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sabato 17 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
Ciro Bianchi, una memoria storica
Vengo ricevuto da "Don", come lo chiamano qua, Ciro Bianchi: giornalista, saggista, scrittore e uomo di vasta cultura. Autore di diversi libri e con al suo attivo molti riconoscimenti, colonnista di "Juventud Rebelde". Bianchi è conosciuto anche internazionalmente per il programma "Como me lo contaron.." che viene diffuso via satellite da Cubavisión Internacional. Con lui anche la signora Mayra, a sua volta scrittrice e titolare di un blog sulla cucina cubana: e autrice del libro "Las comidas d Lezama Lima", fra gli altri. Ho scoperto anche che Bianchi è cugino di José Antonio Hecheverría, leader del "Directorio Estudiantil.
Pochi sono i nomi più "italiani" di Ciro Bianchi che però è alla quinta generazione di cubani, i suoi antenati arrivarono dall'Italia (Milano, per la precisione) agli inizi del XIX° secolo e si stabilirono nella zona di Santa Clara dove divennero coltivatori di caffè. Il nonno paterno e i suoi tre fratelli si spostarono nella zona di Matanzas e Cárdenas dove però gli affari non andarono per il meglio e il padre si trasferì con la famiglia all'Avana.
Bianchi ha coltivato da sempre la passione per il giornalismo che cominciò a praticare all'età di 17 anni per il quotidiano "El Mundo" che smise le pubblicazioni nel 1969. Collaborò anche alla rivista "Cuba" dal 1964 al 2003 anno in cui anche questa pubblicazione cessò di esistere. Si occupava di giornalismo prevalentemente culturale, seppure anche di temi a carattere generale. dal 2001 cominciò a collaborare con "Juventud Rebelde" che gli permise di pubblicare la sua passione non segreta, ma non ancora espressa nella pienezza: la storia e gli episodi di costume. Nemmeno a dirlo, la sua pagina domenicale è probabilmente la più seguita e apprezzata dai lettori.
Durante l'incontro, informale, si è spaziato su tanti argomenti che alcune cose sono anche rimaste in sospeso, viste le divagazioni...ma si è, credo, aperta una buona conoscenza. Grazie "Don" Ciro Bianchi.
Pochi sono i nomi più "italiani" di Ciro Bianchi che però è alla quinta generazione di cubani, i suoi antenati arrivarono dall'Italia (Milano, per la precisione) agli inizi del XIX° secolo e si stabilirono nella zona di Santa Clara dove divennero coltivatori di caffè. Il nonno paterno e i suoi tre fratelli si spostarono nella zona di Matanzas e Cárdenas dove però gli affari non andarono per il meglio e il padre si trasferì con la famiglia all'Avana.
Bianchi ha coltivato da sempre la passione per il giornalismo che cominciò a praticare all'età di 17 anni per il quotidiano "El Mundo" che smise le pubblicazioni nel 1969. Collaborò anche alla rivista "Cuba" dal 1964 al 2003 anno in cui anche questa pubblicazione cessò di esistere. Si occupava di giornalismo prevalentemente culturale, seppure anche di temi a carattere generale. dal 2001 cominciò a collaborare con "Juventud Rebelde" che gli permise di pubblicare la sua passione non segreta, ma non ancora espressa nella pienezza: la storia e gli episodi di costume. Nemmeno a dirlo, la sua pagina domenicale è probabilmente la più seguita e apprezzata dai lettori.
Durante l'incontro, informale, si è spaziato su tanti argomenti che alcune cose sono anche rimaste in sospeso, viste le divagazioni...ma si è, credo, aperta una buona conoscenza. Grazie "Don" Ciro Bianchi.
giovedì 15 agosto 2013
mercoledì 14 agosto 2013
Calcio cubano
Il calcio a Cuba sta avendo una seconda giovinezza, dopo molti anni di oblio. Nella prima metà del secolo scorso, infatti, era molto praticato a livello giovanile e amatoriale, inoltre esisteva un campionato professionistico seppure con solo 4 squadre. Nel 1952 ci fu la visita dell'Atletico Madrid, che seguiva quella di oltre due decadi prima, del Real. Alla guida dell'Atletico c'era nientepopò di meno che il "mago" H.H., al secolo Helenio Herrera.
Ecco, di seguito alcuni documenti dell'epoca a testimonianza della vitalità del calcio, sopratutto tenuta alta dai club di discendenza spagnola.
In quest'ultima immagine, in basso a sinistra, è ritratto Rafel Arguelles: l'unico cubano che abbia giocato contro Pelé, quando militava nei "Toros" di Miami il 6 giugno del 1973.
Ecco, di seguito alcuni documenti dell'epoca a testimonianza della vitalità del calcio, sopratutto tenuta alta dai club di discendenza spagnola.
In quest'ultima immagine, in basso a sinistra, è ritratto Rafel Arguelles: l'unico cubano che abbia giocato contro Pelé, quando militava nei "Toros" di Miami il 6 giugno del 1973.
martedì 13 agosto 2013
lunedì 12 agosto 2013
Per i collezionisti di numismatica
Questa è una serie di biglietti di banca del 1960 e circolanti fino al 1961, la firma del Presidente è quella del "Che" Guevara.
Biglietti del 1961, ancora in corso legale, sempre firmati dal "Che" come Presidente della banca:
domenica 11 agosto 2013
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