Sono passati 525 anni da quando, in
un giorno come oggi, l’ammiraglio genovese (sembra nativo dell’entroterra
piacentino), Cristoforo Colombo, poi naturalizzato e al servizio della Spagna
come Crstóbal Colón, dopo aver toccato la prima terra americana nell’isola
battezzata come San Salvador, oggi Watling nell’arcipelago delle Bahamas il
giorno 13, giunse a “scoprire” la “terra più bella che occhio umano abbia
visto”: l’isola di Cuba.
A questo proposito ricordo la visita
del senatore Taviani, pure genovese, profondo studioso della storia di Colombo
nel 1992 all’Avana, con la mostra itinerante sulla “scoperta”, in occasione del
quinto centenario. In quell’ambito in un ricevimento offerto, l’Historiador
dell’Avana, Eusebio Leal Spengler, coniò la formula dell’ “incontro di due
culture” che preferiva a quella della “scoperta dell’America”.
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