Dopo lo sventurato viaggio di ritorno, ho presentato un reclamo alla Compagnia Aerea Iberia per il trattamento ricevuto e con mio gran dispiacere, il reclamo è stato respinto perché “bisogna presentarsi all’imbarco con tutti i documenti richiesti”. Non importa se il “documento” lo avevo, ma per motivi tecnici non si apriva che non fosse necessario per l’ingresso a Cuba o che si potesse recuperare durante il viaggio oppure che l’addetta al check-in non avesse mosso un’unghia per darmi assistenza e aiutarmi indicandomi dove e come avessi potuto recuperare detto “documento” che non è altro una semplice dichiarazione doganale che non osta l’ingresso a Cuba, dove si sarebbe potuta compilare. La cosa ancora più triste è che a Milano Linate non c’è personale Iberia a sovrintendere i voli e gli imbarchi sono delegati a una società contrattata.
Non solo
questo, ma credo che ormai in questo Mondo sia comune a tutte le Compagnie
aeree e no: i reclami vanno fatti via web, nemmeno per e-mail, ma in uno spazio
tipo questionario dove non ci sono possibilità di una spiegazione articolata
che possa mettere completamente in chiaro fatti e conseguenze.
Ho
iniziato a volare a Cuba nel 1978 con un DC10 Iberia che allora aveva due voli
settimanali, uno con proseguimento a Panama e l’altro a San Josè di Costarica.
Sono passati 47 anni e ne ho fatti di viaggi nei due sensi, sempre cercando di
privilegiare Iberia che era la mia Compagnia preferita per questa tratta. Visto
e considerato come stanno le cose, da parte mia nei futuri viaggi cercherò di
fare la massima attenzione ai punti e virgole richiesti, ma credo che Iberia
non mi vedrà più, così come la sconsiglierò a tutti gli amici e conoscenti,
tenendo presente che esiste anche un volo diretto, più economico per e da
Milano.