Altre pillole di conoscenza della città pubblicate dal giornalista e storico Ciro Bianchi.
Il Museo Nazionale, come istituzione, fu fondato nel 1910, ma per molti anni ha mantenuto una "vita" modesta e insicura fino a quando le sue collezioni furono accolte nel Palacio de las Bellas Artes, la cui costruzione fu accompagnata dalla polemica per lo stile architettonico che "rompeva" con i dintorni. Oggi, completamente restaurato l'edificio esibisce il repertorio delle arti cubane dalla epoca coloniale all'attualità, con sale transitorie che espongono le opere delle ultime generazioni. Una visita che arricchisce.
Mariana Seba si innamorò di questo edificio e convinse suo marito, il generale Menocal, ad acquistarlo a nome dello Stato cubano per destinarlo a Palazzo Presidenziale. E così fu tra il 1920 e il 1965. La "maison" Tiffany di New York fu incaricata delle decorazioni che comprendevano i mobili che venne a costare un milione e mezzo di dollari. Oro, avorio e marmi risplendevano nel contesto del palazzo dove oggi risiede il Museo de la Revolución.
Decine di migliaia di persone transitano ogni giorno per la Plaza del la Fraternidad Americana, area verde e di passeggiate, importante nodo di trasporti e svincolo stradale della città. Si costruì nel 1928 e con essa si volle rendere omaggio agli eroi e ispiratori dell'indipendenza del continente. Nel centro si erge l'Albero della Fraternità Americana una ceiba che si seminò mescolando la terra di tutte le repubbliche americane.
Il suo nome è, dal 1918, Avenida de Simón Bolivar, ma solo nei documenti ufficiali è conosciuta così.Continua ad essere conosciuta come Calzada de Reina, nome che ebbe dal 1844 dopo essersi chiamata de San Antonio Chiquito e de San Luis Gonzaga. Fino al 1835 fu la principale via di uscita per le campagne che ebbe la città e col tempo divenne una delle sue grandi arterie commerciali, E' stata maltrattata dagli anni e dall'apatia, ma rimane la "Reina de las calles".
Giusto nel proseguimento della Calle Reina, all'incrocio di Balascoaín e Carlos III, c'è il ricordo, per i meno giovani, de la Casa de los Tres Quilos (la Casa dei Tre Centesimi) e poco più avanti si trova la sede della Gran Loggia Massonica, a solo pochi passi dall'imponente tempio gotico che ospita la parrocchia del sacro Cuore di Gesù, la più alta fra le costruzioni religiose cubane. Chi di loro avrà l'altezza maggiore? La Loggia o la Chiesa? Entrambe, comunque, sono imprescindibili per la silohuette della città.
Nel centrale Parque Trillo fu costruita e demolita una biblioteca...solo sulla carta e che servì come manovra per un affare torbido. In tempi più vicini, quando si stava costruendo l'acquedotto della Cuenca Sur, il sindaco di turno seppellì, nell'area del parco, un bidone simbolizzando che non ci sarebbe più stata la necessità di trasportare e conservare il prezioso liquido dato che il nuovo acquedotto avrebbe posto fine alla carestìa. Ma la mancanza d'acqua, nel quartiere, continua ad essere fonte di disagio.
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lunedì 20 agosto 2012
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