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lunedì 31 dicembre 2012
Italiani a Cuba
Parafarasando un famoso proverbio, si potrebbe dire che “il Sergio ha perso il pelo, ma non il vizio”. Il pelo lo ha perso da molti anni, addirittura da quando, giovanissimo, ha lasciato la casa natìa nella provincia piacentina per frequentare un corso per direttori di albergo organizzato dalla Compagnia Italiana Grandi Alberghi. Al diploma di computista, acquisito in precedenza, aggiunse l’abilitazione alla professione e gli venne offerta la possibilità di avviare un nuovo centro turistico in una località sperduta, nell’allora provincia di Sassari: un luogo chiamato Porto Rotondo, dove la natura selvaggia dell’Isola era ancora ben intatta e “turismo” era una parola sconosciuta. Si cominciarono a costruire le infrastrutture del centro turistico e degli appartamenti e villette che lo integravano. In pochi anni fu il successo per una clientela di alto livello. Quello che è la Sardegna di oggi è sotto gli occhi di tutti, ma si può dire che quella fu la “genesi”.
Il “vizio” invece si mantiene ancora dopo anni densi di soddisfazioni e lavoro incessante. Un bel giorno decise di prendersi una vacanza, ma non una “normale”, accalappiato dal cugino praticamente “fratello” scelse un soggiorno a Cuba con una brigata di lavoro in condizioni che definire “spartane”, sarebbe un eufemismo. Sarà stato lo spirito dell’ambiente, la “magìa” che sprigiona Cuba, ma il posto lo colpì anche perchè per certi aspetti gli ricordava la Sardegna a cui è sempre rimasto legato e nella quale torna ancora oggi, quando ne ha l’occasione. Fu così che giusto all’inizio della decade degli anni ’80 decise di trasferirsi con armi e bagagli per mettere a disposizione la sua esperienza nel settore turistico.
Un discreto impulso glie lo offrì anche la sua passione per le immersioni e lo sport in generale. L’occasione glie la offerse un Tour Operator torinese, legato alla maggior azienda italiana, di cui divenne rappresentante e fiduciario sull’Isola. Con loro lanciò quella perla che si chiama Cayo Largo che ebbero in esclusiva per l’Italia per diversi anni. Il suo naturale istinto imprenditoriale però lo spinse oltre: tra le pieghe delle prima possibilità offerte dalle ristrette leggi cubane, specialmente dell’epoca, riuscì ad aprire per primo come straniero, e per un certo tempo unico, un’agenzia privata per il Turismo Specializzato giocando anche con l’acronimo spagnolo (Turismo ESpecializado) e il suo nome: TErni Sergio, la TES. Naturalmente la TES continuò a rappresentare il Tour Operator creando anche una sinergia comune. Oltre alla principale attività prettamente turistica, si dedicò anche a promuovere iniziative economiche e culturali allacciando preziose e importanti relazioni con istituzioni e personalità.
Tra le attività “collaterali” proposte spiccano i raduni di prestigiosi fotografi subacquei professionisti, in simbiosi con semplici dilettanti: “fotosub”, continuando l’idea del compianto Antonio Soccol. Da qua nacquero le amicizie e iniziative intraprese con famosi immersionisti come “Pipín” Ferrera, Deborah Andollo e Gianfranco Pellizzari, i giri turistici di Cuba in bicicletta ai quali partecipò anche il campione del Mondo Michele Dancelli, i rallie di auto d’epoca cui hanno preso parte personaggi di spicco nel mondo dei motori come Clay Regazzoni, Andrea Merzario, Nelson Piquet, Giacomo Agostini e Marco Lucchinelli, fra gli altri.
Arrivando alla fine del secolo e millennio, optò per nuove iniziative che lo portarono in un’altra isola dei Caraibi, molto più piccola, Los Roques e in Africa: Madagascar. Purtroppo il clima e lo stress gli procurarono problemi di salute consigliandogli il rientro in Italia, ma...il “vizio”, non perso come il pelo, lo ha spinto a tornare a Cuba e cimentarsi nuovamente nel settore del turismo, certamente più affollato di concorrenti e momentaneamente, si spera, in crisi come l’economia mondiale. Una nuova sfida per rilanciare LatitudCuba, affrontata con la consueta caparbietà, ma...la Sardegna rimane sempre in fondo al cuore.
domenica 30 dicembre 2012
63° Trofeo Hemingway
E' stato annunciato che la prossima edizione del Torneo di pesca al marlin, sul litorale habanero si terrà dal 20 al 25 maggio del 2013.
giovedì 27 dicembre 2012
Cinema cubano: Daniel Díaz Torres
Daniel Díaz Torres ha percorso una strada poco abituale per arrivare ad essere uno dei più conosciuti cineasti cubani. La passione per il grande schermo e la celluloide l’ha sempre avuta fin da bambino, ma i suoi inizi furono da critico cinematografico, alla fine degli anni ’60 del secolo scorso. La svolta nella carriera avvenne nel 1970 quando il regista Manuel Octavio Gómez lo chiamò per essere il suo assistente in uno dei grandi film che pur essendo molto “schierati”, davano mostra del grande talento dei cineasti ed attori cubani: “El hombre de Maisinicú”, con Sergio Corrieri e Reynaldo Miravalles. La storia, allora recente, di bande armate e infiltrati nelle montagne dell’Escambray. Successivamente realizzò diversi documentari e scrisse anche per altri registi fino al passaggio, nel 1977, nelle file del “Notiicero ICAIC” come regista di filmati relativi alle news, montatore e vice direttore del grande Santiago Alvarez, responsabile della testata.
Nell’85 realizzò un ‘altro film di successo: “Jibaro” seguito poi, circa un anno dopo, da “Otra Mujer” protagonizzato da Mirtha Ibarra, una delle più grandi interpreti cubane che il pubblico, anche italiano, ha potuto conoscere nel film “Fresa y chocolate” nei panni della “jinetera” vittima di grandi sensi di colpa, amica del protagonista. Mirtha fu anche compagna del grande Tomás Gutiérrez Aléa.
Con l’apertura della Fondazione del Nuovo Cine Latinoamericano e la Scuola di S. Antonio de los Baños, venne incaricato dell’insegnamento ai giovani aspiranti cineasti del continente. Ruolo che ricopre tutt’ora.
Nel 1989 iniziò a filmare quello che fu uno dei film più polemici del nuovo cinema cubano: “Alicia en el pueblo de Maravillas” che esordì nel Festival del Nuovo Cine Latinoamericano del 1991. La pellicola, al di la delle intenzioni del regista, coautore anche del soggetto e sceneggiatura, venne interpretato come una caricatura del regime e del suo capo e dopo pochissime esibizioni pubbliche venne ritirata, ma venne esibita e apprezzata da pubblico e critica al festival di Berlino dove fu anche riprodotta commercialmente.
Nel 1995 fu la volta di “Quiereme y verás”, mentre “Hacerse el sueco” è del 2001, Lisanka del 2010 e quest’anno è stato premiato come coautore con Eduardo del Llano per il soggetto de “La pelicula de Ana” a cui è stato anche riconosciuto il premio per la miglior protagonista femminile a Laura de la Uz.
Tra un lungometraggio di fiction e l’altro, Daniel non ha dimenticato l’arte del documentario e del reportage con una lunga serie di realizzazioni. Soddisfatto, ma non appagato, sta ancora pensando a prossimi impegni.
martedì 25 dicembre 2012
Chiarimento su MSN
MSN Messenger, al momento funziona ancora per chi non ha fatto l'ultimo aggiornamento richiesto da Microsoft che lo trasforma automaticamente in Skype. Chi ha sistemi operativi "vecchi" oppure non scarica l'aggiornamento può continuare a usarlo. La domanda è: fino a quando? L'altra domanda è: ma tutti conoscono la differenza tra "messaggeria istantanea" e "chat"? sembra di no.
domenica 23 dicembre 2012
Vive l'Hollande et la France
Ricevo e pubblico...Possiamo suggerirlo ai nostri "tecnici" ?
Ecco il perché, in Italia, nessuno parla più della Francia.
"Evidenziamo cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo”:
ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate.
Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto.
La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”.
Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.
Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.
Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro utilizzati per finanziare licei privati esclusivi, ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.
Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.
Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.
Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare.
Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finché il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.
Risultato: ma guarda un po’…….. SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a 101. L’inflazione non è salita.
La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.
venerdì 21 dicembre 2012
MSN Messenger a Cuba è defunto
Dopo l'acquisizione di "Skype" da parte di Microsoft e l'incorporazione della piattaforma con MSN Messenger, questo sistema di messaggeria istantanea non è più utilizzabile a Cuba ed era l'unico che funzionasse, finora. Questa ulteriore limitazione alle comunicazioni si aggiunge all'impossibilità di aggiornare plug in importanti come "Flash Player", "Shockwave" o "Java" oltre ad alcuni servizi del "rivale" Google. Qualcuno dice che il "bloqueo" non esiste, qualcun'altro, me compreso dice che è una stupidaggine anacronistica che colpisce solo alcuni settori, specialmente finanziari e delle comunicazioni e in modo particolare, chi ne soffre le maggiori conseguenze è la popolazione.
giovedì 20 dicembre 2012
Saggia riflessione
Ricevo e pubblico questa riflessione valida credo, anche per altri "prodotti"...
Reflexiòn de la semana
Entre el Parkinson y el Alzheimer,
me quedo con el Parkinson...
porque es preferible derramar un poco de vino,
que olvidar dónde carajo dejé la botella.
Reflexiòn de la semana
Entre el Parkinson y el Alzheimer,
me quedo con el Parkinson...
porque es preferible derramar un poco de vino,
que olvidar dónde carajo dejé la botella.
lunedì 17 dicembre 2012
Esposizione felina
Nella giornata di ieri si è svolta un'esposizione felina nella sala Ramon Font dell'Avana, luogo normalmente dedicato alle competizioni sportive indoor.
Nutrita presenza di specie asiatiche come i gatti balinesi, siamesi o persiani. Presente, naturalmente, anche la recentemente riconosciuta specie di "gato azul cubano". Non mancava la vendita di gadget dedicati agli amici pelosi per un pubblico di appassionati gattofili.
sabato 15 dicembre 2012
Gradita visita di lettori del blog.
Ho ricevuto l'annunciata e gradita visita dell'amico Lorenzo e della sua compagna Kasia (diminutivo di Katerzyna). Lorenzo è italiano e vive a Berlino dove ha incontrato l'amore con la bella polacca. Dopo uno scambio di corrispondenza in cui abbiamo scoperto conoscenze comuni, ha finalmente realizzato il suo antico desiderio di conoscere Cuba.
En plein del Cile al Festival dell'Avana
Pablo Larrain con il suo film "NO" ha vinto il primo premio Coral in questa 34ma edizione del Festival. Il secondo posto è andato a un altro film cileno: "Violeta se fué a los cielos" di Andrés Wood, mentre al terzo posto si è classificato il brasiliano Claudio Assis con "Fiebre de ratón". Fra i molti premi e riconoscimenti assegnati, l'attrice cubana Laura de la Uz ha vinto il Coral come miglior attrice protagonista per il film "La pelicula de Ana" che è stata a sua volta vincitrice della miglior sceneggiatura di Daniel Diaz Torres e Eduardo del Llano.
venerdì 14 dicembre 2012
Cambio indirizzo e-mail
Il mio indirizzo e-mail è cambiato, quello nuovo è: ilvecchioeilmare@outlook.com
martedì 11 dicembre 2012
Vampiros en La Habana, riveduto e corretto
Intensa attività culturale in questo dicembre avanero, molti concerti fra i quali è spiccato, naturalmente, quello di Zucchero. Settimana della Cultura Italiana e festival del Nuovo Cine Latinoamericano, due appuntamenti ormai tradizionali giunti rispettivamente alla XV e XXXIV edizione. Nell'ambito delle attività collaterali si sono presentati molti libri il cui tema è il cinema o i cineasti, fra questi si è proposta la seconda edizione, riveduta e corretta, del libro di Juan Padrón "Vampiros en La Habana" che è stato il primo di una delle due storie trasposte sul grande schermo in animazione. Padrón è il più famoso "cartoonist" cubano ed è il creatore, fra tanti personaggi, del più popolare: Elpidio Valdés che ha divertito e diverte, istruendo, intere generazioni di cubani. Il personaggio e le sua avventure sono popolari e apprezzate anche in Spagna, nonostante gli ex colonizzatori escano da queste "avventure" un po' malconci.
Sua anche l'animazione del personaggio di Mafalda dopo una collaborazione con Juaquin lavado "Quino" nella produzione di corti tratte dalle sue "striscie" e nominati "Quinoscopio".
La presentazione a cui Juan mi ha invitato è stata l'occasione per una piccola rimpatriata nel cinema cubano dove ho ritrovato, dopo tanti anni, alcuni vecchi e nuovi amici e conoscenti. Non poteva mancare il figlio Ian, ormai regista affermato dopo tanti documentari, videoclips e il lungometraggio "Habanastation". Con lui il protagonista di una delle sue ultime "clips": Israel Rojas del duo Buena Fè che ha aperto, fra l'altro il concerto di Zucchero.
Aggirandomi per l'hotel Nacional mi sono imbattuto anche in Daniel Diaz Torres, regista e professore della Scuola del Nuovo Cine di S. antonio de los Baños, autore, fra l'altro del polemico (e poco fortunato) film "Alicia en el Pueblos de Maravillas", con lui anche Alquimia Peña, storica direttrice della Fondazione del Nuovo Cine. Con entrambi ho concordato un incontro, dopo la baraonda del Festival, per farmi raccontare le loro storie ed esperienze di tanti anni nel mondo del cinema.
In quanto ai Padrón, padre e figlio, anche con loro è in attesa una conversazione e per il momento mi hanno confidato che il loro "sogno nel cassetto" è di fare assieme un film di Elpidio Valdés però con attori in carne ed ossa, ma...ce vonno li quatrini...se qualche produttore fosse interessato...si accettano proposte.
Juan Padron
Ian Padron e Israel Rojas
La famiglia Padron con mamma Bertha e un intruso
Daniel Diaz Torres
Alquimia Peña
venerdì 7 dicembre 2012
La scienza della metereologia secondo i boliviani
Ricevo e pubblico...girato per competenza ai dottori Rubiera e Lombroso, sempre grazie a Google per l'alta definizione che da alle immagini...
¡ESPECTACULAR!
CENTRO METEOROLÓGICO DE BOLIVIA
Sin comentarios...¡ESPECTACULAR!
Sin complicarse la vida !!! La ciencia
según algunos bolivianos, Caray.
Meno male che la censura ci sarebbe solo a Cuba
Non sono riuscito a ritrovare su "Tellusfolio" l'articolo dove si descriveva il concerto di Zucchero a "porte chiuse" e i relativi commenti, 2 dei quali miei. Qualcuno mi può aiutare? O la censura esiste anche in Italia?
giovedì 6 dicembre 2012
Istituto Superiore dell'Arte, di scena Zucchero sabato 8 dicembre 2012
In questa suggestiva cornice, progettata negli anni '60 dagli architetti Vittorio Garatti, Roberto Gottardi e Edoardo Porro, sabato sera si esibirà Zucchero Fornaciari, l'attesa è grande e la partecipazione di pubblico sicuramente massiccia per un concerto che durerà due ore e mezza.
Nuova esibizione "spot" di Zucchero
Quello che doveva essere un unico concerto, è invece una serie di attività per Zucchero che oltre ad aver registrato uno special televisivo ed aver preso parte al concerto nell'ambito della Settimana della Cultura, si è presentato e si presenta anche su altri scenari con brevi interpretazioni. Ieri pomeriggio si è presentato nel Pavellón Cuba di calle 23 per chiudere un esibizione del gruppo Q.va Libre. Prima dell'esibizione ha avuto un colloquio con il presidente dell'Associazione Hermanos Saíz, che ha sede nella medesima struttura e che raggruppa i giovani intellettuali cubani. Durante il tragitto tra la zona del palco, in andata e ritorno è stato un vero bagno di folla in cerca di una foto o di un autografo del musicista.
Da parte mia, avendo già ottenuto risposta, indiretta, alla domanda che mi incuriosiva di più gli ho chiesto se la "location" per il grande concerto è stata sua scelta o se gli è stata in qualche modo "imposta". La risposta è stata che la scelta è stata presa di comune accordo su un ventaglio di proposte. Il suo desiderio era di poter dare un Concerto a Cuba e il luogo era solo un dettaglio: qualunque posto gli sarebbe andato bene e l'ISA gli è sembrato adatto. Intanto proseguono i lavori per l'allestimento dello scenario e l'installazione della tecnologia necessaria.
Il concerto durerà due ore e mezza, non ci saranno posti a sedere eccetto che per "invitati eccellenti" e vedrà una massiccia partecipazione di pubblico, cosa che alla mia età, suggerisce di vedermelo comodamente in televisione...
la scarsa qualità delle immagini è dovuta all'adattamento di Google
mercoledì 5 dicembre 2012
2013 anno dedicato a Italo Calvino
In occasione del 90° compleanno dello scrittore il prossimo anno sarà dedicato alla commemorazione di Calvino che è nato a Santiago de las Vegas da genitori italiani.
Incaricato dell'agenda delle attività relative è lo scrittore e saggista Reynaldo González. le attività si svolgono col patrocinio dell'UNEAC e l'ARCI con la collaborazione dell'Università La Sapienza di Roma.
Nel corso dell'anno verranno presentati libri di Calvino tradotti in spagnolo e illustrati da artisti cubani e "Conoscere Calvino" di Nicola Bottiglieri che sarà a Cuba per partecipare a una conferenza sul pensiero dello scrittore e per la premiazione di un concorso bandito per i ragazzi.
Anche il Ministero della Cultura e l'Ambasciata d'Italia danno il loro sostegno all'iniziativa.
martedì 4 dicembre 2012
Il concerto di Zucchero e le bugie di qualcuno
Zucchero Fornaciari pur essendo un personaggio "pubblico", ha diritto come chiunque, di fare le scelte che preferisce e che certamente non possono trovare tutti d'accordo. Anche chi critica questa sua decisione ha il pieno diritto di farlo con tutte le argomentazioni che vuole, ma non può e non deve pubblicare notizie false come quella che ho letto su "Tellus Folio" secondo la quale il concerto sarebbe "a porte chiuse": il concerto sarà con INGRESSO LIBERO per chiunque e si sta approntando una scenografia faraonica a cui stanno lavorando 19 tecnici venuti dall'Italia con 8 contenitori d'aereo con il materiale necessario, sia di arredo che tecnico. Il tutto portato da Zucchero a proprie spese o con l'aiuto di qualche sponsor.
Non essere d'accordo, va bene, criticare va bene, ma dire cose non vere non va bene.
Per "documentare" quanto affermato da Roberto Pereira è stata utilizzata una parte del volantino che è stato consegnato come programma nel concerto "Cuba le canta a Italia" e dove si legge, nel testo integrale "censurato" da Tellus, che "l'invitado especial" è il duo Buena Fé.
Ahi, ahi, ahi, come siamo caduti in basso con questi "falsi" di bassa lega.
XXXV Festival del Nuovo Cine Latinoamericano
Oggi si apre la 35ma edizione del Festival habanero del Cinema. Come sempre una ricca partecipazione di pellicole, cineasti e ospiti "eccellenti". La chiusura e le premiazioni saranno il 14 prossimo.
lunedì 3 dicembre 2012
Sbagliando si impara (si spera)
Ricevo e pubblico questa breve storia:
Una historia de apenas tres párrafos se convirtió en el artículo más leído del periódico el País de España, en su página de internet. Son líneas conmovedoras sobre la inmigración, uno de los temas más delicados y que mayor preocupación genera entre los ciudadanos europeos. La anécdota que cuenta Rosa Montero es uno de los temas más comentados en redes sociales y considerada por el escritor brasilero Paulo Coelho como lectura obligada. Este es el mensaje:
?El negro?
Estamos en el comedor estudiantil de una universidad alemana. Una alumna rubia e inequívocamente germana adquiere su bandeja con el menú en el mostrador del autoservicio y luego se sienta en una mesa.
Entonces advierte que ha olvidado los cubiertos y vuelve a levantarse para cogerlos. Al regresar, descubre con estupor que un chico negro, probablemente subsahariano por su aspecto, se ha sentado en su lugar y está comiendo de su bandeja.
De entrada, la muchacha se siente desconcertada y agredida; pero enseguida corrige su pensamiento y supone que el africano no está acostumbrado al sentido de la propiedad privada y de la intimidad del europeo, o incluso que quizá no disponga de dinero suficiente para pagarse la comida, aun siendo ésta barata para el elevado estándar de vida de nuestros ricos países. De modo que la chica decide sentarse frente al tipo y sonreírle amistosamente. A lo cual el africano contesta con otra blanca sonrisa. A continuación, la alemana comienza a comer de la bandeja intentando aparentar la mayor normalidad y compartiéndola con exquisita generosidad y cortesía con el chico negro. Y así, él se toma la ensalada, ella apura la sopa, ambos pinchan paritariamente del mismo plato de estofado hasta acabarlo y uno da cuenta del yogur y la otra de la pieza de fruta.
Todo ello trufado de múltiples sonrisas educadas, tímidas por parte del muchacho, suavemente alentadoras y comprensivas por parte de ella.
Acabado el almuerzo, la alemana se levanta en busca de un café. Y entonces descubre, en la mesa vecina detrás de ella, su propio abrigo colocado sobre el respaldo de una silla y una bandeja de comida intacta.
Dedico esta historia deliciosa, que además es auténtica, a todos aquellos españoles que, en el fondo, recelan de los inmigrantes y les consideran individuos inferiores. A todas esas personas que, aun bienintencionadas, les observan con condescendencia y paternalismo.
Será mejor que nos libremos de los prejuicios o corremos el riesgo de hacer el mismo ridículo que la pobre alemana, que creía ser el colmo de la civilización mientras el africano, él sí inmensamente educado, la dejaba comer de su bandeja y tal vez pensaba: "Pero qué chiflados están los europeos".
" Hay algunos Tontos que todavía creen que los indígenas son de otro país... " recordemos que la gallardía no está en el color de la piel...
Una historia de apenas tres párrafos se convirtió en el artículo más leído del periódico el País de España, en su página de internet. Son líneas conmovedoras sobre la inmigración, uno de los temas más delicados y que mayor preocupación genera entre los ciudadanos europeos. La anécdota que cuenta Rosa Montero es uno de los temas más comentados en redes sociales y considerada por el escritor brasilero Paulo Coelho como lectura obligada. Este es el mensaje:
?El negro?
Estamos en el comedor estudiantil de una universidad alemana. Una alumna rubia e inequívocamente germana adquiere su bandeja con el menú en el mostrador del autoservicio y luego se sienta en una mesa.
Entonces advierte que ha olvidado los cubiertos y vuelve a levantarse para cogerlos. Al regresar, descubre con estupor que un chico negro, probablemente subsahariano por su aspecto, se ha sentado en su lugar y está comiendo de su bandeja.
De entrada, la muchacha se siente desconcertada y agredida; pero enseguida corrige su pensamiento y supone que el africano no está acostumbrado al sentido de la propiedad privada y de la intimidad del europeo, o incluso que quizá no disponga de dinero suficiente para pagarse la comida, aun siendo ésta barata para el elevado estándar de vida de nuestros ricos países. De modo que la chica decide sentarse frente al tipo y sonreírle amistosamente. A lo cual el africano contesta con otra blanca sonrisa. A continuación, la alemana comienza a comer de la bandeja intentando aparentar la mayor normalidad y compartiéndola con exquisita generosidad y cortesía con el chico negro. Y así, él se toma la ensalada, ella apura la sopa, ambos pinchan paritariamente del mismo plato de estofado hasta acabarlo y uno da cuenta del yogur y la otra de la pieza de fruta.
Todo ello trufado de múltiples sonrisas educadas, tímidas por parte del muchacho, suavemente alentadoras y comprensivas por parte de ella.
Acabado el almuerzo, la alemana se levanta en busca de un café. Y entonces descubre, en la mesa vecina detrás de ella, su propio abrigo colocado sobre el respaldo de una silla y una bandeja de comida intacta.
Dedico esta historia deliciosa, que además es auténtica, a todos aquellos españoles que, en el fondo, recelan de los inmigrantes y les consideran individuos inferiores. A todas esas personas que, aun bienintencionadas, les observan con condescendencia y paternalismo.
Será mejor que nos libremos de los prejuicios o corremos el riesgo de hacer el mismo ridículo que la pobre alemana, que creía ser el colmo de la civilización mientras el africano, él sí inmensamente educado, la dejaba comer de su bandeja y tal vez pensaba: "Pero qué chiflados están los europeos".
" Hay algunos Tontos que todavía creen que los indígenas son de otro país... " recordemos que la gallardía no está en el color de la piel...
domenica 2 dicembre 2012
Zucchero al concerto di chiusura della Settimana della Cultura Italiana, finalmente l'ho incontrato
Il concerto “Cuba le canta a Italia”, presentato questa sera (1° dicembre) nella Sala Avellaneda del Teatro Nacional, ha rappresentanto una bella cornice per la XV Settimana della Cultura che si chiude ufficialmente domani.
Abbiamo visto la presenza di artisti cubani che hanno fatto omaggio al nostro Paese di canzoni e melodie celebri, interpretati alla loro maniera, personalmente non ho apprezzato solo l’interpretazione di “Anema e core”, credo, veramente lontana dalle intenzioni dell’autore. Molto buona “Non pensare a me” interpretata da Elzabeth de Gracia e l’interpretazione della soprano Laura Ulloa di “Oh, mio babbino Caro” di Puccini, notevole anche l’interpretazione al sax di “Conversazione” interpretata da César López. Per la italocubana Monica Marziotta, forse, “Non gioco più” era un po’ troppo ambiziosa...
Prima della chiusura il tenore Dario Balzanelli si è esibito in duetto con 4 artisti cubani in altrettanti pezzi musicali “di casa” ricambiando così il favore da parte italiana. Quattro interpretazioni notevoli rispettivamente con Yanna: “Como fué”, David Blanco. “Vereda Tropical”, Pedrito Calvo: “Hoy como ayer” e, dulcis in fundo con Laritza Bacallao: “Contigo en la distancia”. Melodie veramente appartenenti all’antologia musicale cubana.
La chiusura è stato veramente un omaggio al pubblico presente con l’interpretazione di Zucchero di djue pezzi presenti sul disco registrato a Cuba. “La sesión cubana” che verrà presentato ufficialmente nel grande concerto programmato per l’8 dicembre.
L’occasione mi ha permesso di rompere l’isolamento in cui è tenuto l’artista che ho salutato alla fiine del concerto mentre si accingeva ad imbarcarsi su un”almendron” messogli a disposizione per tornare al suo “buen retiro”. Ci siamo lasciati con la presentazione di Laura, la sua press-agent che mi ha garantito la credenziale per la prossima conferenza stampa e una sessione per un incontro “privato” con il cantante ed il suo staff. Un incontro breve, ma molto simpatico con uno Zucchero Fornaciari in gran forma, circondato dalla simpatia del pubblico cubano che, pur non conoscendolo molto, lo apprezzava ed ora sicuramente molto di più.
Abbiamo visto la presenza di artisti cubani che hanno fatto omaggio al nostro Paese di canzoni e melodie celebri, interpretati alla loro maniera, personalmente non ho apprezzato solo l’interpretazione di “Anema e core”, credo, veramente lontana dalle intenzioni dell’autore. Molto buona “Non pensare a me” interpretata da Elzabeth de Gracia e l’interpretazione della soprano Laura Ulloa di “Oh, mio babbino Caro” di Puccini, notevole anche l’interpretazione al sax di “Conversazione” interpretata da César López. Per la italocubana Monica Marziotta, forse, “Non gioco più” era un po’ troppo ambiziosa...
Prima della chiusura il tenore Dario Balzanelli si è esibito in duetto con 4 artisti cubani in altrettanti pezzi musicali “di casa” ricambiando così il favore da parte italiana. Quattro interpretazioni notevoli rispettivamente con Yanna: “Como fué”, David Blanco. “Vereda Tropical”, Pedrito Calvo: “Hoy como ayer” e, dulcis in fundo con Laritza Bacallao: “Contigo en la distancia”. Melodie veramente appartenenti all’antologia musicale cubana.
La chiusura è stato veramente un omaggio al pubblico presente con l’interpretazione di Zucchero di djue pezzi presenti sul disco registrato a Cuba. “La sesión cubana” che verrà presentato ufficialmente nel grande concerto programmato per l’8 dicembre.
L’occasione mi ha permesso di rompere l’isolamento in cui è tenuto l’artista che ho salutato alla fiine del concerto mentre si accingeva ad imbarcarsi su un”almendron” messogli a disposizione per tornare al suo “buen retiro”. Ci siamo lasciati con la presentazione di Laura, la sua press-agent che mi ha garantito la credenziale per la prossima conferenza stampa e una sessione per un incontro “privato” con il cantante ed il suo staff. Un incontro breve, ma molto simpatico con uno Zucchero Fornaciari in gran forma, circondato dalla simpatia del pubblico cubano che, pur non conoscendolo molto, lo apprezzava ed ora sicuramente molto di più.
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