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sabato 21 marzo 2020

Corona? Preferisco di no!

Mentre altre tre brigate di personale della salute cubane sono partite per Granada, Surinam e Giamaica, a tutto ieri, 20 di marzo, i casi positivi di Covid-19 accertati a Cuba sono 25 e tutti d’importazione, non si sono verificati casi di trasmissione interna.
I due atleti provenienti dall’estero non sono risultati positivi come avevo erroneamente segnalato, ma sono in osservazione come casi sospetti.
Il Governo cubano ha stabilito diverse misure di fronteggiare la pandemia, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico e sociale. Sono sospese le manifestazioni culturali e sportive e si raccomandano le precauzioni in vigore nel resto del mondo.
Da martedì prossimo saranno ricevuti solo cittadini cubani residenti all’estero o cittadini stranieri con residenza temporanea o permanente a Cuba. Le frontiere seppure tecnicamente aperte, lo saranno solo per le attività commerciali o per l’uscita dal Paese di eventuali turisti ancora presenti o di cittadini cubani diretti all’estero dove sollecitati. Anche gli spazi aerei resteranno aperti alla navigazione internazionale.
Nel frattempo è arrivata a Milano la brigata composta da 53 tra medici e altro personale della salute, così come sono arrivati a destinazione i croceristi inglesi, mentre la nave Breamar ha ripreso la navigazione e il suo equipaggio affronterà la quarantena in mare.
Un cittadino statunitense presente tra i casi positivi, su richiesta dello stesso e con i relativi interventi della sua Ambasciata, è stato rimpatriato a bordo di una eliambulanza venuta dalla Florida.

Immagini riprese dalla TV cubana dell'imbarco dei crocieristi:











giovedì 19 marzo 2020

A Milano 50 medici cubani, poveri ma belli

Ho avuto adesso la conferma dell'arriavo a Milano di 50 medici Cubani. Grazie Minsap in rappresentanza di tutta Cuba.

Ciao Sergio, ci mancherai

L’ho conosciuto nel luglio del 1968 quando, dopo i tre mesi di corso in Piazza Beccaria, sono stato assegnato alla Zona Venezia quando le Zone erano ancora 8 ed io vi ero stato assegnato come inizio di una “carriera” durata poco meno di 16 anni nel Corpo dei Vigili Urbani di Milano, eredi dei “Ghisa di cui portavamo ancora l’affettuoso soprannome o dei “Survegliant” di antica memoria. Tempi nostalgicamente passati.
Sergio Lago era un veneto dal carattere esplosivo e “faso tuto mì” tipico della sua terra natale. Generoso, sempre con un consiglio da “anziano” e pronto ad aiutare chi era in difficoltà. La sua carriera è stata molto più lunga e brillante della mia, diventato dapprima sottufficiale: Vice Capo Drappello, secondo la nomenclatura dei tempi, e poi ufficiale con varie denominazioni di cui non ricordo l’ultima essendo lontano dal Corpo già da molti anni.
Non so se nella sua carriera abbia inoltrato qualche rapporto disciplinare a carico di colleghi che spesso lo avrebbero meritato, era più frequente sentire il suo vocione gridare, ai meno disciplinati “semo” e “imbecille” e giù con una serie di lavate di testa e richiami al dovere o all’etica del lavoro ai colleghi birbantelli o svogliati. Questo suo modo di essere più che di fare, gli era valso il soprannome di “Pulver” o “Pulverùn” derivato da un detto milanese che si dirigeva a chi era esagerato: “Bagna giò che te fè pulver”!
 In una di queste occasioni, era iniziato il “Periodo especial de guerra en tiempo de paz” a Cuba, venendo a conoscenza delle difficoltà di movimento per carenza di trasporti pubblici, ci regalò una bicicletta che giaceva abbandonata in Zona Sempione, dove stava lavorando, da oltre un anno. Un piccolo gesto, ma che dà la misura del suo cuore.
Nei tempi di frequentazione professionale eravamo entrati “di sponda” o “di striscio” nelle organizzazioni sindacali, lui democristiano DOC e io comunista atipico, spesso eravamo d’accordo per il meglio della categoria, ma quando si usciva dal sindacale per entrare nel politico eravamo come Don Camillo e Peppone, ma sempre col massimo rispetto e affetto reciproco.
Oggi ho saputo da un altro caro ex collega ed amico, Bruno Cassata, della sua scomparsa essendo ricoverato all’Ospedale Sacco, cosa che mi fa supporre sia stato vittima di questa orrenda pandemia che entrambi, proprio non molto tempo fa avevamo sottovalutato, almeno nell’espandersi rapidamente dei contagi. Aveva commentato uno dei miei post sull’incipiente argomento.

So che ha letto con piacere i due testi che ho pubblicato e mi ha commentato pacatamente, senza darmi dell’“imbecille”, per questo sono rimasto allibito e addolorato per questa mancanza. Ciao Sergio, aspettami, non fare “il semo”.

sabato 29 febbraio 2020

Unit° monetaria? Sì grazie, ma...

Arrivano i primi segnali, magari non primissimi, di avviso di una più o meno imminente unificazione della moneta a Cuba. I bar e ristoranti statali hanno già ricevuto la disposizione di non accettare i CUC (Pesos convertibili) come pagamento. Quello che fa paura a chi riceve rimesse dall’estero è quale sarà la nuova tassa di cambio delle varie divise, se fosse di 11 a 1 per il dollaro e giù di lì per l’euro sarebbe una perdita di oltre il 50% del potere di acquisto. Noi ne sappiamo qualcosa con il passaggio all’euro in cui “l’unità” monetaria calcolata sulle mille lire si è dimezzata di colpo.
L’avvento del CUC è avvenuto nel pieno del “Periodo especial de guerra en tiempo de paz” degli anni ’90 e allora è stata una mossa vincente per le casse dello Stato con mira all’incamerare valuta estera, dando un colpo alla circolazione semiclandestina del dollaro che ha seguito l’epoca in cui era vietato e tutti gli acquisti si pagavano in Pesos cubani, con grandi o piccoli raggiri e truffe ai danni dei turisti e dello Stato.

Indubbiamente oggi è un problema superato e da risolvere per fare ordine e chiarezza nella circolazione delle monete o delle transazioni, ma rimane ancora la grande incognita della possibile svalutazione, oltre al fatto di dover circolare con una carriola per effettuare acquisti in contanti…

mercoledì 26 febbraio 2020

Ricevo da Rolling Pandas

I 7 posti più “instagrammabili” dell’Indonesia
Avete intenzione di partire per l’Indonesia, ma ancora non sapete cosa vedere e, soprattutto, cosa fotografare?
Ecco a voi una lista dei posti che non potete proprio perdervi e che renderanno il vostro Instagram degno di esploratori affermati! 


1.    Danau Kaolin

Belitung Island è una località tranquilla, poco battuta e cela un fantastico sito minerario dalle sfumature bianco-blu: il Danau Kaolin!

Le sue acque sono miti e non troppo calde, l’odore non è pungente come quelle del Lago Ciwidey White Kawah o il cratere bianco Raja Tinggi, il che permette lunghe nuotate rinfrescanti e momenti di relax!
I giochi di blu e bianco rendono questa meta la location ideale per uno shooting che renderà il vostro Instagram veramente unico ed inimitabile!

2.  Laghi Kelimutu

Sull’isola di Flores, poco battuta e ancora incontaminata, potrete trovare luoghi del tutto surreali e vi sembrerà di trovarvi in una fiaba.
Tra le meraviglie che potrete ammirare su questo paradiso, vi sono i laghi cangianti Kelimutu: 3 bacini d’acqua di colori diversi e custodi delle anime dei defunti. Tiwu Ata Mbupu, dalle acque blu notte, è sede degli spiriti degli anziani e dei padri di famiglia, Tiwu Nuwa Muri Koo Fai custodisce i giovani nelle sue acque verdi e Tiwu Ata Polo cambia colore in base all’umore delle anime dei dannati che lo popolano.

3.  Monte Bromo

Altra meta imperdibile è il Monte Bromo e, soprattutto, l’alba che si può vedere sulla sua cima!
Davanti a te un tappeto di cenere e fumi di zolfo che si confondono tra le polveri rosse del paesaggio facendoti sentire su Marte per qualche tempo.
A differenza di Danaul Kaolin e dei laghi Kelimutu questa tappa è particolarmente battuta, soprattutto all’alba. Ma noi abbiamo la soluzione: da Seruni Point potrete vedere il sole nascente in tranquillità senza essere attorniati da masse di persone.

4.  Pantai Pegadungan


“Il posto migliore per le foto di paesaggi in Indonesia”. Queste sono le recensioni che questa meta riscuote sul web, ed ecco che subito si guadagna uno spazio nella lista dei luoghi più instagrammabili dell’Indonesia!
Detta anche “Costa dai denti di squalo” per le sue rocce che escono come denti aguzzi dalla bocca del temuto predatore, questo luogo è perfetto per osservare il tramonto tra sfumature di arancio, giallo, rosso e rosa.

5.  Tangsi Beach

A Sud-Est di Lombok si trova una delle 11 spiagge al mondo con la sabbia rosa: Tangsi Beach.
La cosa curiosa è che il colore deriva dai frammenti di coralli depositati sulla riva dalle onde che vi si infrangono contro.
Le isole coralline che la circondano, le attività che offre, come snorkeling, relax sotto al sole, e i paesaggi fantastici che la caratterizzano rendono questa meta un luogo imperdibile da fotografare!

6.  Mount Semeru, Oro-Oro Ombo

Tra Gennaio ed Agosto potrete godere della fioritura dei Verbena Brasiliensis Vell, fiori viola che trasformano il paesaggio del Mount Semeru in campi di lavanda francesi alla vista: Oro-Oro Ombo.
Non perdetevi una sessione di trekking sul vulcano più alto dell’Indonesia con i suoi 3700 metri di altezza e un’attività eruttiva dal 1967.

7.   Jomblang Cave

Questa goa, ossia “caverna” in indonesiano, si trova a Semanu, nel complesso di Gunung Kidul, circa 56 chilometri a sud-est di Yogyakarta. Essa è una meta poco battuta e conosciuta, ma vale davvero la pena di essere visitata per i raggi del sole che vi entrano modulati dalle fronde degli alberi che la celano come fosse una gemma preziosa.
Una volta arrivato, potrai provare l’ebbrezza di essere calato nel foro, munito di casco, tuta e stivali di gomma, direttamente dalle braccia degli operai.

Forza allora, prenotate il vostro viaggio in Indonesia, basta un click! (in tutti i sensi)

Altro consiglio prezioso, nel caso decidi di partire da Milano è di prenotare in anticipo rispetto al giorno della partenza, anche il parcheggio aeroporto Milano Malpensa  esattamente come per i voli infatti in questo modo puoi non solo pagare molto meno sul prezzo della sosta, ma soprattutto scegliere con calma il posto auto che meglio si addice alle tue esigenze, evitando inoltre lo stress di cercare un posteggio poco prima del volo.

In ogni caso ti auguriamo un buon viaggio alla scoperta delle meraviglie dell'Indonesia



mercoledì 5 febbraio 2020

Diplomazia e buon gusto

Rivedendo le immagini trasmesse durante il discorso sullo stato dell’Unione dal successivamente assolto al processo politico Donald Strump, emergono almeno due scortesie e una mancanza del minimo senso di tatto e buon gusto.
Alla consegna della cartella contenente il testo del discorso alla presidentessa della Camera, Nancy Pelosi,
il Nostro gira le spalle senza accettare la mano tesa dalla Pelosi che per ripicca, davanti all’assemblea e alle telecamere ne straccia il testo. 1 a 1 palla al centro.

Durante lo svolgimento del raccapricciante discorso viene estratto, quasi di forza dalla tribuna riservata al pubblico, il padre di una ragazza vittima di una delle tante stragi (quella di Portland) dovute al libero porto d’armi previsto dal Secondo Emendamento della Costituzione che Strump difende a spada tratta nella sua esposizione. 10 a zero e fischio finale.

mercoledì 22 gennaio 2020

Il veneto amco del "Che" Guevara

Probabilmente non tutti i simpatizzanti con la Revolución cubana sanno che fra gli 82 spedizionari del “Granma”, sbarcati a La Colorada il 2 dicembre del 1956, c’era anche un italiano: Gino Donè, San Biagio di Callalta (VE) 18/5/1924 – San Donà di Piave (VE) 22/3/2008 ex partigiano e spirito avventuriero, è arrivato a Cuba nei primi anni del dopoguerra dalla Germania dove si era imbarcato come clandestino su una nave di cui non conosceva il destino. Una vita a dir poco eccezionale, così come eccezionali sono le vicende che lo hanno tenuto come “disperso” per decine di anni.
Un bel documentario nel quale Gino racconta la sua storia è reperibile su Youtube e vale la pena, per chi si interessa di Storia, di guardarlo:

http://youtube.com/watch?v=xFALT5PsPZY

venerdì 3 gennaio 2020

Consiglio gastronomico




Fra le molte possibilità che esistono oggi all’Avana, una che merita senz’altro una visita è un buon pranzo o cena da Biki. Un locale che si apre in un angolo dell’emblematico incrocio tra le calli Infanta e San Lázaro, nel luogo dove sorgeva il ristorante vegetariano e per chi osserva questa dieta non c’è problema nell’assaporare l’ottima cucina che oltre a piatti con elementi contenenti proteine animali può scegliere tra deliziosi piatti vegetariani. Un locale accogliente, decorato con stile moderno e operato da una cooperativa di giovani che non hanno niente da invidiare a locali europei per il buon servizio ed i tempi per niente latino americani. I prezzi sono decisamente abbordabili si esce soddisfatti nello stomaco e nello spirito.






lunedì 23 dicembre 2019

Bau bau, Cane

Cane se n’è andato ieri sera alle 19.30. Ci ha accompagnato per 10 anni e poco più di sette mesi, da quando siamo tornati a risiedere all’Avana. Inutile usare le frasi fatte, di circostanza o i luoghi comuni, chi ha goduto o gode la compagnia di un amico di questa specie sa cosa vuol dire per gli altri, spesso, “è solo un animale”.

Questa mattina lo abbiamo sepolto, sotto una pioggia battente e il caldo umido del tropico. Non sono un credente, ma spero per lui che ci sia un Paradiso degli animali dove la sua anima possa avere un eterna felicità, mentre le sue spoglie giacciono dentro alla Madre Terra.




Si avvicina la riunificazione monetaria

Nel suo discorso davanti all’Assemblea plenaria del Poder Popular, il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz Canel ha annunciato l’imminenza della riforma monetaria con la unificazione della moneta. Il CUC che ha avuto la sua importanza particolarmente nel “periodo especial” sta giungendo alla fine. Secondo quanto riportato dai media locali, con l’entrata in vigore dell’unificazione valutaria, saranno salvaguardati i depositi bancari e il contante in possesso dei cittadini. Non ci sono ancora previsioni certe sull’applicazione di questa misura, ma da quanto espresso dal Presidente si sta lavorando ai ritocchi finali e al perfezionamento delle misure di salvaguardia delle tasche della popolazione e si è arrivati, dopo anni di sforzi, a un punto molto prossimo all’entrata in vigore.