Incontro (molto) semi e (poco) serio con Juan Padrón
Juan Padrón (Matanzas 29/1/1947 – Non si sa ancora dove e quando),
non ha bisogno di presentazioni. I suoi animati sono stati esibiti in tutto il mondo ed è considerato uno dei più grandi cartoonist viventi.
Dal 12 dicembre al 12 gennaio 2014 si tiene una mostra retrospettiva presso l’Istituto Culturale Spagnolo in Malecón, 17.
A Cuba è l’idolo dei piccini, ma non solo. Dopo aver ottenuto successi e riconoscimenti con la sua lunga serie di corti e lungometraggi dell’eroe della Guerra d’Indipendenza, Elpidio Valdés, la collaborazione con Juaquin Lavado (Quino) nella creazione degli esilaranti flash di “Quinoscopio” e l’animazione delle strisce di “Mafalda”, l’altra serie di flash “Filminuto” e innumerevoli altri corti come l’indimenticabile “Kolia”, ha proseguito nel lungometraggio d’animazione con la serie dei “Vampiros en La Habana”, già sperimentata anch’essa in una serie di corti.
La lunga lista di premi e riconoscimenti ottenuti non hanno cambiato la vita semplice di Juan, sempre disponibile con tutti. Durante l’appena concluso XXXV Festival del Nuovo Cine Latinoamericano gli è stato consegnato un Premio Coral alla carriera che, si spera non chiuda ancora il cerchio degli allori.
Se la genetica funziona, o come si diceva una volta: “buon sangue non mente” suo figlio, Ian, ha intrapreso con successo la carriera di regista cinematografico e da ottimo documentarista e autore di video clips è entrato alla grande nel lungometraggio di fiction con Habanastation che ha ricevuto premi e riconoscimenti in più Paesi. L’unione artistica, oltre che il legame famigliare, ha in progetto di trasferire il mitico Elpidio in un film con attori in carne e ossa, un progetto ambizioso che però richiede uno sforzo finanziario...troveranno un produttore interessato?
Juan, dopo i 60 anni, ha raggiunto la maturità sessuale e questo gli ha dato lo spunto per una nuova serie di animati strettamente vietata ai minori, dove emergono, in chiave ironica e divertente, molte situazioni delle possibili “deviazioni” date dalla fantasia erotica. Un tema, forse, tabù per molti, ma che esiste ed è radicato nella società. Un “divertissment” per Juan che però fa riflettere divertendo sui problemi della sessualità.
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