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giovedì 28 ottobre 2021

Incontro tra due Culture

 Sono passati 529 anni da quando l’Almirante Cristobal Colón, nato sui colli piacentini come Cristoforo Colombo, giunse a vedere “la terra più bella che occhi umani abbiano mai visto”, l’isola di Cuba, dopo aver toccato terra in quella che chiamò San Salvador, oggi Watling, nell’arcipelago delle Bahamas. Per il 500 anniversario venne a Cuba l’allora ministro, Genovese, Taviani per ricordare lo storico evento che l’historiador de La Habana, Eusebio Leal Spengler, preferiva definire “incontro di due culture”, invece di “scoperta”.

domenica 24 ottobre 2021

Alla ricerca del CUC perduto

 Nella metà degli anni ’90, in pieno Periodo Especial de Guerra en tiempo de Paz, a qualcuno venne in mente di creare una nuova moneta per agilizzare le esauste finanze cubane stremate dal blocco finanziario e commerciale degli Stati Uniti che fra le altre manovre, non consente una transazione in dollari con Paesi terzi. Nacque così il CUC (Peso Cubano Convertibile) con valore legale solo nel territorio nazionalee al tasso fisso di cambio di 24 o 25 secondo se acquisto o vendita. Il suo valore nominale era parificato, per comodità,al Dollaro nordamericano e la sua entrata in vigore vietava tassativamente la circolazione di altre valute che dovevano essere convertite nelle apposite “Casas de cambio” popolarmente conosciute come “cadeca”. Questa misura frenò drasticamente il mercato nero che vedeva il Dollaro Usa cambiato clandestinamente ad una quotazione che era arrivata quasi a 200 a 1, mentre il cambio legale effettuato allora nelle banche o nelle casse degli alberghi era di 0.85 a favore del Peso Cubano.

Evidentemente questa quotazione favoriva enormemente i cambi clandestini e in molti casi la valuta finiva in mani non desiderate.

Con l’avvento del CUC, automaticamente questa pratica è quasi definitivamente scomparsa con grande respiro delle casse statali e l’inflazione era inesistente.

Con gli anni, sono però sono sorti dubbi specialmente da parte di investitori e operatori economici stranieri che non capivano l’utilità di questa doppia moneta e accampavano scuse su come operare nelle transazioni, trascurando il fatto che potevano benissimo essere effettuate in Euro o in Sterline visto che Cuba trasformava i dollari di cui veniva in possesso, nella moneta del Regno Unito con notevole perdita nella conversione.

Alla fine dello scorso anno, l’Assemblea Nazionale del Poder Popular approvò una Legge Quadro dove fra le altre misure di riordinamento economico annunciava la soppressione del corso legale del CUC a partire dal 1°gennaio di quest’anno, con l’uso in contanti del solo Peso Cubano (CUP).

Nemmeno a dirlo l’effetto inflazionistico fu devastante fin dall’inizio con punte fino al 500% e si è riaperto il mercato nero della valuta, non solo col Dollaro, ma anche con l’Euro i cui valori sfiorano già il 100 a 1, con tendenza all’aumento.

Si è rotto così un equilibrio di mercato interno raggiunto anche con il libero possesso di valuta da parte di cittadini cubani e stranieri residenti e con l’apertura di conti correnti in dollari USA, il cui unico modo di adoperarli è attraverso l’uso di una specie di carta di credito fornita dalle banche con assoluto divieto di contanti.

Sarà stata una buona idea, l’abolizione del CUC in un Paese bloccato finanziariamente?

giovedì 14 ottobre 2021

 Correva la fine estate del 1990, l’attenzione rivolta alla Prima Guerra del Golfo, ma la Sandrocchia nazionale,in calo di popolarità ne ha inventata una delle con la complicità (inconsapevole?) di una nota rivista italiana di cronache più o meno rosa.

In un viaggio a Cuba col suo agente, si è inventata nietemeno che le nozze con un “colonnello dei servizi segreti cubani”.  Una mattina mi sveglia una chiamata dalla redazione di “Oggi” con la quale,l’allora Capo Redattore poi diventato direttore, Cesare Carassiti, mi racconta in riassunto il fatto chiedendomi se potessi recarmi a Ciego de Ávila per investigare la storia. Eravamo nel pieno del “periodo especial de guerra en tiempo de paz” per cui sarebbe stato impossibile ottenere il carburante per fare andata e ritorno dall’Avana, però nel resoconto, Carassiti, mi fece il nome del “colonnello”: Jorge Ordoñez. A quel punto ebbi un soprassalto e mi dissi pronto ad affrontare la trasferta con ogni mezzo possibile. Risulta che conoscevo Jorge da tempo essendo, lui, un marinaio e subacqueo dipendente dall’Azienda Turistica di Ciego de Ávila col quale avevamo condiviso alcuni eventi di fotografía subacquea negli anni precedenti.

Telefonai all’Empresa Turistica da dove mi rispose un’altro amico, il Direttore Oscarito Valdés abbastanza agitato perché la “bufala” era già arrivata a Cuba e loro si trovavano in difficoltà col Governo e col Partito in quanto li consideravano complici della faccenda che gettava discredito sulle Istituzioni. A loro volta mi pregarono di andare a Ciego per poter fare un servizio da trasmettere in Italia con le smentite del caso.

Chiesi aiuto aun’amica (oggi mia moglie) che lavorava nell’Ufficio Operativo di Viajes Cuba che aveva contatti con la Cubana de Aviación e per fortuna quello stesso giorno c’era un volo a Ciego de Ávila nel primissimo pomeriggio ed avrei avuto il tempo di prenderlo.

Arrivato a Ciego, Oscarito e lo stesso Jorge vennero a prendermi all’aeroporto per poter iniziare quanto prima la raccolta di informazioni per la smentita di cui allego le fotocopie della rivista.

Giunta la será, Jorge mi invitò a casa sua a dormiré. La casa era fuori città in una centrale per la lavorazione dei prodotti di canna da zucchero chiamata “Baraguà”.

In quel modo lo ritrassi con la sua vera moglie (dell’epoca) e sua figlia. La mattina sguente c’era il volo di ritorno dello Yak 40 all’Avana e bisognava essere presto in aeroporto. Jorge aveva una moto sovietica con sidecar, una Jupiter, e dopo un breve e quasi insonne nottata mi portò allo scalo aereo,facendomi sofffrire freddo al tropico, in quanto le temperature possono scendere specie se accompagnate dall’aria prodotta dall’andatura del veicolo.

Giunto all’Avana sviluppai e stampai subito i negativi e mi recai all’Agenzia France Presse, con la quale avevo buoni rapporti, per mandare le telefoto a Oggi.

Scrissi il testo evidenziato e in pratica quasi tutto e lo aggiunsi all'invio. Carassiti, "benevolmente" lo ha classificato come "collaborazione" dal momento che incipit e conclusione sono i suoi.

Con un minimo di delusione, ripagato da grande soddisfazione, Carassiti le ricevette lamentando che non fossero a colori.

A questo proposito mi viene in mente la situazione contraria creatasi l’anno prima con il disastro aereo che coinvolse il  volo di Cubana diretto a Milano per il quale mandai la foto dell’unico, provisoriamente, sopravvissuto nel circuito ANSA e che erano a .colori, l’unico giornale a pubblicarla fu “La Notte”, gli altri media la considerarono troppo “cruda”, ma la mia intenzione era di poter far riconoscere la persona da amici e parenti in quanto non ancora identificata.

Nel tempo trascorso tra invio, ricevimento diffusione e scelta delle foto la vittima fu poi identificata e quando l’orda di giornalisti taliani arrivò a Cuba il responsabile della fotografia dell’ANSA, mi accusò di aver voluto speculare sul materiale inviato in quanto a colori che viene pagato meglio. Purtroppo, come dimostra il caso precedente, a quel tempo a Cuba si doveva lavorare con quel che c’era, ringraziando che ci fosse. Oggi col digitale il problema, fortunatamente, non esiste più.










sabato 9 ottobre 2021

Colloquio con Ernesto Guevara Linch

 Osannato, mitizzato, idolatrato, ammirato da centinaia di milioni di persone, rimpianto da chi è stato al suo fianco in imprese anche non militari, vituperato e odiato da molti altri milioni di persone. Ernesto Guevara de La Serna detto “Che”. Grande uomo, grandi pregi e grandi difetti che comunque vanno contestualizzati nel tempo e nei luoghi in cui ha vissuto, molto lontani dall’Europa che pure non era quella di oggi. In questo breve coloquio, non approfondito, tenuto con suo padre all'iniziodegli anni '80, ho potuto scoprire il risentimento che aveva verso il mercantilismo che si è fatto della sua immagine, lui ha perso un figlio, non un mito.


Assieme all'amico Fulvio Capezzuoli ed Ernesto Guevara Linch



giovedì 7 ottobre 2021

Le attività con cui si possono creare micro, mini e medie imprese

 1. Desarrollar, programar y comercializar programas de sistemas operativos, aplicaciones informáticas, bases de datos y páginas web, así como su modificación y configuración. Brindar servicios de adaptación de programas informáticos a las necesidades de los clientes.(6201)

 

2. Brindar servicios de edición de programas informáticos comerciales. (5820)

 

3. Brindar servicios de gestión y manejo in situ de sistemas informáticos y/o instalaciones de procesamiento de datos de los clientes, y servicios de apoyo conexos. Brindar servicios de planificación y diseño de sistemas informáticos que integran equipo y programas informáticos y tecnología de las comunicaciones.  Prestar servicios técnicos y de asistencia técnica de informática y telecomunicaciones. (6202)

 

4. Brindar servicios de recuperación en casos de desastre informático, de instalación (configuración) de ordenadores personales y de instalación de programas informáticos. (6209)

 

5. Brindar servicios de hospedaje de sitios web, de transmisión de secuencias de vídeo por Internet y de hospedaje de aplicaciones. Brindar servicios de actividades de procesamiento de datos y de suministro de servicios de registro de datos. Utilizando el suministro de infraestructura de las entidades autorizadas(6311)

 

6.Prestar servicios de explotación de portales web. (6312)

 

7.Brindar servicios especializados de diseño. (7410)

 

8.Brindar servicios de fotografía. (7420)

 

9.Brindar servicios de entrega a domicilio. (5320)

 

10.Venta a cambio de una retribución o por contrata, excepto madera, armas de fuego, municiones, productos farmacéuticos y medicinas, sellos y monedas, medios de transporte que no incluye bicicletas, metales y minerales metalíferos, combustibles que no incluye carbón vegetal, leña y biogás, así como ron, cigarros y tabacos. (4610)

 

11.Comercializar materias primas agropecuarias y animales vivos. (4620) 16.Comercializar alimentos y bebidas, excepto ron. (4630 y 4711) 17.Comercializar productos textiles, prendas de vestir, calzado y artículos

de cuero. (4641, 4751 y 4771)

 

12.Comercializar aparatos eléctricos de uso doméstico, muebles, equipo de iluminación y otros enseres domésticos, excepto productos farmacéuticos y medicinas. (4649 y 4759)

 

13.Comercializar ordenadores, equipo periférico, programas informáticos y equipos de telecomunicaciones. (4651 y 4741)

 

14.Comercializar equipos, partes y piezas electrónicos y de telecomunicaciones. (4652)

 

15.Comercializar maquinaria, equipo y materiales agropecuarios, excepto equipos de transporte automotor y motocicletas. (4653)

 

16. Comercializar materiales de construcción, artículos de ferretería y equipo y materiales de fontanería y calefacción, excepto madera. (4663 y 4752)

 

17.Comercializar desperdicios, desechos, chatarra y otros productos.(4669)

 

18.Comercializar equipos de sonido y de video en comercios especializados. (4742)

 

19.Comercializar tapices, alfombras y cubrimientos para paredes y pisos en comercios especializados. (4753)

 

20.Comercializar equipos de deporte en comercios especializados y de juegos y juguetes. (4763 y 4764)

 

21.Comercializar artículos de perfumería y cosméticos. (4772)

 

22.Postproducción de películas cinematográficas, videos y programas de televisión (5912)

 

23.Brindar servicios de plataforma de Comercio Electrónico.

 

mercoledì 6 ottobre 2021

Terrorismo e ipocrisia

 Oggi ricorrono 45 anni da quel 6 ottobre 1976 quando nei cieli delle Barbados esplose laereo della Cubana de Aviación, con sigla CU455 che trasportava 73 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio tra i quali i membri della squadra giovanile di scherma.

Questo e tanti altri attentati con matrice della CIAhanno portato a un saldo, fino ad oggi, di 3400 cittadini cubani morti in attentati terroristici con decine di migliaia di feriti più o meno gravi. Il bilancio vede 0 (zero) morti o feriti statunitensi in atti simili. Nonostante questo l’attuale amministrazione nordamericana ha inserito Cuba nella (sua) lista dei Paesi patrocinatori del terrorismo, giustificando così il recrudescimiento del “bloqueo” con relative risvolti economici e finanziari ad effetto extraterritoriale, tanto da ridurre al lumicino le aspirazioni creditizie del Governo cubano per dare una vitamigliore al suo popolo “tanto amato” daiGoverni che si sono succeduti negli States e dei quali solamente sottola Presidenza di Barack Obama si era capito l’inutilità (dopo 60 anni) di tali misure.

venerdì 1 ottobre 2021

Nuove autorizzazioni e facilitazioni per imprese private

 Svolta epocale nell’economia cubana dallo scorso 29 settembre. Sono state autorizzate le PYME “Micro, Pequeñas y Medianas Empresas” aperte anche al settore privato e che possono operare nel mercato interno e internazionale con importazioni ed esportazioni di beni o servizi. Un primo lotto di 35 imprese ne vede 32 private e 3 statali. Un ulteriore passo avanti nel settore economico imprenditoriale, cosa impensabile solo qualche anno fa.

venerdì 17 settembre 2021

 Questa lettera è stata redatta il 29 marzo scorso, inviata dopo cinque mesi su una scrivania o in un cassetto, il 3 agosto e ricevuta dall’Ufficio postale di zona il 15/09 come indica la scritta a mano sopra il timbro di ricevuta. IL sottoscritto l’ha avuta il 16. Veloce no? Meno male che i municipi diPlaza de la Revolución edi Playa sono colindanti. Sarà colpa del bloqueo?








 

sabato 11 settembre 2021

Ma a cosa serve?

 Dopo 54 anni di rottura delle relazioni diplomatiche e dopo la storica visita di Barack Obama del 21 marzo 2015, si è riaperta l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America all’Avana con l’intervento di John Kerry, Segretario di Stato, il 14 agosto delllo stesso anno. Dopo un inizio fruttifero, nel poco tempo di presidenza che restava a Obama, le cose sono andate di male in peggio con l’avvento di Donald Strunz e non sono affatto migliorate, come si sperava, con l’attuale presidente John Bidet.

Strunz ha organizzato un grottesco quanto improbabile “complotto” ai danni di diplomatici e cittadini statunitensi presenti all’Avana che sarebbero stati vittime di altrettanto improbabili “aggressioni acustiche” peraltro mai provate con basi tecniche e scentifiche dagli stessi nordamericani. Comunque, con questa scusa, si è cominciato il graduale, ma rapido, ritiro di personale diplomatico da una sede nella quale non aveva ancora messo piede l’Ambasciatore designato che mai è arrivato. Il ritiro più importante e significativo è stato quello degli addetti ai servizi consolari che ha obbligato e obliga tuttora i cittadini cubani a recarsi in un Paese terzo (Guyana o Messico) per la richiesta di qualsiasi tipo di visto d’ingresso agli Stati Uniti. Questo comporta naturalmente una gran perdita di tempo in giornate e specialmente di denaro per le spese da affrontare. A questo punto viene spontaneo il famoso detto “si stava meglio quando si stava peggio”, ovvero quando gli interessi dei due Paesi erano nelle mani dell’Ufficio apposito gestito dalla Confederazione Elvetica che operava, con delega, i servizi consolari, pertanto viene anche spontanea la domanda: ma a cosa serve?



venerdì 3 settembre 2021

 Veramente una brutta data, questa del 3 settembre per Cuba. Oggi infatti ricorre il trentaduesimo anniversario della tragedia che ha visto scomparire tra le fiamme la vita di 112 persone che occupavano un aereo della Cubana de Aviación al decollo dall’aeroporto dell’Avana. I passeggeri, felici per le loro vacanze appena concluse, si apprestavano a rientrare alle loro case in Italia. L’insensata presunzione del comandante che ha voluto partire nonostante le condizioni atmosferiche avverse e i suggerimenti della torre di controllo ha prodotto il disastro al quale si sommarono un numero mai precisato di abitanti del quartiere Lugardita, chissà mai perché, sorto sulla linea di decollo dei velivoli.

Ricordo che nel momento del sinistro, naturalmente essendone inconsapevole, stavo scendendo dalla mia auto e un colpo di vento mi ha tolto di mano la portiera chiudendola con un botto. Solo dopo non so quanti minuti, venivo avvertito dell’accaduto da una telefonata dell’allora corrispondente dell’ANSA Giannina Bertarelli e immediatamente mi sono recato presso la nostra Ambasciata per rendermi disponibile.

Un giorno infausto anche perché dopo la scomparsa, lo scorso fine settimana, di un grande della musica cubana, Adalberto Álvarez, il “Caballero del Son” che ricordo con i sorrisi e cenni di saluto che mi indirizzava all’incrociarsi nella grande hall dell’Habana Libre, pur non conoscendoci formalmente, oggi è deceduto anche lui vittima del Covid, uno dei più popolari e grandi attori delle scene cubane: Enrique Molina che ho avuto il piacere di conoscere e col quale abbiamo coinciso più volte fino a quando non è stato ospite a casa mia, quando abitavo nel Cerro, con la sua inseparabile compagna di una vita: Elsa che era anche la sua manager.

3 settembre, proprio una brutta data.