Sono
passati 29 anni da quel tragico 3 settembre, un volo Avana/Milano, carico di turisti che si scambiavano felicemente le loro impressioni sulle belle vacanze passate,mai arrivato e quasi nemmeno partito, purtroppo. Ma il triste ricordo è ancora vivo
in molti di noi. Specialmente a parenti ed amici.
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domenica 2 settembre 2018
domenica 12 agosto 2018
Ma i discendenti di Giuda, sono arrivati in America Latina?
Ho
visto, recentemente, una mini serie di documentari e commenti realizzata da
ricercatori, antropologi, storici e addetti ai lavori in generale. L’argomento
era la ricerca, a ritroso, del gene maschile “Y” fino alla notte dei tempi
umanoidi. Il risultato, sorprendente è che la ricerca, lunga e minuziosa,
conduce ad un unico capostipite che la Bibbia ha chiamato Adamo. Le
investigazioni hanno condotto in Africa Orientale e in modo più specifico
nell’attuale Etiopia. Questo territorio era già ben conosciuto dagli
antropologi che avevano pubblicato le loro ricerche, basate su resti fossili,
deducendo che da questa zona è cominciata la diaspora dell’Homo Erectus,
discendente dagli Ominidi e antecedente del “Sapiens”.
La
cosa che mi ha più sorpreso, nel seguire le migrazioni per i vari Continenti
nel corso di centinaia di migliaia di anni, è stata quella che attraverso gli
esami del DNA, possibili solo da un tempo relativamente breve, è emerso che
tutti noi abbiamo in comune il cromosoma “Y” che secondo gli esperti porterebbe
a un unico antenato comune a tutte le razze che si sono sparse in luoghi, tempi
e condizioni differenti, creando gruppi, sottogruppi e differenze somatiche, ma
mantenendo inalterato il genoma.
Quello,
da non credente che mi lascia il dubbio, è da dove discende il cromosoma
femminile...? Sarà una “deformazione” del maschile? Devo riconoscere che la
storia della costola non mi convince e poi la prima coppia non ha avuto solo
due figli maschi? Senza contare che secondo questa “teoria” i tempi evolutivi
sarebbero molto più rapidi e imprecisi. Poche migliaia di anni, rispetto alle
centinaia di migliaia o addirittura qualche milione secondo gli studi opinabili,
ma accompagnati da prove concrete e condivisi dalla totalità, o quasi, del
mondo scentifico, anche credente.
Dal
mio punto di vista do più credito alla scienza che prima o poi saprà dare, se
non lo ha già, una risposta a questo mio dubbio.
Un
altro dubbio che mi assale è: ma i sottogruppi di Giuda, attraverso le
migrazioni, sono arrivati anche in Sud America? Gli esempi sono infiniti, al
momento me ne sovviene solo qualcuno: Pinochet, Videla e molto più recentemente
Temer, Santos o Lenin Moreno che pur essendo Presidente non ha avuto nemmeno il
buon gusto di cambiarsi il nome di battesimo.
mercoledì 8 agosto 2018
Opinioni, opinabili, su una realtà
Ho
ricevuto una mail da un amico che segue
assiduamente queste mie personalissime, criticabili e non obbligatoriamente condivisibili
opinioni, nella quale si dichiara “non completamente d’accordo” sulla mia
teoria riguardante l’embargo, specie nel campo della salute e ne ha tutto il
diritto. Il tema riguardante gli effetti dell’embargo di cui soffre Cuba si
ripercuote (per importanza) sulla salute, ma non solo. Desidererei chiarire il
mio punto di vista sull’argomento, magari per far riflettere altri lettori non
ben informati sul tema.
Premesso
che in alcuni casi lo considero un alibi per alcuni responsabili di settori
economici e sociali, dal momento che da diversi anni, Cuba riceve crediti e
aiuti da Paesi “amici” o cumunque non nemici come, per esempio: Cina,Vietnam,
Russia, Canada, Messico e altri, per non parlare del Venezuela con le sue
difficoltà, sempre più acute e derivate dallo stesso mandante. C’è stato anche
un riavvicinamento della Comunità Europea. Il tutto è molto bello e utile, chi ha visitato Cuba 20 o più anni fa
lo può apprezzare in molti campi, ma nessuno di loro è Babbo Natale e con tutte le agevolazioni e
condoni del caso, un Paese bloccato finanziariamente soffre, comunque, di
grandi difficoltà e gli risulta difficile uno sviluppo completo e integrale.
Molti, specie all’estero danno la colpa al “sitema” o al regime e negarlo
completamente sarebbe oscurare il Sole con un dito, ma se i cambiamenti seppure
ancora lenti e poco efficaci sono iniziati, l’embargo continua da quasi 60 anni.
Cina e Vietnam, con la stessa ideologia politica, senza embargo, non sono
diventati Paesi prosperi in pohi anni?
Da
un po’ di anni si è scoperta l’acqua
calda del turismo, in un Paese caraibico ed è diventata la prima fonte di
ingresso (lordo). Sono lontani i tempi in cui c’era una lotta a coltello tra le
poche Agenzie straniere presenti per avere un pullmann o degli alloggiamenti
decenti, ma questo va a vantaggio degli investitori stranieri che stanno costruendo
alberghi a tutto spiano, però le entrate (nette) non sono tutte per Cuba...
Nello
specifico, lo strangolamento finanziario è sopportabile solo con enormi
sacrifici e stoicismo. Cuba non può fare transazioni in dollari statunitensi,
così some gli Istituti Finanziari che tengono rapporti con essa. È facile
immaginare quale sia il danno economico dovuto solo al cambio della valuta. L’extraterritorialità
della Legge impedisce, anche, alle
Aziende nordamericane radicate all’estero, o loro filiali e associate, di
commerciare in ogni campo con Cuba. Se i manufatti metallici contengono nickel
cubano ne è vietato l’acquisto ed ogni eventuale “triangolazione” di Imprese di
Paesi terzi con prodotti nordamericani, comporterebbe, nel migliore dei casi,
multe milionarie o anche la cessazione dei rapporti con la “Casa madre”
statunitense. E questo è solo un esame molto superficiale.
Nel
campo della salute, molti apparecchi sono prodotti da altri Paesi (Giappone,
Olanda, Cina, ecc.), purtroppo però, ci sono macchinari e medicine che possono salvare vite, prodotti
solo negli Stati Uniti o comunque protetti dai loro brevetti e questo è un serio
quesito sui Diritti Umani, mentre medici e personale cubano della Salute si
distinguono in tutto il mondo in opere umanitarie portando il poco che hanno e
anche quello che servirebbe in Patria.
domenica 29 luglio 2018
Cose che capitano
Per
un po’ di tempo avrò difficoltà ulteriori, di comunicazione dal momento che ho
avuto uno scontro con una pompa di benzina nella quale ho maldestramente messo
un piede in fallo dentro una spira della canna di erogazione cadendo
pesantemente in avanti, stando sulla piattaforma soprelevata e nel tonfo, ha
avuto la meglio lei. Nell’intento, fortunatamente riuscito, di proteggere
faccia e testa, ho messo le braccia avanti sentendo uno spostamento nella
spalla destra. Dislocamento e lussazione della clavicola che mi causa
l’immobilità del braccio destro per 20/25 giorni. Disgraziatamente sono
ambidestro solo con i piedi che peraltro non uso più, per cimentarmi da ex
calciatore di buone speranze e usare la tastiera con la sola mano sinistra è
alquanto disagevole.
Nell’occasione
ho potuto ancora sperimentare la grande umanità e professionalità dei
lavoratori della salute cubani che forniscono con abnegazione un servizio
carente di mezzi e risorse di cui avrebbero bisogno, mezzi e
risorse mancanti, spesso in casi molto più gravi del mio grazie allo strangolamento
anche extraterritoriale, imposto dagli Stati Uniti e in vigore da quasi 60 anni
che è un genocidio, alla faccia dei Diritti Umani che sbandiera un Paese dove è
tornata di moda, la peraltro mai abbandonata “Dottrina Monroe” che rivendica
l’America agli americani. Naturalmente del Nord e preferibilmente biondi dagli
occhi chiari.
Parafrasando
Trumpaccio, il resto è cacca.
mercoledì 18 luglio 2018
Ritorno alla base
Sono
rientrato dal mondo esterno, dove chi può gode di agi e benessere, da due
giorni e devo ancora riadattarmi completamente alle code e ai “no hay” (non c’è
o non ci sono). La parte positiva è un ambiente più familiare e sereno. Se non
altro non si corre il rischio di essere raggiunti da qualche pallottola vagante
che seppure secondo la legge delle probabilità non è frequente, è meglio non
riceverla. Lo stesso è improbabile incontro di serpenti e coccodrilli davanti
alla porta di casa o le morsicature di pescecani nelle cristalline acque
dell’Oceano Atlantico.
Anche
la monotonia e le carenze hanno i loro vantaggi.
Ci
siamo accomiatati anche quest’anno cenando al ristorante texano di Colonial
Drive, già citato, dove campeggia, per dare “ambiente”, oltre alle noccioline
americane, l’arredamento “country” e le finte sella da cavallo, il ritratto di
uno degli autentici abitanti originari di questo Continente (credo sia Sitting
Bull o Toro Seduto, ma non posso giurarlo), del quale Trumpaccio si crede
l’unico proprietario.
venerdì 13 luglio 2018
Texas in Florida
Se passate da Orlando
in Blackwood angolo Colonial Drive, verso sera,provate la cucina texana con
bistecche da far invidia agli argentini, in un ambiente old style western.
martedì 10 luglio 2018
Pdf sulla rinascita del turismo a Cuba
Ho rivisto i testi e le foto del libro "La rinascita del turismo a Cuba", in italiano e in spagnolo, chi fosse interessato a riceverne una copia, gratuitamente, me lo può chiedere per mail: abuafaldo@gmail.com specificando in quel delle due lingue lo preferisce, farò il possibile per inviarlo, dentro delle possibilità di connessione e del numero di richieste.
Viaggi e comfort
Per il viaggio di andata e ritorno Orlando/Miami/Orlando ho utilizzato questo vecchio modello di Chevrolet Equinoze, ho senti la mancanza della mia Polsky Fiat 1987...
domenica 8 luglio 2018
sabato 7 luglio 2018
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