Fra due giorni si apre la quarantesima
edizione del Festival del Nuovo Cine Latinoamericano dell’Avana che si chiuderà
il 16 prossimo. La rassegna aumenta anno dopo anno la sua importanza e
popolarità anche nel resto del mondo. Nella sua ormai non breve storia ha
presentato pellicole di grande qualità oltre a retrospettive o opere fuori
concorso anche di altre latitudini. Assieme ai film, non sono mancati invitati
e partecipanti di eccellenza, sia come ospiti che come giurati. Quest’anno
l’attenzione è rivolta a due grandi cineasti, fondatori dell’Istituto Cubano
del Cinema e anche del Festival, come Alfredo Guevara che ne è stato Presidente
e Tomás Gutiérrez Alea “Titón”, probabilmente il maggior realizzatore cubano,
la cui pellicola “Memorias del subdesarrollo” recentemente restaurata e
digitalizzata è nella classifica delle migliori al mondo.
Personalmente ho avuto il piacere e
l’onore di conoscere miti del passato come Gian Maria Volonté, Vittorio
Gassman, Jack Lemmon, Gregory Peck. Gabriel García Márquez, Jorge Amado. Tutti
ormai scomparsi ed altri miti ancora vivi di cui non starò a fare l’elenco.
Per ragioni che non sto a spiegare, mi
sarà difficile “coprire” l’avvenimento, sarò anche fuori città, ma penso di
scrivere qualche altra riga sull’argomento.
A proposito dei 40, fra poco (il
prossimo 26) saranno quelli che hanno visto il mio primo piede in terra cubana.
Solo qualche anno dopo Cristoforo Colombo e con altro mezzo di trasporto, oltre
al fatto che io sapevo dov’ero.