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martedì 14 agosto 2007

Aggravamento irreversibile per Fidel Castro?

Per il secondo anno consecutivo Fidel Castro "festeggia" il suo compleanno in ospedale e, a detta di attenti osservatori, ancora tra la vita e la morte che però sembrerebbe davvero vicina. I segnali vengono per "omissione", ovvero: la sua sparizione pressochè totale dopo l'intervista alla TV cubana del 5 Giugno scorso, il mancato intervento telefonico, la scorsa settimana, con il programma dell'amico Hugo Chàvez e la mancata pubblicazione, ormai da diversi giorni, delle sue "riflessioni" sul Granma.
Per la ricorrenza del suo 81 (o 80?) compleanno non ci sono state feste all'infuori di alcuni fuochi artificiali che hanno illuminato il malecòn avanero,ma che avevano anche, o sopratutto, il compito di annunciare la chiusura del Carnevale.
Fra le tante leggende e contraddizioni che riguardano il comandante, sembra che sia falso anche l'anno di nascita che in realtà sarebbe il 1927 e non il '26. Suo padre Angel avrebbe modificato i documenti per potergli fare il salto dalla terza alla quinta elementare nella scuola "La Salle" di santiago de Cuba, dove fece le elementari. Lui non ha mai confermato o smentito la circostanza e ci sarebbero testimonianze e fatti che dimostrerebbero questa alterazione dei dati anagrafici.
Secondo il più importante quotidiano del Messico, Reforma, Fidel Castro avrebbe nuovamente perduto molti chili di peso, rifiuterebbe ogni visita e si sarebbe sottoposto ad una chirurgia disperata. Sembra che ad una delle nipoti: Mariela, sia sfuggita la frase che "la paura di perdere il nostro lìder si approssima sempre più".

lunedì 13 agosto 2007

Liberato il più "antico" prigioniero di coscienza

La scorsa settimana è stato liberato, dopo 13 anni, tre mesi e tre giorni di prigione, Francisco Chaviano Gonzàles considerato il prigioniero di coscienza "più antico del Mondo" che era stato imprigionato nel Maggio '94 e condannato a 15 anni per reati contro la "sicurezza dello stato" come sono qualificati i reati di opinione a Cuba.
Nonostante questa, ed altre scarcerazioni avvenute ultimamente, i gruppi della dissidenza insistono nel sostenere che i diritti fondamentali non hanno subito miglioramenti, anzi sarebbero addirittura avversati maggiormante dall'ascesa al potere di Raul Castro.
Il numero dei prigionieri politici nelle carceri è diminuito, ma, secondo la dissidenza, la repressione nei confronti della popolazione invece è aumentata e non è da escludersi che si trasformi in nuove ondate di arresti. Lo hanno dichiarato in una conferenza stampa, tenuta nella residnza dell'Incaricato di Affari degli Usa, Martha Beatriz Roque e Vladimiro Roca, leaders "storici della dissidenza". Roca, fra l'altro è figlio del defunto Blas Roca Calderìo che fu il primo segretario del Partito Comunista Cubano, quando ancora Fidel Castro non era che uno studentello.

81esimo compleanno di Fidel Castro

Oggi, 13 Agosto si celebra (in sordina) l'ottantunesimo compleanno del Comandante, nel frattempo le aspettative delle "riforme strutturali" annunciate da Raul Castro, nel discorso del 26 di Luglio, sono sempre più nei pensieri e parole dei cubani.

Figlia del "Che" chiede cittadinanza argentina

Aleida Guevara March, figlia del "Che" Guevara e di Aleida March ha richiesto -e ottenuto-, in base alle leggi argentine, il passaporto e la cittadinanza del Paese di suo padre. La dottoressa in veterinaria, ha dichiarato di essere d'ccordo con il regime castrista, ma di voler agevolare i suoi figli nella libertà di entrata e uscita da Cuba che con il passaporto argentino risulterà certamente più agevole che con la cittadinanza cubana. Strano modo di "essere d'accordo" con gli altri cubani che non possono avere un passaporto che consenta di viaggiare liberamente. Chissà se suo padre sarebbe stato d'accordo...

giovedì 9 agosto 2007

Protesta a Miami per detenuti cubani a Guantanamo


Attivisti anticastristi e famigliari di 22 cubani detenuti nella base di Guantanamo (nella foto) sono scesi a protestare nelle strade nel "Downtown" di Miami. Attualmente nella base vi sono 44 cubani in attesa di conoscere se saranno inviati in un "Paese terzo" o negli stessi Stati Uniti. Le pratiche e le indagini però sono lunghe e complesse e richiedono anche qualche annocon la permanenza degli interessati nell'accampamento allestito nella base militare dove, comunque, non sono assolutamente a contatto con i detenuti islamici accusati di terrorismo.

La metà degli "ospiti" cubani è da qualche tempo in sciopero della fame oltre che per il lungo periodo di detenzione, senza prospettive certe di tempi, anche per il trattamento ricevuto che secondo loro sarebbe "crudele". Fra le accuse ci sarebbero quelle di essere soggetti a perquisizioni a sorpresa, avere limitazioni di movimento all'interno della base (che è comunque militare) e per le chiamate telefoniche.

I responsabili di "The GEO Group", un'azienda privata che si occupa dell'attenzione ai rifugiati nella base respinge le accuse ammettendo solo che alcune limitazioni di movimento sono necessarie per ragioni di sicurezza.

Alcuni degli scioperanti affermano di sentirsi "come prima, dall'altra parte della recinzione" e di ritenersi come prigionieri politici.

Cuba respinge le accuse in merito ai visti

Il responsabile dell'Ufficio di Interessi cubano a Washington, Dagoberto Rodrìguez, ha respinto nel modo più assoluto le responsabilità addebitate dagli Stati Uniti in merito alla vicenda del numero insufficiente d visti rilasciati dai loro funzionari all'Avana che risulatno essere, nel 2006/07, notevolmente inferiori alla quota prevista (20.000) dall'accordo migratorio del '94. Rodrìguez ha affermato che tutte le richieste di visto per i funzionari americani che ne hanno fatto richiesta sono state soddisfatte nei tempi e modi previsti pertanto non ci sarebbe stato nessun boicottaggio verso il personale diretto all'Avana per motivi di lavoro.

Esclusi dalla Nazionale







Rigondeaux e Lara sono stati esclusi dalla Nazionale puglistica cubana. La decisione è stata presa dal "Tecnico in Capo" Fidel Castro che ha anche praticamente escluso la partecipazione degli atleti antillani dai mondiali di boxe per dilettanti che si svolgeranno a Chicago nel prossimo mese di Ottobre.
Nonostante la Cina non sia da considerarsi proprio un Paese a rischio di defezioni è anche dubbia la partecipazione di atleti cubani alle prossime Olimpiadi...non ci sono voli diretti. Resta da chiedersi: che senso ha essere un Paese principe nello sport se poi i suoi atleti non possono misurarsi con gli altri? O forse si pretende di monopolizzare, nel futuro, qualunque attività sportiva internazionale?

lunedì 6 agosto 2007

Rientrati i due pugli "disertori"


Guillermo Rigondeaux e Erislandy Lara che avevano abbandonato la delegazione cubana a Rio de Janeiro sono stati rimpatriati, come previsto dal protocollo fra Cuba e Brasile dal momento che gli stessi non avevano i requisiti per richidere asilo politico, cosa che peraltro non avevano nemmeno fatto. I due atleti si sono dichiarati "pentiti" della loro azione già al momento della detenzione in Brasile.
La notizia è stata accompagnata dall'impegno a non punire i due in modo grave e che "saranno utilizzati nell'ambito dello sport in misura della loro esperienza".
Al momento del loro rimpatrio, i due sono stati accompagnati ad una casa dove hanno ricevuto la visita delle famiglie.
I commenti non ufficiali sono maggiormente orientati al fatto che la fuga è riuscita male perché mal pianificata e che si pentiranno di essere tornati dove "non sono nessuno, adesso ancor peggio di prima".

venerdì 3 agosto 2007

Arrestati i due pugili fuggiaschi

Oggi la polizia brasiliana ha arrestato i due pugili cubani che avevano abbandonato la delegazione durante i Giochi Panamericani di Rio. I due si trovavano nella località di Praia Seca nella città di Araruama, nello Stato di Rio.

giovedì 2 agosto 2007

Rissa in un carcere: 3 morti

Due detenuti per reati comuni nel carcere "Kilo 8" di Camaguey, Amaury Medina Puig e Carlos Rodriguez Labrada, hanno assalito un secondino per impadronirsi delle chiavi e penetrare nella cella di un altro detenuto, di cui non è stata resa nota l'identità, pugnalandolo a morte. L'intervento delle altre guardie presenti è sfociato in una violenta rissa nella quale i due detenuti sono stati percossi e bastonati fino alle estreme conseguenze.