Non avrei mai pensato di cadere nel gossip anche se da un punto di vista non da “guardone”, ma quello che succede nel Regno Unito con i funerali di Elisabetta II non mi lascia indifferente dal momento che si impedisce a un nipote di partecipare a un ricevimento in onore della nonna in quanto non più “Altezza Reale” per il semplice fatto di essersi trasferito in un altro Paese che è quello di sua moglie “plebea” e che peraltro non è l’unica non blasonata ad essere entrata nella Royal Family.
Questo
fatto mette in mostra, ancora una volta, le monarchie più o meno costituzionali
che esistono ancora in questo mondo nel 21° secolo e all’inizio del terzo
millennio non dell’Umanità, ma semplicemente dopo la nascita di Cristo. Paesi
che si definiscono e sono moderni e hanno comunque un regime parlamentare, ma
non solo loro, hanno un Capo di Stato per diritto dinastico. Ma il Medio Evo
non era finito? E quello che è più triste è vedere milioni di sudditi affranti
come se fosse mancato un loro parente stretto.
Le
monarchie, purtroppo, sono ancora ben radicate in diversi Paesi europei,
asiatici e africani. Quello che colpisce sono quei paesi del Nuovo Mondo
(America e Oceania) che ritengono ancora il regnante britannico come Capo del
loro Stato, dopo esserne stati colonie.
Quanti
secoli o millenni dovranno ancora passare perché si possa parlare di una vera
democrazia popolare?