Anche noi vecchi siamo stati giovani e molti di noi estremisti. Purtroppo una legge di natura ci porta a conclusioni avventate, senza ombra di ragionamento. Nelle varie manifestazioni di questi giorni sono emerse posizioni veramente non ragionate rispetto alle idee che si professano. Se si può considerare giusto manifestare contro l'eccesso di legittima difesa dello Stato d'Israele che d'altra parte mira a eliminare non i palestinesi, ma i terroristi di Hamas che si serve vigliaccamente del popolo per farsi scudo.
Un compito praticamente impossibile perché tra i giovani e bambini vittime di questa rappresaglia ne cresceranno molti che a loro volta alimenteranno l'odio smisurato e giustificato, da loro punto di vista, per lo Stato d'Israele creando altri Hamas. Una via senza uscita che a questo punto bisognerebbe quantomeno limitare. Giusto, quindi, manifestare per far cessare lo stato di guerra, ma è giusto manifestare biecamente in appoggio a un mondo islamico dove c'è una forte componente estremista e fondamentalista che è all'antipodo delle libertà che difendono questi giovani (e non) "di sinistra"?
Si mescola il diritto alla vita e contro la guerra inneggiando a sistemi politici imbevuti di fondamentalismo religioso che negano, tutti o quasi, i princìpi di libertà e uguaglianza in cui questi giovani (e non) credono.
Pertanto ritengo legittimo manifestare per le cause giuste e urgenti, ma non per vedere la scomparsa di uno Stato che bene o male entra in questo abbozzo di Democrazia di cui facciamo parte e vogliamo perfezionare, a favore di regimi o forme religiose oscurantisti e fortemente retrogradi in netto contrasto con le idee progressiste che si vogliono portare avanti.