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lunedì 13 giugno 2011

Ricordi: il "Mago" H.H. in visita a Cuba

Uno degli aneddoti che Omar non conosceva e chissà inserisca nelle prossime edizioni del suo libro, è di quando il “Mago” Helenio Herrera è stato a Cuba in viaggio di piacere assieme a sua moglie Fiora Gandolfi nella seconda metà degli anni '80.
H:H: era già stato all'Avana e un giorno come oggi: il 13 Giugno del 1952 debuttò alla guida dell'Atletico Madrid che vinse 1 a 0, davanti a 15 mila spettatori, con la squadra di Marianao.
Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, specie quelli di Venezia dove il tecnico si era ritirato a vita privata dopo la sua lunga carriera culminata in Italia con i grandi successi ottenuti dalla “sua” Inter e quelli un po' meno roboanti della Roma dove terminò la sua vita attiva da tecnico calcistico.
Seppi dell'arrivo del “Mago” da un amico collaboratore della Federazione cubana e che il mattino seguente sarebbe stato salutato dal Presidente, José Francisco Reinoso, in via informale dal momento che non era un viaggio di lavoro. L'amico mi invitò ad essere presente all'incontro che si tenne nella hall dell'Hotel Habana Libre.
Helenio era già avanti con gli anni, ma in buona forma fisica, coi capelli ondulati freschi di tinta nera. Il suo spirito inquieto gli suggeriva che avrebbe potuto ancora rendersi utile ed avere una parte nel mondo del Calcio anche senza dover scendere in una panchina.
Così, tra una chiacchiera e l'altra si propose per dare un seminario ai tecnici e allenatori cubani. Disse che non avrebbe voluto essere pagato, ma che gli era sufficiente l'ospitalità per se e per sua moglie per la durata del corso.
Superfluo dire che la proposta cadde nel vuoto anche perché l'allora Presidente era specializzato nel NON fare piuttosto che nel fare. Così come rinunciò alla possibilità, eventuale, di portare la squadra in Italia durante la preparazione precampionato delle squadre di A e B che cercavano sempre avversari “leggeri” per il rodaggio. Erano altri tempi...
La scusa fu quella che andando in Italia avrebbe dovuto ritardare l'inizio del campionato nazionale con il pericolo di...concorrenza del baseball per l'afflusso di pubblico.
Accettò solo un invito che gli feci ottenere dall'Associazione di Amicizia Italia-Cuba che gli consentì di viaggiare a campionato nazionale sospeso ed avere due o tre incontri amichevoli con squadre di serie “C”.

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