Argentina in bolletta,
Brasile in fiamme, Colombia con parte della FARC-EP che he dichiarato di
riprendere le armi per le inadempienze del Governo sugli accordi di pace e per
gli omicidi quotidiani di leader sociali. Te la do io l'America...del Sud.
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giovedì 29 agosto 2019
Opposti estremismi
Magari in Guaremala sono stati un po' estremisti, ma a Cuba è giusto che certi "bolidini" circolino senza targa solo perché elettrici?
martedì 20 agosto 2019
Turismo particolare
Il
turismo a Cuba è in pieno sviluppo, essendo ormai la locomotiva economica e
nonostante le brusche frenate aggiuntive di Strump che ha nuovamente impedito
un minimo di mobilità per i cittadini statunitensi ed eliminato le crociere
dagli USA a Cuba, sia per le navi statunitensi che per qualunque altra
compagnia di navigazione.
Oltre
al turismo tradizionale fatto per conoscere un Paese o per goderne le spiagge e
il clima eccezionale, praticamente tutto l’anno, con poche giornate
eccezionali, adesso si punta molto sul turismo ecologico in tutti i suoi
molteplici aspetti, Dal “trekking” alle osservazioni di specie endemiche o
migratorie, per esempio, ma c’è anche il turismo sportivo che va dalle attività
nautiche al deltaplano. Le manifestazioni sportive a cui si può partecipare,
come ad esempio la Maratona Marhabana, organizzare incontri con entità sportive
locali, turismo culturale per seguire i molteplici Festival di musica o di
danza che si organizzano all’Avana, ma non solo. Il fiore all’occhiello del genere
è quello del Nuovo Cine Latinoamericano che nel dicembre di quest’anno compie i
suoi primi 40 anni.
Un
suggerimento a chi voglia saperne di più o volesse organizzarsi un viaggio “su
misura”,
oppure
un viaggio incentivo, di affari o per la salute, con assistenza personalizzata
e specializzata è di rivolgersi a LatitudCuba.
Sergio Terni
Presidente
Centro de Negocios Miramar.
Calle 3ra, e/ 76 y 78 Edif. Santa Clara, Ofic. 120B
Playa, La Habana, Cuba.
Tel. Ofic CU: +53 7 2144882
Cel CU: +53 5 2792358
Cel IT: +39 334 8853336
Email: s.terni@latitudcuba.net
Email: s.terni@tin.it
domenica 18 agosto 2019
13 agosto 1926
Era rimasto bloccato come "bozza"...meglio tardi che mai.
Come ho scritto nella “presentazione” del mio blog, non è fatto per magnificare, glorificare o mitizzare qualcuno, però questa volta (forse non solo) mi prendo la libertà di ricordare il 93° compleanno di un personaggio che è stato, bene o male secondo i punti di vista, uno dei maggiori statisti, politici e strateghi della Storia della seconda metà del XX° secolo e l’inizio del XXI°. Lo faccio anche perché, narcisisticamente, ritengo che questa fotografia è una delle migliori che ho fatto se non la migliore, viste le difficili condizioni ambientali a partire dall’illuminazione e la grande calca dovuta alla presenza di cineasti e altre personalità presenti all’inaugurazione della Scuola. L’originale è stato scattato con pellicola negativa che conservo ancora e poi stampato in positivo grazie al laboratorio cinematografico dell’ICAIC. Il Photoshop non era nemmeno un sogno.
Come ho scritto nella “presentazione” del mio blog, non è fatto per magnificare, glorificare o mitizzare qualcuno, però questa volta (forse non solo) mi prendo la libertà di ricordare il 93° compleanno di un personaggio che è stato, bene o male secondo i punti di vista, uno dei maggiori statisti, politici e strateghi della Storia della seconda metà del XX° secolo e l’inizio del XXI°. Lo faccio anche perché, narcisisticamente, ritengo che questa fotografia è una delle migliori che ho fatto se non la migliore, viste le difficili condizioni ambientali a partire dall’illuminazione e la grande calca dovuta alla presenza di cineasti e altre personalità presenti all’inaugurazione della Scuola. L’originale è stato scattato con pellicola negativa che conservo ancora e poi stampato in positivo grazie al laboratorio cinematografico dell’ICAIC. Il Photoshop non era nemmeno un sogno.
Quando,
sul finire del 2016, mi trovavo casualmente a Milano nel periodo del lutto, ho
avuto la gradita sorpresa e l’onore di vedere la mia opera sul tavolo delle
condoglianze, coperto di fiori.
Come
dicevo non sta a me farne l’elegia, non ne sarei nemmeno capace, ma come essere
umano può avere commesso errori, credo, in buona fede. So che ha confidato a
persone molto vicine a lui che in determinate circostanze non aveva altra
scelta di quella adottata e l’eventuale interlocutore, diceva, avrebbe fatto la
stessa cosa per non ridiventare una colonia e perdere la sovranità e proprietà
del proprio territorio, come è stato per tutto il Continente dalla fine del XV°
secolo e che in molte aree o in molti modi continuano ad esserlo.
Ha
preso e lasciato un Paese con molti problemi, ma che oggi è comunque, con tutte
le sue difficoltà e un embargo genocida che dura da quasi 60 anni ed è sempre
più duro, un esempio per il resto dell’America Latina (e non solo, per certi
versi).
Il
“miracolo economico” cinese, vietnamita o indiano sarebbe stato ed è
impossibile a sole 90 miglia dall’Impero coloniale più feroce e violento della
Storia.
Ovviamente, senza spingermi oltre, ho espresso
succintamente, il mio pensiero in merito alla vita e le azioni di Fidel Castro.
Poi ognuno la pensi come vuole.
¡Hasta siempre, Comandante!
sabato 10 agosto 2019
Comunicazioni tempestive...o no?
Al
di là che siamo nell’era dell’informatica e che all’Avana esiste un’Ambasciata
della Repubblica Italiana, ancora una volta i solerti funzionari del Comune di
Milano mi hanno convocato “tempestivamente” per le elezioni del 26 maggio
scorso e per farlo sono ricorsi alla celerità tradizionale delle Poste Svizzere
via servizio prioritario…
Per
fortuna si trattava di Europee per le quali non avevo “l’obbligo” di
partecipare in quanto residente all’estero e regolarmente iscritto all’AIRE.
Meno
male che non sono cittadino statunitense e non si trattava delle Elezioni
Preidenziali, altrimenti avrei perso l’opportunità di votare per Strump e dato
che è in corso l’inizio del procedimento di “impechmeant”, probabilmente non
avrei potuto comunque votare per rieleggerlo.
mercoledì 7 agosto 2019
Due nuove collaborazioni italiane con Cuba
Ci sono in corso due
collaborazioni, fra le tantissime, in corso tra Italia e Cuba che seppure
diverse hanno l loro importanza. La prima, finanziata dal Governo italiano è
stata la realizzazione e il funzionamento di un laboratorio biologico che crea
un sistema naturale per combattere la plaga che infesta le piante di caffè,
nella parte orientale dell’Isola e la seconda è la riposizione del grande
mosaico (600 mq.) che riveste la facciata all’ingresso dell’hotel Habana Libre
Trypp che fu eseguito dalla famosissima scultrice Rita Longa nel 1958 e che per
il deterioramento dovuto alle condizioni climatiche, particolarmente severe in
quella posizione, si stava sgretolando con caduta, anche pericolosa, di
materiale. La riposizione, con tecniche all’avanguardia, terrà in conto questi
fattori mantenendo un’intercapedine isolante fra il muro dell’edificio e il
mosaico.
Ancora una volta il
nostro Paese aiuta quello che Strump vorrebbe distruggere ad ogni costo.
venerdì 28 giugno 2019
5 volte 15 con la gradevole compagnia del Mito Juan Padrón
Sarà
un luogo comune, ma è vero che la vita ti può dare ogni giorno una sorpresa
inaspettata. A me ne ha date tante a cominciare dalla decisione di lasciare
famiglia, casa, amici oltre a un “lavoro sicuro” per trasferirmi in quella
geograficamente piccola, ma immensamente enorme, culturalmente, umanamente e
politicamente, Isola di Cuba che è in realtà un Arcipelago, ma è mondialmente
conosciuta per la sua Isola maggiore e la sua capitale La Habana, oltre che per
la musica, i sigari, il rhum e la tristemente celebre (non per colpa dei
cubani) di Guantánamo, per la triste base e carcere statunitense. Vero è che
era anche già conosciuta per la famosa melodia “Guantanamera”, musicata da Joseíto
Fernández che ha messo tra le note alcuni dei versi del Poema “Versos
Sencillos” scritto dall’immortale José Martí, Vate e ideologo dell’indipendenza
cubana.
Tra
queste tante sorprese, magari non tutte piacevoli, mi è capitata invece la
fortuna di conoscere il mito del cinema di animazione cubano: Juan Padrón che
pur non essendo l’unico grande in questa arte presente a Cuba è sicuramente il
più popolare e amato da grandi e piccoli. L’occasione si è presentata quando
avevo formato famiglia con una ex attrice e molto conosciuta anche per le sue
attività socio politiche. Dopo aver abbandonato le scene ha continuato a
lavorare nel campo dell’Industria Cinematografica cubana dove un bel giorno è
stata designata come direttrice dell’Istituto dei film di Animazione. Siccome
da cosa, nasce cosa, è stato inevitabile incontrare il grande (e oggi grosso)
Juan. Se è vero che l’amicizia vera è quella che si forma tra coetanei
cresciuti assieme o tra commilitoni che condividono il pericolo di morte, o
anche no, almeno da parte mia si è creata subito un’empatia col personaggio e
la sua grande compagna Berta chiamata da tutti “la gallega” per i suoi natalizi
nel profondo nord ovest della Spagna. Grazie a lui ho anche avuto l’onore e il
piacere di conoscere “Quino”, al secolo Joaquín Lavado, padre della
capricciosamente filosofa Mafalda e anche con lui abbiamo trascorso momenti
piacevoli sia all’Avana che a Milano.
Questa
conoscenza è stata data dal fatto che “Quino”, dopo anni di storielle
raccontate in striscia ha deciso di dare “vita” al suo personaggio e dopo lunga
meditazione ed esperimenti fatti con cortissimi sketch chiamati “Filminuto”,
creati dai due, si è dato il via alla serie animata di Mafalda che è stato il
canto del cigno di questo personaggio di cui ormai “Quino” si sentiva in certo
modo prigioniero, dopo decenni di pubblicazioni spassosissime e riflessive allo
stesso tempo.
L’altra
coincidenza che mi ha portato e riesumare questi ricordi è sto il ritrovamento
di una fotografia, fatta a casa mia in occasione del mio 60° compleanno, dove
Juan ha avuto la cortesia di visitarmi e regalarmi un disegno in tempo reale
che è un a delle cose più care che ho.
In
quel periodo, Juan che ha girato tutto il mondo presentando i suoi “prodotti”,
per ricevere premi e riconoscimenti o impartire classi magistrali a giovani
aspiranti alla sua professione, si trovava a Milano per la rappresentazione del
suo lungometraggio: “Vampiros en La Habana”. Spassosa storia di un ibrido tra
umani e vampiri. A questa prima pellicola ne sono seguite altre, così come
libri tratti dalle medesime. Probabilmente anche questa è stata una catarsi
liberatoria dei suoi personaggi più conosciuti, ancora oggi attuali e oggetto
di studio sia nelle Scuole di Cinema che nelle scuole normali, dove i bambini imparano
la storia di Cuba divertendosi. Juan, infatti, è un grande ricercatore storico
e di qualunque cosa che riguardi l’epoca della lotta per la liberazione dalla
Colonia spagnola. Dall’abbigliamento, alle armi, ai metodi di combattimento e a
qualunque altro dettaglio. Ovviamente, trattandosi di “cartoni animati” c’è
spazio per la fantasia le gag, le trovate e i personaggi divertenti sia
spagnoli che cubani. Il bello di tutto questo è che Padrón è amato e ammirato
in Spagna dove è sempre accolto magnificamente e gli iberici si ridono di loro
stessi, padroni di un Impero e messi in scacco da quattro poveracci che avevano
“soltanto” il coraggio e la voglia di vivere in un Paese libero e sovrano.
Il
grande protagonista, senza dubbio è Elpidio Valdés, un contadino trasformatosi
in grande comandante e stratega, con la sua compagna María Silvia e il suo
fedele cavallo Palmiche a cui manca veramente solo la parola dal momento che
agisce e pensa come un essere umano. Questi e altri personaggi, inutile dirlo,
hanno comunque una base in personaggi e situazioni reali con gli adattamenti
del caso.
Certo
ci sarebbe molto di più da dire di quest’uomo nato a Matanzas, considerata
l’Atene di Cuba per la sua vocazione culturale e per fatti o avvenimenti
addirittura anteriori a quelli della capitale dove vive attualmente, da molti
anni, per evidenti motivi di lavoro. Su di lui esistono migliaia di pagine di
ogni tipo che chi è interessato può trovare facilmente da Wikipedia o dalla
semplice ricerca su qualsiasi motore di ricerca del web.
A
me resta la grande soddisfazione di ritrovarci per una rimpatriata in occasione
dei miei primi 75 anni che penso e spero non abbiano dei secondi…
15 anni dopo...
giovedì 30 maggio 2019
meglio tardi che mai....
Il
Ministero delle Comunicazioni di Cuba ha annunciato che dal prossimo 29 di
luglio, due mesi dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che peraltro
non sono riuscito a trovare sulla versione digitale, saranno legali le
“antenne” che captano il segnale wi-fi della rete pubblica e lo trasformano in
Ethernet, permettendo così a chi ha la possibilità di installarle, di accedere
alla rete da casa sua, senza dover scendere ai punti esistenti dove non si ha la
minima privacy e si è soggetti ai capricci del tempo.
A
partire da questa data sarà legale l’importazione di questi apparecchi sempre
che abbiano i requisiti richiesti, come lo sono la maggior parte di quelli
attualmente in commercio. Chi ne faccia uso esterno è soggetto a una licenza
del costo di 10 Pesos cubani (circa 40 centesimi di $) con vigenza di due anni.
Per le reti interne al domicilio non è richiesta nessuna licenza.
Indubbiamente
un altro passo avanti tra le difficoltà di ogni genere che si affrontano a
Cuba.
Ci
si augura che parallelamente continuino ad aumentare le antenne pubbliche in
modo che sempre più utenti ne possano usufruire e che la esorbitante tariffa,
attualmente di 1 Peso convertibile (pari a 1 dollaro) l’ora, venga ridotta.
Un’altra delle aspettative sarebbe quella dell’importazione statale di questi
apparecchi, la cui vendita sarebbe un’ulteriore fonte d’ingresso, incrementata
dalle tariffe di connessione e non obbligherebbe l’importazione individuale.
Chi
fosse già in possesso di tali antenne (oggi ancora illegali) avrà tempo fino al
29 di settembre per denunciarle ed ottenere la relativa licenza d’uso.
martedì 28 maggio 2019
Ne uccide più il "bloqueo" che la gola
Parafrasando il vecchio
detto della gola e della spada, c’è da dire che a Cuba e in Venezuela l’embargo
e le sanzioni stanno causando un genocidio permanente.
Nel caso di Cuba sono
57 anni e in molti casi si sono potuti mitigare gli effetti a costo di grandi
sacrifici economici e non solo. Ultimamente però, con questa Amministrazione
degli Stati Uniti, le cose vanno peggiorando a causa delle nuove restrizioni,
extraterritoriali, imposte. Per una non conoscenza o ignoranza superficiale
molti, specialmente in Europa, pensano che l’embargo significhi “non poter
comprare” articoli di uso quotidiano, ma il problema molto più complesso, è che
innanzitutto per comprare bisogna avere i soldi e con le difficoltà internazionali
di transazioni finanziarie per Cuba è molto difficile ottenerli, sia sotto
forma di crediti o di esportazioni. Senza contare che il suo mercato naturale
si trova a 90 miglia e non all’altro capo del mondo, a cui si può certamente
ricorrere per prodotti specifici sia di import che di export.
Il problema più grave
che vede oggi accomunate Cuba e Venezuela, con prossima probabile mira a
Nicaragua e Bolivia è che le infrastrutture sono vicine al collasso.
I gazzettieri
dipendenti dal Governo nordamericano, insistono sul fatto che ci siano carenze
di medicinali, alimenti e altro in questi Paesi, trascurando olimpicamente di
chi è la causa.
Nel caso di Cuba in
questi ultimi tempi sono in aumento le stragi sulle strade che sono la quinta
causa di morte, dovute in parte a imprudenza dei conducenti, ma anche in gran
parte dallo stato delle strade e dei veicoli. Cosa strombazzata dai
trinariciuti della Florida, dove Trump ha eletto la sua sede bucolica e ludica
con la complice amicizia dei politici locali di origine cubana.
Dopo la strage della
settimana scorsa dove un conducente di “almendrón” (vecchia auto di
fabbricazione nordamericana) ha falciato una serie di pedoni causando 4 morti e
decine di feriti tra cui due cittadini statunitensi. La causa sembra dovuta all’eccesso
di alcol che aveva in corpo e che gli ha fatto perder il controllo del veicolo,
in un rettilineo dalla grande ampiezza come il Malecón avanero. Probabilmente a
questo si è aggiunto qualche problema meccanico del veicolo per quello che
riguarda sterzo, freni e/o ammortizzatori. I gazzettieri del nord sottolineano
con grande enfasi, appunto, questo aspetto mettendo in risalto “le invenzioni”
adottate dai cubani per mantenere in circolazione veicoli che spesso superano
anche i 60 anni.
È
dell’altro ieri la notizia di un altro gravissimo incidente avvenuto nel centro
del Paese dove in uno scontro frontale sono morte 5 persone. Una delle cause è
senza dubbio l’imprudenza dovuta alla velocità eccessiva di almeno uno dei due
veicoli, nelle ore notturne e su una strada in cattive condizioni su cui era
difficile controllare i veicoli. La domanda è: se la strada fosse stata in
condizioni ottimali, sarebbe successo ugualmente? Forse sì, ma forse no, non
esiste la prova contraria. In generale, però, bisogna evidenziare che la
mancanza di un rinnovo del parco veicoli circolante e della manutenzione
stradale ha indubbiamente il suo peso.
Al
di là di questi incidenti, comunque, rimane il fatto che ci sono decine o
centinaia di morti evitabili con la regolare somministrazione di medicine, come
per gli affetti da VIH, o l’uso di apparecchi medici che sono vietati dalle
sanzioni, sia a Cuba che in Venezuela.
domenica 5 maggio 2019
Chirurgia e turismo a Cuba
Si
è di recente chiuso il convegno italo - cubano sulla chirurgia oncologica non
invasiva, nel quale eminenti chirurghi italiani hanno presentato le ultime
tecniche di intervento non invasivo, specialmente nei tumori della laringe o
del cavo orale, con interventi pratici su infermi cubani e con la massima
soddisfazione da parte dei medici assistenti all’evento, per non dire della
felicità dei pazienti operati con questa tecnica innovativa.
Passando
ad altro tema, dal 6 all’11 di questo mese si terrà la Fiera Internazionale del
Turismo 2019 nel pittoresco, ma infelice per questo tipo di manifestazioni,
Parco Morro – Cabaña. Il momento è particolarmente delicato e importante per
l’economia cubana ormai basata principalmente in questa fonte di entrata. Nel primo
quadrimestre dell’anno si sono avute 2 milioni di presenze che teoricamente, se
si mantenesse il trend attuale farebbe superare ampiamente i 5 milioni annuali
previsti. Il mercato principale è sempre fornito dal Canada e il secondo udite,
udite, è rappresentato dai turisti statunitensi che attualmente lo possono fare
praticamente solo con le crociere. Questa fonte è in serio pericolo dopo
l’approvazione di rendere operativo il Titolo III° della Legge Helms – Burton
che permette di ricorrere ai tribunali federali statunitensi a coloro, o loro
eredi, che sono stati oggetto di espropriazione di beni da parte del Governo
rivoluzionario dal 1959 in poi. Le prime domande di indennizzo sono state
presentate nei confronti del colosso della navigazione ricreativa: la Carnival
Cruises, da parte di un inglese di origine cubana la cui famiglia era
proprietaria (sic!!!!!) del porto di Santiago de Cuba e da un cittadino
statunitense, non di origine cubana, la cui famiglia era invece proprietaria
dei moli e relativi magazzini del porto dell’Avana (gulp!!!).
Gli
operatori, partners stranieri di alberghi e centri turistici, principalmente
spagnoli e canadesi, si sono dichiarati contrari a detta legge, a carattere
extraterritoriale che sanziona chi collabora e con imprese cubane che
gestiscono anche strutture nazionalizzate, hanno espresso contestualmente la loro volontà di
continuare a collaborare con Cuba.
Nel
frattempo, Strump, evidentemente anche plagiato e mal consigliato dai suoi
leccapiedi ha minacciato, giusto per favorire il popolo e proteggere i più
deboli, di inasprire ulteriormente l’embargo verso il Paese caraibico. Cosa ci
aspetterà?
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