Per conquistare i consensi degli statunitensi di origine cubana, appartenenti allo “zoccolo duro” in uno Stato cruciale come la Florida, riducendo sembra con successo i margini di svantaggio sui sondaggi pre elettorali, Strump ha ulteriormente inasprito le sanzioni verso enti e cittadini dell’Isola. È la quarta volta da quando è al
Potere che da un giro di vite all’anacronistico e
contrario a ogni norma di diritto umano e internazionale in vigore dal 1961.
Fra le nuove disposizioni sono cadute le ultime “concessioni” di Obama in
merito alla Cultura, Sport e Ricreazione per cui ogni partecipazione di
cittadini statunitensi a eventi di questo tipo saranno valutati, caso per caso,
dal Ministero del Tesoro così come i
visti per i cittadini cubani che per gli stessi motivi si recherebbero negli Stati Uniti verranno
passati al microscopio.
Tornato ad essere tassativamente proibito l’ngresso nel
territorio USA di sigari e rum cubani anche da parte di cittadini di Paesi
terzi.
Intanto le proteste antirazziali e gli abusi della
polizia continuano a scuotere un Paese già duramente provato dalla Pandemia e
le vendite di armi sono alle stelle, dove già se ne contano quasi 400 milioni
in mano a privati cittadini, con una media di oltre una per abitante.
Qualche esperto nordamericano in politica, teme la
possibilità dello scoppio di una guerra civile nel caso Strump dovesse perdere
le elezioni. Risultato, per lui, inaccettabile. Ovviamente le lelezioni senza
brogli sono solo quelle che vince lui.