Translate

Il tempo all'Avana

+28
°
C
H: +28°
L: +23°
L'Avana
Lunedì, 24 Maggio
Vedi le previsioni a 7 giorni
Mar Mer Gio Ven Sab Dom
+28° +29° +29° +28° +29° +29°
+24° +24° +24° +24° +24° +24°

domenica 23 gennaio 2022

Umorismo e mancanza di senso del medesimo

 Credo che l’umorismo sia un mezzo se non necessario, utile ad alleggerire situazioni difficili e a volte anche drammatiche nella nostra esistenza. Esiste da sempre ed ha avuto auge particolare nel tardo medio evo con i giullari di Corte. Oggi si è evoluto così come la Scienza e la Ricerca, di pari passo alla Tecnología.

Ho pubblicato su FB una vignetta satirica diretta ai no vax più renitenti ed ho avuto una risposta, evidentemente piccata, da un amico di gioventù che mi chiedeva se fossi stato disposto a ridere sulle scoperte del Talidomide, DDT, fertilizzanti nocivi, plastiche inquinanti, eccetera. Credo che nel suo momento sia esistito qualche tipo di umorismo, più o meno di buon gusto,ma in ogni caso non credo sia paragonabile deridere fatti concreti e specifici comprovati e messi al bando,con ilrifiuto ad accettare un vaccino che ha comprovato la sua utilità, se non ancora a sconfiggere, quantomeno a contenere una Pandemia come il Covid-19.

Per tutta risposta mi ha “invitato” a dare tempo al tempo, sottintendendo che le complicazioni potrebbero sorgere col tempo.

Al di là del fatto che come detto, la Ricerca ha vatto passi da gigante rispetto ai tempi del Talidomide e sopratutto del DDT, rimane il fatto che gli effetti positivi del principio attivo presente nei vaccini anticovid ha un effetto veramente utile nell’arco di 5/6 mesi per poi declinare la sua effettivitá che altri effetti potrebbe lasciare nel tempo?

Oltre ai prodotti negativi segnalati, quanti al tri prodotti, se non usati con cautela e buon senso sono potenzialmente negativi? Prendiamone qualcuno ad esempio: il petrolio con i suoi derivati tra cui le famigerate plastiche, il gas, l’elettricità,  l’automobile, l’alcol e perfino caffé e tabacco, assieme a chissà quanti altri. Allora dobbiamo azzerare tutto e tornare all’età della pietra?







sabato 15 gennaio 2022

Prepotenza, ipocrisia e affari multimilionari

 Uno dei pretesti per escludere i residenti a Cuba e di altri Paesi dall’accesso agli Stati Uniti è quello che “non sono protetti con un vaccino riconosciuto” contro il Covid-19. Ma riconosciuto da chi? È vero che l’OMS non ha ancora dato il visto ufficiale ai tre vaccini cubani: Abdala, Soberana 02 e Soberana plus, così come ai “canditati” a vaccino Soberana1 e Mambisa. I tempi, specie quando si è ostacolati o non si è  multimilionari come le Case farmaceutiche europee o statunitensi, non sono brevi. Nel frattempo però il Paese, con tutte le difficoltà di un’economia strangolata e asfittica, ha raggiunto praticamente il 90% di vaccinati con un effetto eccezionale di risposta immunitaria.

Dopo il picco registrato tra luglio e settembre quando i vaccini non erano ancora disponibili o erano nella fase iniziale di inoculazione, da ottobre in poi c’è stato un crollo esponenziale dei contagi che è arrivato molto vicino alla scomparsa totale fino alla fine del 2021. Adesso, con la riapertura massiccia ai voli internazionali e all’avvento della famigerata variante Omicron, anche qua la tendenza è al rialzo come ovunque, ma comunque tenuta sotto controllo, pertanto non ancora preocupante, così come si prevede per il futuro.

Nel frattempo, sotto il silenzio internzionale, il quotidiano economico “Sole 24 Ore”, ha pubblicato un articolo elogiando la Sanità cubana con gli aiuti prestati in tutto il Mondo e i successi pratici riportati dalla campagna di vaccinazione. Il suo autore ha commesso solamente due piccole inesattezze: ha indicato solo due vaccini e non tre, non ha tenuto in considerazione gli altri due “candidati” ad esserlo sul piano nazionale e ha riferito che il 90% della popolazione ha compiuto il ciclo completo di vaccinazione con due dosi. In realtà il ciclo completo è di tre dosi a distanza di 14 giorni, si è poi aggiunta una quarta dose di richiamo dopo 5/6 mesi. Il vaccino è applicato a partire dai 2 anni di età in poi.

Ma tornando all’ipocrisia nordamericana in merito all’approvazione (di chi?), i Nostri trascurano completamente il fatto che nel luglio 2020 l’allora presidente Donald non Duck, ma Trump, ha fatto uscire gli Stati Uniti anche dall’OMS come aveva fatto anche da altre Organizzazioni Internazionali.

domenica 2 gennaio 2022

L'Isola dei misteri

 Oltre ai problemi quotidiani causati dall’infame “bloqueo”, ci sono comunque tanti misteri veramente difficili da svelare che vanno dallacronica mancanza di latte e suoi derivati, magari attribuibile alla scarsa dieta di sola erba delle mucche, alla penuria di pesce e prodotti del mare. Cose che ho notato già da 43 anni fa,alla mia prima conoscenza con Cuba. Dei prodotti del mare posso capire la necessità di esportazione per acquisire valuta a favore di prodotti più necessari, ma c’è un prodotto del mare di cui mi sfugge la cronica mancanza da mesi e comunque la sempre scarsa presenza: il sale! Mi domando come sia possibile che in un’isola ci possa essere la scomparsa del bianco e indispensabile, all’organismo, alimento.

Il sale dovrebbe essere distribuito ogni 3 mesi con la tessera annonaria in ragione di mezzo kg. a persona sono più di 4 mesi che non appare. In certi momenti era anche distribuito in forma ”libera”, seppure come prodotto di minor qualitàdi raffinazione e ad un prezzo superiore a quello annonario. Sparito anche quello, così come quello di miglior qualità è scomparso, pure da mesi, anche nei supermercati che vendono in “moneta convertibile” overo in dollari tramite una specie di “carta di credito” per chi ha un conto in questa valuta, ormai accessibile anche ai cittadini cubani da diversi anni. Che gli yankee abbiano invaso anche le saline di Guantánamo ampliando il perimetro della loro illegittima base?

domenica 12 dicembre 2021

La rinascita del turismo a Cuba

 Il libro scaricabile gratuitamente dal blog, cliccando sulla copertina sia per l'edizione italiana che spagnola, è stato aggiornato con alcune foto nuove nella sua edizione italiana

giovedì 18 novembre 2021

Similitudini

 


Blue Street, Coral Gable - Miami

Calle 190, Playa - La Habana

mercoledì 17 novembre 2021

Volontari italiani ricevono la terza dose a Cuba

 Un gruppo di 35 torinesi tra convalescenti dal Covid19 e vaccinati con diversi vaccine disponibili in Italia, si è sottoposto alla vaccinazione di rinforzo, o terza dose, con il vaccino cubano Soberana Plus, per l’occasione denominato con l’aggiunta di “Turìn”.

I pazienti sono seguiti dal CECMED ( Centro Para el Control Estatal de Medicamentos Equipos y Dispositivos Medicos), al loro ritorno in Italia saranno seguiti dall’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, dove ha operato la Brigata Medica cubana Henry Reeve all’inizio della pandemia e dove dopo28 giorni dall’inoculazione verranno sottoposti a esame del sangue per dimostrare l’effettività e innoquità del rinforzo, applicabile a qualsiasi vaccino ricevuto in precedenza.

martedì 16 novembre 2021

XXIII Settimana della Cultura Italiana a Cuba

 In occasione del 502mo compleanno dell'Avana, è arrivato il programma della XXIII Settimana della Cultura Italiana:



giovedì 28 ottobre 2021

Incontro tra due Culture

 Sono passati 529 anni da quando l’Almirante Cristobal Colón, nato sui colli piacentini come Cristoforo Colombo, giunse a vedere “la terra più bella che occhi umani abbiano mai visto”, l’isola di Cuba, dopo aver toccato terra in quella che chiamò San Salvador, oggi Watling, nell’arcipelago delle Bahamas. Per il 500 anniversario venne a Cuba l’allora ministro, Genovese, Taviani per ricordare lo storico evento che l’historiador de La Habana, Eusebio Leal Spengler, preferiva definire “incontro di due culture”, invece di “scoperta”.

domenica 24 ottobre 2021

Alla ricerca del CUC perduto

 Nella metà degli anni ’90, in pieno Periodo Especial de Guerra en tiempo de Paz, a qualcuno venne in mente di creare una nuova moneta per agilizzare le esauste finanze cubane stremate dal blocco finanziario e commerciale degli Stati Uniti che fra le altre manovre, non consente una transazione in dollari con Paesi terzi. Nacque così il CUC (Peso Cubano Convertibile) con valore legale solo nel territorio nazionalee al tasso fisso di cambio di 24 o 25 secondo se acquisto o vendita. Il suo valore nominale era parificato, per comodità,al Dollaro nordamericano e la sua entrata in vigore vietava tassativamente la circolazione di altre valute che dovevano essere convertite nelle apposite “Casas de cambio” popolarmente conosciute come “cadeca”. Questa misura frenò drasticamente il mercato nero che vedeva il Dollaro Usa cambiato clandestinamente ad una quotazione che era arrivata quasi a 200 a 1, mentre il cambio legale effettuato allora nelle banche o nelle casse degli alberghi era di 0.85 a favore del Peso Cubano.

Evidentemente questa quotazione favoriva enormemente i cambi clandestini e in molti casi la valuta finiva in mani non desiderate.

Con l’avvento del CUC, automaticamente questa pratica è quasi definitivamente scomparsa con grande respiro delle casse statali e l’inflazione era inesistente.

Con gli anni, sono però sono sorti dubbi specialmente da parte di investitori e operatori economici stranieri che non capivano l’utilità di questa doppia moneta e accampavano scuse su come operare nelle transazioni, trascurando il fatto che potevano benissimo essere effettuate in Euro o in Sterline visto che Cuba trasformava i dollari di cui veniva in possesso, nella moneta del Regno Unito con notevole perdita nella conversione.

Alla fine dello scorso anno, l’Assemblea Nazionale del Poder Popular approvò una Legge Quadro dove fra le altre misure di riordinamento economico annunciava la soppressione del corso legale del CUC a partire dal 1°gennaio di quest’anno, con l’uso in contanti del solo Peso Cubano (CUP).

Nemmeno a dirlo l’effetto inflazionistico fu devastante fin dall’inizio con punte fino al 500% e si è riaperto il mercato nero della valuta, non solo col Dollaro, ma anche con l’Euro i cui valori sfiorano già il 100 a 1, con tendenza all’aumento.

Si è rotto così un equilibrio di mercato interno raggiunto anche con il libero possesso di valuta da parte di cittadini cubani e stranieri residenti e con l’apertura di conti correnti in dollari USA, il cui unico modo di adoperarli è attraverso l’uso di una specie di carta di credito fornita dalle banche con assoluto divieto di contanti.

Sarà stata una buona idea, l’abolizione del CUC in un Paese bloccato finanziariamente?

giovedì 14 ottobre 2021

 Correva la fine estate del 1990, l’attenzione rivolta alla Prima Guerra del Golfo, ma la Sandrocchia nazionale,in calo di popolarità ne ha inventata una delle con la complicità (inconsapevole?) di una nota rivista italiana di cronache più o meno rosa.

In un viaggio a Cuba col suo agente, si è inventata nietemeno che le nozze con un “colonnello dei servizi segreti cubani”.  Una mattina mi sveglia una chiamata dalla redazione di “Oggi” con la quale,l’allora Capo Redattore poi diventato direttore, Cesare Carassiti, mi racconta in riassunto il fatto chiedendomi se potessi recarmi a Ciego de Ávila per investigare la storia. Eravamo nel pieno del “periodo especial de guerra en tiempo de paz” per cui sarebbe stato impossibile ottenere il carburante per fare andata e ritorno dall’Avana, però nel resoconto, Carassiti, mi fece il nome del “colonnello”: Jorge Ordoñez. A quel punto ebbi un soprassalto e mi dissi pronto ad affrontare la trasferta con ogni mezzo possibile. Risulta che conoscevo Jorge da tempo essendo, lui, un marinaio e subacqueo dipendente dall’Azienda Turistica di Ciego de Ávila col quale avevamo condiviso alcuni eventi di fotografía subacquea negli anni precedenti.

Telefonai all’Empresa Turistica da dove mi rispose un’altro amico, il Direttore Oscarito Valdés abbastanza agitato perché la “bufala” era già arrivata a Cuba e loro si trovavano in difficoltà col Governo e col Partito in quanto li consideravano complici della faccenda che gettava discredito sulle Istituzioni. A loro volta mi pregarono di andare a Ciego per poter fare un servizio da trasmettere in Italia con le smentite del caso.

Chiesi aiuto aun’amica (oggi mia moglie) che lavorava nell’Ufficio Operativo di Viajes Cuba che aveva contatti con la Cubana de Aviación e per fortuna quello stesso giorno c’era un volo a Ciego de Ávila nel primissimo pomeriggio ed avrei avuto il tempo di prenderlo.

Arrivato a Ciego, Oscarito e lo stesso Jorge vennero a prendermi all’aeroporto per poter iniziare quanto prima la raccolta di informazioni per la smentita di cui allego le fotocopie della rivista.

Giunta la será, Jorge mi invitò a casa sua a dormiré. La casa era fuori città in una centrale per la lavorazione dei prodotti di canna da zucchero chiamata “Baraguà”.

In quel modo lo ritrassi con la sua vera moglie (dell’epoca) e sua figlia. La mattina sguente c’era il volo di ritorno dello Yak 40 all’Avana e bisognava essere presto in aeroporto. Jorge aveva una moto sovietica con sidecar, una Jupiter, e dopo un breve e quasi insonne nottata mi portò allo scalo aereo,facendomi sofffrire freddo al tropico, in quanto le temperature possono scendere specie se accompagnate dall’aria prodotta dall’andatura del veicolo.

Giunto all’Avana sviluppai e stampai subito i negativi e mi recai all’Agenzia France Presse, con la quale avevo buoni rapporti, per mandare le telefoto a Oggi.

Scrissi il testo evidenziato e in pratica quasi tutto e lo aggiunsi all'invio. Carassiti, "benevolmente" lo ha classificato come "collaborazione" dal momento che incipit e conclusione sono i suoi.

Con un minimo di delusione, ripagato da grande soddisfazione, Carassiti le ricevette lamentando che non fossero a colori.

A questo proposito mi viene in mente la situazione contraria creatasi l’anno prima con il disastro aereo che coinvolse il  volo di Cubana diretto a Milano per il quale mandai la foto dell’unico, provisoriamente, sopravvissuto nel circuito ANSA e che erano a .colori, l’unico giornale a pubblicarla fu “La Notte”, gli altri media la considerarono troppo “cruda”, ma la mia intenzione era di poter far riconoscere la persona da amici e parenti in quanto non ancora identificata.

Nel tempo trascorso tra invio, ricevimento diffusione e scelta delle foto la vittima fu poi identificata e quando l’orda di giornalisti taliani arrivò a Cuba il responsabile della fotografia dell’ANSA, mi accusò di aver voluto speculare sul materiale inviato in quanto a colori che viene pagato meglio. Purtroppo, come dimostra il caso precedente, a quel tempo a Cuba si doveva lavorare con quel che c’era, ringraziando che ci fosse. Oggi col digitale il problema, fortunatamente, non esiste più.