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lunedì 10 aprile 2017

San Augustin, la "Baracoa" degli USA

Ieri, domenica, ho fatto una piacevole scoperta e trascorso una bella giornata passeggiando nella prima città fondata negli attuali Stati Uniti dalla conquista spagnola. Si tratta di San Augustíne, sorta nel 1565 ad opera di Pedro Menéndez de Avilés che ne è stato il primo Capitano Generale della Corona spagnola. Quello che mi ha sorpreso di più è che si tratta (forse) dell’unica città statunitense a misura d’uomo. Pur non essendo, uno storico, architetto o studioso, mi sono reso conto che la città ha mantenuto il suo tracciato originale, con le sue strade strette che ricordano, almeno nel camminarvi, le altre città coloniali spagnole. Si affaccia su un’ampia baia che ne forma un ottimo porto naturale chiuso anche dal lungo ponte “de los Leones” levatoio al centro ed era protetta da attacchi di corsari e pirati, dalla fortezza di San Marcos, dove oggi sventola la bandiera “Dixie”, fatta costruire per la sua difesa assieme alle mura di cui si conservano solo pochi metri e non più della loro altezza originale.

Un centro storico d’attrazione turistica, in cui ogni edificio è trasformato in esercizio commerciale, artigianale, di divertimento o di cultura. In esso resiste ancora qualche antica casa di legno dei sopraggiunti coloni anglosassoni che con bandiere, cartelli e disegni rendono veramente spettacolare questa cittadina. Interessante anche la Cattedrale che al di la di essere luogo di culto è anche ricca di mosaici e opere d’arte fra le quali una riproduzione moderna dell’Ultima Cena. Sicuramente un luogo da consigliare a chi si reca in Florida per turismo, fra l’altro non si trova molto lontano, solo un pugno di miglia a nord di Daytona Beach, famosa per il suo circuito automobilistico che è stato per anni quello che ha segnato la stagione dei Gran Premi automobilistici.




sabato 8 aprile 2017

Church street, la strada dello sport a Orlando

La Church street di Orlando è la strada dello sport, infatti a poche centinaia di metri uno dall’altro, ci sono due stadi, il più “vecchio” è per il Baseball e il Footbal americano, mentre quello nuovissimo è per il “Soccer” il nostro calcio. Come si può vedere da una foto dello stadio “vecchio”, si nota come il centro della città sia costellato di laghetti e stagni da ogni parte, come del resto quasi tutta la Florida.


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Lo stadio per il "Soccer" dell'Orlando City dove gioca Kakà ex Milan.


















Lo stadio di Baseball e Football

giovedì 6 aprile 2017

Altre america..nate

martedì 4 aprile 2017

Un minimo esempio di stravaganze americane:





domenica 2 aprile 2017

Italiani a Sarasota

Speriamo che il Trumpone non gli faccia costruire un muro davanti...

sabato 1 aprile 2017

Astronautica a gò gò

Essere a Orlando e non fare una visita, seppure fugace al Kennedy Space Center, sarebbe un delitto.


Come faranno?

Un Paese che seppur nato (dopo la conquista) a cavallo si è trasformato, per forza maggiore, in Paese a misura di automobile. Credo che lo sappiano tutti. Esposizioni, vendite, raduni, gare e bizzarrie non si contano.
Come faranno gli americani senza Ferrari, Maserati, Lamborghini, Mercedes, BMW, Porsche eccetera?




giovedì 30 marzo 2017

Oggi i funerali di Tomás Miliián a Miami

Dopo una settimana dalla sua scomparsa fisica, si terranno oggi funerali di Tomás Milián. Saranno svolti in forma privata e non si sa se successivamente i suoi resti saranno trasportati e seppelliti a Roma come da sua espressa volontà.



Ciao Tomás, forse ti sei ritrovato col "Caballero de París" e stai rivedendo la tua Avana, lasciata da giovanissimo che con Roma ti è rimasta nel cuore.

venerdì 24 marzo 2017

Che delizia, adesso, volare negli USA dall'Avana

Dopo tanti anni ho sentito una strana sensazione nell’arrivare all’aeroporto di Boyeros trovandolo invaso da velivoli di compagnie statunitensi, parcheggiati, in fase di decollo o atterraggio. Tra loro c’era anche il volo TR183 per Caracas/Istanbul. Forse non era una vera e propria emozione, però qualcosa ho provato, così come dopo l’imbarco ho raggiunto Orlando in una sola ora di volo invece delle 4 (almeno) che ci volevano prima solo per arrivare a Miami via terzo Paese e relativo scalo con cambio di aereo.

Grazie Obama ti sei mosso, come da tradizione, verso lo scadere del tuo secondo mandato, ma hai aperto una via che può solo migliorare.

Tomás e Cecilia sulla Plaza de la Revolución


giovedì 23 marzo 2017

Hasta siempre Tomás

Sono rimasto sorpreso ed estremamente dispiaciuto, appena arrivato ad Orlando, della scomparsa di Tomás Milián un personaggio tanto amato e ammirato da un pubblico immenso. Ho avuto la fortuna, il piacere e l’onore di condividere con lui e la sua troupe qualche giorno nella “sua” Avana, nella quale era tornato dopo 58 anni per aprire gran parte della sua intimità più profonda con il suo pubblico, filmando il documentario autobiografico “The Cuban Hamlet” con la regia di Giuseppe Sansonna e grazie alle “manovre” dell’architetto Marco Marini in collaborazione con l’allora Segretario d’Ambasciata Pietro De Martin.
Un attore fino al midollo, sugli schermi come nella vita. Lui stesso si è definito “un rompicoglioni” e il personaggio di Monnezza ha detto di averlo creato, almeno nel nome, a sua immagine e somiglianza. Sono certo che erano gigionerie, in fondo sapeva bene di essere tutt’altro che della spazzatura. Sicuramente una personalità tormentata da una vita in certi momenti oltre che difficile, proprio drammatica.

Sono arrivato in Florida con la speranza di poter passare a salutarlo nella sua casa di Miami Beach per chiedergli quando sarebbe tornato ancora all’Avana. Non ne ho avuto il tempo. Ciao, Tomás o Tomasito come ti chiamava la nonna. Mancherai di certo a tanta gente, non solo a me.


sabato 18 marzo 2017

Le Cinque Giornate di Milano

Stamattina mi sono alzato (non c’entra Bella ciao) col leghismo alto e non ho visto i tram e filovie con le bandierine tricolori. Poi ho realizzato che qua i tram non ci sono più da oltre 60 anni e le filovie non sanno nemmeno cosa sono.  I tre colori ne hanno uno diverso (come francesi e maggior parte di anglo, non sassoni e loro ex Colonie vecchie e nuove, forse si salvano solo Sudafrica e Canada), il blu al posto del verde e sono distribuiti in modo diverso.
Quello che abbiamo in comune è che nel 1848 eravamo entrambi una Colonia, spagnola di qua e austro ungarica di là. Grazie alle frontiere che come ha ricordato ieri il Trumpone, rendono l’immigrazione "un privilegio e non un diritto". Fra le altre cazzate che dice, a giorni (quasi) alterni, si è mostrato entusiasta con frau Merkel per la comune causa della NATO. Si era già dimenticato di dire che se  l’Europa non contribuisce secondo lui, finanziariamente, meditava di uscirne.
Forse poi si è ricordato che i decadenti del Vecchio Continente hanno contribuito anche a prezzo di vite umane ai capricci dei suoi predecessori di qualsivoglia dei due partiti presenti al Congresso.
Vabbé, saranno riflessioni e nostalgie di un vecchio babbione per quello che succede e quello che è successo nelle Cinque, effimere, ma comunque gloriose Giornate di Milano?

Auguri ai milanesi, corso XXII Marzo e porta Vittoria.

venerdì 10 marzo 2017

Che bello sorvolare lo Stretto della Florida senza dover fare il giro dei Caraibi...e a minor prezzo

Il prossimo 23 partirò per Orlando (Florida), approfittando dei recenti voli commerciali diretti, dove si trova mia figlia e mi fermerò da lei per un mese. Cercherò, anzi lo farò sicuramente, di aggiornare e “restringere” la mia cerchia di amicizie su Face Book in quanto, ho ripetuto fino alla noia che ho grosse difficoltà ad operarlo da Cuba. Per l’occasione credo di poter pubblicare come e-book e probabilmente anche cartaceo il mio libro “Rinascita del turismo a Cuba”, nelle edizioni italiana e spagnola, dalla fine degli anni ’60 del secolo scorso a oggi. Non è un testo che aspira al Premio Nobel, però credo che ci siano elementi che a qualcuno possano interessare e circa 150 fotografie o più.

Spero di non offendere nessuno, ma alla parola “amico” o almeno “buon conoscente”, da anziano quale sono, do il significato di un legame affettivo e disinteressato, condivisione di interessi o ricordi, seppure non ci vediamo da tempo o possiamo avere punti di vista diversi, anche in politica. Purtroppo succede spesso che molte persone non la pensino così e considerino “amici” delle semplici persone che furono o potrebbero essere utili, magari anche come “merce” di scambio. Mi dispiace, ma la penso diversamente.