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domenica 14 aprile 2013
Riaperta una leggenda: lo Sloppy Joe's dell'Avana
Venerdì, 12 scorso, ha riaperto i battenti uno dei più famosi bar dell’Avana e non solo: lo Sloppy Joe's, il bar di Joe il trasandato. Fu aperto nel 1920 da un emigrante spagnolo di nome José Abeal che giunse all’Avana nel 1904, come tanti suoi compatrioti in cerca di fortuna nella colonia perduta di recente. Come la maggior parte degli immigrati spagnoli dell’epoca, si mise nel commercio di generi alimentari e dopo qualche anno decise di trasferirsi a Miami per cercare di progredire negli affari. Nel 1920, un gruppo di americani che lo conoscevano ed erano frequenti visitatori di Cuba, lo convinsero a tornare all’Avana per aprire un bar alla luce delle leggi proibizioniste americane. Abeal comprò i locali siti in Zulueta y Animas e trasformando José in “Joe” gli aggiunse l’aggettivo di “sloppy”, trasandato, e avviò la fortuna del locale che divenne famoso anche per la particolarità del suo banco, il più lungo di Cuba e probabilmente uno dei più lunghi del mondo che misurava ben 18 metri di lunghezza ed era costruito con legno di caoba africana, una pianta pregiatissima, simile al mogano. Nel 1937 il bar cambiò proprietario e da José Abeal il titolo divenne di José Cancela. Qualcuno dice che in realtà si trattò solo di un cambio di nome e non di persona...certo il nostro Joe aveva dei segreti nascosti perché il corpo di Cancela venne trovato un anno dopo, privo di vita, a bordo della nave tedesca “Orinoco”. Non fu mai chiarita la causa del decesso. Passato di mano agli eredi il bar continuò a funzionare fino al 1960, quando, una breve parentesi “proibizionista” adottata a Cuba dal giovane governo rivoluzionario, lo costrinse alla chiusura. Da allora sono passati quasi 50 anni di abbandono e il favoloso bancone originale sparì misteriosamente, sembra sia stato tagliato in tre parti per poter facilitare l’asporto e verso la fine degli anni ’60 riapparve un terzo del medesimo. Sulla base di questo ritrovamento, negli anni seguenti il bancone fu completamente ricostruito, in modo identico all’originale, dai Maestri falegnami dell’Ufficio Restauri dell’Historiador de la Ciudad. Oggi, l’Impresa Habaguanex ne è la responsabile per la gestione. Il locale, rinnovato internamente ed esternamente, mantiene però il suo fascino per l’eleganza dell’arredamento e un tocco di “vintage” dato dalle numerose fotografie degli ospiti illustri che passarono nel locale. Fra loro non poteva mancare Ernest Hemingway con altri intellettuali o divi dell’epoca come Clark Gable, Errol Flynn, Spencer Tracy e, fra gli altri, Alec Guinnes che girò allo Sloppy’s alcune scene del film “Il nostro agente all’Avana”, tratto dal romanzo di Graham Greene che fece conoscere e rese famoso nel mondo,
l'eccezionale banco di mescita. Il tutto condito da un buon servizio ed un offerta ampia e di qualità. Finora, che io sappia, era aperto solo un'altro "Sloppy Joe's" ed è quello di Key West in Florida. Non ne conosco la storia e non so se è stato aperto dallo stesso personaggio. Se ne avrò l'occasione mi informerò e se qualcuno lo sa...ben venga.
Lo Sloppy Joe's di Key West:
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