Era rimasto bloccato come "bozza"...meglio tardi che mai.
Come ho scritto nella “presentazione” del mio blog, non è fatto per magnificare, glorificare o mitizzare qualcuno, però questa volta (forse non solo) mi prendo la libertà di ricordare il 93° compleanno di un personaggio che è stato, bene o male secondo i punti di vista, uno dei maggiori statisti, politici e strateghi della Storia della seconda metà del XX° secolo e l’inizio del XXI°. Lo faccio anche perché, narcisisticamente, ritengo che questa fotografia è una delle migliori che ho fatto se non la migliore, viste le difficili condizioni ambientali a partire dall’illuminazione e la grande calca dovuta alla presenza di cineasti e altre personalità presenti all’inaugurazione della Scuola. L’originale è stato scattato con pellicola negativa che conservo ancora e poi stampato in positivo grazie al laboratorio cinematografico dell’ICAIC. Il Photoshop non era nemmeno un sogno.
Come ho scritto nella “presentazione” del mio blog, non è fatto per magnificare, glorificare o mitizzare qualcuno, però questa volta (forse non solo) mi prendo la libertà di ricordare il 93° compleanno di un personaggio che è stato, bene o male secondo i punti di vista, uno dei maggiori statisti, politici e strateghi della Storia della seconda metà del XX° secolo e l’inizio del XXI°. Lo faccio anche perché, narcisisticamente, ritengo che questa fotografia è una delle migliori che ho fatto se non la migliore, viste le difficili condizioni ambientali a partire dall’illuminazione e la grande calca dovuta alla presenza di cineasti e altre personalità presenti all’inaugurazione della Scuola. L’originale è stato scattato con pellicola negativa che conservo ancora e poi stampato in positivo grazie al laboratorio cinematografico dell’ICAIC. Il Photoshop non era nemmeno un sogno.
Quando,
sul finire del 2016, mi trovavo casualmente a Milano nel periodo del lutto, ho
avuto la gradita sorpresa e l’onore di vedere la mia opera sul tavolo delle
condoglianze, coperto di fiori.
Come
dicevo non sta a me farne l’elegia, non ne sarei nemmeno capace, ma come essere
umano può avere commesso errori, credo, in buona fede. So che ha confidato a
persone molto vicine a lui che in determinate circostanze non aveva altra
scelta di quella adottata e l’eventuale interlocutore, diceva, avrebbe fatto la
stessa cosa per non ridiventare una colonia e perdere la sovranità e proprietà
del proprio territorio, come è stato per tutto il Continente dalla fine del XV°
secolo e che in molte aree o in molti modi continuano ad esserlo.
Ha
preso e lasciato un Paese con molti problemi, ma che oggi è comunque, con tutte
le sue difficoltà e un embargo genocida che dura da quasi 60 anni ed è sempre
più duro, un esempio per il resto dell’America Latina (e non solo, per certi
versi).
Il
“miracolo economico” cinese, vietnamita o indiano sarebbe stato ed è
impossibile a sole 90 miglia dall’Impero coloniale più feroce e violento della
Storia.
Ovviamente, senza spingermi oltre, ho espresso
succintamente, il mio pensiero in merito alla vita e le azioni di Fidel Castro.
Poi ognuno la pensi come vuole.
¡Hasta siempre, Comandante!