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martedì 17 febbraio 2015

Pescecane

PESCECANE: il miglior amico del pesceuomo

lunedì 16 febbraio 2015

Imprese italiane contribuiscono al turismo a Cuba
Pubblicato da Redazione TTC 



L`Italia si trova all’ottavo posto negli scambi commerciali con Cuba tra i paesi del mondo, ed è la seconda nell`ambito europeo.
Diffondere il lavoro degli enti italiani presenti a Cuba, legati in un modo o nell'altro al settore del turismo, è un'altra maniera di promuovere la nomina dell'Italia come Paese ospite d'onore alla 35° Fiera Internazionale del Turismo FITCuba 2015, che si terrà dal 5 al 7 Maggio.
Quarantatré imprese italiane, sono iscritte nel Registro Nazionale di Succursali ed Agenti di Società Mercantili Straniere della Camera di Commercio della Republica di Cuba, delle quali parecchie delle quali, contribuiscono in qualche maniera al turismo dell'Isola caraibica,vuoi come linee aeree, come fornitori di tecnologia e servizi, come distributori di alimenti, bevande, prodotti e materiali per gli alberghi, lavori di restauro e i investimenti del settore edilizio.
Inoltre, sono iscritte nel Registro Nazionale delle Agenzie di Viaggio della Camera di Commercio, quattro nuove agenzie italiane che insieme alle dieci che si trovavano già nel mercato, rappresentate dagli organismi ricettivi cubani, con le circa 40 che lavorano dall'Italia, conformano il nucleo principale dell'insieme d'operatori turistici che commercializzano la destinazione Cuba per il mercato italiano.
Il Comitato Imprenditoriale Italia-Cuba esiste da tre anni, e si è fortificato e strutturato, fino ad avere oggi statuti che sono riconosciuti in Italia, crescita che è avvenuta di pari passo con l'incremento dei rapporti bilaterali tra i due paesi.
L'Italia si trova all’ottavo posto negli scambi commerciali con Cuba tra i paesi del mondo, ed è la seconda nell'ambito europeo; “Esiste un interesse crescente delle istituzioni cubane ed italiane di avvicinarsi sia sul piano economico, sia su quello politico e culturale”, è stato affermato pubblicamente dall’Eccellentissimo Signor Carmine Robustelli, l`Ambasciatore d'Italia a Cuba.

(Trad. A.A.)


Perverso

PERVERSO: per la poesia

La Costituzione del 1940 (II e fine), di ciro Bianchi Ross

Pubblicato su Juventud Rebelde del 15/2/15


Col patto Batista-Menocal, l’opposizione perde la maggioranza nell’Assemblea Costituente e Ramón Grau San Martín rinuncia alla presidenza del conclave. Lo sostituisce Carlos Márquez Sterling, un politico dell’età di 42 anni che occupò la presidenza della Camera dei Rappresentanti. È abile nel manovrare il dibattito parlamentare e sa imprimere alle giornate il dinamismo che rende possibile che la riunione giunga felicemente a termine nel termine previsto. In effetti, l’8 di giugno del 1940, si danno per concluse le sessioni. Il giorno seguente i costituenti si recano a Guáimaro in un treno speciale, al fine di firmare la nuova Magna Charta nello stesso luogo dove si redattò la prima Costituzione della Repubblica in Armi. Il 18 luglio, la Costituzione del 1940 era promulgata solennemente con una imponente cerimonia sulla scalinata del Capitolio. Entrerà in vigore il 10 di ottobre di quell’anno in occasione del 72° anniversario del Grito de Yara.
“Non è un’opera perfetta, però risponde a uno Stato di Diritto. Ed è la prima volta che la voce del popolo di Cuba si trasforma in realtà dopo un duro battagliare”, affermò carlos Márquez Sterling. Juan Marinello dirà nel 1977: “La Costituzione dichiaratamente è la più avanzata del continente americano di allora. Bisogna riconoscerlo...Ho sempre creduto che la Costituente del ’40 è un fatto straordinario, straordinariamente importante”. La elogia anche monsignor Manuel Arteaga, allora vicario capitolare dell’Arcidiocesi dell’Avana – tarderà ancora sei anni a ricevere il manto cardinalizio -. Gli piace l’invocazione del favore divino che fa il testo nel suo preambolo, il rispetto alla libertà di culto, il diritto all’insegnamento religioso che si riconosce alle scuole private.
Non tutti i delegati compartirono lo stesso entusiasmo. Al liberale Orestes Ferrara, la Costituente non piacque e dice che la maggioranza dei suoi membri non era all’altezza della sua missione. “I vecchi politici dominavano l’Assemblea in privato, ma non in pubblico. Per Cortina, Guas, Márquez Sterling, Casanova, Hornedo Zaydin e altri, dotare il paese di una Costituzione era un tramite per stabilire l’ordine e convivere in pace”.  Aggiunge che i gruppi dominanti, per la loro energia e audacia furono il comunista e l’abecedario. Del primo, elogia Marinello e Savador García Agüero, sembrandogli “poco consistente” il resto dell’aula. Precisa: “Comunisti e abecedari dettarono la Costituzione, anche se José manuel Cortina, vecchio parlamentare, mise la sordina alle note più discordanti”. Entrambi i gruppi, commenta Ferrara, avevano il loro programma e coincidevano “con relazione a mettere nelle mani dello Stato la totalità della vita privata e della vita pubblica.
Dire si o no
Nel 1978, Blas Roca che fu segretario generale dell’organizzazione dei comunisti cubani, diceva allo scriba: “AlleCostituente siamo riusciti a partecipare con sei delegati, una rappresentanza minima in quel gruppo di 76 che formava l’Assemblea. Comunque il partito (Unión Revolucionaria) vi giocó un ruolo importante perché esponevamo un problema e obbligvamo a votare. Si doveva dire sì o no alla giornata lavorativa di otto ore e 44 settimanali, bisognava dire sí o no a una serie di misure progressiste come l’assegnazione di terra ai contadini, il riposo retribuito, il diritto all’educazione, la condanna alla discriminazione razziale. Siccome quelli che erano lì sarebbero stati, più tardi, candidati a rappresentanti o senatori, dovevano pronunciarsi a favore di queste misure per non alienarsi i favori dell’elettorado. Se questi temi non si mettevano ai voti, quella gente avrebbe fatto dei bei discorsi, avrebbero parlato a voce alta della patria e dei suoi eroi, ma non serebbe successo nient’altro. Grazie a questo si poterono introdurre, nella Costituzione del 1940, alcuni precetti avanzati. Chiaro che poi li trascurarono, chiaro che dopo non fecero niente per metterli in esecuzione; chiaro che non si tentò nemmeno l’eliminazione del latifondo, ma almeno c’era un programma legale per cui lottare e che esercitava influenza nel Paese, compreso fra i rappresentanti di altri partiti”.
Sul ruolo dei comunisti nell’Assemblea Costituente, abbondava Marinello: “Noi abbiamo ottenuto, in materia di riforma agraria ed educazione, una serie di...precetti che sono straordinariamente buoni, ma veniva sempre lo strascico: Questo precetto avrà effetto tramite la legge corrispondente...”.
Gli “autentici”, da parte loro, reclameranno come opera loro tutta la parte positiva di quel processo: “Il popolo cubano comprese l’opera rivoluzionaria del Dottor Grau nel 1933. Come frutto storico dei lavori dell’Assemblea Costituente che è nata libera e sovrana, senza emendamenti mediatori e che raccoglieva nel suo contesto tutte le leggi sociali, economiche e politiche promulgate dalla Rivoluzione autentica”, scriveva nel 1987 Miguel Hernández-Bauzá nel suo libro Grau San Martín, biografía de una emoción popular.
La rivoluzione del ’33 non è andata di bolina, come ripete qualcuno senza sapere cosa vuol dire esattamente questa parola nel linguaggio degli appassionati cubani di aquiloni. La rivoluzione del ’33 ebbe il suo porto, culminò nella Costituzione del ’40 che venne a riaffermare, come se non si sapesse, che il Paese non si poteva più governare come prima della caduta di Machado. Si dice che le sessioni dell’Assemblea, nell’essere trasmesse per radio, portarono alcuni politici ad adottare attitudini che potevano farglinguadagnare il favore dell’elettorato nelle elezioni generali successive. Comunque non c’ è dubbio che queste trasmissioni radiofoniche, che vennero seguite con passione, fecero si che il popolo si sentisse partecipe del processo.
Guadagni della Costituzione
Nel politico, la Costituzione del ’40, instaurò il mandato presidenziale di quattro anni, senza diritto alla rielezione. Un Presidente doveva aspettare otto anni, dopo aver concluso il suo mandato, per poter aspirare a tornare al potere. Nel Potere Legislativo, dispose l’elezione di nove senatori per provincia e di un rappresentante alla Camera ogni 17.500 votanti. Stabilì le basi per garantire l’autonomia assoluta al Potere Giudiziario.
In quanto ai diritti individuali, stabilì che tutti i cittadinicubani sarebbero stati uguali davanti alla legge e considerò punibili le discriminazioni di qualunque tipo. Riconobbe la libertà di movimento, di riunione, di religione, di pensiero e di espressione, l’inviolabilità della corrispondenza e del domicilio. Si poteva entrare e uscire liberamente dal Paese. Si aboliva la pena di morte. Sarebbe esistito il registro dei carcerati, la presunzione d’innocenza e il diritto all’habeas corpus, vale a dire, non si poteva trattenere in detenzione un cittadino senza presentarlo nel tempo stabilito davanti al tribunale che avrebbe istruito i carichi addebitati. Non ci sarebbe stata espropriazione di beni, salvo a cuasa di pubblica utilità e con previa compensazione. Le leggi non avrebbero avuto effetto retroattivo.
Nell’ordine lavorativo, la Costituzione fissò la giornata lavorativa in otto ore e 44 settimanali. Il diritto alla sindacalizzazione e al riposo retribuito. La protezione della donna incinta.
Inoltre quella Costituzione garantiva il diritto a resistersi a quelle disposizioni che restringessero i diritti stabiliti nella Magna Charta.
Si dice, per il contrario, che è un documento eccessivamente casuale che aveva rimesso buona parte dei suoi dettami, come la proscrizione del latifondo e la regolazione delle banche, alla promulgazione di leggi complementarie, per cui in alcuni aspetti fu più un programma che una legge fondamentale.
Politologi e studiosi di tutte le tendenze, sono d’accordo nella sua importanza. Riconoscono che “senza dubbio, l’orientamento che configurava questo codice in materia di lavoro, lo situava come una delle Costituzioni di maggior ampiezza e ciò le conferì un’ampia rappresentatività in tutto l’ambito latinoamericano”.
La Dottoressa Uva de Aragón, professoressa dell’Università Internazionale della Florida, scrive al rispetto: “La Costituzione del 1940 si installerà nell’immaginario nazionale come la rappresentazione più viva delle aspirazioni cittadine di una Repubblica libera, sovrana e giusta”.
Il Dottor Armando Hart, d’altra parte, la concepisce “come anticamera o nell’anticamera della rivoluzione socialista”. A suo giudizio ci sono tre o quattro aspetti della Costituzione del 1940 che meritano risaltare. “Il primo e più concreto è che...abolì il latifondo...e l’abolizione del latifondo è elemento chiave della rivoluzione socialista a Cuba”. Altro aspetto che rileva il Dottor Hart è la definizione della proprietà nella sua funzione sociale, fatta da quel testo costituzionale. Afferma così Hart: “Ricordiamo tutti che la violazione della Costituzione del 1940 originò la Rivoluzione”.
Fidel castro ne La historia me absolverá, allude a un umile cittadino che pochi giorno dopo del 10 marzo si presentò davanti ai tribunali per esigere la condanna di Fulgencio  Batista e dei suoi complici nel colpo di stato che abbatté il presidente Prío e lasciò in sospeso la Costituzione del 1940. Allora la sua denuncia non ebbe eco.
“Signori magistrati, io sono quell’umile cittadino che un giorno si presentò inutilmente davanti ai tribunali per chiedere che castigassero gli ambiziosi che violarono la legge e fecero a pezzi le nostre istituzioni e adesso, quando mi si accusa di voler abbattere questo regime illegale e ristabilire la legittima Costituzione della Repubblica , mi si tiene 76 giorni incomunicato in una cella, senza parlare con nessuno e non vedere nemmeno mio figlio, mi si trasporta per la città fra due mitragliatrici col cavalletto, mi si trasferisce a questo ospedale per giudicarmi, segretamente e con tutta severità e un pubblico ministero con il codice in mano, chiede per me 26 anni di carcere”.
Più avanti dice: “Cuba sta sofferndo un despotismo crudele e ignominioso e voi non ignorate che la restenza davanti al dispotismo è legittima, questo è un principio universalmente riconosciuto e la nostra Costituzione del 1940 lo consacrò espressamente nel paragrafo secondo dell’articolo 40: È legittima la resistenza adeguata per la protezione dei diritti individuali”.
Riprende il diritto di resistenza consacrato nell’articolato corpo costituzionale e una volta di più fidel si converte da accusato in accusatore.
“Il diritto di resistenza che stabilisce l’articolo 40 di questa Costituzione è pienamente vigente. Si approvò perché funzionasse mentre la Repubblica marciasse normalmente? No...Tradita la Costituzione della Repubblica e strappate al popolo tutte le sue prerogative, gli rimaneva solo questo diritto che nessuna forza può togliere, il diritto di resistere all’oppressione e all’ingiustizia. Se rimane qualche dubbio, qua c’è un articolo del Codice della Difesa Sociale, che il signor pubblico ministero non doveva dimenticare, il quale dice testualmente: ‘Le autorità della nomina del Governo o per elezione popolare che non avessero resistito all’insurrezione con tutti i mezzi che fossero a loro disposizione, incorreranno in una sanzione di interdizione speciale da sei a dieci anni’. Era obbligo dei magistrati della Repubblica resistere al golpe traditore del 10 di marzo. Si comprende perfettamente che quando nessuno ha adempito alla legge, quando nessuno ha compiuto  il dovere, si inviano in carcere gli unici che hanno osservato ala legge e il dovere”.

L’assalto alla caserma Moncada, il 26 di luglio del 1953, fu allora il gesto più alto e degno a difesa della Costituzione del 1940, calpestata dal colpo di Stato del 1952.


La Constitución del 40 (II y final)
Ciro Bianchi Ross * 
digital@juventudrebelde.cu
14 de Febrero del 2015 18:34:29 CDT

Con el pacto Batista-Menocal pierde la oposición la mayoría en la
Asamblea Constituyente, y Ramón Grau San Martín renuncia a la
presidencia del cónclave. Lo sustituye Carlos Márquez Sterling, un
político de 42 años de edad, que ocupó ya la presidencia de la Cámara
de Representantes. Es hábil en el manejo del debate parlamentario y
sabe imprimirles a las jornadas el dinamismo que posibilita que la
reunión llegue a feliz término en el plazo previsto. En efecto, el 8
de junio de 1940 se dan por concluidas las sesiones. Al día siguiente
los constituyentes viajan a Guáimaro en un tren especial a fin de
firmar la nueva Carta Magna en el mismo sitio donde se rubricó la
primera Constitución de la República en Armas. El 18 de julio la
Constitución de 1940 era promulgada solemnemente en una imponente
ceremonia en la escalinata del Capitolio. Entraría en vigor el 10 de
octubre de ese año, en ocasión del aniversario 72 del Grito de Yara.
“No es una obra perfecta, pero responde a un Estado de Derecho. Y es
la primera vez que la voz del pueblo de Cuba se hace realidad tras un
largo y duro batallar”, aseveró Carlos Márquez Sterling. Diría Juan
Marinello en 1977: “La Constitución en lo declarativo es la más
avanzada del continente americano en aquel entonces. Hay que
reconocerlo... Siempre he creído que la Constituyente del 40 es un hecho
extraordinario, extraordinariamente importante”. La elogia asimismo
monseñor Manuel Arteaga, entonces vicario capitular de la
Arquidiócesis de La Habana --tardaría todavía seis años en recibir el
capelo cardenalicio. Le agrada la invocación del favor divino que hace
el texto en su preámbulo, el respeto a la libertad de cultos, el
derecho de la enseñanza religiosa que le reconoce a las escuelas
privadas...
No todos los delegados comparten el mismo entusiasmo. Al liberal
Orestes Ferrara, la Constituyente no le agradó y dice que la mayoría
de sus miembros no estaban a la altura de su misión. “Los viejos
políticos dominaban la Asamblea en privado, pero no en lo público.
Para Cortina, Guas, Márquez Sterling, Casanova, Hornedo, Zaydín y
otros, dotar al país de una Constitución era un trámite para
establecer el orden y convivir en paz”. Añade que los grupos
dominantes, por su energía y audacia, fueron el comunista y el
abecedario. Del primero, elogia a Marinello y Salvador García Agüero,
pareciéndole “poco consistente” el resto de la bancada. Precisa:
“Comunistas y abecedarios dictaron la Constitución, aunque José Manuel
Cortina, viejo parlamentario, le puso sordina a las notas más
discordantes”. Ambos grupos, comenta Ferrara, tenían su programa y
coincidían “en lo referente a poner en manos del Estado la totalidad
de la vida privada y de la vida pública”.

Decir sí o no

En 1978, Blas Roca, que fuera secretario general de la organización de
los comunistas cubanos, decía al escribidor: “En la Constituyente
logramos participar con seis delegados, una representación mínima en
el grupo de 76 que formaba la Asamblea. Sin embargo, el Partido [Unión
Revolucionaria] jugó allí un papel importante porque planteábamos un
problema y obligábamos a votar. Había que decir sí o no a la jornada
de ocho horas diarias y 44 a la semana; había que decir sí o no a una
serie de medidas progresistas como el reparto de tierras a campesinos,
el descanso retribuido, el derecho a la educación, la condena a la
discriminación racial. Como los que estaban allí serían más tarde
aspirantes a representantes y senadores tenían que pronunciarse a
favor de esas medidas para no enajenarse el favor del electorado.
Si esos temas no se ponían a votación, aquella gente habría hecho
bellos discursos, hubiera hablado muy alto de la patria y sus héroes y
no hubiera pasado nada más. Gracias a eso pudieron incluirse en la
Constitución de 1940 algunos preceptos avanzados. Claro que después
los burlaron; claro que después no hicieron nada por ponerlos en
ejecución; claro que la eliminación del latifundio ni siquiera se
intentó, pero por lo menos había allí un programa legal por qué luchar
y que ejercía influencia en el país, incluso en los representantes de
otros partidos”.
Sobre el papel de los comunistas en la Asamblea Constituyente abundaba
Marinello: ”Nosotros logramos en materia de reforma agraria y
educación una serie de... preceptos que son extraordinariamente buenos,
pero siempre venía la coletilla: Este precepto regirá a través de la
ley correspondiente...”.
Los auténticos, por su parte, reclamarían como obra propia todo lo
positivo de aquel proceso: “El pueblo cubano sí entendió la obra
revolucionaria del Dr. Grau en 1933. Como fruto histórico de los
trabajos de la Asamblea Constituyente que nació libre y soberana, sin
enmiendas mediatizantes y que recogía en sus contextos todas las leyes
sociales, económicas y políticas promulgadas por la Revolución
auténtica”, escribía en 1987 Miguel Hernández-Bauzá en su libro Grau
San Martín, biografía de una emoción popular.

La revolución del 33 no se fue a bolina, como repiten algunos sin
saber siquiera qué quiere decir exactamente esa palabra en el lenguaje
de los papaloteros cubanos. La revolución del 33 tuvo su puerto,
culminó en la Constitución del 40, que vino a reafirmar, como si no se
supiera, que el país no podía gobernarse ya como antes de la caída de
Machado. Se dice que las sesiones de la Asamblea, al transmitirse por
radio, llevaron a algunos políticos a adoptar actitudes que pudieran
granjearles el favor del electorado en los comicios generales
subsiguientes. Pero no hay dudas de que esas transmisiones radiales,
que fueron seguidas con pasión, hicieron que el pueblo se sintiera
partícipe del proceso.

Ganancias de la Constitución

En lo político, la Constitución del 40 instauró el mandato
presidencial de cuatro años, sin derecho a la reelección. Un
Presidente debía esperar ocho años después de concluido su mandato
para volver a aspirar al poder. En el Poder Legislativo dispuso la
elección de nueve senadores por provincia y de un representante a la
Cámara por cada 17 500 votantes. Sentó regulaciones para garantizar la
autonomía absoluta del Poder Judicial.
En cuando a derechos individuales, estableció que todos los ciudadanos
cubanos serían iguales ante la ley y consideró punibles las
discriminaciones de cualquier tipo. Reconoció la libertad de
movimiento, de reunión, de religión, de pensamiento y de expresión; el
secreto de la correspondencia y la inviolabilidad del domicilio. Se
podría entrar y salir libremente del país. Se suprimía la pena de
muerte. Existiría el registro de presos, la presunción de la inocencia
y el derecho de hábeas corpus, es decir, no se podía mantener detenido
a un ciudadano sin presentarlo en el tiempo establecido ante el
tribunal que lo instruiría de cargos. No habría expropiación de
bienes, salvo por causa de utilidad pública y con previa compensación.
Las leyes no tendrían efecto retroactivo.
En el orden laboral, la Constitución fijó la jornada de ocho horas
diarias y de 44 horas semanales. El derecho a la sindicalización y al
descanso retribuido. La protección de la mujer embarazada.
También garantizaba aquella Constitución el derecho a la resistencia a
aquellas disposiciones que restringieran los derechos que se asentaban
en la Carta Magna.
Se dice, en su contra, que es un documento excesivamente casuístico,
que remitió buena parte de sus provisiones, como la proscripción del
latifundio y la regulación de la banca, a la promulgación de leyes
complementarias, con lo que en algunos aspectos fue más un programa
que una ley fundamental.
Politólogos y estudiosos de todas las tendencias están de acuerdo en
su importancia. Reconocen que “sin duda, la orientación que
configuraba este pliego en materia de trabajo lo situaba como una de
las Constituciones de mayor alcance y esto le confirió una amplia
representación en todo el ámbito latinoamericano”.
La Doctora Uva de Aragón, profesora de la Universidad Internacional de
la Florida, escribe al respecto: “La Constitución de 1940 se
instalaría en el imaginario nacional como la representación más viva
de las aspiraciones ciudadanas de una República libre, soberana y
justa”.
El Doctor Armando Hart, por otra parte, la conceptúa “como antesala o
en la antesala de la revolución socialista”. A su juicio, hay tres o
cuatro aspectos de la Constitución de 1940 que merecen destacarse. “El
primero y más concreto es que... abolió el latifundio... y la abolición
del latifundio es el elemento clave de la revolución socialista en
Cuba”. Otro aspecto que destaca el Doctor Hart es la definición de la
propiedad en su función social que hizo aquel texto constitucional.
Expresa Hart asimismo: “Todos recordamos que la violación de la
Constitución de 1940 originó la Revolución”.
Fidel Castro, en La historia me absolverá alude a un humilde ciudadano
que pocos días después del 10 de Marzo se presentó ante los tribunales
para exigir la condena de Fulgencio Batista y sus cómplices en el
golpe de Estado que derrocó al presidente Prío y dejó en suspenso la
Constitución de 1940. No encontró entonces eco a su denuncia.
“Señores Magistrados: Yo soy aquel humilde ciudadano que un día se
presentó inútilmente ante los tribunales para pedirles que castigaran
a los ambiciosos que violaron las leyes e hicieron trizas nuestras
instituciones, y ahora, cuando es a mí a quien se acusa de querer
derrocar este régimen ilegal y restablecer la Constitución legítima de
la República, se me tiene 76 días incomunicado en una celda, sin
hablar con nadie ni ver siquiera a mi hijo, se me conduce por la
ciudad entre dos ametralladoras de trípode, se me traslada a este
hospital para juzgarme secretamente con toda severidad y un fiscal,
con el Código en la mano, pide para mí 26 años de cárcel”.
Dice más adelante: “Cuba está sufriendo un cruel e ignominioso
despotismo, y vosotros no ignoráis que la resistencia frente al
despotismo es legítima; este es un principio universalmente reconocido
y nuestra Constitución de 1940 lo consagró expresamente en el párrafo
segundo del artículo 40: Es legítima la resistencia adecuada para la
protección de los derechos individuales”.
Retoma el tema del derecho de resistencia consagrado en el articulado
del cuerpo constitucional, y una vez más se convierte Fidel de acusado
en acusador:
“El derecho de resistencia que establece el artículo 40 de esa
Constitución está plenamente vigente. ¿Se aprobó para que funcionara
mientras la República marchara normalmente? No... Traicionada la
Constitución de la República y arrebatadas al pueblo todas sus
prerrogativas, solo le quedaba ese derecho, que ninguna fuerza le
puede quitar, el derecho de resistir a la opresión y a la injusticia.
Si alguna duda queda, aquí está un artículo del Código de Defensa
Social, que no debió olvidar el señor fiscal, el cual dice
textualmente: ’Las autoridades de nombramiento del Gobierno o por
elección popular que no hubiesen resistido a la insurrección por todos
los medios que estuviesen a su alcance, incurrirán en una sanción de
interdicción especial de seis a diez años’. Era obligación de los
magistrados de la República resistir el cuartelazo traidor del 10 de
marzo. Se comprende perfectamente que cuando nadie ha cumplido con la
ley, cuando nadie ha cumplido el deber, se envía a la cárcel a los
únicos que han cumplido con la ley y el deber”.
El asalto al cuartel Moncada, el 26 de julio de 1953, fue entonces el
más alto y digno gesto en defensa de la Constitución de 1940,
pisoteada por el golpe de Estado de 1952.

Ciro Bianchi Ross
cbianchi@enet.cu
http://wwwcirobianchi.blogia.com/
http://cbianchiross.blogia.com/


domenica 15 febbraio 2015

Cuba. USA e Internet

Tra intenzioni dichiarate dal presidente Obama lo scorso 17 dicembre,  ci sarebbero quelle di migliorare le comunicazioni da, per e a Cuba. senza dubbio il mezzo più importante è Internet, strumento difficilmente raggiungibile dai cubani e spesso anche dagli stranieri, visti i costi e la bassa qualità delle connessioni.
L'Impresa Telefonica di Stato (ETECSA) e naturalmente il Governo cubano riversano la responsabilità di questo parziale isolamento al fatto che gli Stati Uniti non permettono l'allacciamento dei cavi sottomarini che circondano l'Isola, con le strutture locali. E questo è indubbiamente un fatto.
Quello che mi domando, e probabilmente qualche altro milione di persone è: ma gli Stati Uniti non sono il modello della democrazia e della libera informazione? Allora perché non hanno mai consentito, e ancora oggi non consentono  di rafforzare l'entrata di un canale informativo tanto importante nella vita moderna del pianeta? Si dice che il Governo cubano ha paura di raffronti e confronti con l'estero e in parte lo dimostra con il divieto assoluto della possessione di antenne televisive paraboliche, ma nel caso di internet...sembra che la paura di far entrare idee e informazioni sia più nordamericana che cubana.
Per fare alcuni esempi, qua non si possono aggiornare molti software e in particolare come ho già riferito, quelli di Oracle. Microsoft e Google funzionano parzialmente, forse anche a causa delle infime velocità di connessione esistenti, almeno per l'utenza privata, che è circoscritta solo ad alcune categorie dal momento che la rete attuale, basata sulle connessioni al servizio vocale, non sopporterebbe un gran numero di utenti in più. I servizi pubblici, per contro, hanno una velocità accettabile, ma dei costi astronomici e si dice che sono causati dalla ricezione dei segnali irradiati dai server per via satellitare e non per cavi a fibra ottica...per risolvere il problema, o così si potrebbe sperare, a quando la fine di questa parte dell'embargo che, sembra, possa essere nelle mani del Presidente senza dover passare per il Congresso?

Di seguito pubblico degli estratti di modalità e tariffe per la connessione a Internet a Cuba, niente di segreto o strategico...sono pubblicati da ETECSA nel suo sito:


ACCESO PÚBLICO A INTERNET
Las personas naturales cubanas y extranjeras residentes temporales y permanentes en la isla, así como los turistas de visita en Cuba, pueden acceder a Internet a través de las salas de navegación (lugares donde se encuentran instaladas una o varias computadoras para ofrecer los servicios de correo electrónico y navegación en Internet) y los espacios de cobertura inalámbrica para el acceso a Internet.
Este servicio público permite a las personas acceder a Internet y a otros servicios de la red como mensajería instantánea y correo electrónico. En nuestro país las salas de navegación están ubicadas en aeropuertos, hoteles e instalaciones turísticas, así como en algunas unidades comerciales de la Empresa de Telecomunicaciones de Cuba, ETECSA.

Para disfrutar de estos servicios, los clientes deben presentar su carné de identidad o pasaporte.

Las tarifas del servicio varían en dependencia de la instalación:
Áreas de Internet de ETECSA
En las salas de navegación de ETECSA se ofertan los servicios de navegación en Internet, navegación nacional y correo electrónico internacional, mediante la activación de cuentas de accesos temporales o permanentes.
Ofertas del servicio
Servicio
Tarifa
Tipo de cuenta para 
acceder al servicio
Público objetivo
Navegación en Internet
4.50 CUC/hora
Temporal
- Visitante (turista)
- Persona natural residente permanente o temporal
Navegación en Internet 
(opcionalmente se ofrece una cuenta de correo internacional @nauta.cu)
4.50 CUC/hora
Permanente
- Persona natural residente permanente o temporal
Correo internacional @nauta.cu 
(incluye navegación nacional)
1.50 CUC/hora
Navegación nacional
0.60 CUC/hora
·         Al activar una cuenta permanente el usuario debe abonar un saldo inicial mínimo para 1 hora de conexión.
·         La cuenta permanente es recargable.
·         Los usuarios de cuentas permanentes pueden acceder a su buzón de correo con dominio @nauta.cu a través de los teléfonos móviles.
·         La cuenta temporal se ofrece a través de tarjetas prepagadas no recargables, válidas por un término de 30 días naturales a partir de la primera conexión.

 


……………………………………………………………..

Áreas de Internet de terceros

Áreas de acceso a Internet que no pertenecen a ETECSA, más conocidas como cybercafé, que están ubicadas en lugares de concentración turística como hoteles, aeropuertos, centros de convenciones, entre otros.
En estas salas de navegación se comercializan dos tipos de tarjetas:
Tiempo de conexión: 30 minutos y 1 hora de conexión
Valor facial: Varía en dependencia del la instalación, en un rango entre 3.00 CUC y 12.00 CUC.

Áreas con cobertura inalámbrica (Wifi)

Solución inalámbrica que garantiza el acceso a Internet, confiable, seguro y de banda ancha.
Usted puede navegar por Internet en cualquier momento e incluso en movimiento, usando cómodamente su laptop u otro dispositivo de tecnología inalámbrica, en las áreas de las instalaciones hoteleras con cobertura Wifi.
Hoteles de Cuba que tienen cobertura inalámbrica para el acceso a Internet:
Ciudad de La Habana
- Hotel Panorama 
- Hotel MH Occidental Miramar
- Hotel Barceló Ciudad
- Hotel Parque Central
- Hotel Sevilla
- Hotel Qartar San Felipe
- Hotel Presidente 

Playa Varadero (Matanzas)
- Hotel Solymar 
- Hotel Patriarca 
- Hotel Iberostar 
- Hotel Laguna 
- Hotel Velazco
Villa Clara 
- Hotel Ensenacho

Tarifas

Esta facilidad de acceso inalámbrico se comercializa mediante tarjetas prepagadas, con precios que varían en dependencia de la instalación hotelera y del tiempo de conexión al servicio.

…………………

 

ACCESO CONMUTADO

A través de línea telefónica conmutada, el cliente accede desde su computadora a los servicios de Internet y a su buzón electrónico por medio de un identificador personal.
¿Qué ofrecemos?
- Buzón de correo para una sola cuenta bajo el dominio @enet.cu. 
- Desde Internet usted puede revisar su buzón de correo a través del webmail 
http://webmail.enet.cu.
-Si solicita más de una cuenta de acceso, se entrega, libre de costo y bajo la administración de ETECSA, un nombre de dominio para correo electrónico, bajo dominio co.cu.
- Cobertura nacional, con puntos de presencia en las capitales provinciales, desde las que los clientes se conectan al servicio a través de una llamada local.
- Disponibilidad de acceso las 24 horas y los 365 días del año.
- Velocidades hasta 56 Kbps, en dependencia de la calidad de la línea telefónca desde la que se conecte.
- Anclaje de la cuenta: es una protección a clientes de centrales telefónicas digitales, que tienen la opción de declarar los números telefónicos con los que siempre se conectan a la red.
- Seguridad de sus cuentas: Posibilidad de tener una contraseña para conectarse a la red y otra para revisar los mensajes de su buzón.
- Notificación al cliente de los cambios de contraseña efectuados.
- El servicio Multipop sólo se oferta al sector comercial y empresarial. 

……



¿Quién puede solicitar el servicio?
Las empresas y entidades comerciales y estatales, así como las personas naturales extranjeras con residencia temporal o permanente en Cuba.
¿Dónde solicitar el servicio?

Las empresas y entidades interesadas pueden solicitar este servicio en las oficinas comerciales de ETECSA destinadas al sector comercial y estatal.

Las personas naturales extranjeras con residencia temporal o permanente en la isla pueden solicitarlo en cualquier oficina comercial de ETECSA.

Tarifas
Los accesos conmutados se contabilizan por tiempo de conexión al sistema.

Tarifas mensuales para clientes comerciales (CUC)
- Cuota de instalación: 20.00 CUC (se cobra una sola vez y se emite en el primer mes de facturación del servicio)
- La cuota mensual se paga por mes adelantado. Los clientes que paguen un año adelantado reciben un descuento del 10% del monto total. 

Cuota mensual (CUC)
Paquete (horas)
Internacional
Nacional
20 H
10.00
3.00
50 H
15.00
5.00
100 H
30.00
10.00
180 H
50.00
20.00
220 H
60.00
25.00
Nocturna 90 H (de 8.00 pm a 7.00 am)
20.00
10.00
Hora adicional
0.30
0.15

Servicio
Cuota de instalación (CUC)
Cuota mensual (CUC)
Correo
@internacional
5.00*
5.00
@nacional
5.00*

Multipop
@internacional
10.00
8.00
@nacional
10.00
3.00
Buzón adicional**
10.00
5.00
Redireccionamiento de la cuenta de correos (Fordward)
10.00

…………………………….


Tarifas

Para clientes comerciales
Las tarifas son planas e incluyen el costo del soporte y el tráfico cursado.  
Servicio dedicado de acceso internacional(CUC)
·         Si el cliente solicita estos servicios usando enlace por PVC-FR, a la cuota correspondiente a la velocidad solicitada, se le cobra al cliente esta tarifa y adicional la cuota de BMG del FR bidireccional tomando en cuenta la tarifa establecida en la conectividad nacional sobre la tecnología Frame Relay.
·         Si el cliente solicita una conectividad a VPN empleando el mismo enlace FR que utiliza, a la cuota correspondiente a la BMG del FR se le adiciona la cuota por la conectividad a la VPN, según la tarifa establecida.
h>
Velocidades (Kbps)
Cuota de instalación (CUC)
    Cuota mensual (CUC)
Navegación internacional
Navegación nacional
Enlace directo
Enlace por PVC-FR
Navegación nacional
Enlace por PVC-FR
19,2*
20.00
100.00
50.00
20.00
15.00
28,8*
200.00
150.00
70.00
30.00
20.00
64**
300.00
200.00
80.00
60.00
45.00
128
300.00
360.00
170.00
80.00
60.00
256
350.00
715.00
330.00
135.00
95.00
512
350.00
1425.00
665.00
265.00
155.00
1024
400.00
2850.00
1330.00
515.00
360.00
2048
400.00
5565.00
2665.00
985.00
590.00
4096
800.00
6120.00
2990.00
2020.00
1010.00
6144
800.00
6670.00
3740.00
2120.00
1200.00
8192
800.00
7070.00
3990.00
2365.00
1350.00
10240
800.00
7635.00
4985.00
2560.00
1460.00
12288
800.00
10590.00
5985.00
2720.00
1550.00
14336
800.00
12360.00
6980.00
2760.00
1575.00
16384
800.00
14120.00
7980.00
3150.00
1795.00
18432
800.00
15890.00
8975.00
3545.00
2020.00
20480
1000.00
17655.00
9975.00
3940.00
2245.00
22528
1000.00
19420.00
10970.00
4335.00
2470.00
24576
1000.00
21185.00
11970.00
4730.00
2695.00
26624
1000.00
22950.00
12965.00
5120.00
2920.00
28672
1000.00
24715.00
13960.00
5515.00
3145.00
30720
1000.00
26480.00
14960.00
5910.00
3370.00
32768
1000.00
28245.00
15960.00
6300.00
3590.00
34816
1000.00
30010.00
16950.00
6700.00
3820.00
Este servicio permite tanto el acceso nacional como internacional
Servicio dedicado de acceso nacional (CUC)
Ancho de banda (Kbps)
Costo de instalación 
  
    Cuota mensual
  
Enlaces dedicados con relación 1 a 4
  Enlaces dedicados con relación 1 a 2
  Enlaces dedicados con relación 1 a 1

Directo

PVC-FR

Directo
 PVC-FR

Directo
 PVC-FR
 19.2*
253.00
180.00
70.00 
190.00
90.00
215.00 
120.00 
 28.8*
  253.00
  200.00
100.00
225.00
120.00 
260.00 
160.00 
64**
322.00
320.00
215.00 
355.00
255.00
430.00
340.00
128
390.00
545.00
405.00
640.00
480.00
785.00
630.00
144
405.00
600.00
440.00
670.00
520.00
810.00
680.00
 256
495.00
1000.00
700.00
1130.00
830.00
1380.00
1070.00
512
825.00
1800.00
1340.00
2050.00
585.00
2545.00
2075.00
1024
1.238.00
3115.00 
2550.00
3590.00
3000.00
4520.00
3930.00
2048
2.475.00
5860.00
4710.00
6730.00
5570.00
8470.00
7295.00
Este servicio permite sólo el acceso nacional

Cuota por distancia de acceso (CUC)

Velocidad
(Kbps)
  
    Cuota por Km

Hasta 20 Km
De 20 a 150 Km
De 150 a 450 Km
  Mayor de 450 Km
19.2*
1.80
1.62
1.35
1.14
28.8*
7.80
6.00
2.04
1.80
64**
7.80
6.00
2.04
1.80
128
13.20
8.80
4.72
2.44
256
20.40
15.60
11.04
7.08
512
25.80
20.40
15.36
9.72
1024
28.80
25.20
17.00
10.00
2048
33.00
30.00
20.00
11.00

* Se definen 19.2 y 28.8 Kbps como velocidades no comercializables. ETECSA, de conjunto con el cliente, sólo las aplica para aquellos casos en que desde el punto de vista técnico no se alcance la velocidad mínima que se comercializa.
** Se define 64 Kbps la velocidad mínima a comercializar.

.................................

2. ADSL
Solución tecnológica que posibilita el acceso a Internet desde cualquier local del inmueble, a través de un enlace dedicado asimétrico, que permite la simultaneidad de una conversación telefónica y la navegación en Internet.

Condiciones de  comercialización:

·         Las ofertas planas para las personas jurídicas, llevan incorporado el módem, que es propiedad de ETECSA, o en caso de determinarse se usa el módem propiedad del cliente. Esta política podrá ser modificada según las proyecciones de la Empresa en este sentido.
·         Los paquetes ADSL llevarán opcionalmente una cuenta de correo internacional.
·         Estas ofertas son comercializables en la medida que sean técnicamente factibles.   
Características del buzón de correos para clientes empresariales
·         La capacidad máxima de almacenamiento del buzón de correo (entrad a salida) es de 80 MB; si excede esta capacidad el usuario no podrá recibir mensajes.
·         El tamaño máximo que puede tener cada mensaje (texto y archivos adjuntos) es de 25 >MB , ya sea un mensaje de salida o de entrada.
·         Se puede incluir un máximo de 20 direcciones de destino en un solo mensaje. La cuenta de correos tiene facilidad de redireccionamiento, así como protección antivirus y antispam.
Ofertas para Inmobiliarias 
- 
Básica: Con velocidad de bajada (Red - Usuario) hasta 128 Kbps y de subida (Usuario - Red) hasta 64 Kbps.
- 
Comercial: Con velocidad de bajada hasta 256 Kbps y de subida hasta 128 Kbps.

La inmobiliaria efectúa los pagos del servicio y recibe una comisión en dependencia de las condiciones negociadas.

¿Dónde solicitar el servicio?
Las inmobiliarias interesadas pueden solicitar este servicio en las oficinas comerciales de ETECSA destinadas al sector comercial y estatal.

Tarifas
Velocidades

Cuota de
instalación (CUC)
Tarifa plana empresarial sin restricción de horario (CUC)
ADSL 128/64 Kbps
50.00
110.00
ADSL 256/128 Kbps
50.00
180.00
ADSL 512/128 Kbps
50.00
280.00
ADSL 512/256 Kbps
50.00
330.00
ADSL 1024/256 Kbps
50.00
520.00
ADSL 1536/512 Kbps
50.00
800.00
ADSL 2048/256 Kbps
50.00
890.00
ADSL 2048/512 Kbps
50.00
965.00
ADSL 3072/512 Kbps
50.00
1290.00
ADSL 4096/512 Kbps
50.00
1630.00
ADSL 5120/512 Kbps
50.00
1935.00
ADSL 6144/768 Kbps
50.00
2375.00
ADSL 8192/768 Kbps
50.00
3075.00