Translate

Il tempo all'Avana

+28
°
C
H: +28°
L: +23°
L'Avana
Lunedì, 24 Maggio
Vedi le previsioni a 7 giorni
Mar Mer Gio Ven Sab Dom
+28° +29° +29° +28° +29° +29°
+24° +24° +24° +24° +24° +24°

domenica 16 giugno 2013

Dizionario demenziale

ALESAGGIO: il nonno Alessandro

sabato 15 giugno 2013

Dizionario demenziale

ALCOVA: dove la gatta nasconde i segreti

Cuba e il turismo (1)

Prima del 1959, il turismo verso Cuba era monopolio degli statunitensi che vi si recavano, maggiormente, per soddisfare i propri vizi: gioco, alcol, sesso. Questi fattori ebbero un grande impulso specialmente con il 2° governo di Fulgencio Batista Zaldívar dopo il colpo di stato del marzo 1952. I suoi legami con le cosche mafiose si fecero sempre più stretti, fino alla sua capitolazione. Era anche logico questo monopolio, dal momento che l’Europa è lontana ed all'epoca non esistevano mezzi di locomozione rapidi ed efficienti che permettessero, come più tardi avvenne, delle visite di media e corta durata.
Negli anni ’60 il termine “turismo” fu completamente dimenticato perché le priorità di un Paese in cambiamento radicale erano ben altre e vi erano anche motivi di sicurezza interna e per eventuali visitatori. Erano attive sacche controrivoluzionarie armate, attentati e sabotaggi erano frequenti, l’opposizione radicata in Florida non aveva rinunciato ai suoi piani, nonostante la sconfitta della Baia dei Porci. Cuba era anche isolata internazionalmente a causa delle pressioni degli Stati Uniti: in America solo Canada e Messico avevano mantenuto qualche relazione e in Europa Occidentale solo la Spagna; fu inevitabile rafforzare i legami col campo socialista. Soltanto nella decade successiva si riaprì l’ingresso ai visitatori “non di affari” o di carattere non strettamente politico, riutilizzando strutture che stavano diventando ormai quasi inutilizzabili per gli anni di abbandono. Non si volle comunque, allora, un turismo indiscriminato, ma un turismo con basi sociopolitiche e culturali, pertanto avveniva già una “selezione” all’origine sconsigliando la meta a chi sognava il classico viaggio di divertimento ai Caraibi.
La “nascita” del turismo moderno a Cuba, almeno per quello che riguarda la parte italiana, in un certo senso trainante per l’Europa, si deve a un gruppetto di compagni comunisti legati all’impresa Interexpo che negli anni della “guerra fredda” si occupava di scambi commerciali con l’allora Unione Sovietica. A Franco Lucchetta e Arnaldo Cambiaghi in particolare, con altri, venne l’idea di creare un flusso turistico verso Cuba attraverso l’Agenzia Italturist, di proprietà della Lega delle Cooperative ed alla metà degli anni ’70 del secolo scorso parteciparono ad un “seminario” nell’Isola indetto dall’INIT che fu l’ente predecessore dell’INTUR e poi MINTUR. A loro, si erano aggiunti, nel frattempo, Alfredo Bassani e Vando Martinelli come settore operativo. La tecnologia aeronautica era ormai data dai motori a reazione e le distanze si riducevano in termini di tempo.
Giunti all’Avana, conobbero gli incaricati di sviluppare il settore turistico, affidato all’Agenzia Cubatur, unico organismo ricettivo e gettarono le basi per iniziare un turismo “selezionato” attraverso Italturist e poi con la consociata Unità Vacanze.
I primi viaggi furono quasi rocamboleschi, dal momento che Cuba era una meta molto “seguita” dai servizi di sicurezza italiani e “alleati”. Le partenze avvenivano da Milano con “destinazione” Praga. In qualche caso, per motivi di operatività aerea si dovette raggiungere la capitale ceca in treno. Fortunatamente questo periodo di “discrezione” non durò molto, era ridicolo veder sbarcare a Malpensa dei turisti provenienti dall’Europa centro settentrionale con cappelli di paglia, sigari e vistose abbronzature. In seguito si aprirono altre vie come Berlino Est e Madrid. I voli via Paesi socialisti erano costretti, oltre al cambio di aereo nelle rispettive capitali, ad uno scalo tecnico in Canada (Montreal o Gander, nell’isola di Terranova), si effettuavano con aerei del tipo TU134, apparecchi di evidente derivazione militare, nella tratta europea e IL62 in quella transatlantica. La poca autonomia degli IL62 li costringeva, in caso di forti venti contrari, ad effettuare uno scalo tecnico anche a Shannon (Irlanda) prima di affrontare la traversata atlantica. La via più “comoda” era ovviamente da Madrid che si raggiungeva con un Boeing 727 di Iberia e poi, dapprima con un Mac Donnel Douglas DC8 e successivamente DC10 della stessa compagnia che non aveva mai cessato di volare a Cuba nonostante il regime franchista. A questo proposito, alle pressioni degli USA perché sospendesse i voli, Franco rispose che “Cuba era un’affare di famiglia”. Non erano comunque viaggi confortevoli, le coincidenze non erano quasi immediate come oggi, per esempio da Milano si partiva il mattino e si doveva attendere a Madrid fino a notte fonda per proseguire verso l’Avana. Fortunatamente per gli italiani non era un problema uscire e rientrare dall’aeroporto e passare la giornata e parte della serata in città. In questi primi anni, tutti i partecipanti a viaggi a Cuba erano fotografati da camere occulte in aeroporto e schedati dalla DIGOS. La maggior parte di questi primi turisti era, naturalmente, di matrice se non comunista almeno di sinistra, però non proprio tutti, c’era chi era comunque curioso di conoscere un Paese così “isolato” dal resto del mondo. Le cifre erano irrisorie, i primi anni si parlava di 1500/2000 partenze l’anno. Per un accordo sottoscritto fra i partiti comunisti dei due Paesi, gli italiani potevano entrare a Cuba per 90 giorni senza necessità di visto per ragioni turistiche. Non c’era però reciprocità da parte de Governo italiano che richiedeva il visto per l’ingresso dei cubani in Italia.
All’epoca gli stranieri in giro per Cuba erano per la stragrande maggioranza cittadini dei paesi del COMECON, perlopiù sovietici e i pochi italiani che circolavano per le strade venivano avvicinati dai cubani con un approccio tipo: “tovarich, tu soviet?” L’unico turismo di un certo rilievo economico e di presenze era quello canadese, ma era diretto alle spiagge. Non facevano turismo “culturale” nelle città.
Non esistevano strutture per il “turismo individuale” che non veniva accettato, ma si doveva arrivare in gruppi precostituiti e con un itinerario prestabilito. Il servizio era di pensione completa e tutte le visite erano incluse nel “pacchetto”, compreso il celeberrimo cabaret Tropicana. Naturalmente, una volta giunti al luogo di destinazione, nel tempo libero, si aveva la possibilità di girare per conto proprio, ma...l’offerta di servizi o beni non era proprio allettante o soddisfacente la domanda...(continua)

venerdì 14 giugno 2013

Ricorrenze celebri: 14 giugno

Il 14 di giugno ha visto la nascita, in epoche diverse, di due personaggi essenziali nella storia di Cuba: Antonio Maceo Grajales (Santiago de Cuba 1845 - Punta Brava 07/12/1896) e Ernesto Guevara de la Serna, universalmente conosciuto come "Che Guevara" (Rosario, Argentina 1928 - La Higuera, Bolivia 07/10/1967). Questo "fil rouge" della nascita li ha anche visti morire, uno stesso giorno di mesi e anni diversi, come combattenti in circostanze abbastanza simili. Il generale, caduto in una imboscata da parte di una colonna spagnola e il "Che" in una dell'esercito boliviano che dopo averlo catturato, ferito e in preda a una forte crisi di asma, di cui soffriva, lo trasferì in una piccola scuola dove venne ucciso a sangue freddo.
Il soprannome di Ernesto Guevara gli venne dato dai compagni di lotta cubani che lo sentivano frequentemente intercalare il "che" tipico degli argentini, un po' come il "ciò" dei veneti.

Dizionario demenziale

ALBINO: montanaro africano

giovedì 13 giugno 2013

Cuba e il professionismo nello sport

Continuano i brevi e timidi, ma costanti, passi per il riavvicinamento di Cuba allo sport professionistico. Dopo l'annunciata partecipazione di pugili cubani a un torneo in cui partecipano professionisti della boxe, adesso c'è l'annuncio che anche lo sport nazionale tornerà a misurarsi con squadre professionistiche partecipando alla "Serie del Caribe 2014", dopo 53 anni di assenza da questo torneo.
Sempre nel campo del baseball, è stato concesso al giocatore cubano Michel Enriquez di firmare un contratto per la squadra messicana "Los Piratas de Campeche". Dopo il "Niño" Linares che fu autorizzato a giocare per "I Dragoni di Cunichi" in Giappone e altri tre atleti della specialità che furono autorizzati a firmare contratti professionistici nel passato: Luis Pedro Lazo, German e Victor Mesa (attuale allenatore della Nazionale), ma solo dopo il ritiro dallo sport attivo, sembra essere un altro segnale di una lenta volontà di effettuare "aperture" in questo campo.

Dizionario demenziale

ALANO: possiede orifizio posteriore

mercoledì 12 giugno 2013

In viaggio con Calvino, apertura dell'evento


Dizionario demenziale

AITANTE: ne hai di cose

martedì 11 giugno 2013

Dizionario demenziale

AGIOGRAFIA: spesso si studia con ASTORIA

lunedì 10 giugno 2013

In viaggio con Calvino

Ricevo e pubblico, spiacente di non poter allegare la cartella completa, ma i "potenti mezzi" tecnici a disposizione non me lo consentono.


In allegato la cartella stampa allestita per la conferenza di presentazione della Rassegna "In Viaggio con Calvino".

Sarà nostra cura inviarvi quanto prima l'invito per l'inaugurazione del 13 il cui programma è comunque riportato all'interno della cartella.
La programmazione degli eventi previsti per giugno e luglio sarà comunicata in occasione dell'inaugurazione.

Arrivederci il 13 giugno all'Acquario Romano

Marco Marini

La breve storia dell' "incontro del secolo" che non si fece



Anni fa, si parlò molto di una possibile sfida pugilistica tra Mohammad Alì (al secolo Cassius Clay) e Teofilo Stevenson, ritenuti i migliori pesi completi nelle rispettive categorie: il primo fra i professionisti e il secondo fra i dilettanti. La sfida non avvenne mai, ma vediamo come (non) è andata.
Alla richiesta di questo confronto da parte del promotore Ben Thompson, la Federazione cubana rispose che si sarebbe potuto effettuare a patto che Stevenson non perdesse il suo “status” di dilettante e durante l’assemblea annuale del 1977 dell’AIBA (Associazione Internazionale dei Pugili Dilettanti, dall’acronimo spagnolo), propose di effettuare 5 combattimenti di tre rounds ciascuno in differenti città degli Stati Uniti. Dirette da un arbitro internazionale e qualora uno dei due mettesse K.O. l’avversario il torneo doveva darsi per concluso. L’AIBA però rifiutò la proposta.
L’anno successivo la stessa AIBA cambiò opinione e il promotore cercò di convincere Mohammad Alì perché firmasse un contratto con una borsa di tre milioni di dollari.
Alì rifiutò la proposta e disse che non accettava 5 combattimenti, ma uno solo di 15 riprese. La Federazione cubana rispose proponendo, a sua volta, una serie di tre incontri di cinque riprese. Alì non rispose.
Anni dopo, chiamò Stevenson al telefono e gli disse: “Devi scusarmi, ma se avessi combattuto con un dilettante, come te, non avrei avuto molto da guadagnare, ma molto da perdere”. Offrì a Stevenson un risarcimento per aver declinato l’offerta, ma ebbe un rifiuto dal cubano che gli disse di non aver bisogno di soldi.
Così, alla fine, il “combattimento del secolo” non ebbe luogo e alla domanda di chi avrebbe vinto, entrambi hanno sempre risposto: “Sarebbe stato un pareggio”.
Nel 1998 Alì visitò Cuba ed ebbe la possibilità di abbracciare Teofilo, che considerò comunque suo grande amico.
(Fonte: Juventud Rebelde).

Dizionario demenziale

AFFRESCO: gode di clima gradevole

domenica 9 giugno 2013

Dizionario demenziale

AFFIATAMENTO: alita tra il collo e la bocca

sabato 8 giugno 2013

Bye bye Andrea

la tormenta andrea si è allontanata lasciando dietro di se una serie di danni, specialmente riguardanti la raccolta del tabacco già immagazzinato che ha visto il crollo parziale di alcune "case di essiccazione" delle foglie e l'invasione da parte delle acque di depositi. Gli addetti ai lavori si stanno adoperando incessantemente per ridurre al minimo le perdite.

Dizionario demenziale

AEROBICO: dialetto di Orio al Serio

venerdì 7 giugno 2013

Non benvenuto Andrea, felicitazioni José

L'arrivo, abbastanza precoce, di Andrea fa pensare che purtroppo i pronostici degli esperti si possano realizzare con una stagione ciclonica intensa per numero e virulenza. Andrea si è formato al nord di Cuba, però le sue "frange" meridionali hanno interessato in modo particolare le regioni occidentali del Paese con piogge intense e persistenti che hanno causato vaste inondazioni nella provincia di Pinár del Río, con isolamento di alcune località. Al di la di danni all'agricoltura e l'obbligato sfollamento di persone, fortunatamente non si sono avute vittime. Andrea continua il suo movimento a nord-est e in breve dovrebbe allontanarsi completamente dal territorio cubano.
Restando nel campo della meteorologia, c'è da segnalare che nel frattempo, il dottor José Rubiera è stato insignito di Laurea Honoris Causa nel campo della Scienza Fisica da parte dell'Università di Santa Clara. Il dottor Rubiera era appena rientrato da un raduno internazionale di meteorologi tenutosi a Ginevra, nella sua veste di membro del Gruppo di Esperti nella Comunicazione Meteorologica e educazione della Commissione Mondiale di questa vitale scienza. (OMM). Il neo (una volta di più) laureato è anche popolarissimo per aver fondato la rubrica televisiva sulle previsioni del tempo, annessa ai notiziari di cui è il conduttore più benvoluto dal pubblico.

Cayo Guillermo

Foto "d'epoca di cayo Guillermo e Playa Pilar











Dizionario demenziale

ADDETTO: così disse

giovedì 6 giugno 2013

Inaugurata la stagione ciclonica

Da una depressione formatasi giorni fa al centro del Golfo del Messico e che sta inviando violenti acquazzoni sulla parte occidentale di Cuba, si è formata la prima tormenta tropicale della stagione: Andrea. I suoi venti raggiungono i 95 kmh e si sta spostando verso nord-est in direzione di Tampa (Florida). Per il momento non sembra trovare condizioni favorevoli per trasformarsi in uragano, però è sempre meglio che gli abitanti della costa ovest del Golfo rimangano attenti...