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martedì 21 agosto 2012

Niente flemma, siamo inglesi...

Una volta si prendevano gli inglesi ad esempio di calma e riflessione, nonostante si fossero impadroniti di due terzi del mondo a ferro e fuoco. Oggi è sbiadita l'immagine della tenera miss Marple col suo the delle 5. Hanno organizzato una Olimpiade maestosa, per la terza volta nel loro Paese, ma continuano a vivere nel loro ostinato isolamento. La loro proverbiale "correttezza"!!?? è stata messa a dura prova da due fatti eclatanti accaduti pressochè in contemporanea.
Fatto numero 1: il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi ha scoperto una foto (precedente ai Giochi) in cui il fenomeno americano Phelps si era fatto ritrarre in una vasca da bagno con accanto una borsa "Louis Vuitton" mollemente e incurantemente adagiata a fianco. Certamente si tratta di pubblicità, nemmeno tanto occulta e certamente Phelp merita severe sanzioni per non aver rispettato l'etica di un atleta, per di più nello spirito di De Coubertin. Ma da qua a rivolgersi al Comitato Olimpico Internazionale per far ritirare titoli e medaglie al trionfatore, mi sembra che il passo sia veramente grande. Phelps è stato trovato positivo al doping? I milioni di Vuitton gli hanno fatto incrementare le prestazioni? Non credo più che ad altri profumatamente pagati atleti. Ormai il sogno olimpico di uno sport dilettantesco è scomparso da decenni, è vero che ci sono comunque norme etiche ed anche amministrative, se vogliamo, ma appunto essendo amministrative cos'hanno a che vedere con l'agonismo? Chiediamo una mega sanzione economica per Phelps, ma perché togliergli titoli e medaglie che si è guadagnato senza usurpare o truffare nessuno?

Fatto numero 2: Arcinota vicenda "Assange", per il quale i "flemmatici" inglesi stanno veramente passando i limiti dell'arroganza e prepotenza per non voler riconoscere i diritti delle rappresentanze diplomatiche e consolari (che riguardano anche loro) che hanno sottoscritto come tutti i Paesi del mondo nelle convenzioni di Vienna. Non solo, ma hanno addirittura minacciato (e provato) di invadere l'ambasciata dell'Ecuador o di togliere lo status di sede diplomatica. A questo punto, non so perché, flemmaticamente, non bombardano con armi nucleari Quito e dintorni, tanto i "diritti" li hanno solo loro e le (pochissime) altre superpotenze. Credo che nel mondo si stiano scrivendo e dicendo oceani di parole in sedi ben più competenti e adeguate di questo piccolo spazio personale, ma non potevo non dire la mia...fin che posso, senza magari passare dal Regno Unito.

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