quasi esattamente 38 anni or sono, all'Orange Bowl di Miami.
Il risultato è stato uno schiacciante 6 a 1 per i brasiliani che hanno reagito alla grande, come sanno fare solo loro, al gol iniziale dei Toros.
Per la cronaca, Rafael non ha cancellato Pelé, come aveva fatto il “Trap”, ma gli ha concesso di segnare solo una delle reti del Santos. Scusate se è poco...
Oggi, a 65 anni, Rafael vive sempre a Miami ed è una "colonna" della squadra delle "Vecchie Glorie" cubane che vivono in Florida.
martedì 7 giugno 2011
Come moltiplicare 20 dollari
Soltanto oggi (07/06) sono riuscito a sapere che la mia valigetta imbarcata a Miami via Nassau con etichetta UP429038 è giacente all'aeroporto dell'Avana. Dopouna interminabile ricerca iniziata ieri con telefoni che non rispondevano, alle 15.30 di oggi (dalle 09.00 circa) hanno risposto in maniera affermativa. Notare che ho lasciato numero di telefono, cellulare ed e-mail per essere avvisato...
Veniamo al titolo: viaggiando in due avevamo due valigie e due trolley a mano, siccome raccattando qua e la, tra Milano e Miami le valige passavano (di poco) i 23 canonici kg., abbiamo spedito uno dei due bagagli a mano con l'eccedenza del peso che sicuramente non raggiungeva gli altri 23 che, come annunciato dal sito della Compagnia e dall'Agenzia di viaggi sarebbe costata 20 dollari per l'invio. Come già detto in un precedente post (BANANASAIR) i dollari sono diventati, misteriosamente 50 al check-in. Se sommiamo 15 per il rivestimento di sicurezza richiesto dall'ente aeroportuale (non da imputare alla Linea Aerea, sia chiaro) diventano 65, aggiungiamo tre giorni di attesa per il volo successivo da Nassau e altri due di febbrili ricerche e moccoli (non valutabili) + 15 cuc (praticamente usd) per andare all'aeroporto a prenderla, arriviamo a 80 dollari per una spedizione che avrebbe dovuto costarne massimo 35, sperando che in un volo così breve non si perdesse con relativa...seccatura e perdita di tempo.
Chi volesse viaggiare da Miami all'Avana via Nassau è avvisato (due volte).
Veniamo al titolo: viaggiando in due avevamo due valigie e due trolley a mano, siccome raccattando qua e la, tra Milano e Miami le valige passavano (di poco) i 23 canonici kg., abbiamo spedito uno dei due bagagli a mano con l'eccedenza del peso che sicuramente non raggiungeva gli altri 23 che, come annunciato dal sito della Compagnia e dall'Agenzia di viaggi sarebbe costata 20 dollari per l'invio. Come già detto in un precedente post (BANANASAIR) i dollari sono diventati, misteriosamente 50 al check-in. Se sommiamo 15 per il rivestimento di sicurezza richiesto dall'ente aeroportuale (non da imputare alla Linea Aerea, sia chiaro) diventano 65, aggiungiamo tre giorni di attesa per il volo successivo da Nassau e altri due di febbrili ricerche e moccoli (non valutabili) + 15 cuc (praticamente usd) per andare all'aeroporto a prenderla, arriviamo a 80 dollari per una spedizione che avrebbe dovuto costarne massimo 35, sperando che in un volo così breve non si perdesse con relativa...seccatura e perdita di tempo.
Chi volesse viaggiare da Miami all'Avana via Nassau è avvisato (due volte).
Condanne a funzionari di cubana de Aviaciòn e Sol y Son
Prosegue la scia di corruzione lasciata dall'imprenditore cileno Marambio Rodriguez. Dopo il Ministero per l'Alimentazione è toccato a Cubana de Avaiciòn e all'Agenzia di viaggi Sol y Son della quale era presidente.
Le condanne cadute a pioggia su una quindicina di funzionari e dirigenti delle aziende, vanno da un massimo di 10 anni a un minimo di tre.
Nel frattempo, Marambio, se la gode da qualche parte.
Le condanne cadute a pioggia su una quindicina di funzionari e dirigenti delle aziende, vanno da un massimo di 10 anni a un minimo di tre.
Nel frattempo, Marambio, se la gode da qualche parte.
domenica 5 giugno 2011
61mo Torneo Hemingway di pesca e varie
Dal 6 al'11 di Giugno si svolgerà la 61ma edizione del Trofeo Hemingway per la pesca del marlin, il pesce spada celebrato dallo scrittore americano in molti dei suoi racconti ed in particolare ne “Il vecchio e il mare”. Questa edizione coincide con il 50° della sua scomparsa.
Parteciperanno all'evento 24 imbarcazioni in rappresentanza di 14 Paesi fra cui l'Italia e saranno presenti 5 equipaggi provenienti dagli Stati Uniti.
Per tutto il mese di Giugno (dal 2 al 30), si svolgerà in tutta Cuba il Festival del Cinema Francese nella sua 14ma edizione.
E' stato annunciato che dall'11 maggio all'!! Giugno del 2012 si svolgerà la Biennale dell'Avana nella sua 11ma edizione.
Il gruppo francese Ricard Pernod ha annunciato che continuerà la sua battaglia per mantenere il diritto sul marchio “Havana Club” per gli Stati Uniti, nonostante una recente sentenza glie lo abbia tolto.
sabato 4 giugno 2011
Miami/Avana, odio e amore
oquotidianoMiami non offre molto più del sole, spiagge e locali più o meno alla moda ai suoi visitatori e d'inverno, magari, non è poco...Da piccolo centro sorto in un terreno paludoso tra le riserve "indiane" dei Seminole al nord e dei Miccosukee al sud ovest, si è trasformata dapprima in centro per l'accoglienza dei pensionati americani e poi ha avuto il boom con l'arrivo dei cubani dagli anni '50 fino ad oggi. Non ha storia e non ha cultura, come gran parte delle città americane di cui è una delle più "giovani" come fondazione.
Culla dell'odio viscerale della "mafia" anticastrista composta dagli emigrati della prima ora, adesso è cosmopolita, perlopiù popolata da latinoamericani e la lingua più parlata è lo spagnolo. Anche fra il cosiddetto "esilio" cubano le posizioni sono molto articolate e se lo zoccolo duro sta scomparendo anche per ragioni anagrafiche si fa strada più tolleranza verso chi è rimasto nell'Isola. Si ricevono sempre più artisti cubani nei teatri e nelle emittenti radio e tv ed in questi giorni erano presenti: la cantante Farah Maria e i gruppi Gente de Zona e Charanga Habanera che si è già esibita più volte in questa città.
Negozio di telefonia in Calle e Ave. 62, ma non c'era il "bloqueo"?
Club Aché, calle 8 e 36 dove si esibiva la Charanga Habanera
La roccaforte dei vecchi che da oltre 50 anni "rovesciano" (a parole) il Governo cubano, guarda caso...è proprio di fronte al Club Aché...
Culla dell'odio viscerale della "mafia" anticastrista composta dagli emigrati della prima ora, adesso è cosmopolita, perlopiù popolata da latinoamericani e la lingua più parlata è lo spagnolo. Anche fra il cosiddetto "esilio" cubano le posizioni sono molto articolate e se lo zoccolo duro sta scomparendo anche per ragioni anagrafiche si fa strada più tolleranza verso chi è rimasto nell'Isola. Si ricevono sempre più artisti cubani nei teatri e nelle emittenti radio e tv ed in questi giorni erano presenti: la cantante Farah Maria e i gruppi Gente de Zona e Charanga Habanera che si è già esibita più volte in questa città.
Negozio di telefonia in Calle e Ave. 62, ma non c'era il "bloqueo"?
Club Aché, calle 8 e 36 dove si esibiva la Charanga Habanera
La roccaforte dei vecchi che da oltre 50 anni "rovesciano" (a parole) il Governo cubano, guarda caso...è proprio di fronte al Club Aché...
giovedì 2 giugno 2011
BahamasAir o....BANANAS AIR?
Sono appena tornato in “sede” dopo il blitz Italia/Usa dove ho acquisito una nuova esperienza sulla scia del Triangolo delle Bermude, i Vascelli Fantasma e gli Olandesi Volanti: ho provato il brivido di un volo che non c'è, ma c'è: UP0211 di BahamasAir che unisce Nassau all'Avana partendo da Miami come UP 0222. Sconsiglio vivamente a chiunque voglia unire la visita degli USA a quella di Cuba dall'utilizzare tale vettore.
Innanzitutto il volo non esiste tra le “offerte” del sito ufficiale della Compagnia, bisogna comprare il passaggio a Nassau oppure da qualche Agenzia di Miami che offre viaggi per Cuba con i charter diretti che però non sono ad uso dei turisti, ma solo dei cubani residenti in ambo i Paesi e che si recano per visita famigliare di qua o di la dello Stretto della Florida.
Tramite agenzia si può fare il ticket elettronico, ma non è possibile fare il check-in online.
L'orario di partenza è fissato alle 08.10 e la convocazione è per le 05.00 al terminal quando in realtà il check-in comincia solo alle 06.00. Nel mio caso, il volo è partito alle 09.15...All'accettazione parlano poco e malvolentieri spagnolo, mi hanno fatto pagare 50$ di eccesso bagaglio per avere una valigia supplementare, quando sul sito e dalle indicazioni dell'Agenzia è chiaramente indicato che UN bagaglio supplementare fino a 23Kg. (50 Libbre) dovrebbe costarne 20. Naturalmente nessuna ricevuta. Siccome eravamo in due con tre bagagli, hanno addebitato a me solo il tutto, così da raggiungere la quota di 50 dollari dovuta per DUE bagagli supplementari e non ci sono state ragioni che valessero.
Sull'aereo NESSUNO del personale di bordo parlava una parola di spagnolo pur essendo un volo frequentatissimo da cubani.
Arrivati a Nassau ci siamo resi conto che a tutti i passeggeri diretti all'Avana erano stati assegnati i posti posteriori per poter sbarcare più facilmente quelli che terminavano il volo alle Bahamas. Può anche avere una logica, se si sbarcano poi i passeggeri in transito in una sala apposita per il controllo passaporti che non viene effettuato a Miami. Un incaricato passa a raccogliere i documenti per poi riconsegnarli al momento del decollo. Nel frattempo si rimane seduti in aereo per due ore circa in un'area di parcheggio ben lontana dall'edificio del terminal. Poco prima della partenza sono saliti i passeggeri che da Nassau si recavano all'Avana occupando i posti anteriori rimasti liberi, siccome il volo non era completo 10 persone, fra cui noi, sono stata fatte spostare a riempire gli spazi vuoti per bilanciare l'aereo, lasciando i bagagli a mano negli scomparti posteriori con un bel casino allo sbarco...non potevano sistemarci prima traslocando con i bagagli?
Nel mio caso, ma non solo mio, la famosa valigia supplementare che è costata 50$ di spedizione...non è arrivata all'Avana, forse, saprò qualcosa fra tre giorni quando ci sarà il prossimo volo da Nassau e se sono fortunato dovrò spendere una bella cifra in taxi per andarla a prendere in aeroporto, perché all'Avana le Compagnie aeree non consegnano a domicilio i bagagli persi e ritrovati.
Una cosa che mi ha poi colpito è il fatto che per effetto della Legge Helms-Burton che ha irrigidito l'embargo: legge inaccettabile per l'extraterritorialità, assurda, prepotente, arrogante e tutto ciò che si vuole, ma pur sempre vigente, le navi (aeree o marittime) che facciano scalo in territorio cubano non possono entrare negli Stati Uniti per sei mesi. Il volo UP212 poi UP221, invece, torna tranquillamente a Miami. C'è proprio da pensare che i servizi di intelligenza americani facciano acqua da tutte le parti, visto che questo volo, seppure riservato, è ad ogni modo presente tra i servizi offerti dalla BANANASAIR....ooops...BahamasAir tramite alcuni “canali” comunque pubblici.
Morale della storia: chi vuole viaggiare tra i due Paesi può farlo con un volo Iberia di a/r scegliendo la possibilità di andata su Miami e ritorno dall'Avana o viceversa, ma per il tratto “scoperto”...: arridatece Cancùn.
.P.S.: chi trova un indirizzo e-mail della Compagnia vince una pallina di stoffa tricolore piena di segatura e con elastico
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