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lunedì 8 settembre 2014

Del Pabellón, El Gato e altri luoghi, di Ciro Bianchi Ross

Pubblicato su Juventud Rebelde del 7/9/14


Cosa c’era all’angolo di 23 e N, prima che vi si costruisse il Pabellón Cuba? Si sa che questo edificio che coniuga, dicono gli specialisti,  una grande semplicità formale con una elegante monumentalità si costruì nel 1963, si giunge alla conclusione che l’area che occupa fu uno degli ultimi spazi liberi della Rampa avanera. Probabilmente l’ultimo.
Chiamata così per la sua accentuata inclinazione, si aprì in un batter d’occhio da quando, nel 1947, si inaugura il teatro Warner (attuale cinema Yara) e l’anno seguente l’edificio Radio Centro. Non si tardò a edificare l’edificio Ambar Motors (attuale Ministero del Commercio Estero), destinato allora a uffici e sedi dei distributori, a Cuba, delle automobili Cadillac, Oldsmobile e Chevrolet e dove, inoltre, si installarono gli studi del Canale 2 della TV e una scuola di croupiers per le sale da gioco...
Questi immobili furono situati ai due estremi della Rampa e in marciapiedi opposti, cosa che dette impulso allo sviluppo della zona. A partire da lì e in meno di dieci anni vi si costruì una quantità di edifici  per abitazione, commercio, uffici, agenzie di pubblicità e luoghi di divertimento che diventa impossibile, per ragioni di spazio descriverli in dettaglio. Si dice che uno dei modi di misurare l’attività commerciale di una zona è col numero di agenzie bancarie stabilite nella stessa. Non meno di otto uffici centrali e succursali si stabilirono nella Rampa e altre tre, che rimasero senza spazio, lo fecero nelle strade adiacenti. La Rampa fu anche il miracolo del commercio avanero. Nonostante la gente fosse abituata ad uscire per acquisti in strade sostanzialmente pianeggianti i cui portici proteggevano dal sole e dalla pioggia, niente di ciò vi era sulla Rampa e ciò nonostante si impose.
La calle 23 che si tracciònel 1862 e si chiamò Paseo de Medína, dal contrattista di opere pubbliche dello stesso nome, che risiedeva di fronte a quello che con l’andare del tempo sarebbe stato il cinmena Riviera, arrivava fino alla calle M. La calzada de Infanta era in terra battuta a partire da San Lázaro. Nel 1916, durante il Governo del generale Menocal    si pavimentò Infanta e la 23 si estese fino a questa calzada. Le costruzioni, senza dubbio, non proliferarono nella zona, caratterizzata da anfratti e fosse che bordeggiavano la strada. Crepe di tale grandezza, ancora visibili in alcuni posti, che dopo la mareggiata del 9 settembre del 1919 una famiglia che era uscita in automobile per osservare i disastri causati dal fenomeno, cadde in una di queste e fu impossibile riscattarla con vita.
Per anni, solo poche edificazioni si impadronirono di quella che sarà la Rampa. La sede dell’agenzia Ford e il cabaret Hollywood, dove successivamente si costruirà l’edificio per il Ministero dell’Agricoltura e la casa del’ex presidente Carlos Manuel de Céspedes, figlio del Padre della Patria, in 23 e M. Di fronte, attraversando la M, la funeraria Caballero che ra stata fondata nel 1857 nella calle Concordia e cercò questa nuova ubicazione. Di fronte a lei, attraversando la 23, l’edificio Alaska.
L’hotel Habana Hilton, rinominato Libre, non esistì fino al 1958. L’isolato dov’è situato, compreso fra le calles L, M, 23 e 25 che era un buco, lo occupava un parco di divertimento per bambini con veri pony. In 25 e L si trovava la casa del dottor Kurie, dove viveva Raúl Roa, suo genero. Quando si volle iniziare la costruzione dell’albergo, il Sindacato dei Lavoratori Gastronomici, che ne sarebbe stato il proprietario, dovette pagare una fortuna alla vedova di Céspedes. Se lei non vendeva, non ci sarebbe stato albergo.
Attraversando la L
La calle L allora era a doppio senso di circolazione. Nello spazio non costruito a fianco del cine Yara, ebbe la sua residenza il generale Alberto Herrera, capo di Stato Maggiore dell’Esercito cubano tra il 1922 e il 12 agosto del 1933, data della caduta della dittatura di Machado che sostituì per alcune ore alla presidenza della Repubblica prima di rifugiarsi nell’hotel Nacional e abbandonare il Paese sotto la protezione dell’ambasciatore nordamericano. La casa di Herrera fu demolita nel 1954 con l’intenzione di costruire un edificio che non fu mai eretto. Fu demolita anche, ed oggi è un parcheggio, la casa del comandante Rogerio Zayas Bazán, ministro del Governo (Interni) di Machado, morto nel 1932 in un duello irregolare nelle vicinanze del ponte di Pote, all’entrata di Miramar.
Di fronte al Yara, dove si costruì la gelateria Coppelia, c’era l’ospedale Reina Mercedes. Si chiamò così per la moglie del re Alfonso XII di Spagna, trisnonno dell’attuale re Felipe VI. Mercedes morì poco dopo del matrimonio e la sua morte dette luogo, a Madrid, a un poemetto che è giunto fino ad oggi: “Dove vai Alfonso XII?/ dove vai così triste?/Vado in cerca di Mercedes/che ieri nel pomeriggio ho perduto”. Nonostante il dolore della perdita Alfonso XII si risposò. L’ospedale diventò allora Nuestra Señora de las Mercedes, ma gli avaneri terminarono chiamandolo semplicemente Mercedes. Funzionò fino a metà degli anni ’50, quando si costruì l’ospedale che si chiamerà Fajardo.
I suoi terreni che costarono 7.000 pesos nel 1886, si vendettero poi per quasi 300.000. Una compagnia costruttrice si impegnò a edificarvi un albergo di 500 stanze. La vittoria della Rivoluzione troncò il progetto e nello spazio del demolito ospedale Mercedes si costruì il Parco INIT – Istituto Nazionale dell’Industria Turistica -  un centro ricreativo con palco galleggiante, bar, caffetteria, ristorante per 500 commensali e il cabaret Nocturnal. Così giunse l’anno 1966. Si dice che in un congresso celebrato nell’hotel Habana Libre, sorse l’iniziativa di convertire la zona ricreativa in questione in uno spazio più silenzioso e famigliare. Fu così che qualcuno propose l’idea della gelateria. Quando l’architetto Mario Girona seppe che gli si era affidata l’esecuzione del progetto, si sentì smarrito. Si voleva una cosa familiare, ma quella gelateria con oltre mille coperti, sarebbe stato un esercizio troppo grande.
Dicono, e lo scriba non ha potuto comprovarlo, che dove si ubicò il Pabellón Cuba c’era una piccola rivendita di tamales (involtini di mais ripieni, n.d.t.) e altri piatti leggeri a cuis i accdeva dalla calle 21. In solo 70 giorni, l’architetto Juan Campos edificò questa costruzione aperta alla brezza e alla prospettiva, una sfida all’architettura dove le leggere pendenze avanzano verso la vegetazione. Siostruì in occasione della celebrazione all’Avana del VII Congresso dell’Unione Internazionale degli Architetti. A partire da lì, accoglierà altri eventi, la Prima Mostra della Cultura Cubana, nel 1967; poi l’importante Salone di Maggio che portò a Cuba, da Parigi, ciò che nel mondo si faceva nelle arti plastiche.
Ci sono cambi evidenti nella zona. Il locale che fu dell’Agricoltura è, da molti anni, il Ministero del Lavoro, l’edificio Alaska non esiste più: è un parcheggio e la Funeraria Caballero, che nel 1968 si convertì in uno splendido centro culturale, è una dipendenza della Televisione. Quello che fu il centro commerciale della Rampa alloggia ufici di agenzie di viaggio e compagnie di aviazione.
In cerca del Gato Tuerto  (orbo, n.d.t.)
I bohemiens dicono che la notte più lunga dell’Avana si passa al gato Tuerto, il bar ristorante della calle O, quasi di fronte all’hotel Nacional, nel Vedado. Asseriscono che per risvegliarsi, l’Avana, aspetti che  El Gato chiuda le sue porte. Perché non c’è altro posto nell’Isola che si impegni tanto per perpetuare le notti. Come ci riesce? Il narratore Hugo Luìs Sánchez dice: “Il segreto consiste nella combinazione di un ristorante al piano superiore dell’edificio, col meglio della cucina internazionale e cubana, con un cafè concerto nel pianterreno. All’uscita il contorno del Malecón, scelto dagli avaneri per giurarsi, sul suo ampio muro, l’amore vero”.
Tropicana, Montmartre o Sans Soucí presentavano produzioni tanto fastose che non avevano niente da invidiare  alle migliori di Parigi. L’intensità delle notti avanere e la qualità dei suoi spettacoli avevano raggiunto di ubicare la città fra le più importanti del mondo se di divertimenti di ogni tipo e di vita mondana si trattava. Tra il 1957 e 1958 i cabaret di lusso avaneri sperimentarono un autentico momento di splendore. In poco tempo, davanti allo sguardo attonito della città si costruirono, nel Vedado, gli hotels Habana Riviera, Capri e Habana Hilton, tre grandi e sontuosi esercizi. In Galiano e Malecón, il Deauville, aprì le sue porte il 17 luglio del 1958 e altrettanto succedeva nella città di Santa Clara nel centro del paese, con l’apertura nel gennaio 1957, del cabaret Venecia e il suo elegante casinò.
Nel febbraio del 1959 Nat Kahn, gerente dell’hotel Riviera dichiarava: “Tre nuovi alberghi di lusso furono fattori decisivi per strappare la clientela alla Florida”. Col gioco legalizzato, come attrazione principale, l’Avana ebbe la sua miglior stagione turistica tra il 1957 e il 1958.
I cabaret chiamati di “seconda” – Ali Bar, Sierra, Alloy, Las Vegas...- costituivano ulteriori opzioni alla notte avanera. Nonostante non ci fossero, in questi, grandi produzioni, presentavano uno spettacolo di varietà e una o due figure importanti. Contvano anche di una nutrita clientela i cabaret della Playa de Marianao, per natura molto più popolari.
I grandi cabarte, anche di seconda o terza, rappresentavano comunque una certa tradizione bohemienne. Giusto al finale degli anni 50 cominciano a sorgere, guarda caso nelle prossimità della Rampa, piccoli locali che rompono un poco con questa notte che si sta facendo convenzionale. Senza tanto lusso e senza utilizzare riviste musicali, l’ambiente intimo e disinvolto, proprio di questi luoghi, permetteva di godere della esibizione spontanea di un gruppo musicale o della voce di Elena Burke, diciamo, con Frank Domínguez o Meme Solís al piano.
Così, a metà del 1960, nell’hotel Saint John’s cominciano a programmarsi esibizioni con la partecipazione di Doris de la Torre, Elena Burke e Frank Dominguez, Pacho Alonso, Felo Bergaza, Dandy Crawford e il duo Rné e Nelia, fra le altre figure della moda feeling.
Ma il grande avvenimento fu l’apertura, il 31 agosto di quell’anno, de El Gato Tuerto, idea di  Felito Ayón, un a nimale notturno che fu colui che ideò e diede nome alla Bodeguita del Medio. Si restaurò e decorò la grande casa della calle O. Quadri di Amelia (Pelaéz, n.d.t.), Mariano (Rodríguez, n.d.t.), Martínez Pedro, Tapía Ruano, Aberto Falcón e Acosta León pendevano dalle pareti di questo luogo, già di fatto diverso, dove c’era luce sufficiente per  o scrivera e dove si poteva arrivare alle sei del pomeriggio senza molto o nessun protocollo. Lì c’erano esposizioni di pittura e vendita di libri o dischi. Nicolás Guillén era un visitatore frequente. Anche il narratore argentino Julio Cortázar durante i suoi soggiorni cubani e i giovani di allora, come Miguel Barnet. Godevano delle rappresentazioni di Elena con Frank Domínguez come accompagnatore al piano, Miguel de Gonzalo, Meme Solís, Doris de la Torre, Maggi Prior e il duo Las Capellas, Miriam Acevedo cantava e recitava  poemi di Virgilio Piñera. Anche se non si sa se altri poeti lo fecero, si conserva un disco di Nicolás Guillén letti dalla sua voce che porta il timbro delle Edizioni Gato Tuerto.
È passato il tempo. Sono trascorsi già 54 anni dall’apertura del Gato Tuerto. Ma l’ambiente continua ad essere quello di sempre. 

Del Pabellón, El Gato y otros lugares

Ciro Bianchi Ross * digital@juventudrebelde.cu
6 de Septiembre del 2014 20:32:00 CDT

¿Qué hubo en la esquina de 23 y N antes de que se construyera allí el Pabellón Cuba? Cuando se conoce que ese edificio que conjuga, dicen los especialistas, una gran sencillez formal con una elegante monumentalidad, se construyó en 1963, se llega a la conclusión de que el área que ocupa fue uno de los últimos espacios yermos de la Rampa habanera. Tal vez el último.
Llamada así por su acentuada inclinación, se edificó en un abrir y cerrar de ojos desde que en 1947 se inaugurara el teatro Warner (actual cine Yara) y al año siguiente el edificio Radio Centro. No tardó en construirse el edificio Ámbar Motors (actual Ministerio del Comercio Exterior), destinado entonces a oficinas y sede de los distribuidores en Cuba de los automóviles Cadillac, Oldsmobile y Chevrolet, y donde se instalaron además los estudios del Canal 2 de la TV, y una escuela de dealers para casinos de juego...
Fueron esos inmuebles, situados en los dos extremos de la Rampa y en aceras opuestas, los que impulsaron el desarrollo de la zona. A partir de esos y en menos de diez años se construyeron allí tal cantidad de edificios para viviendas, comercios, oficinas, agencias de publicidad y lugares de esparcimiento que resulta imposible, por razones de espacio, detallarlos. Se dice que una de las formas de medir la actividad comercial de una zona es por el número de agencias bancarias establecidas en ella. No menos de ocho oficinas centrales y sucursales de bancos se asentaron en la Rampa, y otras tres, que no alcanzaron espacio, lo hicieron en calles aledañas. La Rampa fue también el milagro del comercio habanero. Porque la gente se había acostumbrado a salir de compras por calles sustancialmente planas y cuyos portales protegían del sol y de la lluvia. Nada de eso había en la Rampa y aun así se impuso.
La calle 23, que se trazó en 1862 y se llamó Paseo de Medina, por el contratista de obras públicas de ese nombre que tenía su residencia frente a lo que andando el tiempo sería el cine Riviera, llegaba hasta la calle M. La calzada de Infanta era de tierra a partir de San Lázaro. En 1916, durante el Gobierno del general Menocal, se pavimentó Infanta y 23 se extendió hasta esa calzada. Las construcciones, sin embargo, no proliferaron en la zona, caracterizada por las furnias y oquedades que bordeaban la calle. Simas de tal magnitud, todavía visibles en algunos lugares, que, tras el ras de mar del 9 de septiembre de 1919 una familia que había salido en automóvil a observar los destrozos del meteoro, cayó en una de esas y fue imposible rescatarla con vida.
Durante años solo unas pocas edificaciones se señorearon en lo que sería la Rampa. La sede de la agencia Ford y el cabaret Hollywood, donde después se construiría el edificio para el Ministerio de Agricultura, y la casa del ex presidente Carlos Manuel de Céspedes, hijo del Padre de la Patria, en 23 y M. Frente, cruzando M, la funeraria Caballero, que se había fundado en 1857 en la calle Concordia y buscó esa nueva ubicación. Y frente a ella, cruzando 23, el edificio Alaska.
El hotel Habana Hilton, sobrenombrado Libre, no existió hasta 1958. La manzana donde está situado, enmarcada por las calle L, M, 23 y 25, y que era un hueco, la ocupaba un parque de diversiones para niños, con caballitos de verdad. En 25 y L se hallaba la casa del doctor Kurie, en la que vivía Raúl Roa, su yerno. Cuando se quiso acometer la construcción del hotel, el Sindicato de los Trabajadores Gastronómicos, que era su propietario, tuvo que darle una fortuna a la viuda de Céspedes. Si ella no vendía, no había hotel.

Cruzando L
La calle L era entonces de doble sentido. En el espacio no construido que queda al lado del cine Yara, tuvo su residencia el general Alberto Herrera, jefe del Estado Mayor del Ejército cubano entre 1922 y el 12 de agosto de 1933, fecha de la caída de la dictadura de Machado, a quien sustituyó por unas horas en la presidencia de la República antes de refugiarse en el Hotel Nacional y abandonar el país bajo el amparo del embajador norteamericano. La casa de Herrera fue demolida en 1954, con la intención de construir allí un edificio que nunca se ejecutó.
También se demolió, y es ahora un parqueo, la casa del comandante Rogerio Zayas Bazán, ministro de Gobernación (Interior) de Machado, muerto en 1932 en un duelo irregular en las inmediaciones del puente de Pote, a la entrada de Miramar.
Frente al Yara, donde se construyó la heladería Coppelia, estuvo el hospital Reina Mercedes. Se llamó así por la esposa del rey Alfonso XII, de España, tatarabuelo del actual rey Felipe VI. Mercedes murió poco después del matrimonio. Su muerte dio pie, en el Madrid de aquellos días, a un poemita que llega hasta hoy. “¿Dónde vas Alfonso XII? / ¿Dónde vas, triste de ti? / Voy en busca de Mercedes, / que ayer tarde la perdí”. Pese al dolor de la pérdida, Alfonso volvió a casarse. El hospital pasó a ser entonces Nuestra Señora de las Mercedes, pero los habaneros terminaron llamándolo Mercedes a secas.
Funcionó hasta mediados de los años 50, cuando se construyó el hospital que se llamaría Fajardo.
Sus terrenos, que en 1886 costaron 7 000 pesos, se vendieron entonces en casi 300 000. Una compañía constructora se empeñó en edificar allí un hotel de 500 habitaciones. El triunfo de la Revolución tronchó el proyecto, y en el espacio del demolido hospital Mercedes se construyó el Parque INIT --Instituto Nacional de la Industria Turística-- un centro recreativo con escenario flotante, bar, cafetería y restaurante para 500 comensales y el cabaret Nocturnal. Llegó así el año de 1966.
Se dice que de un congreso celebrado en el hotel Habana Libre surgió la iniciativa de convertir la zona recreativa en cuestión en un espacio más silencioso y familiar. Y fue así que alguien precisó la idea de la heladería. Cuando el arquitecto Mario Girona se enteró de que se le había confiado la ejecución del proyecto, se sintió anonadado. Se quería una cosa familiar, pero aquella heladería de mil capacidades, pensó, sería un establecimiento demasiado grande.
Dicen, y el escribidor no ha podido comprobarlo, que donde se ubica el Pabellón Cuba hubo un pequeño expendio de tamales y otros platos ligeros al que se accedía desde la calle 21. En solo 70 días, el arquitecto Juan Campos emplazó esa edificación abierta a la brisa y a la perspectiva; un alarde de arquitectura aérea donde las suaves pendientes avanzan hacia la vegetación. Se construyó con motivo de la celebración en La Habana del VII Congreso de La Unión Internacional de Arquitectos. A partir de ahí acogería, entre otros eventos, la Primera Muestra de la Cultura Cubana, en 1967; y luego, el importante Salón de Mayo, que trajo a Cuba desde París lo que en el mundo se hacía en el campo de las artes plásticas.
Hay cambios evidentes en la zona. El local que fue de Agricultura es, desde muchos años, del Ministerio del Trabajo, el edificio Alaska no existe; es un parqueo, y la Funeraria Caballero, que en 1968 se convirtió en un espléndido centro cultural, es una dependencia de la Televisión. Lo que fue el centro comercial la Rampa aloja oficinas de agencias de viaje y compañías de aviación.

En busca del Gato Tuerto

Dicen los bohemios y los faranduleros que la noche más larga de La Habana transcurre en El Gato Tuerto, el bar-restaurante de la calle O, casi enfrente del Hotel Nacional, en el Vedado. Aseguran que, para amanecer, La Habana espera a que El Gato cierre sus puertas. Porque no existe otro sitio en la Isla que se empecine tanto como este para perpetuar las noches. ¿Cómo lo logra? Dice el narrador Hugo Luis
Sánchez: “El secreto radica en la combinación de un restaurante en los altos del establecimiento, con lo mejor de la cocina internacional y cubana, y un café concert en los bajos. A la salida, el entorno del Malecón, escogido por los habaneros para, sobre su ancho muro, jurarse amor del bueno”.
Tropicana, Montmartre o Sans Souci presentaban producciones tan fastuosas que nada tenían que envidiarles a las mejores de París. La intensidad de la noche habanera y la calidad de sus espectáculos habían conseguido ubicar a la ciudad entre las más importantes del mundo si de diversiones de todo tipo y vida mundana se trataba. Entre
1957 y 1958 los cabarets de lujo habaneros experimentaron un auténtico momento de esplendor. En corto tiempo y ante la atónita mirada de la ciudad, se edificaron en el Vedado los hoteles Habana Riviera, Capri y Habana Hilton, tres grandes y suntuosos establecimientos. En Galiano y Malecón, el Deauville abrió sus puertas el 17 de julio de 1958 y otro tanto acontecía en la ciudad de Santa Clara, en el centro del país, con la apertura en enero de 1957 del cabaret Venecia y su elegante casino.
En febrero de 1959, declaraba Nat Kahn, gerente del hotel Riviera:
“Tres nuevos hoteles de lujo en La Habana fueron factores decisivos para arrebatarle la clientela a la Florida”. Con el juego legalizado como atracción principal, La Habana tuvo su mejor temporada turística entre 1957 y 1958.
Los cabarets denominados de segunda --Ali Bar, Sierra, Alloy, Las
Vegas...-- constituían otras de las opciones de la noche habanera. Aunque no había en estos grandes producciones, presentaban un espectáculo variado y una o dos figuras importantes. Contaban también con una nutrida clientela los cabarets de la famosa Playa de Marianao, de naturaleza mucho más popular.
Los grandes cabarets, y también los de segunda y tercera, representaban una bohemia con cierta tradición. Justo a finales de la década de los 50 comienzan a surgir, sin embargo, en las proximidades de la Rampa, pequeños locales que rompen un poco con esa noche que va haciéndose convencional. Sin demasiado lujo y sin acudir a revistas musicales, el ambiente íntimo y desenfadado propio de estos lugares, permitía disfrutar de la descarga espontánea de un combo o la voz de Elena Burke, digamos, con Frank Domínguez o Meme Solís al piano.
Así, a mediados de 1960, en el hotel St. John's comienzan a programarse descargas con la participación de Doris de la Torre, Elena Burke y Frank Domínguez, Pacho Alonso, Felo Bergaza, Dandy Crawford y el dúo René y Nelia, entre otras figuras de la onda feeling.
Pero el gran acontecimiento fue la apertura, el 31 de agosto de ese año, de El Gato Tuerto, idea de Felito Ayón, un animal de la noche que fue quien ideó y dio nombre a La Bodeguita del Medio. Se remozó y decoró la vieja casona de la calle O. Cuadros de Amelia, Mariano, Martínez Pedro, Tapia Ruano, Alberto Falcón y Acosta León colgaban de las paredes de ese lugar, ya de hecho distinto, donde había luz suficiente para leer o escribir y al que se podía llegar a las seis de la tarde sin demasiado protocolo o sin protocolo. Había allí exposiciones de pintura y venta de libros y discos. Nicolás Guillén era visita frecuente. También el narrador argentino Julio Cortázar durante sus estancias cubanas, y los jóvenes de entonces, como Miguel Barnet. Se disfrutaban las presentaciones de Elena con Frank Domínguez como pianista acompañante, Miguel de Gonzalo, Meme Solís, Doris de la Torre, Maggi Prior y el dúo Las Capellas. Miriam Acevedo cantaba y recitaba poemas de Virgilio Piñera. Aunque se desconoce si otros poetas también lo hicieron, se conserva un disco de poemas de Nicolás Guillén dichos en su voz que lleva el sello de Ediciones Gato Tuerto.
Ha pasado el tiempo. Transcurrieron ya 54 años desde la apertura de El Gato Tuerto. El ambiente sigue siendo el de siempre.

Ciro Bianchi Ross


Prorogato per un altro anno l'embargo economico, commerciale e finanziario a Cuba

Fonte: El Nuevo Herald/EFE

Obama prorroga las medidas del embargo comercial contra Cuba

EFE
WASHINGTON -- El presidente Barak Obama extendió por un año más las medidas del embargo comercial contra Cuba, informó este viernes la Casa Blanca.
En un memorándum enviado al secretario de Estado, John Kerry, y al del Tesoro, Jack Lew, Obama anunció su decisión de extender a Cuba la acción de la Ley contra el Comercio con el Enemigo por considerar que “es en el interés nacional de Estados Unidos”.
La renovación de esa ley, que prohíbe que las empresas estadounidenses puedan hacer negocios con la isla, tiene carácter rutinario y sus predecesores también la han prorrogando anualmente.
La ley contra el Comercio con el Enemigo, que data de 1917 y se aprobó con vistas a la entrada de Estados Unidos en la Primera Guerra Mundial, prohíbe que las firmas estadounidenses comercien con países hostiles.
Esta ley fue la que se utilizó para imponer el embargo económico contra Cuba, aunque ha sido expandida y reforzada con otras leyes estadounidenses, como la Torricelli, de 1992, que impide el envío de alimentos a Cuba -con la excepción de ayuda humanitaria- o la Helms Burton, de 1996.
La decisión de Obama de renovar las sanciones se produce pese a llamamientos de organizaciones como #CubaNow que consideran que el embargo no ha sido una medida efectiva para acabar con el régimen castrista y abogan por un acercamiento a la isla.
Estas medidas “en vez de ayudar a los cubanos a avanzar hacia una sociedad más abierta y democrática, hace más difícil a los estadounidenses apoyarles”, señaló el director ejecutivo de #CubaNow, Ric Herrero, en un comunicado.

Limosina

LIMOSINA: autovettura di prestigio

domenica 7 settembre 2014

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LIMONE: grosso utensile per lavorare ferro o legno

sabato 6 settembre 2014

Limitatore

LIMITATORE: colui che fa la parodia di personaggi

venerdì 5 settembre 2014

Un mito che oggi compirebbe 100 anni, auguri Edmondo, ovunque tu sia


Ciao Aldo, spero tutto bene a Cuba, noi tutto ok in Messico, già tornati da un po', ora siamo a casa e ripreso il lavoro. 

ti giro una news odierna magari interessante pe ril tuo blog (ci passo spesso, sempre complimenti!)

magari gira tu a Josè, spiegando in spagnolo chi era Bernacca, che nasceva 100 anni fa.
qui la sua spiegazione degli uragani, alla lavagna https://www.youtube.com/watch?v=CUzEiwI6YgU 

100 volte grazie Edmondo!
Esattamente 100 anni fa, il 5 Settembre 1914, nasceva colui che sarebbe diventato il padre della Meteorologia Italiana; Edmondo Bernacca. Con il suo sorriso e con la sua cordialità entrava ogni sera nelle nostre case, descrivendo le previsioni del tempo in modo chiaro e semplice tanto da essere comprensibile a tutti. Fu il precursore di una meteorologia divulgata in modo corretto, con una terminologia diretta e comprensibile. Oggi , ci manca il suo sorriso e la sua cordialità ma prima di tutto ci manca quel suo modo di fare meteo.
Caro Colonnello, caro “Padre” di tutti i veri appassionati di meteorologia, grazie per aver fatto nascere in noi l’amore vero per la meteo, per darci ogni giorno la forza di lottare per ridargli la dignità che tu gli avevi dato.
Edmondo Bernacca

luca lombroso

Limare

LIMARE: mare da quella parte

giovedì 4 settembre 2014

Pacchetto turistico per cubani in Italia

Una lodevole e interessante iniziativa, la domanda in sospeso è: "Collaborerà l'Ambasciata d'Italia con il rilascio dei visti, specie in tempi utili?"
Per i cittadini cubani, ormai diversi, che hanno anche un passaporto europeo, il problema però non esiste. (n.d.a.)


Fonte: ttc.

Punto di vista. Offerta: tour per l’Italia da Cuba
Pubblicato da Redazione TTC in TTOO & AAVV settembre 4, 2014 0 28 Visite

Havana.- Un pacchetto dal titolo “Il meglio dell’Italia” offrirà ai cubani che lo acquisteranno la possibilità di trascorrere 9 giorni e 8 notti in tour nel paese europeo. Si tratta di un’offerta congiunta della società cubana Havanatur e di quella italiana Blue Panorama Airlines e Blue Vacations. A continuazione l’offerta in dettaglio.

PACCHETTO “IL MEGLIO DELL’ITALIA”
9 giorni / 8 notti
GIORNO 1. MARTEDÍ
(L’AVANA-MILANO)
Il tour inizia con la partenza dall’Aeroporto Internazionale José Martí terminale 3 dell’Avana – sul volo Bv1150 per Milano. Bisogna presentarsi (alle ore 22:00) 3 ore prima della partenza. Arrivo a Milano previsto per le ore 16.40.
Trasferimento da Milano Malpensa all’Hotel.
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero.
Come opzione il cliente può richiedere:
Tour panoramico di Milano sul “hop on hop off Bus di City Sightseeing”. Potete iniziare il vostro tour a qualsiasi fermata e potrete salire o scendere dal Bus in qualsiasi punto del percorso, a vostro piacimento per percorrere tutta la città. Gli orari sono soggetti a modifiche a causa del traffico cittadino. I biglietti per l’utilizzo del servizio possono essere ritirati sul Bus presentando il Voucher dell’Agenzia. Le descrizioni saranno disponibili in 8 lingue con un sistema di cuffie individuali. Si può cominciare il tour in qualsiasi fermata del percorso.
Il bus panoramico a due piani fa parte del panorama della città ed è sempre più popolare tra i turisti stranieri che vogliono conoscere Milano da un altro punto di vista, senza avere a che fare direttamente con il ritmo frenetico della metropoli lombarda. Troverete lungo la strada il “Castello Sforzesco”, la “Basilica di Sant’Ambrogio” il “Parco delle Basiliche”, il famoso “Duomo” per passare sotto la “Madonnina” e nei pressi del “Teatro alla Scala”.
Il tour vi porterà per le “Strade dello shopping” dove due chilometri di vetrine non-stop attireranno la clientela più esigente.
GIORNO 2. MERCOLEDÍ
(Milano – Venezia)
Prima colazione in hotel
Partenza per la stazione ferroviaria di Milano per prendere il treno ad alta velocità per Venezia.
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero
GIORNO 3. GIOVEDÍ
(VENEZIA)
Prima colazione in hotel
Alla scoperta di Venezia e giro in gondola
“Alla Scoperta di Venezia e Giro in Gondola”. Un viaggio attraverso le strade della città simbolo del romanticismo con visita guidata attraverso la “Piazza San Marco” e il “Ponte di Rialto”, attraverso i principali e più noti luoghi della città: Teatro la Fenice, Scala del Bovolo ….. Dopo il tour, accompagnati dalla guida, si potrà godere di un giro in gondola emozionante.
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero
GIORNO 4.VENERDÍ
(VENEZIA – FIRENZE)
Prima colazione in hotel
Partenza per la stazione ferroviaria di Venezia per prendere il treno ad alta velocità per Firenze
Nel pomeriggio Giro Panoramico di Firenze:
Il nostro tour a piedi vi guiderà attraverso i luoghi più belli ed interessanti della città: Piazza della Repubblica, il Duomo con la cupola del Brunelleschi (esterno), il Battistero con la famosa Porta del Paradiso e raggiungerete la Piazza della Signoria dove si potrà ammirare il Palazzo Vecchio e la Loggia dei Lanzi.
Passando attraverso la famosa Galleria degli Uffizi, con la sua famosa collezione di dipinti del Rinascimento italiano, il tour si conclude presso la terrazza sul tetto degli Uffizi, dove si potrà godere di una splendida vista del Ponte Vecchio e delle sue botteghe tipiche di oreficeria
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero.
GIORNO 5. SABATO
(FIRENZE – ROMA)
Prima colazione in hotel
Partenza verso la stazione ferroviaria di Firenze per prendere il treno ad alta velocità per Roma
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero
GIORNO 6. DOMENICA
(ROMA)
Prima colazione in hotel
Roma Classica Tour
Questo tour in autobus e a piedi vi porterà a visitare i monumenti classici di Roma. Attraversando la “Piazza della Repubblica” con la “Fontana delle Nayadi” accompagnati da una guida locale inizierà per voi una piacevole passeggiata attraverso il centro storico che vi condurrà alla “Fontana di Trevi”, la “Colonna di Marco Aurelio,” il “Palazzo di Montecitorio “, disegnato da Bernini, il” Pantheon “(visita interna), la ” sede del Senato Palazzo Madama” e “Piazza Navona “.
Passando per il Castello di S. Angelo, questo tour vi porterà alla “Basilica di S. Pietro” che potrete visitare dopo la spiegazione della guida. All’interno potrete ammirare uno dei capolavori di Michelangelo, la “Pietà”. NOTA IMPORTANTE: Non è consentito l’accesso alla Basilica in pantaloni corti, minigonne o con abiti che lasciano la schiena scoperta. Durata del tour: 3 ore.
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero
GIORNO 7. LUNEDÍ
(ROMA)
Prima colazione in hotel
Musei Vaticani “Nel Cuore del Vaticano “tour. Durante la visita si potranno ammirare le “Stanze di Raffaello”, gli appartamenti di Papa Giulio II, decorati con alcuni tra i più importanti affreschi di grandi pittori del Rinascimento, attraverso le gallerie delle Mappe e degli Arazzi tra le altre attrazioni. La visita si concluderà nella Cappella Sistina legata al nome del grande Michelangelo e alla rappresentazione della Creazione e del Giudizio Universale.
NOTA IMPORTANTE: Si consiglia di utilizzare vestiti appropriati per il luogo, non è consentito l’accesso in pantaloni corti, minigonne o con abiti che lasciano la schiena scoperta.
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero
GIORNO 8.MARTEDÍ
(ROMA)
Prima colazione in hotel
Tempo libero per lo shopping a Roma o visite di interesse del cliente
Sistemazione in Hotel 3 *** con colazione inclusa. Tempo libero
GIORNO 9. MERCOLEDÍ
(ROMA)
Prima colazione in hotel
Trasferimento dall’hotel all’aeroporto di Roma Fiumicino per imbarcarsi sul volo di ritorno verso L’Avana BV1404 alle ore 14.00.
Sono Compresi:
Assistenza Aeroporto CUBA
Assistenza Aeroporti ITALIA
Assistenza in Stazioni di Arrivo: Venezia-Firenze-Roma
Biglietto Aereo AR volo Economy Class per le rotte dettagliate nel programma. (L’Avana-Milano) (Roma- L’Avana)
Tassa Aeroportuale Italia
Trasferimenti da Milano Malpensa all’Hotel all’arrivo, e dall’Hotel di Roma all’Aeroporto di Fiumicino al ritorno.
Sistemazione in alberghi di categoria 3 *** con prima colazione inclusa e sistemazione in camera doppia
1 pernottamento a Milano (3 *** o equivalente)
2 notti a Venezia (3 *** o equivalente)
1 pernottamento a Firenze (3 *** o equivalente)
4 notti a Roma (3 *** o equivalente)
Trasferimenti ai siti menzionati nel programma con la modalità di gruppo.
2 ore di Visita Guidata a Venezia
Trasporto aereo, terrestre e marittimo secondo quanto descritto nel programma base.
Biglietti del Treno ferroviario ad alta velocità classe / 2 ° dalle città specificate (Milano-Firenze-Venezia – Roma)
Giro in Gondola (30 minuti)
Bus per un giorno più Guida a Firenze e Roma
Bus per mezza giornata, guida e Biglietti di ingresso al Vaticano
Bagaglio autorizzato 1 collo di 32Kg in stiva
1 bagaglio a mano di 5kg
Non incluso:
Procedure di immigrazione e di assicurazione / Responsabilità Civile . (Saranno emesse da Blue Vacatión 23 e P e ci saranno delle scadenze per la presentazione dei documenti per ogni partenza)
Tasse aeroportuali di partenza (25.00 CUC Avana)
Tasse di alloggio o City Taxs in Italia (oscillano tra 1,50 e 3 euro x notte/pax pagabile in contanti in ogni città)
Spese per bagaglio in eccesso. Secondo il seguente trattamento:
Valigia 32kg Extra ——— 100.00 CUC o 75.00 EURO da pagare prima della data del volo.
Valigia 32kg Extra ——— 200.00 CUC o 175.00 EURO da pagare in aeroporto.
Biglietti per Musei, spettacoli o escursioni non compresi nel programma di ogni città.
Pasti e bevande non indicate come “inclusi”
Servizi extra come le chiamate telefoniche, lavanderia e mance per facchini, autisti e guide.
Qualsiasi servizio non menzionato alla voce “compreso”. Si applicano restrizioni.
Dal 15/09 al 23/09/2014
Da giugno a novembre 2014.
Considerato minore 2-11,99 anni
Considerato bambino 0-1,99 anni


P.S.: Il prezzo per persona è di 2.299.00 CUC per persona in camera doppia e 2.600 in singola.

Contrariamente a quanto (tardivamente) pubblicato e poco pubblicizzato, Havanatur dice che l'offerta era valida per il mese d'agosto...mistero.


Lido

LIDO: li regalo, li offro

mercoledì 3 settembre 2014

Iberia non torna a Cuba

Nonostante le indiscrezioni circolate negli uffici, rimasti aperti con personale ridotto all'Avana, Iberia ha annunciato che non riprenderà i voli su Cuba e Portorico per mancanza, dice, di redditività...guarda caso i suoi aerei erano sempre pieni.

Fonte: El Nuevo Herald

Iberia anuncia que no regresa a Cuba


Un avion de la aerolínea española Iberia llega el lunes a Santo Domingo, República Dominicana, donde la compañía tiene una importante presencia. 
ORLANDO BARRIA / EFE

La compañía Iberia ha regresado a los destinos latinoamericanos que canceló en el 2013, excepto a Cuba y Puerto Rico.
Según publica este martes el medio especializado 02B, La Habana y San Juan continuarán a la espera de mejores tiempos en la aerolínea española.
“El ingreso medio que puedes obtener es insuficiente. Son mercados vacacionales y operados por vuelos chárter, no salen las cuentas”, aseguró el director comercial de Iberia, Marco Sansavini.
En ambos países, según Iberia, no se pueden explotar todos los segmentos de negocio —turista, business y carga— en ambos sentidos del viaje.
Iberia suspendió sus vuelos a La Habana y San Juan el 1ro de abril del 2013. También abandonó Santo Domingo y Montevideo, pero a estos últimos destinos acaba de volver esta semana.
Según Sansavini, la compañía “reafirma su liderazgo entre Latinoamérica y Europa”. Montevideo y Santo Domingo "forman parte del posicionamiento total entre ambos mercados, donde seguimos siendo líderes. Tenemos más de 200 vuelos cada semana en 16 destinos", dijo.
Actualmente solo tres compañías aéreas operan entre Madrid y La Habana: Air Europa (10 vuelos a la semana), Cubana de Aviación (2) y Evelop (1).


3 settembre 1989, sono passati 25 anni dalla tragedia

Fra poche ore saranno esattamente 25 anni da quel tragico incidente quando, poco prima delle 20.00, il volo CU 9646 con cui era immatricolato un IL62M con appena 6 mesi di vita e dalle perfette condizioni meccaniche iniziò il rullaggio, nonostante il comandante Armando Olivero Argüelles fosse stato allertato dalla torre di controllo che gli aveva consigliato di ritardare il decollo per il maltempo incipiente. Il comandante, esperto e probabilmente troppo spavaldo sottovalutò la situazione e iniziò la manovra di decollo che gli permise di raggiungere solo la quota di 62 metri, ancora nell'area del campo di aviazione, vennneraggiunto da una forte raffica di vento discendente (windshire), terrore di tutti i piloti, che non gli permise di guadagnare ulteriore quota mentre, al contrario, lo spingeva inesorabilmente verso il suolo. La catastrofe fu inevitabile e persero la vita le 112 persone a bordo più un numero, mai precisato, di vittime de feriti del centro abitato di Luzgardita dove il bolide in fiamme terminò la sua fatale corsa.
Non ho mai citato prima questo ricordo personale e per me fortunato: mia figlia Lara, allora 14enne, era venuta a trovarmi durante le vacanze estive ed aveva previsto il ritorno per il 28 agosto. le chiesi di fermarsi un'altra settimana, ma lei volle tornare a casa, Se avesse accettato la mia richiesta sarebbe stata anche lei a bordo di quel volo maledetto.

martedì 2 settembre 2014

Concorso di Fotografia Naturalistica

Fonte: TTC

III Concurso Internacional de Fotografía de Naturaleza del 15 al 20 de Septiembre 2014

El Grupo de Turismo Gaviota, S.A. le invita a participar en el Tercer Concurso de Fotografía de Naturaleza, que se desarrollará en el Paisaje Natural Protegido Topes de Collantes, en pleno corazón del macizo montañoso Guamuhaya y a 20 kilómetros de la ciudad de Trinidad, Patrimonio Mundial de la Humanidad. Topes de Collantes abarca una accidentada superficie de más de veinte mil hectáreas de las provincias de Villa Clara, Cienfuegos y Sancti Spíritus, con elevaciones que oscilan entre los 250 y 900 metros sobre el nivel del mar.
Esta área protegida se destaca por la riqueza y exclusividad de su biodiversidad, posee un atractivo paisaje conformado por exuberantes bosques, múltiples ríos y arroyos con caprichosos saltos de aguas y pozas naturales de cristalinas aguas, capaces de complacer al ecoturista más exigente.
Las imágenes se tomarán en senderos, escogidos por sorteo entre los participantes: La Batata, Codina, Caburní, Vegas Grandes, El Nicho, Camino de la Barbera, Guanayara, El Cubano, Gruta Nengoa y recorrido nocturno por senderos dedicados a los anfibios.



Categorías a Concursar
·         Paisaje.
·         Flora y fauna.
·         Hombre y naturaleza.
·         Macro
Bases y Condiciones
Podrán participar todos los fotógrafos interesados, con obras realizadas en Topes de Collantes durante los días del evento.
Cada participante seleccionará hasta un máximo de tres (3) fotos en cada categoría.
Las imágenes se entregarán en formato TIFF o JPEG (300 ppp).
El jurado estará Presidido por el Dr. Julio A. Larramendi, e integrado por prestigiosos artistas del lente y especialistas de la biodiversidad cubana. La decisión del jurado será inapelable.
Programa
Primer día: Salida desde La Habana hacia  Topes de Collantes.  Arribo  a Topes de Collantes. Acreditación. Check in. Almuerzo en el Hotel Los Helechos. Apertura del Taller Biodiversidad y Fotografía. Cena. Apertura oficial del III Concurso de Fotografía de Naturaleza. Congresillo Técnico.
Segundo día: Salida hacia los parques según sorteo. Acampada y recorrido de campo por el parque.
*Para los clientes que no deseen acampar, tendrán otras opciones.
Tercer día: Desayuno. Continuación del recorrido de campo. Almuerzo en el parque. Salida de los participantes hacia el hotel Los Helechos. Cena. Actividad recreativa nocturna opcional. Descarga de las fotos.
*Para los clientes que no hayan acampado, tendrán otras opciones.
Cuarto día: Salida para recorridos de campo saliendo del Hotel Los Helechos. Retorno al hotel . Cena y noche a disposición. Cierre de concurso
Quinto día:  Salida en camiones serranos hacia la Ciudad de Trinidad. Almuerzo en el Parque El Cubano. Cierre del Taller en el parque El Cubano, conferencias y entrega de certificados a los participantes en el taller. Cena en el Hotel los Helechos. Premiación y actividad de despedida.
Sexto día: Desayuno. Inauguración de exposición en sala transitoria del Museo de Arte Cubano Contemporáneo.

Servicios Incluidos
·         Todos los traslados previstos en el Programa (colectivos): Aeropuerto Internacional-Hotel en La Habana-Aeropuerto Internacional. Hotel en La Habana-Topes de Collantes-Hotel en La Habana.
·         7 Noches de alojamiento: 2 noches en hotel en La Habana en Plan CP. (Alojamiento y desayuno) y 5 noches en en Topes de Collantes en Plan AP. (Alojamiento, desayuno, almuerzo y cena).
·         Servicio de guía especializado en durante el Evento.
Contactos
Complejo Turístico Topes de Collantes
Sancti Spíritus
Tel: +(5342) 54 0117
Premios
Se otorgará un único Gran Premio y primer, segundo y tercer lugar por cada temática. El Gran Premio consistirá en una estancia de seis noches en el hotel Playa Cayo Santa María 5H para dos personas en régimen Todo Incluido y a los primeros lugares se les otorgará dos noches, con un acompañante en el hotel Los Helechos en Pensión Completa con una excursión incluida. El resto de los premiados disfrutarán de una excursión con un acompañante a Topes de Collantes y una noche de alojamiento.
FOTOS PREMIADAS ÚLTIMA EDICIÓN
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ALOJAMIENTO
MÁS INFORMACIÓN
Complejo Turístico Topes de Collantes Sancti Spíritus
Tel: +(5342) 54 0117

Rivolgersi anche a:
LatitudCuba
Ave. 3ra entre 76 y 78
Centro de Negocios de Miramar - Playa - La Habana
Tel.: +53-7-2144882 - +53-5-2792358


Levantino

LEVANTINO: alzano il tino

lunedì 1 settembre 2014

Letamare

LETAMARE: zona non balneabile