Il famoso detto, oltre a terroristi e assassini di gente inerme e innocente, trova conferma nelle
madri dei vari Kim Il, imperatori eterni della Corea del Nord che fino a poco
fa non minacciava nessuno, se non giocando coi suoi missili ed esperimenti
atomici. Adesso, anche grazie alle continue provocazioni del Trumpone, il Kim
Il non so quale di turno, dimostra di essere suonato almeno come suo nonno e
suo padre e minaccia di invadere l’isola di Guam, possedimento statunitense nel
Pacifico e importante base militare strategica. Sarebbe veramente l’inizio
della fine.
Per inciso e per chi non lo sapesse,
l’isola di Guam era uno dei tanti possedimenti spagnoli in giro per il mondo e
venne ceduto dalla Spagna agli Stati Uniti, assieme alla Florida, Portorico e
le Filippine quando venne firmato il trattato che poneva fine alla guerra
Hispano-Nordamericana, a Parigi nel 1901.
Quello che non tutti sanno è che questa guerra fu
dichiarata alla Spagna dagli Stati Uniti quando la potenza iberica era allo
stremo delle forze per la guerra di Indipendenza di Cuba e il pretesto fu l’autoaffondamento,
da parte degli americani della corazzata “Maine”, alla fonda nel porto
dell’Avana.
In realtà, quindi, la guerra fu Cubano-Hispano-Americana, ma guarda caso,
alla firma del trattato di Parigi il nuovo Governo repubblicano e indipendente
di Cuba non fu invitato. Questo Governo, “riconoscente” di essere passato da
colonia a neo colonia, oltre al diritto di intervento militare a Cuba, dette in
concessione, chi dice per 100 anni e chi dice senza una scadenza. Ovviamente la
concessione poteva essere ritirata da Governi successivi, al di la che avesse
una scadenza o meno ed è quello che è successo. I nerboruti statunitensi però
non ci pensano nemmeno. Che democratici e rispettosi dei diritti altrui che
sono. Siamo nelle mani di Kim Il Trump.