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martedì 25 marzo 2025

Il Mondo in mano a uno squilibrato

 Ha appena cominciato il suo secondo quadriennio e sta già sconvolgendo il Pianeta. È vero che è stato liberamente eletto in uno Stato Libero e democratico, ma vorrei fare un sondaggio fra i suoi elettori per vedere quanti di loro lo voterebbero ancora. Certo avrebbe ancora una buona parte di sostegno perché di trogloditi è pieno il Mondo e gli Stati Uniti in particolare. Tradizionalmente, per i Presidenti nordamericani, il secondo mandato è quello dove danno il “meglio” di loro stessi e qua il Nostro si sta superando pur essendo solo agli inizi.

Se è vero che Lui non ha mai avviato una guerra tradizionale e al contrario ne ha fatta cessare qualcuna in corso, è anche vero che le guerre non si combattono solo con le armi da fuoco, esistono anche quelle economiche e finanziarie, oltre ai provvedimenti che si possono prendere e questo tipo di guerre uccidono ugualmente, specie negli strati più deboli. Chi ha tenuto il conto di quante persone sono morte o stanno per morire per mancanza di cure mediche con relativi farmaci e/o alimenti adeguati, specialmente fra gli anziani e i bambini? Questo è grazie alla guerra non convenzionale aperta o inasprita dal Nostro contro alcuni Paesi che non gli sono simpatici. Cosa significano e che benefici portano le deportazioni di massa di immigrati, anche e soprattutto legali?

Che senso hanno le limitazioni di ingresso al Paese di cittadini anche di Paesi “amici”? Un triste ricordo degli aspetti peggiori di politica estera dell’estinta Unione Sovietica.

Non parliamo dei Paesi “nemici”, nel caso di Cuba che solo ha sofferto il terrorismo nordamericano senza mai contraccambiare, ricordiamo solo i casi più eclatanti: L’invasione alla Baia dei Porci, l’affondamento della nave francese La Coubre nel porto dell’Avana, l’esplosione in volo dell’aereo di Cubana de Aviación nei cieli di Barbados, oltre a molti altri minori, è stata nuovamente inserita nei paesi presuntamente patrocinatori del terrorismo e già nel suo primo mandato, per questo motivo, aveva fatto cancellare gli “Esta” agli europei che avessero rapporti con Cuba. Con il secondo, il documento viene cancellato o non concesso soltanto se un europeo sia passato da Cuba anche per pochi giorni o addirittura ore. Ma per Lui, questa è Democrazia. Facendo un esempio personale, con le precedenti amministrazioni, come cittadino italiano, non avevo problemi ad entrare ed uscire dagli Stati Uniti essendo in possesso dell’Esta. Con la sua prima Amministrazione questo permesso mi è stato revocato e Biden non ha mai invertito il provvedimento, però mi ha concesso di ottenere un visto valido 10 anni, ottenuto all’Ambasciata USA di Roma un paio di anni fa. Adesso anche con questo visto, l’ingresso negli States è seriamente compromesso. Fra l’altro ha già avviato un piano per ridurre, quasi a zero, i voli tra Cuba e la Florida che sono un’ancora per la visita ai parenti di entrambi i lati.

Al di là di questi aspetti burocratici che comunque coinvolgono esseri umani, ci sono quelli politici e specialmente economici con “trovate” grottesche e dannose per tutti che mettono a rischio una lunga e solida amicizia e collaborazione con l’Europa. Tutto per compiacere Putin, altro dittatore “in pectore” come lui.

Nel frattempo le guerre in Ucraina e Medio Oriente proseguono seppure avesse annunciato di farle terminare in pochi giorni se non ore… 

giovedì 20 marzo 2025

I padroni del Mondo

 Putin e Trump sono diventati culo e camicia (non si capisce chi è il culo e chi la camicia) e si arrogano il diritto di stabilire una pace in Ucraina senza interpellare né i diretti interessati e nemmeno l'Europa di cui l'Ucraina fa parte, dimenticando anche che è stata la Russia a invadere il Paese vicino. 

La scusa è che ci sono zone russofone che sarebbero appartenute a loro. Ma nel mondo quante sono le enclavi di lingua diversa a quella del Paese di cui fanno parte? In Italia ne abbiamo l'esempio nell'Alto Adige e Valle d'Aosta. Allora Austria e Francia hanno diritto ad invaderci? In realtà l'Austria ci ha provato fino a quando ha capito che non era il caso.

Se la Russia pretende che quei territori siano suoi, perché non se li è tenuti quando si è sciolta l'Unione Sovietica?

martedì 18 marzo 2025

Quello che non doveva più succedere...

 Nonostante le dichiarazioni tranquillizzanti fatte a suo tempo dai responsabili della Compagnia Elettrica, secondo i quali dei guasti gravi come quelli avvenuti gli scorsi ottobre e novembre non si sarebbero più verificati nei giorni scorsi, tra il15 e il 17 marzo, siao stati senza energia elettrica per tre giorni e quattro notti con conseguente paralisi totale di ogni attività, comunicazioni comprese.

venerdì 14 marzo 2025

Quando i cervelli sono ristretti, politica a parte

 Il Ministro degli Esteri statunitense Marco Rubio, integralista dal cervello unidirezionale o quasi, qualche settimana fa è apparso, ad una conferenza stampa internazionale, con una grande croce nera dipinta sulla fronte segno che viene apposto dai sacerdoti durante la ricorrenza delle Ceneri senza peraltro lasciare traccia grafica. Il Nostro ha trascurato il fatto di rappresentare un Paese composto da protestanti, luterani, cattolici, ebrei, musulmani, animisti, atei e appartenenti ad altre confessioni religiose e animiste . Dopo questa performance, nei giorni scorsi, ha minacciato i Paesi che si servono della collaborazione di medici cubani, di cancellare i visti d'ingresso agli Stati uniti per i loro rappresentanti diplomatici e di Governo.

Cosa dirà la nostra Meloni, visto che in Calabria la presenza di medici cubani è abbastanza numerosa e importante?


mercoledì 12 marzo 2025

Come mai?

 Il Pasese "hermano" Venezuela produce oltre un milione di barili di petrolio al giorno. Come mai A Cuba non ne arriva nemmeno uno? Bisogna arrampicarsi sugli specchi dei crediti e l'ultimo è stato con la Russia, ma adesso con l'alleanza Putini-Trump cosa succederà?

giovedì 6 marzo 2025

Fino a quando? Si stava meglio quando si stava peggio

 Siamo in un Paese non allo sfascio, ma già sfasciato da anni. Ogni settimana, per esempio, viene pubblicata la tabella degli “apagones” all’Avana con i giorni e le ore che toccano a ciascun gruppo di quartieri. Ieri, a noi del gruppo B1, la sospensione del servizio toccava dalle 10 alle 14, ma è terminata alle 14,30.

In serata poi dalle 18.30 alle 19,30 c’è stata un’altra sospensione seguita da una terza tra le 21.00 e le 23.00, le 4 ore che ci toccavano sono diventate 7 e mezza di cui tre e mezza non previste e con l’ansia e impotenza di sapere quando inizia, ma non quando finisce con lo spettro di ottobre e novembre in cui siamo stati rispettivamente privi del servizio per quattro e tre giorni consecutivi. Purtroppo il problema no si limita “solo” a questo, ma è uno sfacelo completo della struttura produttiva e dei servizi. Ieri è arrivata una petroliera russa con centinaia di migliaia di barili di carburante “a credito”, ma quando finirà questa scorta ce ne sarà un’altra? Con che tempi? Questo e altri debiti come verranno onorati?

Le esportazioni non coprono più le importazioni che arrivano fino ad acquistare lo zucchero all’estero!!! Il turismo nel suolo con alberghi giganteschi costruiti per ospitare fantasmi e lasciati vuoti con un triste destino per la loro sopravvivenza. Quando si è miopi occorre mettersi gli occhiali.

In un Mondo globalizzato ormai non ha più senso il nazionalismo in senso stretto, almeno per quello che riguarda l’economia, nessun Paese può vivere nell’autarchia, nemmeno i più ricchi.

Qua si vive del motto di Fidel: Patria o muerte che molti hanno già trasformato in Patria y vida.  Comunque dopo che si è morti cosa ne resta della Patria? Soprattutto se si muore di fame e di inedia, non combattendo.

Come ho già espresso in queste righe, credo che sarebbe stato opportuno sedersi a un tavolo e discutere le condizioni per una convivenza pacifica che (forse) in altri tempi avrebbe avuto più efficacia. Adesso, almeno per 4 anni, bene che vada e ammesso che non succeda una catastrofe peggiore, non se ne parla proprio.

Chi vivrà, se ce la fa, vedrà.

sabato 1 marzo 2025

Situazione drammatica a Cuba

 La situazione quotidiana a Cuba è paradossale, in senso generale in relazione all’epoca precedente alla caduta dell’Unione   Sovietica con la instaurazione del Periodo Especial de Guerra en Tiempo de Paz. Prima c’era carenza di tutto un po’ e specialmente non c’era il superfluo, ma c’erano i prodotti di base per l’alimentazione seppure, alcuni, strettamente razionati e altri soggetti a una certa disciplina di consumo, certo frutta e verdura non abbondavano negli “agros” statali e la qualità non era sicuramente eccellente, ma con prezzi assolutamente abbordabili dagli allora bassissimi salari.

Oggi, in cambio, con l’avvenuta apertura economica a piccole e medie imprese private che per anni è stata osteggiata e mal vista da Fidel Castro, succede praticamente il contrario, aiutato anche dalla recrudescenza dell’embargo a carattere extraterritoriale degli Stati Uniti che impediscono la quasi completa possibilità di linee di credito in tutto il Mondo. Uno degli esempi è quello, già citato, dell’impossibilità di cittadini europei residenti a Cuba di avere conti correnti nei loro Paesi in quanto le banche non possono operare direttamente con l’Isola chiudendo naturalmente anche la possibilità del Paese di effettuare transazioni finanziarie con la maggior parte del resto del Mondo.

Cosa succede infatti oggi? Al di là di una inflazione galoppante, si trova nel mercato il “superfluo” nel campo alimentare e delle apparecchiature, biscotti, dolciumi conservati, bibite eccetera, in occasioni anche la Nutella si trovano seppure a caro prezzo che molti si possono permettere, ogni tanto, grazie alle rimesse dei parenti dall’estero che devono trovare vie sempre più avventurose oltre a quelle del passaggio diretto un caso di visite famigliari. Appena insediato Trump con la sua banda, una delle prime cose è stata quella di impedire i trasferimenti tramite la Western Union, con tutte le limitazioni che aveva.

Nella vita di tutti i giorni succede che ci siano lunghe code per il pane (un panino al giorno per persona da 60 gr.) razionato a prezzo “politico” che pure è aumentato in modo sproporzionato. Da 5 centesimi a 0.75 con la “libreta” annonaria” e lo stesso prodotto “liberato”, quando c’è: 12 Pesos. Il latte indispensabile a vecchi e bambini è una materia sconosciuta sia nel mercato libero che  annonario. Carne e pesce sono oggetti di desiderio e perlopiù si trovano, a fatica e caro prezzo, pollo e uova. Per contro circolano maggiormente i prodotti agricoli, anche nelle unità statali, di qualità migliore a quelli di una volta, ma sul mercato libero a caro prezzo. Tali risorse sono comunque soggette ai capricci del tempo e soprattutto degli uragani che lasciano lunghe sequele nelle piantagioni.

Ma la cosa peggiore è il ritmo di vita produttiva quotidiana che seppure a Cuba non è mai stata eccessiva adesso presenta livelli inaccettabili e insostenibili. La mancanza di un minimo sufficiente di carburanti costringe l’Avana, guasti e incidenti a parte, ad avere un’interruzione quotidiana di 4/5 ore, flessibili in + o in -, di flusso elettrico in tre fasce orarie dalle 10.00 alle 22.00, a scacchiera sul territorio e a rotazione riguardo gli orari. Nel resto del paese le interruzioni possono arrivare anche a 20 ore giornaliere! Con questa difficoltà si paralizzano, seppure in parte e a turno, le attività produttive. La mancanza di combustibile si riflette particolarmente in città nei trasporti pubblici ridotti al lumicino per cui molte persone, dopo ore di attesa in vano, decidono di non andare a lavorare per quelle poche ore che gli tocca. Per il settore privato il rifornimento di carburante presenta code bibliche anche di decine di ore, specie se i serbatoi delle pompe si sono svuotati e bisogna aspettare l’arrivo di cisterne che provvedano al rifornimento.

La mancanza di combustibile è presente anche nella distribuzione di gas liquido per le cucine che nel centro della capitale non rappresenta un problema dato che vi è il gas di città (per adesso indenne) ma nel resto del territorio e all’interno del Paese è necessario per cucinare e se si uniscono, come spesso succede, mancanza di gas in coincidenza di mancanza di fluido elettrico è impossibile cucinare, solo pochi eroici discendenti dalle campagne si sono attrezzati con griglie alimentate da carbone vegetale o legna. Inoltre nel periodo di mancanza di flusso elettrico si somma la mancanza di comunicazioni wi-fi e anche telefoniche.

Non c’è dubbio che la maggior parte di queste ristrettezze e difficoltà siano a causa dell’embargo, ma a questo punto e sarebbe stato meglio in altri tempi e con altri Presidenti americani, non ci si può sedere a discutere? Adesso poi con l’asse Putin/Trump il piccolo soccorso che arriva ancora dalla Santa Madre Russia, quanto durerà? Senza tema di smentita, al di là della propaganda di regime, sono convinto che la maggioranza dei cubani lo preferirebbe. Chi comanda, invece, no! 

venerdì 28 febbraio 2025

Il Mondo nelle mani di un pazzo furioso

 Ancora una volta, ma fino a quando?, Trump si è rivelato per quello che è: un fanfarone prepotente e ignorante. Il successo come palazzinaro con mezzi, probabilmente non sempre proprio ortodossi, gli ha permesso di arrivare alla presidenza degli Stati Uniti e giorno dopo giorno firma decreti e spara cazzate a raffica. Peccato che sia alla guida del Paese, fin oggi, più potente del Mondo. Con il comportamento incivile e non proprio da uomo poltico nei confronti di Zelensky che fino a prova contraria è il capo di uno Stato aggredito, senza che lui (Trump) lo riconosca, non ha aggettivi: vergognoso e orrendo restano microscopici. Fra l'altro lo ha accusato di essere in procinto di scatenare la terza Guerra Mondiale, cosa che probabilmente riuscirà meglio e prima a lui dopo l'alleanza col suo degno compare Vladimir Putin che per lui, al contrario di Zelensky non sarebbe un dittatore, oltre alle altre attribuzioni usate con l'ucraino.

Siamo veramente alla frutta con la politica in ogni parte del Mondo, peccato che negli Stati Uniti la frutta sia già marcia. 

giovedì 20 febbraio 2025

Volare con Iberia oggi che tristezza

 Dopo lo sventurato viaggio di ritorno, ho presentato un reclamo alla Compagnia Aerea Iberia per il trattamento ricevuto e con mio gran dispiacere, il reclamo è stato respinto perché “bisogna presentarsi all’imbarco con tutti i documenti richiesti” trascurando il fatto che ogni regola ha le sue eccezioni. Non importa se il “documento” lo avevo, ma per motivi tecnici non si apriva che non fosse necessario per l’ingresso a Cuba o che si potesse recuperare durante il viaggio oppure che l’addetta al check-in non avesse mosso un’unghia per darmi assistenza e aiutarmi indicandomi dove e come avessi potuto recuperare detto “documento” che non è altro una semplice dichiarazione doganale che non osta l’ingresso a Cuba, dove si sarebbe potuta compilare. La cosa ancora più triste è che a Milano Linate non c’è personale Iberia a sovrintendere i voli e gli imbarchi sono delegati a una società contrattata.

Non solo questo, ma credo che ormai in questo Mondo sia comune a tutte le Compagnie aeree e no: i reclami vanno fatti via web, nemmeno per e-mail, ma in uno spazio tipo questionario dove non ci sono possibilità di una spiegazione articolata che possa mettere completamente in chiaro fatti e conseguenze.

Ho iniziato a volare a Cuba nel 1978 con un DC10 Iberia che allora aveva due voli settimanali, uno con proseguimento a Panama e l’altro a San Josè di Costarica. Sono passati 47 anni e ne ho fatti di viaggi nei due sensi, sempre cercando di privilegiare Iberia che era la mia Compagnia preferita per questa tratta. Visto e considerato come stanno le cose, da parte mia nei futuri viaggi cercherò di fare la massima attenzione ai punti e virgole richiesti, ma credo che Iberia non mi vedrà più, così come la sconsiglierò a tutti gli amici e conoscenti, tenendo presente che esiste anche un volo diretto, più economico per e da Milano.

lunedì 17 febbraio 2025

Casa, dolce casa

 Finalmente a casa. Nel tardo pomeriggio di ieri siamo felicemente atterrati all’aeroporto José Martí dell’Avana felici del rientro nonostante le difficoltà che ci aspettano nel prossimo futuro, in particolare la sempre più frequente e prolungata mancanza di fluido elettrico che ci ha colpito subito e comporta la paralisi pressoché totale delle zone colpite con buona pace della produttività, dell’economia e delle comunicazioni ivi compreso Internet. La crisi del gas liquido e del carburante. L’impatto, come sempre è stato violento e credo che questo non piaccia molto ai turisti. Dopo un abbastanza veloce controllo dei passaporti altra coda consegnare il famoso modulo D’viajeros che è una cosa abbastanza inutile che ha funzioni statistiche e di dichiarazione doganale, ma non certo di divieto di accesso dato che si presenta essendo già in territorio cubano e che nel caso si può compilare al momento e che a noi è costata la perdita del volo da Milano con tutte le conseguenze del caso, per la ristrettezza cerebrale e un abuso delle sue funzioni di una addetta al check in Iberia di Milano Linate. Dopo di che in un salone delle dimensioni di quello di una villa patrizia, ci siamo ammucchiati, in oltre 300 passeggeri, per il controllo di sicurezza dov' erano operativi solo due canali…A cosa serva, poi, questo “controllo di sicurezza” dal momento che si sbarca da un aereo sul quale si era montati dopo un rigoroso controllo di sicurezza nei luoghi di partenza? Cosa si può portare? Armi, bombe o droga? Assurda perdita di tempo e pesante disagio, sempre per la delizia dei turisti, specie per chi ci viene per la prima volta. Dulcis in fundo la lunga attesa, specie per gli ultimi, del ritiro bagagli per il quale ho sentito che ci sono miglioramenti in vista…speriamo. E’ un vero peccato che un viaggio si trasformi in un incubo perfettamente evitabile, speriamo che chi di dovere ci pensi. Ma…Cuba que linda es Cuba!