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mercoledì 25 luglio 2007

54° anniversario del "Moncada"


Per la prima volta, salvo improbabile (ma non impossibile) sorpresa, si celebrerà il 26 di Luglio senza la presenza fisica di Fidel Castro. La manifestazione di domani a Camaguey sarà presieduta da Raul Castro che pur non amando come il fratello le apparizioni pubbliche non può esimersi dal celebrare questa data che ricorda una sconfitta militare trasformata in vittoria politica e conseguentemente la nascita del mito della Rivoluzione cubana.
Il 26 di Luglio del 1953 due gruppi di rivoluzionari comandati rispettivamente dai due fratelli Castro doveva prendere d'assalto la caserma Moncada a santiago di Cuba e il Palazzo di Giustizia di Bayamo, contando sul fattore sorpresa e sulla poca vigilanza dell'esercito di Batista intento a celebrare i festeggiamenti del Carnevale con relative libagioni.
Il Carnevale a Cuba si celebra tradizionalmente a cavallo dei mesi di luglio e agosto, secondo le zone, per festeggiare la fine della "zafra", il raccolto della canna da zucchero.
Gli attacchi fallirono e la maggior parte degli assaltanti della caserma Moncada vennero uccisi in combattimento o catturati e successivamente assassinati in un grottesca messa in scena simulando che anch'essi erano ancora intenti all'assalto armato. Stranamente i corpi erano crivellati di colpi...i vestiti no.
Altro fatto strano fu che Fidel Castro, capo indiscusso della sommossa "perse la strada" e non arrivò a combattere all'ingresso della caserma. Curioso, dal momento che conosceva bene la citta' avendovi frequentato le scuole, dalle elementari alle superiori e che Santiago (nel'53) non era certo una metropoli tentacolare, ma poco più di un paesotto di provincia.
Il segnale che doveva arrivare a Raul, una volta conquistata la caserma, non arrivò mai e quindi anche il secondo assalto abortì. Dopo alcuni giorni passati alla macchia anche i "dispersi" fra cui Fidel e Raul Castro furono catturati imprigionati e condannati nonostante la famosa autodifesa conosciuta come "La storia mi assolverà".
Fortunatamente anche fra gli sbirri sanguinari di Batista si trovavano ufficiali intellettualmente onesti che evitarono che si facesse giustizia sommaria prima di quella dei tribunali.
Condannati a 20 anni furno amniastiati dopo 2, trascorsi nel "Carcere Modello" dell'Isola dei Pini, oggi della Gioventù. Costretti all'esilio in Messico si riorganizzarono e conobbero un giovane argentino di nome Ernesto Guevara Lynch...e poi il mito si rafforzò nell'immaginario collettivo di milioni di giovani in tutto il Mondo.

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