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giovedì 20 settembre 2007

Riunione bilaterale tra la C.E.E. e Cuba

Durante la prossima sessione dell'Assemblea Generale dell'O.N.U. dovrebbe tenersi una riunione bilaterale fra i rappresentanti del Governo cubano e quelli dell'Unione Europea per analizzare le relazioni bilaterali che si sono raffreddate nel 2004 con l'arresto dei 75 giornalisti e intellettuali per reati di opinione e più in generale per la situazione dei diritti umani. L'Unione Europea, nonostante le differenze politiche sarebbe disponibile ad accordi di cooperazione e di aiuti economici a patto che Cuba faccia qualche "gesto di responsabilità" che però non trova ancora conferma da parte delle Autorità caraibiche che da parte loro auspicano il ripetersi del tradizionale voto di condanna all'embargo degli Stati Uniti durante il dibattito nell'Assemblea Generale.

Continua la moratoria sulla pena di morte

La seconda sentenza a sorpresa nello spazio di poche settimane: i due soldati disertori che lo scorso mese di maggio avevano tentato il sequestro di un aereo di linea all'aeroporto José Martì dell'Avana, uccidendo un soldato e un ufficiale, sono stati condannati all'ergastolo. E' la seconda sentenza di questo tipo per reati gravissimi a danno di appartenenti alle forze dell'ordine e per di più commessi da disertori delle medesime. E' evidente che il Governo di Cuba sta inviando dei segnali che sarebbe opportuno qualcuno cominciasse a raccogliere. Per gli stessi fatti, se giudicati prima dell'avvento al potere interinale (!?) di Raul Castro, ritenuto spesso il "fratello cattivo", gli imputati sarebbero finiti sicuramente davanti al plotone d'esecuzione.

mercoledì 19 settembre 2007

Nazionale di baseball abbandona Cuba


Alexei Ramirez di 25 anni da Pinar del Rìo, primatista nella scorsa stagione per le battute
fuori campo, ha abbandonato Cuba apparendo nella Repubblica Dominicana dove tramite il suo agente portoricano sta prendendo contatti con squadre professionistiche degli Stati Uniti. Ramirez si è ricongiunto con sua moglie che è dominicana e ha studiato medicina all'Avana dove si è laureata recentemente. L'atleta fece parte della squadra che ha vinto l'oro Olimpico ad Atene 2004, in quella che ha vinto i recenti Giochi Panamericani di Rio ed era in predicato per le prossime Olimpiadi di Pechino.

martedì 18 settembre 2007

Polemica a Miami per le dichiarazioni di Gloria Esteffan

Durante la presentazione del suo ultimo disco "90 millas" (che e' la distanza minima tra Cuba e gli U.S.A.), la cantante che fra l'altro e' figlia di un ufficiale batistiano, profuga della prima ora e da sempre su posizioni molto dure rispetto al castrismo, ha dichiarato che sarebbe ora di fare "punto e a capo" (tesualmente: "borron y cuenta nueva") tra gli esiliati o emigrati ed i cubani rimasti nel Paese. La cantante asserisce che dopo 50 anni si tratta di "un'altra Cuba" e che il solco profondo del cambiamento non si puo' disconoscere. Che non si deve dare ulteriore spazio alla propaganda demonizzatrice del regime nei confronti dei fuorusciti che li vorrebbe assetati di riconquista di tutti i beni perduti da loro o addirittura dai propri nonni. La realta' e' che oltre alla situazione interna e' cambiata cosi' come quella dell'emigrazione, la cui maggioranza si e' ormai adeguata alla nuova vita intrapresa, ha conosciuto la democrazia che non esisteva nemmeno "prima" a Cuba e l'unica voglia che ha e' di avere relazioni normali con il proprio Paese di origine con la possibilita' di andarci in qualunque momento e senza restrizioni dando una mano alla definitiva caduta di un regime che non permette nemmeno lo sviluppo economico al di la' della demagogia e della retorica populista. In pratica essere pronti, come molti lo sono, ad investimenti per favorire migliori condizioni di vita ai propri parenti ed amici rimasti nel Paese.
In sostanza dichiarazioni che rappresentano una novita' ed una maturazione dell'artista che fin'ora era considerata la "portavoce" dell'estremismo conservatore, ma che non sono piaciute delle frange piu' reazionarie come i veterani della Brigata 2506, agli "iiriducibili" del gruppo paramilitare Alfa66 o comunque alla omai minoritaria componente nostalgica della "Calle Ocho" dove, tra una partita di domino o una coladita cubana presa al cafe' Versalles, ogni giorno si rovescia virtualmente il governo comunista. Da quasi 50 anni...

lunedì 10 settembre 2007

Critiche alla funzionalita' dei servizi

In un'inchiesta pubblicata da "Juventud Rebelde", su 200 intervistati, oltre 150 hanno espresso le loro perplessità e critiche con relazione ai servizi e alle offerte commerciali indicando la "discontinuità" come causa principale dei disservizi.
Molti hanno citato come esempio il caso del "treno francese", soprannome dovuto alla sua provenienza che unisce l'Avana con Santiago de Cuba, quindi quasi i due estremi dell'isola. Secondo gli intervistati all'epoca della sua messa in esercizio (2001) il treno garantiva puntualità nelle partenze ed arrivi, ma da allora il servizio è andato via via deteriorandosi non garantendo più il rispetto degli orari.
Fra le altre segnalazioni quelle più citate riguardano: l'approssimazione nel restauro degli edifici, la scarsità di bagni pubblici, la poca varietà di prodotti offerti nei mercati agricoli, la sparizione improvvisa di beni che venivano offerti nelle rete commerciale o che formavano parte di progetti specializzati e la scarsità nella distribuzione di schede telefoniche prepagate.
Quasi il 50% degli intervistati imputa queste deficienze al mancato seguito nel controllo dei progetti causato anche da una sproporzione negativa dei salari rispetto alle prestazioni richieste al personale addetto. Questo comporterebbe anche minor controllo ed esigenza da parte degli ispettori incaricati della supervisione.
La maggioranza degli intervistati, inoltre, asserisce che l'embargo non può essere responsabile di mancata attenzione o di villanie da parte degli addetti ad alcuni servizi oppure delle laboriose operazioni burocratiche a cui costringono alcuni uffici pubblici.
Oltre la metà degli intervistati ha osservato che le nuove iniziative, quando vengono intraprese, funzionano bene solo per qualche mese o nel migliore dei casi un paio d'anni per poi precipitare nel caos.
Gli autori dell'inchiesta, dopo aver visitato alcune delle entità segnalate come fonte di cattive prestazioni di servizi, avrebbero verificato che ci sono "situazioni oggettive" che portano al cattivo funzionamento delle medesime.

martedì 4 settembre 2007

Ancora sussurri o speranze? sulla morte di Fidel

In una lettera letta ieri sera da Hugo Chavez, Fidel Castro lamentava di non aver piu' tempo per approfondire le sue "meditazioni" date alla stampa ove riflette sulla corruzione del capitalismo imperialista e sull'egemonia degli Stati Uniti esercitata nel continente. Segno premonitore?
D'altro canto fonti, di solito molto ben informate, seppur non infallibili si dichiarano certe dell'avvenuto decesso del "Leader Maximo", ma che ilregime non voglia ancora dare l'annuncio ufficiale.
Saranno le solite speranze che accompagnano gli esuli da quasi cinquant'anni?

Riprende il dialogo Cuba-Messico

Le relazioni storicamente ottime tra Cuba e Messico hanno avuto una brusca battuta d'arresto nel 2000 con l'elezione di Vicente Fox alla presidenza azteca. Il culmine della crisi si e' avuto nel 2004 con il ritiro dei rispettivi ambasciatori che pero' sono stati riconfermati l'anno seguente pur continuando i loro compiti con la "freddezza" diplomatica dettata dalle posizioni dei rispettivi governi.
E' di ieri la notizia data dal Ministro degli Esteri messicano Patricia Espinosa che i due Paesi hanno deciso di aprire un'agenda bilaterale di conversazioni aperta a tutti i temi, compreso quello sui diritti umani.
Due settimane orsono il Parlamento azteca ha ratificato la nomina dell'ex ambasciatore in Spagna, Gabriel Jimenez Remus, quale rappresentante all'Avana e quindi in breve si attende la nomina del nuovo rappresentante cubano a Citta' del Messico con relativi insediamenti.

lunedì 3 settembre 2007

All'asta cimeli del "Che" o legati alla sua cattura

L'ex agente della CIA Gustavo Villoldo di 71 anni che ha diretto l'operazione congiunta fra l'Agenzia americana e l'esercito boliviano con la quale è stato catturato e assassinato Ernesto Guevara de la Serna nel 1967, ha deciso di mettere all'asta tramite la Heritage Auctions of Dallas, il prossimo 25 e 26 Ottobre, alcune reliquie di cui è in posesso e precisamente: Il ciuffo di capelli arsi dal sole che egli stesso aveva tagliato al "Che", la mappa originale usata da egli stesso per seguire i movimenti dei guerriglieri fino alla loro cattura, il telegramma speditogli dall'allora presidente Barrientos col quale gli chiedeva notizie sull'andamento della missione, foto del "Che" ormai cadavere e senza camicia di quando fu esibito ai giornalisti sul tavolaccio di una lavanderia con le copie esistenti e i diritti d'autore sulle medesime, messaggi del "Che" ai suoi uomini intetrcettati dall'esercito boliviano che alla fine hanno portato alla sua cattura, una delle due serie di impronte digitali che furono prese a Guevara prima di seppellirlo, l'altra serie è arrivata a Cuba per vie misteriose.
Villoldo è stato protagonista di una recente polemica a distanza col Governo cubano che asserisce di non avere dubbi sull'autenticità dei resti sepolti nel mausoleo di Santa Clara e rinvenuti 10 anni orsono in Bolivia. L'ex agente CIA asserisce di aver cominciato a dubitare dell'autenticità del ritrovamento quando si è parlato dei resti del "Che" e di altri sei compagni. Secondo lui, che ha partecipato alla sepoltura, il "Che" è stato inumato con due compagni solamente. Ma l'unica cosa che non ha mai voluto rivelare sono le coordinate dell'effetivo sepolcro di Ernesto Guevara.
Si è dichiarato disponibile a consegnare una parte della ciocca di capelli per una comparazione del DNA con i resti tumulati a Santa Clara.
Dalla vendita delle reliquie, Villoldo, spera di ottenere almeno un milione di dollari.

sabato 1 settembre 2007

La presunta visita di Raul Castro è una "bufala"?

La notizia, ampiamente riportata sul "Corriere della Sera" di giovedì scorso, secondo la quale il governante cubano avrebbe fatto un viaggio di piacere in Italia per incontrare i nipoti e la famiglia del genero siciliano, trovano scetticismo in ambienti ufficiali cubani (che peraltro non smentiscono ufficialmente) e gli attivisti americani pro-Castro. Max Lesnik che è un promotore di azioni e manifestazioni contro l'embargo e con contatti nell'ambiente poilitico dell'Avana ha detto che gli sembra incredibile che un capo di stato, con un fratello gravemente ammalato, lasci di nascosto il suo Paese per un viaggio di piacere. Fra l'altro fonti bene informate assicurano che Raul, al contrario di Fidel e del "Che", non ha mai giocato a golf in vita sua pertanto non avrebbe avuto questo grande interesse e ammirazione per il Centro alle falde dell'Argentario.

giovedì 30 agosto 2007

Visita di Raul Castro in Italia

Secondo quanto pubblicato in un ampio articolo nel Corriere della Sera di oggi, il presidente interinale di Cuba sarebbe stato in Italia la scorsa settimana. Frequentemente Raul visita il nostro Paese per riunirsi con la famiglia del genero siciliano, Paolo, marito di sua figlia Mariela. Non e' una novita' per lui venire nel piu' stretto riserbo, ed incognito, nel nostro Paese per queste riunioni di famiglia, ma questa volta prima di riunirsi con i parenti ha voluto, da bravo "proletario", farsi portare a visitare uno dei piu' esclusivi "green" del Mondo: quello di Porto Ercole, frequentato dai piu' bei nomi dell'Alta Societa' internazionale. Dopo aver sorvolato il terreno con un elicottero avrebbe ordinato di atterrare vicino alla buca numero 11 dove avrebbe preso visione diretta del terreno da gioco realizzato con i sistemi piu' moderni ed ecologici esistenti per questo tipo di installazioni. La visita sembra lo abbia soddisfatto in pieno e chissa' che non pensi di farne costruire uno anche all'Avana, magari rimodernando l'area dell'ancora esistente Golf Club di Boyeros....

Cuba rinuncia ai Mondiali di boxe per dilettanti

Come ampiamente previsto e annunciato la Federazione Cubana di Pugliato ha comunicato ufficialmente che la delegazione caraibica non partecipera' ai mondiali di categoria previsti per il prossimo mese di Ottobre a Chicago "per evitare tentazioni a disertare dietro offerte economiche delle societa' capitaliste".
Questo e' il primo dei tre appuntamenti previsti per stabilire le qualificazioni alle Olimpiadi di Pechino, a Cuba restano altre due occasioni da sfruttare....

Quattro condanne per rivolta in carcere

Un militare: Yoelvis Delgado Arvelo e un civile tale Mursuli', non meglio identificato, sono stati condannati all'ergastolo per una rivolta occorsa nel carcere del Manguito in provincia di Santiago de Cuba nel dicembre scorso, dove hanno perso la vita due militari di guardia. Un'altro militare: Iran Cabrera Leon e un civile di cui non sono note le generalita' sono stati invece condannati a 30 anni di reclusione per concorso nello stesso fatto. Per episodi di questo genere e anche di minor gravita', in passato, gli imputati ritenuti colpevoli venivano sottoposti a fucilazione, ma sembra che i giudici militari siano stati "pilotati" verso una sentenza non definitiva visto l'avversione della gran parte dell'opinione pubblica internazionale verso le condanne a pene capitali.
Per il momento si ignora anche la sorte del militare che tento' di sequestrare un aereo all'aeroporto dell'Avana nel maggio scorso causando la morte di un ufficiale.
Gli osservatori internazionali ritengono che il governo cubano non voglia mettersi in conflitto con i Paesi piu' moderati nelle pene da applicare ai colpevoli di atti delittivi.

martedì 28 agosto 2007

Anticastrista condannato per detenzione di armi

Il 64enne Robert Ferro, esule della prima ora e naturalizzato statunitense, è stato condannato dal Tribunale Federale della Virginia a 5 anni e 75.000 dollari di multa per il possesso di un numero spropositato di armi. A casa di Ferro che è ufficiale in pensione delle Forze Speciali U.S.A., sono state rinvenute 1.500 pistole, 35 mitragliatrici, 130 silenziatori, una granata, un lanciarazzi e 89.000 proiettili di vario calibro. Le armi e munizioni erano state occultate dietro a pareti e librerie finte. Le stesse, avrebbero dovuto essere utilizzate in uno dei tanti progetti di rovesciamento armato del regime castrista e a dire dell'imputato l'organizzazione paramilitare Alfa 66 era al corrente di questo arsenale di cui avrebbe avuto la disponibilità, ma un portavoce dell'organizzazione nega questa versione.
Ferro era già stato inquisito per il possesso di 2,3 kg. di esplosivo C-4 in un campo di addestramento per messicani, volontari a lottare contro Castro che era di sua proprietà.
i suoi difensori chiedono che la condanna sia ridotta ameno di due anni di reclusione per le cattive condizioni di salute di Ferro e nella loro linea di difesa hanno sostenuto che l'imputato era un "collezionista" visto che molte delle armi sequestrate sarebbero vere e proprie anticaglie....

lunedì 27 agosto 2007

Le "Riflessioni" smentirebbero l'aggravamento o la morte di Fidel Castro

Sabato scorso e' apparsa sul Granma la 40ma "riflessione" del Comandante che indirettamente smentisce il suo aggravamento o addirittura la dipartita. Sembra che l'articolo, scritto in prima persona e riguardante i fatti che hanno preceduto la presa del potere sia credibilmente autografo, rimane il fatto che l'anomala assenza in video e voce di Fidel dura gia' da molto tempo...

giovedì 23 agosto 2007

La stalla e i buoi


Col prossimo mese di Settembre andra' in vigore la Legge 25/1/2007 volta a colpire i dirigenti ed alti funzionari responsabili di caos amministrativo e/o corruzione. La disposizione e' voluta da Raul Castro nella sua campagna di lotta nel tentativo di moralizzare e risanare il Paese. Sono previsti severi giri di vite per i dirigenti e funzionari sorpresi, o anche solo accondiscendenti nei riguardi di subalterni, a sottrarre fondi o risorse dalle aziende, operare nepotismi e/o favoritismi nelle assunzioni e/o promozioni di amici o parenti, proteggere gli assenteisti o chi si presenta tardi al lavoro e tutte quelle situazioni di grave negligenza o malversazione ai danni dello Stato. Chi verra' sorpreso a violarne le norme subira' immediatamente le corrispondenti sanzioni amministrative con relativa perdita dell'impiego, salvo le eventuali conseguenze penali, qualora ve ne fossero. Il contenuto della Legge e' severissimo, cosi' come dovrebbe essere rigorosa la sua applicazione.
Secondo fonti ufficiali pubblicate nell'ottobre dello scorso anno, oltre la meta' delle ispezioni amministrative, effettuate in quasi 23.000 imprese cubane, hanno rilevato irregolarita' quasi sempre gravi. Le ispezioni hanno altresi' dimostrato che il 55% delle aziende funzionano in maniera che va da "mediocre" a "male". In altre 3.502 imprese ispezionate il 59% ha mostrato violazioni al Regolamento Generale delle Relazioni del Lavoro.
Nel suo primo anno di comando interinale, Raul, ha nominato (e destituito) quattro ministri ed il Segretario Generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba (unico sindacato riconosciuto) nella persona di un suo stretto collaboratore: il generale Salvador Valdes Mesa.
Mentre continua l'assenza mediatica di Fidel Castro, a parte gli scritti di cui si comincia a dubitare dell'autenticita', il fratello ha dichiarato una lotta senza quartiere alla corruzione, gli sprechi e l'inefficienza.
Le domande sono: ci volevano quasi 50 anni di "sociolismo", sotto la guida illuminata e infallibile di Fidel, per chiudere la stalla?
E: riuscira' il Nostro Eroe a guarire un Paese malato, ormai in cancrena, o pagheranno sempre i soliti capri espiatori per simulare interventi radicali?

mercoledì 22 agosto 2007

Si amplia la "copertura" della Ley de ajuste cubano

Le autorità migratorie degli Stati Uniti hanno recentemente stabilito che i figli anche di un solo genitore cubano, pur se nati in un terzo Paese, hanno diritto di chiedere l'applicazione della Legge che permette ai cubani che mettano piede "nella terraferma" degli USA, ovvero avere il diritto di residenza e/o di asilo.
Questo provvedimento potrà beneficiare molte migliaia di figli nati da matrimoni misti e fuori di Cuba che volessero risiedere negli Stati Uniti.

Obama contro le restrizioni

Il candidato democratico alle primarie americane, Barack Obama, ha dichiarato che in caso di un suo successo alle successive elezioni presidenziali provvederebbe ad applicare deroghe alle restrizioni, supplementari all'embargo, imposte da Bush nel 2004. Secondo queste norme, i cubani residenti o naturalizzati negli USA possono inviare 300 dollari ogni tre mesi ai famigliari contro i 3000 annuali di prima e possono effettuare un viaggio a Cuba ogni tre anni, contro la precedente frequenza annuale.
Obama si e' dichiarato contrario a queste misure che considera inutili e vessatorie.
Ultimamente il Governo americano ha posto particolare attenzione a vere o presunte violazioni dell'embargo imposto a Cuba arrivando anche a controllare piu' strettamente eventuali acquisti di sigari via internet o i viaggi per presunti motivi religiosi arrivando ad applicare sanzioni a diversi contravventori.
Da parte sua l'altra candidata "eccellente" Hilary Clinton e' stata piu' sulle generali dicendo che se Castro abbandonasse il potere si potrebbe rivedere la legge sull'embargo nel suo complesso.

martedì 21 agosto 2007

Dichiarata la "normalita'"

Il passaggio di Dean nelle prossimita' della costa meridionale di Cuba non ha causato, fortunatamente, gravi danni. Si sono verificate alcune penetrazioni del mare e situazioni legate a venti piu' forti della norma, ma senza conseguenze pesanti. Gli sfollati che erano ascesi a circa 400.000, particolarmente tra gli abitanti degli estremi orientale ed occidentale del Paese, hanno potuto rientrare nelle loro case dopo l'annuncio dato dalle Autorita' di ritorno alla situazione normale.

Area coperta da Dean nei Caraibi


In questa immagine ripresa dalla NASA alle ore 2am locali (08.00 in Italia), si vede l'ampia zona ricoperta dall'uragano che sta per abbattersi, con categoria 5 ovvero massima, sulla costa tra il Belize e lo Yucatan.

lunedì 20 agosto 2007

Chavez smentisce che Fidel Castro sia morto

Le voci di un aggravamento di Fidel Castro sono culminate sabato, spargendo la notizia che il Comandante sarebbe già deceduto o comunque intubato in stato di coma irreversibile ed in attesa del momento fatale.
Il Presidente del Venezuela, uno degli uomini più vicini al leader cubano ha smentito la notizia nel corso del suo abituale programma "Alò Presidente" col quale dialoga, in televisione, ogni sabato sera con i suoi compatrioti.
Ha detto di sapere che Fidel sta continuando a lavorare con i suoi scritti, di aver parlato con lui il giorno del suo compleanno e di avergli mandato un ritratto di Bolivar come regalo. "I nemici stanno aspettando la sua morte, ma gli uomini come lui non muoiono mai".
Da fonti ufficiali del Governo cubano non sono pervenute conferme o smentite inerenti alle "voci" sempre piu' insistenti di una fine imminente o addirittura già avvenuta.
Intervistata a Miami la figlia naturale di Fidel: Alina Fernandez Revuelta ha dichiarato che il castrismo stesso è quello che ha sempre alimentato "voci e rumori" e che molto probabilmente nemmeno persone solitamente vicine al Comandante conoscono realmente il suo vero stato di salute.