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giovedì 6 aprile 2017

Altre america..nate

martedì 4 aprile 2017

Un minimo esempio di stravaganze americane:





domenica 2 aprile 2017

Italiani a Sarasota

Speriamo che il Trumpone non gli faccia costruire un muro davanti...

sabato 1 aprile 2017

Astronautica a gò gò

Essere a Orlando e non fare una visita, seppure fugace al Kennedy Space Center, sarebbe un delitto.


Come faranno?

Un Paese che seppur nato (dopo la conquista) a cavallo si è trasformato, per forza maggiore, in Paese a misura di automobile. Credo che lo sappiano tutti. Esposizioni, vendite, raduni, gare e bizzarrie non si contano.
Come faranno gli americani senza Ferrari, Maserati, Lamborghini, Mercedes, BMW, Porsche eccetera?




giovedì 30 marzo 2017

Oggi i funerali di Tomás Miliián a Miami

Dopo una settimana dalla sua scomparsa fisica, si terranno oggi funerali di Tomás Milián. Saranno svolti in forma privata e non si sa se successivamente i suoi resti saranno trasportati e seppelliti a Roma come da sua espressa volontà.



Ciao Tomás, forse ti sei ritrovato col "Caballero de París" e stai rivedendo la tua Avana, lasciata da giovanissimo che con Roma ti è rimasta nel cuore.

venerdì 24 marzo 2017

Che delizia, adesso, volare negli USA dall'Avana

Dopo tanti anni ho sentito una strana sensazione nell’arrivare all’aeroporto di Boyeros trovandolo invaso da velivoli di compagnie statunitensi, parcheggiati, in fase di decollo o atterraggio. Tra loro c’era anche il volo TR183 per Caracas/Istanbul. Forse non era una vera e propria emozione, però qualcosa ho provato, così come dopo l’imbarco ho raggiunto Orlando in una sola ora di volo invece delle 4 (almeno) che ci volevano prima solo per arrivare a Miami via terzo Paese e relativo scalo con cambio di aereo.

Grazie Obama ti sei mosso, come da tradizione, verso lo scadere del tuo secondo mandato, ma hai aperto una via che può solo migliorare.

Tomás e Cecilia sulla Plaza de la Revolución


giovedì 23 marzo 2017

Hasta siempre Tomás

Sono rimasto sorpreso ed estremamente dispiaciuto, appena arrivato ad Orlando, della scomparsa di Tomás Milián un personaggio tanto amato e ammirato da un pubblico immenso. Ho avuto la fortuna, il piacere e l’onore di condividere con lui e la sua troupe qualche giorno nella “sua” Avana, nella quale era tornato dopo 58 anni per aprire gran parte della sua intimità più profonda con il suo pubblico, filmando il documentario autobiografico “The Cuban Hamlet” con la regia di Giuseppe Sansonna e grazie alle “manovre” dell’architetto Marco Marini in collaborazione con l’allora Segretario d’Ambasciata Pietro De Martin.
Un attore fino al midollo, sugli schermi come nella vita. Lui stesso si è definito “un rompicoglioni” e il personaggio di Monnezza ha detto di averlo creato, almeno nel nome, a sua immagine e somiglianza. Sono certo che erano gigionerie, in fondo sapeva bene di essere tutt’altro che della spazzatura. Sicuramente una personalità tormentata da una vita in certi momenti oltre che difficile, proprio drammatica.

Sono arrivato in Florida con la speranza di poter passare a salutarlo nella sua casa di Miami Beach per chiedergli quando sarebbe tornato ancora all’Avana. Non ne ho avuto il tempo. Ciao, Tomás o Tomasito come ti chiamava la nonna. Mancherai di certo a tanta gente, non solo a me.


sabato 18 marzo 2017

Le Cinque Giornate di Milano

Stamattina mi sono alzato (non c’entra Bella ciao) col leghismo alto e non ho visto i tram e filovie con le bandierine tricolori. Poi ho realizzato che qua i tram non ci sono più da oltre 60 anni e le filovie non sanno nemmeno cosa sono.  I tre colori ne hanno uno diverso (come francesi e maggior parte di anglo, non sassoni e loro ex Colonie vecchie e nuove, forse si salvano solo Sudafrica e Canada), il blu al posto del verde e sono distribuiti in modo diverso.
Quello che abbiamo in comune è che nel 1848 eravamo entrambi una Colonia, spagnola di qua e austro ungarica di là. Grazie alle frontiere che come ha ricordato ieri il Trumpone, rendono l’immigrazione "un privilegio e non un diritto". Fra le altre cazzate che dice, a giorni (quasi) alterni, si è mostrato entusiasta con frau Merkel per la comune causa della NATO. Si era già dimenticato di dire che se  l’Europa non contribuisce secondo lui, finanziariamente, meditava di uscirne.
Forse poi si è ricordato che i decadenti del Vecchio Continente hanno contribuito anche a prezzo di vite umane ai capricci dei suoi predecessori di qualsivoglia dei due partiti presenti al Congresso.
Vabbé, saranno riflessioni e nostalgie di un vecchio babbione per quello che succede e quello che è successo nelle Cinque, effimere, ma comunque gloriose Giornate di Milano?

Auguri ai milanesi, corso XXII Marzo e porta Vittoria.